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quanto dovrebbe costare il carburante

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  • quanto dovrebbe costare il carburante

    Lo stato e la collettività sostiene un sacco di costi dovuti all'auto, le strade, gli incidenti, la sanità sia come incidenti che come inquinamento, gli ingorghi e in futuro anche l'effetto serra (multa che pagherà l'italia per kyoto) ecc.
    Perchè non scaricarli sul costo della benzina e non sulla fiscalità generale?
    Si potrebbero ridurre le tasse e far pagare solo a chi usa l'auto.
    Innoltre si disincentiverebbe un uso sprecone dell'auto, piu' razzionale.
    Servirebbe sapere quali sono i costi sostenuti, mi date una mano? e dividerli per il consumo di carburanti per la mobilità.Attendo collaborazioni.
    Sono curioso di sapere se le tasse che si pagano sui carburanti sono troppo tante o troppo poche.

  • #2
    Originariamente inviato da autostop Visualizza il messaggio
    Sono curioso di sapere se le tasse che si pagano sui carburanti sono troppo tante o troppo poche.
    Troppo tante! Basta che fai una ricerchina in Google!
    Benzina: nuovi record. Ecco l?elenco delle vergognose accise sui carburanti
    Il costo del prodotto (produzione, trasporto, raffinazione, utile dei produttori/distributori) al netto delle tasse è ... il 30% del costo totale del carburante. Il 70% è dato dalle tasse ed accise, di cui alcune sono tasse sulle tasse!
    Direi che la tua "idea" in Italia ha già avuto notevole successo, non credi?
    Che sia anche cosa così furbissima non saprei. Il costo del carburante ovviamente non si riflette solo sull'uso dell'auto per la gita domenicale. Va a pesare sui trasporti di pressochè tutti i prodotti e sull'inflazione.
    Sono comunque d'accordo che i costi degli incidenti e degli ingorghi non dovrebbero pesare sulla fiscalità generale. Ma nemmeno sugli automobilisti che gli incidenti e gli ingorghi non li provocano però! Quindi opterei per costi salati a carico di chi ha responsabilità negli incidenti (magari una franchigia sul risarcimento assicurativo, così si scoraggerebbero anche le miriadi di truffe in "certe" regioni e la facilonerie a concedere i risarcimenti di molti giudici) e multe salate a chi provoca intralcio, fino anche ad applicare il codice penale (cosa che ora NON si fa!) contro chi, per qualsiasi ragione, blocca, occupa, invade una direttrice di traffico pubblica. Per velocizzare il traffico in città poi occorrerebbe migliorare il servizio pubblico (spendendo di meno però o alzando le tariffe. Eh lo so, compito arduo, ma la festa ormai è finita) ed affiancarlo ad un servizio privato (taxi) efficiente, controllato ed aperto alla concorrenza così da evitare lo schifo italico attuale. Inoltre si dovrebbero liberare le corsie delle vie principali delle città da qualsiasi tipo di ostacolo come ad es. le auto parcheggiate.
    Non è fantascienza, New York e molte città americane sono basate proprio su questo. Prova a vedere cosa succede alla signora che lascia l'auto con le 4 frecce davanti al panettiere "un attimino" sulla fitfth avenue! Non in doppia fila perchè lì la "fila" dei parcheggi proprio NON C'E'!
    Temo però che nè le tue nè le mie idee trovino entusiastica approvazione in molti automobilisti di città!
    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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    • #3
      (scrivo di nuovo perchè mi è saltato il compiuter)
      I cittadini dovrebbero essere contenti di questa tassazione, perchè di pari importo la tassa dovrebbe essere scalata dalla fiscalità generale, in modo che chi piu' inquina piu' paga.
      Mi pare che tutti siano daccordo su questo principio, a meno che non ci siano i soliti comunisti che vogliono che i danni ricadano su tutti, senza prendersi le proprie responsabilità.
      E' lo stesso principio per cui chi usa il suolo pubblico paga, che è stato un modo per risolvere il problema parcheggi nella mia città, Trento.
      All'inizio c'era gente che si lamentava, ma poi mica tanta perchè alla fine riusciva a trovare spazio, senza girare a vuoto per niente.
      Allo stesso modo, chi è causa del proprio male pianga se stesso se verranno introdotte tasse GIUSTE sul danno che fa chi usa il carburante per muoversi.
      Ultima modifica di autostop; 06-12-2010, 18:41.

