Salve a tutti, vi pongo un quesito che riguarda il mio impianto a pavimento integrato dal solare termico per condividere con voi esperienze e suggerimenti su un problema che stò avendo o almeno credo di avere.
Impianto: riscaldamento a pavimento di 140 mq diviso in zona giorno e zona notte comandati da 2 termostati separati, caldaia da 30 kw e dall'anno scorso n.° 10 pannelli solari piani (ne bastavano 8 ma ne ho messi 2 in più) come integrazione acqua calda sanitaria (ACS) e riscaldamento.
La particolarità dell'impianto d'integrazione è che non usa un bollitore da oltre 1.500 lt per poi scaldare l'ambiente ma bensì riscalda "in diretta" l'abitazione in presenza di sole. Cioè:
-giornata di sole, temperatura ambiente rilevata da un terzo termostato (che gestisce anche i parametri del sistema solare) che se inferiore a 20°C (parametro che decido io) apre le valvole di zona e comincia far riscaldare il pavimento quando la temperatura dei pannelli è intorno ai 40°C. Nota: in terrazza c'è un box con uno scambiatore, in questo modo il fluido dei pannelli cede il calore all'acqua tramite scambiatore a piastre e quest'acqua scende giù nel vano scala dove c'è tutto il sitema di circolatori, valvole, bollitore da 500 lt per ACS ecc..
L'anno scorso il sistema ha funzionato, consumavo 3/4 mc al giorno di metano, di fatto dimezzando i consumi, in casa la temperatura era molto confortevole e costante nella giornata specialmente con il sole ma già a partire da marzo notavo che la temperatura in casa faceva fatica a salire nonostante più ore di sole e la sua intensità maggiore.
Mi accorgo che la temperatura di mandata nel riscaldamento non superava i 28°C e il ritorno 25°C, mentre con la caldaia era intorno ai 37°C di mandata. Chiamata la ditta ha fatto qualche prova ma poi è arrivato il caldo e abbiamo rimandato a quest'autunno (caldo).
Nota: la regolazione della temperatura della mandata al riscaldamento viene effettuata tramite una valvola a tre vie con una sonda posta in un apposito foro. Praticamente nell'anello "precedente" dove c'è anche la caldaia attaccata puoi avere 60°C ma all'uscita di questa valvola dove c'è l'anello del riscaldamento la temperatura in circolo sarà di 40°C perchè regolata dalla testina della valvola (temperatura modificabile).
Dopo vari tentativi la situazione è questa: giornata di sole, pannelli a 45°C, temperatura di mandata al riscaldamento 26°C. Con la caldaia impostata 60°C la temperatura di mandata è 37°C quindi regolare. Ora giocando un pò mettendo la valvola termostatica al massimo quando c'è il solare attivo riesco a raggiungere 30° C in mandata. Impostando la caldaia a 42°C (simulando la temperatura dei pannelli) ho lo stesso problema, temperatura di mandata 26°C.
Quindi c'è un problema, mi hanno anche montato sull'uscita della valvola a tre vie che ritorna nell'anello ad alta temperatura una saracinesca che man mano ho chiuso per limitare la portata ma ho recuperato 1°C ed quasi chiusa ormai.
Ora ho trovato questa "soluzione": caldaia regolata a 52°C, valvola termostatica regolata a 50°C. Oggi giornata piena di sole pannelli a 45°C costanti dalle 10:30 circa sino alle 14:30, temperatura di mandata riscaldamento 29/30°C ritorno 25°C. ACS 44°C. Questa sera ha reintegrato la caldaia (52°C) temperatura di mandata in riscaldamento 39°C ritorno 35°C. Quindi rientro nei limiti di funzionamento del riscadamento a pavimento.
Ora mi chiedo/vi chiedo soprattutto: è normale una "caduta" di °C così notevole tra l'anello ad alta temperatura e quella in bassa (del riscaldamento)? Cioè, se nell'anello in alta ho 52°C in quello in bassa dopo diverse ore ho 38°C con valvola termostatica a 3 vie impostata a 50°C è normale? Se metto la valvola termostatica a 40°C come dovrebbe eseere e come era tarata mi ritrovo che con i pannelli solari a 45°C ho nella mandata dell'impianto di riscaldamento 25°C e 20°C nel ritorno.
A me sembra molto strano tutto ciò...chiedetemi qualsiasi cosa che cercherò di chiarirvi tutto, ho solo voglia di rendere efficiente al massimo quest'impianto che mi sembra non esserlo affatto.
