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  • PWM

    Ciao

    Allora raga,

    Supponiamo x un attimo che quello a cui state lavorando assomigli (come pilotaggio) ad una configurazione push-pull.
    x tagliar corto e, diciamo, a "vuoto", quello che un mos magnetizza l'altro deve smagnetizzare o giu' di li.
    Purtoppo tra i due citcuiti relativi ai mos c'e' sempre una piccola differenza (anche selezionandoli: basta un filo che fa un giro un po' diverso).
    Se non si prendono in considerazione gli effetti e degli accorgimenti questo puo' portare, dopo vari "palleggi", all'entrata in saturazione del nucleo.

    Una (beninteso non l'unica) delle soluzioni usate in campo push-pull consiste nel cosidetto PWM current mode.
    x chi non li conosce (faccio rif. ad un classico alim):
    Non e' detto che il controllo non sia comunque fatto nei soliti modi. Tuttavia c'e ne puo essere un altro a primario che agisce tra l'altro pulse by pulse e controlla la rampa di corrente nel mosfet (x es. con R sensing tra source e negativo, con trasf. amperometrico, ecc.) [da cui current mode]. Se si va verso la saturazione la I piega velocemente in su intercettando il valore di monitor e provocando la *****atura dell'impulso di pilotaggio (tipo "reset"). Al successivo impulso ovviamente tutto si ripristina x un nuovo monitoraggio.
    Allora se il problema puo' essere la saturazione, un controllore di questo tipo puo' forse aiutare (salvaguardando anche i mos. Non ho visto in giro sistemi di protezione di corrente a primario...)

    Ciao
    Fare si può! Volerlo dipende da te.

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    Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
    Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

  • #2
    Una domanda:
    Gli switches secondari devono essere isolati (cioe' il secondario in se) dalla massa primaria o c'e' un "riconoscimento".
    Se negativo allora bisogna pilotarli flottatamente. Escuderei gli optoisolatori per i problemi di ritardo. Forse e' meglio un trasformatorino di pilotaggio. Puo' nascere qualche problema con il delta.

    Scusate (OT) aprofitto per inserire uno schema che non riesco ad allegare nella sezione
    Energie Rinnovabili->Risparmiare energia
    Scusate ancora

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    • #3
      Ciao Gattmes,
      ho bisogno di te e chiunque possa aiutarmi a riprogettare totalmente e definitivamente il controllore.
      Oggi ho fatto un bel po di test sul MEG senza mai ottenere l'effetto AB.
      Ho fatto anche una modifica al controllore che mi ha permesso di .....bruciarlo.....
      Bo niente di male solo che questo mi fermera per il week end
      Domani o questi giorni ho intenzione di sviluppare uno schema a blocchi del controllore(rivisto rispetto a quello messo un-line) che deve essere in grado di poter variare qualunque cosa desideriamo(frequenza,duty cicle,durata impulso,sincronizzazione tra impulsi,controllo uscita....)
      Insomma facciamo l'impossibile per veder sto c..o di MEG decollare.
      Questa e' l'ultima prova che faccio dopodiche butto alle ortiche tutto il progetto.(devo dire che pero ci credo ancora.... )
      Ok chi mi puo aiutare si faccia avanti,non servono soldi solo ide su quello che cercheremo di progettare.
      Ciao e grtazie che mi potra dare una mano.

      P.S.Prossimamente apriro un thread per il controllore.

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      • #4
        Guarda,
        io i pwm (o controllore) finisce che me li costruisco da solo. Per hanni dove lavoro (avo x precisione) e' stato usato un mio schema. Beh ora l'anno mollato ma e' passato un decennio prima che il mercato fornisse alternativa (per i nostri scopi, ben si intende). Inoltre se usi pezzi comuni non dipendi da unico fornitore. Per contro l'affidabilita' diminuisce (dicono).
        Ma che ci vuole a fare un pwm? prendi un condensatore una pompa di corrente e fai una rampa. Poi entri in un circuito che ne controlla il livello. A qusto punto o sposti il livello o sposti la corrente cioe' la rampa.
        Credo di non far male a nessuno, visti gli schemi pubblici anche sul sito Nasa-JPL, dicendo che la buona vecchia serie cmos 4000 ti da tutto quel che occorre...
        E, fidati, pare che siano anche sui Voyagers (+ di 25 anni che vaga nello spazio ed e' ancora attivo. Credo stia analizzando l'eliopausa o giu' di li).
        Ciao
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        • #5
          ..Ehm..un po OT
          Conoscete cadsoft?
          http://www.cadsoft.de/
          Fanno un ottimo programma di cui e' disponibile una FREEWARE sia x Windozz che per Linux (.....MULTIPIATTAFORMA) liberamente sacricabile, con cui si possono progettare circuiti stampati, quindi fare SCHEMI, lista componenti, netlist, ecc.
          Se poi vi serve lavorare multistrato c'e una versione di licenza a poche decine di Euro...

