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Impianto casa a linea 12v

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  • Impianto casa a linea 12v

    Un saluto a tutti vorrei avere alcuni consigli da parte vostra su quello che ho in mente di realizzare.
    Una discussione simile era già stata affrontata anche in un vecchissimo post, non ho trovato niente recentemente.
    Come da titolo avevo in mente di realizzare una linea di casa a 12v affianco a quella da 220v.
    Lo so che non avrebbe una grandissima utilità ma vorrei provare se fattibile.
    La userei per alimentare dispositivi quali decoder, router, ventilatori, ricarica cellulari,stampante, elettroserratura..........
    So che l'ostacolo piu' grande sarebbe appunto il trasporto della corrente in cc nelle canaline di casa. Direi quindi che il primo punto da valutare sia questo. Ho due batterie 12v 100ah e una da 12v 70ah.
    Il primo quesito che vi pongo è appunto relativo al trasporto della corrente cc dalle batterie.
    Tenendo conto che dalle batterie il cavo avrebbe una lunghezza di 20/25 metri pensate da esperienza vostra che la perdita sarebbe eccessiva?
    In alternativa potrei mettere le batterie nel ripostiglio e il cavo a questo punto avrebbe solo una lunghezza di 3 metri ma dovrei pero' allungare il cavo dai pannelli solari verso la batteria di 20 metri

    Grazie e scusate in caso avessi scritto eresie in materia.

  • #2
    Da Luglio 2014 utilizzo una linea 12V in isola a casa.
    Vantaggi: a mio avviso molti, videosorveglianza, illuminazione diurna e notturna, router, sonoff, google home. svantaggi ad oggi nessuno.
    Suggerimenti: Assolutamente no batterie al piombo, soprattutto dentro casa.
    Linea: Crea una dorsale, possibilmente a 24V, su canaline separate dalla 220 ( ho utilizzato predisposizione allarme, vedi se c'è da te ) su cassette di derivazione del piano monti un convertitore DC-DC 24->12V in questo modo puoi ridurre sezioni dei cavi della dorsale, altrimenti devi passare tutto da 6mm2 o forse più viste le distanze, e passare dentro un corrugato due cavi da 10mm2 non è facile.
    Inoltre, se i carichi sono molti, puoi meglio sezionare l'impianto. EVIDENZIA BENE CON COLORI DIFFERENTI DEI CAVI I 12 ED I 24V.
    Utenze: dalla cassetta di derivazione arrivi alle utenze, la sezione in base ai carichi, ma tipicamente gli assorbimenti sono bassi, quindi 2,5 mm2 in genere sono più che sufficienti. per carichi energivori e distanti dalla cassetta anche 4mm2 (vedi nel mio vecchio post c'è una formula per la perdita di carico)
    Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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    • #3
      concordo tutto, aggiungo solo di ricordarsi di fre l'impianto a 24 Vdc ground refeence e non floating per non avere problemi, praticamente mettere il negativo francamente a terra, evitare di distribuire direttamente 12 Vdc
      ma visto come son fatti i regolatori dc-dc è pur vero che comunque il negativo sarebbe comune per cui ci troveremo un negativo comune (tipicamente nero), un positivo a 24 V (tipicamente rosso) ed una alimentazione SECONDARIA A +12 DA USARE SOLO PER DISTANZE MINIME
      anzi in una tipologia del genere ti troveresti anche il +5 e (pur poco usato) il + 3.3

      concordo che le batterie non devono essere nel'appartamente ma osservo che non lo devono essere a prescindere dalla tipologia, comunque pensare addirittura a una sezione di 10 mm^2 è fin tanto
      ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
      " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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      • #4
        Grazie a Elisabetta e B_N per le vostre risposte. Quale sarebbe il "pericolo" di avere le batterie al piombo dentro casa? Lo chiedo perchè mettendole esternamente all'abitazione (quindi in giardino) avrei poi difficoltà a raggiungere l'abitazione interna e cmq gli accumulatori sarebbero distanti dall'abitazione. Il regolatore di carica dovrei metterlo all'interno e poi uscire verso le batterie..........questo diventerebbe problematico. Quindi se mi escludete categoricamente il posizionamento esterno delle batterie è molto complicato. Grazie

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        • #5
          due ordini di problemi
          il primo la pericolosità in sè, le batterie, anche piccole, esigono adeguate distanze e ventilazione
          il secondo l'infiammabilità dpvuta all'amissione di idrogeno in carica
          comunque si ti rivolgi a professionisti seri nessuno sarebbe tanto pirla da mettere batterie in casa
          poi non ho capito invece il concetto "entrare" ed "uscire", in elettrotecnica non esiste, esistono i collegamenti, il caricabatterie lo puoi mettere dove ti pare
          ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
          " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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          • #6
            Si hai ragione mi sono espresso male. Volevo dire che gli accumulatori potrei metterli fuori ma sarebbero distanti circa 10 metri dal regolatore di carica che starebbe in casa. non so quindi, a parte la distanza, che sezione di cavi sarebbero necessari per collegarli al regolatore appunto.

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