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      • #4
        Dopo questa parentesi (scusatemi perchè devo fare a tratti altrimenti ogni tanto il compiuter si blocca, lo so devo metterlo a posto o cambiarlo).
        Vorrei che chi mi legge, dicesse quali sono a suo parere i costi che vanno computati sulla benzian, e soprattutto dove si possono trovare i dati.Ho provato a vedere quanto incide il costo delle stade sul bilancio pubblico dello stato, mi sembra di aver letto 7 miliardi ma non ho capito bene come si fa ad entrare nei dettagli.Poi andrebbe aggiunta la spesa delle regioni, delle provincie e dei comuni sullo stesso argomento, e detratti i costi per le ferrovie, che non andrebbero conteggiate, perchè si dovrebbero (?!!) ripagare da sole con i biglietti.
        Andrebbe conteggiato anche il costo dei vigili urbani adetti al traffico.
        Stessa cosa per il bilancio della sanità legato all'inquinamento e alle polveri sottili. e ancora piu' difficoltoso il problema di quantificare i danni provocati dall'effetto serra.
        Già per gli incidenti Brigh mi dice di non conteggiarli, perchè si arrangiano a pagarli chi li provoca, ma i costi sanitari dell'ospedale, li paga l'assicurazione o la fiscalità generale?Scusatemi, ma non ho mai fatto incidenti se non un grafio nel parcheggio, per cui non so come vanno queste cose.
        Se è vero che le polveri sottili provocano (a memoria) 6000 morti all'anno, si potrebbero già conteggiare 3 miliardo di euro di danni se conteggiamo un morto mezzo milione di euro piu' chiaramente la spesa sanitaria.(che a quanto pare nelle tre città piu' grosse incide per 6 milioni, un costo trascurabile per la casistica.
        Mi rendo conto che la materia è un ginepraio, ma mi piacerebbe metterci il becco.
        Anche la stessa quantità di combustibile da conteggiare è di difficile conteggio, ma vorrei arrivare ad un valore indicativo per vedere se le tasse che si pagano sulla benzina sono giuste. Non ho capito bene come dovevo fare a mettere i post, forse dovevo farne uno solo, ma la materia è complessa, mi piacerebbe che dessero il contributo anche chi ci viene a visitare.
        Sono convinto, che solo pagando il dovuto da parte di chi vuole muoversi, si arrivi ad una giustizia fiscale.
        Dai dati dell'aci (ho cercato costi sanitari degli incidenti in auto) si ricavano 15 miliardi per la spesa sanitaria, decessi, mancata produzione causa invalidità ecc
        dal bilancio dello stato, mobilità e infrastrutture si ricava una spesa di 7 miliardi che comunque varia negli anni per cui è innutile fare i pignoli, il triplo per gli altri enti, fanno in tutto 28 miliardi.(spiego poi perchè ho fatto questa valutazione)
        3 miliardo per i morti per le polveri sottili (sono stimati 6000 morti a 1/2 milione ciascuno (stima mia della morte)
        e per l'effetto serra (a causa dell'innalzamento graduale del mare nei prossimi 30 anni il mare si dovrebbe alzare di un metro provocando la perdita di una bella fetta dell'emilia per non dire l'innutilità del mose e della stessa Venezia (e di una decina nell'arco del secolo, per poi continuare a crescere)) i problemi all'agricoltura ecc ipotizziamo il 90% del pil nazionale diviso 30 anni che fa l'3% all'anno e cioe' 1000 miliardi *0,03= 30 miliardi
        Gli ingorgi, se è vero che si perde almeno un'ora di media e che su questa lo stato non ci puo' guadagnare le tasse, ipotizzando 5 euro a testa perse a giorno, fanno 5x200ggx20 milioni di persone fanno 20 miliardi (è un po' ardito mi rendo conto)
        il rumore e lo spazio occupato dalle ato per brevità non lo consideriamo.
        Be in totale fanno almeno 28+3+2+20+30=80 miliardi da dividere per

        40 milioni di auto che a spanne consumano 1000 litri a testa per cui si arriva a 40 miliardi di litri.

        per cui la tassazione dovrebbe essere di 2 euro a litro, oltre il costo del carburante.

        Chiaro che si tratta di cifre buttate li, forse sollecito la discussione.
        Ogni dato dovrebbe avere la sua discussione, i danni spostati negli anni dovrebbero essere attualizzati e via dicendo.La stessa quantità di benzina e gasolio e gpl dovrebbe derivare da fonti ufficiali.
        Io stesso pesavo che il dato sanitario fosse molto piu' influente, ma anche li i dat sono a casaccio.
        AIUTATEMI!
        Ultima modifica di autostop; 06-12-2010, 23:49.