          Ciao
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          • #6
            x Sandro-meg (e per chi considera la serie 4000 roba del passato)
            cliccate un po qua
            http://nepp.nasa.gov/index_nasa.cfm/499/A3...FB4878DC588C67/
            scaricatevi il doc e quardare cosa c'e' nello schema in fondo...
            Ciao
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            • #7
              Bene Gattmes,
              vedo che ci mastichi bene d'elettronica.Son daccordo con te sulla serie 4000,non conta nulla se sono vecchi,l'importante e' saperli sfruttare per quel che occore.
              Comunque di problemi sulle bobine di controllo non c'e' ne sono (IR2110 vanno piu' che bene),semmai il problema sara' su quelle d'uscita.Vedremo...
              Bye bye

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              • #8
                Stavo pensando che se vuoi usare dei mos per fare "S3" a secondario e vuoi poterli chiudere con un delay dall'apertura dei primari il problema non e' solo l'alta tensione. Se li configuri tipo "rettificatore sincrono" puoi si chiudere il mos dopo il tempo che vuoi ma in parallelo ti trovi il body diode che ci pensa lui a condurre gia' prima, se il caso. Se li giri (il mos stesso funziona anche a rovescio. E' infatti cosi' che viene usato nel ret. sinc.: chN la corrente entra in source e esce in drain) conduce ovviamente sempre il diodo nell'altra direzione...
                Mi sa che ti serve un bilateral switch (due mos in serie con source e gate in comune, entri da un drain esci dall'altro. Pilotaggio float tra i sources e gates, ovviamente. E giu' perdite...)
                Guarda, un problema vagamente simile lo ho avuto con due generatori sinusoidali che dovevo parallelare in uscita (elettronicamente) quando fase/tensione/frequenza erano ok. Ma li era <<50Hz..
                Ciao
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                • #9
                  Cioe': (vedere allegato indicativo)

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                  • #10
                    CIAO SONO ABC
                    C'è sul mercato un integrato collaudatissimo che genera il PWM. oscillatore incorporato, pompa di corrente ,logica per il PWM e 2 operazionali.
                    è usato in tutti gli alimentatori switching dei pc

                    IL "TL494"

                    Anchio ho lavorato sugli switching, anche molto potenti se vi serve qualche consiglio..

                    In quanto a CADSOFT si puo scaricare EAGLE programme per i pcb gratuito
                    di tutto rispetto anche se funziona solo fino a mezzoeuro ,ma oggi con gli smd basta e avanza.

                    ciao

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                    • #11
                      Aspettate un'attimo!!!

                      Parlando di TL494 ho rivisto lo schema di Vlad1985 e forse ho capito una delle ragione che hanno fatto rompere i fet.
                      Se non sbaglio e' indicata una alimentazione di 25V e, sempre se non sbaglio, a questa sono collegati i driver di uscita del TL494 (pin 8 e 11). Ma allora in gate ci arriva qualcosa molto simile all'alimentazione, in questo caso 25V. Il Buz11 come la maggior parte delle vecchie serie IRF... ecc. ...sono caratterizzati per un massimo di + o - 20V gate-source (ci sono mos anche +/-30 e 40). Oltre si puo' fumare l'isolante del gate (a base di osssido di silicio +/-) e' va irrimediabilmente in corto con il canale. E' buona norma (oltre allo zener collegato vicinissimo ai pin) non eccedere i 15-16V (questo per via di spike in corrente che potrebbero "spostare" il vero source rispetto a quello esterno per via dell'induttanza dispersa del bounding di source. Meglio stare alla larga dai 20V).

                      Tanto superato il Miller (nel grafico della carica di gate Qg -> la ripresa a salire della rampa) la Rdson scende di poco, a svantaggio che se carichi il gate fino a 16 poi lo devi anche scaricare da li,.. e perdi decine di nanosecondi (e/o aumenti i consumi di pilotaggio). Insomma ci vuole il solito taglio Salomonico.

                      Ciao
                      Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                      • #12
                        Sono ancora io
                        disolito tra il gate e iul surce si mette uno zener da 15v, e prima di entrare sul gate sempre mettere una resistenza di piccolo valore da 10R circa.
                        Difatto anche il picco di corrente sul gate dovuto al pilotaggio puo spaccare l'isolazione (ossido di silicio)
                        Cè anche un altro problema con il gate,esso se collegato al driver di comando senza resistenza in serie tutto il circuito di potenzamos,driver,carico,ecc),puo diventare un oscillatore in G comune portando il circuito ad una frequenza pazzesca non sopportabile dai componenti stessi,creazione di correnti molto grosse

                        RICAPITOLANDO per pilotare un mosfet l'ideale è mettere uno zener da 15v tra G e S ,e mettere in serie al driver che lo comanda una resistenza di piccolo valore c.a 10R

                        ciao

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                        • #13
                          Concordo.
                          In realta' non avevo parlato della R ma solo dello Z perche' pare che poi lo schema usato da molti integra un ulteriore driver e allora bisogna vedere tipo/collegamento/alimentazione.
                          In effetti i mos di ultima generazione (anche se hanno sigle datate) sono stati migliorati in gate per la continua esigenza di discesa nei tempi di commutazione da parte del mercato.

