Peccato che lei non riporti la parte finale della lettera E che recita:" .... per le persone portatrici di handicap in situazione di gravita', ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;"
Su tale "(non) possibilità" penso che non ci sia altro da aggiungere....
Relativamente alla detraibilità ex letera H, sono perplesso... in quanto occorre "...conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili di energia"
ho sottolineato le parole chiave e vado ora a ricercarne le definizioni legali e se esistono fiscali.
Abbiamo:
1)Relativamente a IMPIANTO Il Decreto Ministeriale DM 37/2008 che dice cosa sia un IMPIANTO ELETTRICO DOMESTICO
e) impianti di produzione, trasformazione, trasporto,distribuzione, utilizzazione dell'energia elettrica: i circuiti di alimentazione degli apparecchi utilizzatori e delle prese a spina con esclusione degli equipaggiamenti elettrici delle macchine, degli utensili, degli apparecchi elettrici in genere.Nell'ambito degliimpianti elettrici rientrano anche quelli di autoproduzione di energia fino a 20 kw nominale, gli impianti per l'automazione di porte, cancelli e barriere, nonche' quelli posti all'esterno di edifici se gli stessi sono collegati, anche solo funzionalmente, agli edifici
Come vedi dettaglia molto bene cosa possa comporre un Impianto elettrico..parla di produzione, di autoproduzione, mette dei limiti massimi, parla di trasformazione (curioso no? in prativa inverter o trasformatori se hai pezzi di impinato a tensioni diverse) ma mai di accumulo
2) relativamente ala parola FONTE RINNOVABILE abbiamo delibera Aeeg che dice che un accumulo NON è considerato FER
Articolo 38bis
Disposizioni relative ai sistemi di accumulo
Ai fini dell’applicazione del presente provvedimento, un sistema di accumulo è considerato come un impianto (o un gruppo di generazione di un impianto) di produzione alimentato da fonti non rinnovabili
3) Per RISPARMIO ENERGETICO, la Normativa Uni14xx dice che l'immissione in rete equivale ad un risparmio, in quanto tale energia in uscita dal "sistema" va contabilizzata con segno MENO rispetto ai consumi del Sistema e quindi ne abbassa il consumo (=risparmio).
Questo per dire che non è nemmeno utile argomentare che l'Autoconsumo è "piu risaprmio" dell'immissione. Hanno uguale dignità e valenza fiscale.
Quindi per impianti in rete, penso risulti difficile dimostrare un risparmio energetico (assoluto o aggiuntivo).
Restano quelli ad isola.
Faccio notare poi un parallelo con il solare termico, ove il CE eroga un incentivo sulla capacita produttiva (mq di pannelli) a prescindere da presenza o dimensione di un accumulo...cioè l'accumulo è a discrezione dell'installatore e metterne uno grosso, fa diminuire impatto % dell'incentivo sulla spesa.
Idem in Germania esiste limite in base a potenza di FV.
Qui invece se si conclude che si puo etrarre accumulo qualsiasi, diventa difficile poi evitare distorsioni.
Siccome pero Aeeg dice che comunque è un generatore autonomo (considerabile a scelta una generatore aggiuntivo o una sezione di un sistema di piu generatori), penso che il limite complessivo FV+batterie max 20 kw del DM citato sia comunque sempre da osservare (anche ad isola, e in cumulo con altri non ad isola )
Questo proprio no. AdE si è gia espressa dicendo che il 65% riguarda il RISPARMIO energetico (termico) e non la Produzione di energia rinnovabile (per di piu elettrica)..per cui un impianto FV non è detraibile 65% nemmeno se abbinato a interventi piu generali di tipo termico. Il fatto che la pdc sia alimentata da rete da Fv o da batteria o da eolico non importa...altrimenti io metto una pala eolica da 100.000 euro in azienda e scaldo portineria con una pdc da 800 euro e detraggo la pala al 65%, visto che vale anche per le Imprese? Oppure siccome la pdc la volgio acqua acqua, costruisco una piscina da 100.000 euro che detraggo 65 invece di 50 perche in inverno la uso come pozzo caldo?