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        • #5
          dati di bilancio

          La spesa statale è corretta, sono circa 7 miliardi, però forse la spesa locale è esagerata perchè nella mia provincia sono stati spesi 2 miliardi in pochi anni.Ho considerato 1/2 miliardo all'anno e facendo l'estensione a tutte le provincie ho pensato 100*1/2 e ho ottenuto 50 miliardi, che ho portato a 21 considerando che forze le altre zone non spendono molto.Forse la mia zona è di montagna e per forza di cose bisogna fare molte gallerie molto costose.
          Mi sono accorto anche di un'altro errore: ammesso che il danno dell'effetto serra sia corretto, poi magari bisognerebbe analizzarlo, non si puo' imputare solo al carburante per autotrazione, ma anche al combustibile per creare l'elettricità e a quello per riscaldare case, bisognerebbe dividere il danno da effetto serra con tutto cio' che contribuisce a realizzarlo!Devo correggere anche la quantità di combustibile usato, che ho visto che è pressapoco il doppio. 80 milioni di litri per cui la divisione darebbe 1 euro al litro, che credo che sia piu' o meno quello che si paga adesso.A me piacerebbe essere un poco preciso, ma non ho dati su cui fare analisi.
          Ultima modifica di autostop; 06-12-2010, 18:40.

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          • #6
            Scusa tanto Autostop, ma credo che tra le accise sulla benzina, le tasse sull'auto, le multe e le altre decine di balzelli e balzellini l'auto paghi già più che adeguatamente. Anche senza fare tanti calcoli.
            Fare pagare di più significa solo restringere la possibilità d'uso di un bene a quelli che se lo possono permettere, inoltre nel caso dei carburanti rappresenta un notevole aggravio sulle spinte inflazionistiche. Magari qualche entusiasta qui lo trovi, ma temo che l'idea sarebbe cassata da qualsiasi partito.

            Se lo scopo è quello di combattere l'effetto serra occorre incentivare le tecnologie che non emettono o riducono le emissioni (elettrico sopratutto).
            Se lo scopo è quello di ridurre traffico e ingorghi occorre dare soluzioni di trasporto alternative efficaci e competitive e cambiare un pò la gestione delle città.
            Se lo scopo è quello di convincere la gente a rinunciare all'auto si tratta di uno dei tanti casi di fede utopica. Auguroni.
            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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            • #7
              secondo me l'unica cosa che si potrebbe fare sarebbe togliere il bollo e scaricarlo sui carburanti, ma alla fine forse ci rimetterebbero solo quelli che non possono cambiare l'auto con una che consumi di meno

              ciao

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              • #8
                Per brigh: Mi fa piacere che sei intervenuto in questo mio filosofare,ma non ho ancora finito il calcolo, cercavo qualcuno che mi desse una mano per avere dati piu' corretti.Comunque non sai neppure tu se si paga tanto o troppo, e mi vieni a dire che si paga troppo? in base a che cosa?
                Io la trovo una forma corretta di filosofia, chi rompo paga, chi inquina paga e via dicendo.Avrei potuto ribatterti qualcosa se mi avessi contestato le cifre che ho messo, che tra l'altro sono messe già alla carlona, ma sai già i risultati? In base a che cosa?
                Non ho nessun preconcetto.Comunque, se risultasse che si paga troppo poco per i danni che si fanno (cosa di cui ho il sospetto), perchè uno non dovrebbe pagare i danni? si tratterebbe di correttezza.
                In economia si chiamano esternalità negative.
                Un mercato funziona bene se il prezzo comprende queste voci, altrimenti le informazioni che riceve il consumatore, su cui basa i suoi comportamenti sono sbagliate.
                Riguardo al fatto di produrre inflazione, non lo trovo vero, perchè contestualmente all'eventuale aumento del prezzo del carburante, si dovrebbe per contro abbassare le tasse, perchè i costi spetterebbero direttamente a chi produce il danno.
                E' la stessa logica dell' acqua privata, che in teoria doveva servire per toglierne il costo dalla fiscalità generale (ora comunque è solo un modo per fare utile).
                Se la gente (nell'eventualità che il prezzo del carburante dovesse essere aumentato, tutto da dimostrare) continuerà a usare la macchina come adesso, cambierebbe solo che sostiene i costi che provoca, tutto qui.Sono convinto anch'io che le abitudini non cambierebbero, però probabilmente la direzione nelle scelte individuali terrebbero in maggior considerazione il costo del combustibile.
                Ora il costo del combustibile è ininfluente.Se pensi che una persona che deve fare 100, ne tenga conto, sei in errore, perchè incide molto di piu' il tempo perso che il gasolio.Una ora di un operaio vale almeno 20 euro, che è il costo per fare 100 km, mentre il costo del gasolio è di 5 euro, per cui il costo del gasolio incide solo il 25% del costo del tempo, e parliamo di un operaio che viaggia da solo.
                Riguardo al fatto di cambiare abitudini, trovo che queste non necessariamente implicano un utilizzo dei mezzi pubblici, ma potrebbero solamente dire un uso piu' razzionale del mezzo, come sai se ti ricordi dei miei interventi riguardo al fatto di riempire le auto.
                Trovo intgeressante che ci siano poche sollecitazioni sui politici per il miglioramento dell'efficenza sui mezzi pubblici, non ci sono comitati che spingono su questa strada, mentre trovo molto forte il fronte degli automobilisti che rappresentano il 90% dei viaggiatori.

