Ciao carissimo Daniloz , grazie per essere ritornato.
L'esperimento della diffrazione del Prof. Aharonov e Prof. Bohm dimostrano che si possono avere effetti macroscopici semplicemente misurando le frange di interferenza che sono un fenomeno visibile ad occhio nudo.
Bravo. Secondo me il piu' semplice punto di partenza per capire l'effetto AB e lavorarci intorno e' il TEP.
Supponiamo che sei nello spazio vuoto , dove non esistono aggeggi chiamati MEG e dove non ci sono oggetti o influenze , abbiamo solo la presenza del potenziale vettore magnetico che soffia con un vento di energia propria del vuoto , chiamiamo questo potenziale naturale con An(r,t) (i simboli in grassetto significano che le grandezze sono vettoriali , r e' la coordinata vettoriale dello spazio e t e' il tempo).
Supponiamo inoltre che tale campo potenziale vettore magnetico non abbia linee chiuse e che quindi non sia spiralizzato e che sia quindi rappresentato da linee curvilinee variamente distribuite nello spazio.
Per perturbare tale campo possiamo ad esempio accendere un solenoide il quale avra' la caratteristica di creare un altro campo A(r) costante nel tempo caratterizzato questa volta da linee chiuse circolari.
Ebbene , la comparsa di tale nuovo potenziale vettore magnetico avra' la proprieta' di spiralizzare il campo naturale del vuoto , ossia , all'accensione del solenoide , e' come se il fondo energetico dello spazio vuoto si avvolgesse a spirale seguendo le linee chiuse di potenziale vettore prodotto dal solenoide.
Questo effetto risucchio a spirale (spiralizzazione) dell'energia del vuoto permettera' all'energia del vuoto di ripercuotersi su B all'interno del nucleo per avere poi risultati sulle grandezze elettriche.
Maury
Edited by maurjzjo - 25/2/2005, 19:21
CITAZIONE |
Mi sembra che si stia facendo una disquisizione su un effetto (AB) che non e' ancora stato provato possa avere effetti apprezzabili a livello macroscopico. |
L'esperimento della diffrazione del Prof. Aharonov e Prof. Bohm dimostrano che si possono avere effetti macroscopici semplicemente misurando le frange di interferenza che sono un fenomeno visibile ad occhio nudo.
CITAZIONE |
Suggerisco allora di procedere per gradi e pensare a qualche prova che possa contribuire a capire il fenomeno e dopo applicarlo eventualmente al MEG. |
Bravo. Secondo me il piu' semplice punto di partenza per capire l'effetto AB e lavorarci intorno e' il TEP.
CITAZIONE |
Bearden dice che bisogna perturbare A e che la perturbazione si riflettera' su B. E allora pongo qualche domanda, Come si fa' a perturbare A? perturbandolo si ha un riflesso su B? |
Supponiamo che sei nello spazio vuoto , dove non esistono aggeggi chiamati MEG e dove non ci sono oggetti o influenze , abbiamo solo la presenza del potenziale vettore magnetico che soffia con un vento di energia propria del vuoto , chiamiamo questo potenziale naturale con An(r,t) (i simboli in grassetto significano che le grandezze sono vettoriali , r e' la coordinata vettoriale dello spazio e t e' il tempo).
Supponiamo inoltre che tale campo potenziale vettore magnetico non abbia linee chiuse e che quindi non sia spiralizzato e che sia quindi rappresentato da linee curvilinee variamente distribuite nello spazio.
Per perturbare tale campo possiamo ad esempio accendere un solenoide il quale avra' la caratteristica di creare un altro campo A(r) costante nel tempo caratterizzato questa volta da linee chiuse circolari.
Ebbene , la comparsa di tale nuovo potenziale vettore magnetico avra' la proprieta' di spiralizzare il campo naturale del vuoto , ossia , all'accensione del solenoide , e' come se il fondo energetico dello spazio vuoto si avvolgesse a spirale seguendo le linee chiuse di potenziale vettore prodotto dal solenoide.
Questo effetto risucchio a spirale (spiralizzazione) dell'energia del vuoto permettera' all'energia del vuoto di ripercuotersi su B all'interno del nucleo per avere poi risultati sulle grandezze elettriche.
Maury
Edited by maurjzjo - 25/2/2005, 19:21
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