Ho notato che la ditta non sà cosa fare di preciso...che dite?
ps: abito in provincia di Lecce
Impianto: riscaldamento a pavimento di 140 mq diviso in zona giorno e zona notte comandati da 2 termostati separati, caldaia da 30 kw e dall'anno scorso n.° 10 pannelli solari piani (ne bastavano 8 ma ne ho messi 2 in più) come integrazione acqua calda sanitaria (ACS) e riscaldamento.
La particolarità dell'impianto d'integrazione è che non usa un bollitore da oltre 1.500 lt per poi scaldare l'ambiente ma bensì riscalda "in diretta" l'abitazione in presenza di sole. Cioè:
-giornata di sole, temperatura ambiente rilevata da un terzo termostato (che gestisce anche i parametri del sistema solare) che se inferiore a 20°C (parametro che decido io) apre le valvole di zona e comincia far riscaldare il pavimento quando la temperatura dei pannelli è intorno ai 40°C. Nota: in terrazza c'è un box con uno scambiatore, in questo modo il fluido dei pannelli cede il calore all'acqua tramite scambiatore a piastre e quest'acqua scende giù nel vano scala dove c'è tutto il sitema di circolatori, valvole, bollitore da 500 lt per ACS ecc..
L'anno scorso il sistema ha funzionato, consumavo 3/4 mc al giorno di metano, di fatto dimezzando i consumi, in casa la temperatura era molto confortevole e costante nella giornata specialmente con il sole ma già a partire da marzo notavo che la temperatura in casa faceva fatica a salire nonostante più ore di sole e la sua intensità maggiore.
Mi accorgo che la temperatura di mandata nel riscaldamento non superava i 28°C e il ritorno 25°C, mentre con la caldaia era intorno ai 37°C di mandata. Chiamata la ditta ha fatto qualche prova ma poi è arrivato il caldo e abbiamo rimandato a quest'autunno (caldo).
Nota: la regolazione della temperatura della mandata al riscaldamento viene effettuata tramite una valvola a tre vie con una sonda posta in un apposito foro. Praticamente nell'anello "precedente" dove c'è anche la caldaia attaccata puoi avere 60°C ma all'uscita di questa valvola dove c'è l'anello del riscaldamento la temperatura in circolo sarà di 40°C perchè regolata dalla testina della valvola (temperatura modificabile).
Dopo vari tentativi la situazione è questa: giornata di sole, pannelli a 45°C, temperatura di mandata al riscaldamento 26°C. Con la caldaia impostata 60°C la temperatura di mandata è 37°C quindi regolare. Ora giocando un pò mettendo la valvola termostatica al massimo quando c'è il solare attivo riesco a raggiungere 30° C in mandata. Impostando la caldaia a 42°C (simulando la temperatura dei pannelli) ho lo stesso problema, temperatura di mandata 26°C.
Quindi c'è un problema, mi hanno anche montato sull'uscita della valvola a tre vie che ritorna nell'anello ad alta temperatura una saracinesca che man mano ho chiuso per limitare la portata ma ho recuperato 1°C ed quasi chiusa ormai.
Ora ho trovato questa "soluzione": caldaia regolata a 52°C, valvola termostatica regolata a 50°C. Oggi giornata piena di sole pannelli a 45°C costanti dalle 10:30 circa sino alle 14:30, temperatura di mandata riscaldamento 29/30°C ritorno 25°C. ACS 44°C. Questa sera ha reintegrato la caldaia (52°C) temperatura di mandata in riscaldamento 39°C ritorno 35°C. Quindi rientro nei limiti di funzionamento del riscadamento a pavimento.
Ora mi chiedo/vi chiedo soprattutto: è normale una "caduta" di °C così notevole tra l'anello ad alta temperatura e quella in bassa (del riscaldamento)? Cioè, se nell'anello in alta ho 52°C in quello in bassa dopo diverse ore ho 38°C con valvola termostatica a 3 vie impostata a 50°C è normale? Se metto la valvola termostatica a 40°C come dovrebbe eseere e come era tarata mi ritrovo che con i pannelli solari a 45°C ho nella mandata dell'impianto di riscaldamento 25°C e 20°C nel ritorno.
A me sembra molto strano tutto ciò...chiedetemi qualsiasi cosa che cercherò di chiarirvi tutto, ho solo voglia di rendere efficiente al massimo quest'impianto che mi sembra non esserlo affatto.
Ho notato che la ditta non sà cosa fare di preciso...che dite?
ps: abito in provincia di Lecce
Commenta