Dire che è abbastanza chiaro che qui sei andato "nel fosso"... sulla detrazione 50% non sono cosi certo, ma i documenti citati ci sono, inutile fa finta di non conoscerli....mentre "a favore" non esiste nulla sino ad ora, servirebbe un Interpello che dica "fattibile", cosa che penso sia anche accettabile, ma i mancanza la granitica certezza da cosa la derivi?
Su tale "(non) possibilità" penso che non ci sia altro da aggiungere....
Relativamente alla detraibilità ex letera H, sono perplesso... in quanto occorre "...conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili di energia"
ho sottolineato le parole chiave e vado ora a ricercarne le definizioni legali e se esistono fiscali.
Abbiamo:
1)Relativamente a IMPIANTO Il Decreto Ministeriale DM 37/2008 che dice cosa sia un IMPIANTO ELETTRICO DOMESTICO
e) impianti di produzione, trasformazione, trasporto,distribuzione, utilizzazione dell'energia elettrica: i circuiti di alimentazione degli apparecchi utilizzatori e delle prese a spina con esclusione degli equipaggiamenti elettrici delle macchine, degli utensili, degli apparecchi elettrici in genere.Nell'ambito degliimpianti elettrici rientrano anche quelli di autoproduzione di energia fino a 20 kw nominale, gli impianti per l'automazione di porte, cancelli e barriere, nonche' quelli posti all'esterno di edifici se gli stessi sono collegati, anche solo funzionalmente, agli edifici
Come vedi dettaglia molto bene cosa possa comporre un Impianto elettrico..parla di produzione, di autoproduzione, mette dei limiti massimi, parla di trasformazione (curioso no? in prativa inverter o trasformatori se hai pezzi di impinato a tensioni diverse) ma mai di accumulo
2) relativamente ala parola FONTE RINNOVABILE abbiamo delibera Aeeg che dice che un accumulo NON è considerato FER
Articolo 38bis
Disposizioni relative ai sistemi di accumulo
Ai fini dell’applicazione del presente provvedimento, un sistema di accumulo è considerato come un impianto (o un gruppo di generazione di un impianto) di produzione alimentato da fonti non rinnovabili
3) Per RISPARMIO ENERGETICO, la Normativa Uni14xx dice che l'immissione in rete equivale ad un risparmio, in quanto tale energia in uscita dal "sistema" va contabilizzata con segno MENO rispetto ai consumi del Sistema e quindi ne abbassa il consumo (=risparmio).
Questo per dire che non è nemmeno utile argomentare che l'Autoconsumo è "piu risaprmio" dell'immissione. Hanno uguale dignità e valenza fiscale.
Quindi per impianti in rete, penso risulti difficile dimostrare un risparmio energetico (assoluto o aggiuntivo).
Restano quelli ad isola.
Faccio notare poi un parallelo con il solare termico, ove il CE eroga un incentivo sulla capacita produttiva (mq di pannelli) a prescindere da presenza o dimensione di un accumulo...cioè l'accumulo è a discrezione dell'installatore e metterne uno grosso, fa diminuire impatto % dell'incentivo sulla spesa.
Idem in Germania esiste limite in base a potenza di FV.
Qui invece se si conclude che si puo etrarre accumulo qualsiasi, diventa difficile poi evitare distorsioni.
Siccome pero Aeeg dice che comunque è un generatore autonomo (considerabile a scelta una generatore aggiuntivo o una sezione di un sistema di piu generatori), penso che il limite complessivo FV+batterie max 20 kw del DM citato sia comunque sempre da osservare (anche ad isola, e in cumulo con altri non ad isola )
Ricordo anche che se questo tipo di interventi dovessero venire associati ad un più ampio intervento di risparmio energetico (termico: pompe di calore..) possono essere anche essi detratti al 65%.
Dire che è abbastanza chiaro che qui sei andato "nel fosso"... sulla detrazione 50% non sono cosi certo, ma i documenti citati ci sono, inutile fa finta di non conoscerli....mentre "a favore" non esiste nulla sino ad ora, servirebbe un Interpello che dica "fattibile", cosa che penso sia anche accettabile, ma i mancanza la granitica certezza da cosa la derivi?
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