                per primus: spostare il bollo sui carburanti sarebbe un piccolo passo sensato (per quello che puo' valere un mio parere).
                Non puoi pretendere che qualsiasi norma porta vantaggio a tutti.Ogni provvedimento che prendi porta dei danni a qualcuno.In questo caso a chi viaggia troppo e magari ha vadidissime ragioni per farlo.
                Anche se riducessimo del tutto l'uso dei conbustibili ci sarebbe qualcuno che ci rimette: i produttori di petrolio e i petrolieri, ma non sarebbe una ragione valida (dal mio punto di vista) per non prendere provvedimenti adeguati.
                Ultima modifica di autostop; 07-12-2010, 13:44.

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                • #9
                  In linea teorica buona fetta(più del 50%) di inquinamento atmosferico sono le caldaie ed i TIR(le navi quanto fanno con un "litro" di gasolio? E gli aerei?), quest'ultimi trasportano beni che tutti o quasi usiamo, se come dici te bisogna aumentare il costo del carburante perchè il mezzo inquina(euro 0, euro 5 o cosa?) quel costo viene ridistribuito nel valore totale della merce trasportata che poi il cittadino pagherebbe...
                  Poi il fatto del costo dell'operaio che ha più valore dei 5,00€ di carburante non ha senso perchè al costo del carburante bisogna considerare il costo d'aquisto dell'auto, il costo RCA, il costo del bollo, il costo dei pneumatici, il costo dei tagliandi e della manutenzione, il costo di tutte queste spese mentre ci si sposta per andare a pagare l'RCA, il bollo, fare rifornimento, andare ad effetuare il tagliando, andare ad effetuare riparazioni, andare a cambiare, girare e/o "convergenziare" i pneumatici...sempre dividendo le spese per quell'ora che dicevi...

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                  • #10
                    daccordo F:B.I, non sono solo le auto a produrre inquinamento, anche se chiaramente ho iniziato a parlare di quelle.
                    Ci sono tutti i combustibili fossili che provocano l'effetto serra.
                    La risposta giousta, sie non si vuole vedere per sempre il clima peggiorare con temperature che piano piano aumentano di decennio in decennio, sarebbe di bandire completamente i combustibili fossili, il che credo non sia possibile. Ci resta lo strumento della tassaziuone che potrebbe essere democratico, nel senso che piu' uno danneggia piu' uno paga, (basterebbe ridurre di conseguenza la tassazione sui redditi bassi e medi di lavoro per non appesantire la tassazione), poi siamo tutti intelligenti e , semmai si facesse questo aumento considerevole di tassazione, tutti sanno come ridurre i costi, sia facendo meno km, riducendo i viaggi inutili, sia adottando mezzi piu' efficenti come i mezzi pubblici o le bici, sia usando auto piu' efficenti.
                    Stesso discorso con case, camion navi e aerei.
                    Per qualche prodotto ci sarebbero almenti di prezzo, per altri no, come i prodotti agricoli locali, che verrebbero favoriti.
                    L'inflazione sarebbe selettiva e rivolta ai beni piu' energigori, mentre gli altri verrebbero avvantaggiati!

                    E' quasi un anno che non vengo qui a scrivere, ma avevo perso l'entusiasmo.
                    Chi è intervenuto, per partito preso ha detto che paghiamo già troppo, senza dimostrare niente, conti alla mano.
                    Non ho la pretesa di essere dalla parte della verità, ma almeno di affrontare una sana discussione.
                    Fino a prova contraria, ne io ne chi è contro puo' aver ragione, fino a quando non si sviscererà il problema.
                    Ultima modifica di autostop; 22-08-2012, 19:10.

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