                          Qualcuno (la nuova frontiera!!) inizia a caratterizzare il gate come resistenza di ingresso (tipo 2-4ohm) sui cataloghi.
                          Nessuno pero' si sbilancia sulla corrente massima che ti sfonda il gate (o il bounding interno). Inoltre lato driver la resistenza di uscita (se menzionata nei data sheet) e' sempre molto fluttuante.

                          Quindi e' buona norma mettere la resistenza che ti permette anche di definire in parte quella della maglia di gate.

                          Vorrei aggiungere che lo zener di protezione non deve entrare in "tiro" pe causa del driver/TL494. Cioe' se si usa un Z=15V, il pilotaggio deve rimanere al di sotto di questo valore (quindi no alimentazione diretta a 25V dei circuiti di pwm -> TL494 ..se direttamenti collegati al gate) per ovvie ragioni.

                          Ciao
                          Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                          • #14
                            Spero che Vlad (ha proposito e' sparito dalla circolazione) abbia usata un semplice 7812 come regolatore per il TL494.Se invece cosi' non fosse,allora mi pare logico che abbia fumato diversi fet.
                            Comunque il problema gli si e' presentato solo quando ha cominciato ad inserire in parallelo alle bobine di controllo dei condensatori per rifasare la tensione/corrente.
                            Quindi o il problema esisteva anche prima o non ha molto senso che gli sia apparso dopo.
                            Quanto allo schema con i doppi fet sull'uscita, non so.....tu pensi che possano resistere tensioni di 2000V?
                            Ciao

                            Commenta


                            • #15
                              Beh sai non e' che a 20.0001V bucano....Sono caretterizzati fino li. Se vai oltre cavoli tuoi (magari, visto la dispersione di caratteristiche, sei fortunato!). Certo e' un punto di debolezza (se non ha usato il 7812 o sistema simile). Facciamo una supposizione:
                              Magari alla F di lavoro il circuito L-C a primario non era alla F di risonanza...magari il suo comportamento era molto piu' capacitivo..chiudendo il mos con un C scarico e la sola resistenza di limitazione 1.6ohm (credo) del suo schema in drain, sara' passata una bella corrente...magari ci sono stati dei palleggi..magari sulla L dispersa di source hanno "generato" una tensione che si e' sommata a quella in gate e puff....poi c'e' sempre il Sig. Miller (+/- la Cdg) che complica.... chi lo sa' (bisognerebbe riprodurlo ed indagare)...
                              Credo cmqu sia dovuto una somma di effetti/stress..

                              Il mos e' un ottimo dispositivo (insieme al Jfet, tra i miei preferiti) ma quello che molti non sanno e'..che non e' UN dispositivo..sono molti in parallelo... a volte la rottura non e' secca...muore piano piano..magari lo hai gia stressato decine di volte..non e' piu' "nuovo".

                              Circa i 2KV ci sono mos ad alta tensione. dovrei fare un giro di aggiornamento/documentazione. E' un po' che non salgo oltre 1KV. Eventualmente so il modo di metterli...in serie..(non e' poi cosi' complicato).. e che si aggiunge altri ritardi/perdite..solito..Diventa una macchina da guerra (come si dice in gergo) -> quattro mos per interruttore secondario + pilotaggi...2 secondari... 2 primari..se non sbaglio 10 mospower!!

                              Poi ogni sera sono solito ripetermi prima di dormire:
                              Ricorda, il condensatore non e' solo un C..e' prevalentemente un C
                              ricorda, la resist. non e' solo una R.....e' prevalentemente una R
                              e cosi' via (x100volte e per gli altri comp.)

                              Se penso a tutto quello che ti potrebbe far vedere come carico sui secondari (on off che sia) mi sa che ne butti di uA qua e la (e a 2KV 1 uA non e' poco)
                              Un giorno un tizio ha detto che le idee geniali sono le piu' semplici.
                              Concordo e dico che bisogna inventarsi qualcosa di piu' semplice pe 'S3' (x es ridurre la V no?)

                              Ciao
                              Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                Per esempio qualche informazione e disegnino la trovate qua:

                                http://www.irf.com/technical-info/an937/an-937.htm

                                (navigando su e giu nel sito c'e' altro ottimo materiale)

                                Ciao
                                Fare si può! Volerlo dipende da te.

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