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[manutenzione] Quando conviene pulire i pannelli

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  • [manutenzione] Quando conviene pulire i pannelli

    Articolo tecnico completo - di Igor Comani

    La domanda che più spesso viene posta a chi si occupa della manutenzione di impianti fotovoltaici è: “Conviene lavare i pannelli?”. La risposta è: "dipende". In alcuni casi la pulizia può essere rimandata nel tempo, in altri invece deve essere eseguita più frequentemente. Valutare attentamente lo stato dell’impianto è fondamentale per ottimizzare costi e benefici. Anche l’eventuale incentivo statale da Conto Energia può essere un fattore determinante nella pianificazione.

    Pulire i pannelli ha due principali utilità:

    • il miglioramento delle prestazioni,
    • e il mantenimento dello stato dei moduli, per evitare guasti irreparabili alle celle e ai moduli stessi.
    Di norma, quando vengo incaricato di valutare la pulizia di un impianto fotovoltaico, seguo una scaletta che mi aiuta a fornire il parere più oggettivo possibile. Normalmente i punti da seguire sono questi:
    1. Valutazione visiva dei pannelli,
    2. Eventuale ispezione termografica,
    3. Valutazione della natura dei sedimenti,
    4. Analisi dei dati storici da sistema di monitoraggio (ove presente).

    Valutazione visiva dei pannelli

    Quando si vuole valutare la pulizia dei pannelli bisognerebbe prima di tutto porsi la domanda: “le condizioni dei miei pannelli possono compromettere il funzionamento del mio impianto?”. Una rapida ispezione della superficie dei moduli può aiutarci ad ottenere una risposta.
    Le celle fotovoltaiche possono danneggiarsi molto più facilmente se sui pannelli sono presenti elementi che coprono porzioni più o meno grandi. Escrementi di uccelli e "mezzelune" provotate da sedimenti sono gli elementi che più frequentemente causano un forte innalzamento delle temperature delle celle fotovoltaiche (a causa dell’effetto resistivo). Un’ispezione termografica è molto utile per rilevare questi aumenti di temperatura.
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    Ispezione termografica

    Le moderne termocamere sono in grado di evidenziare in tempo reale ogni minima variazione di temperatura e aiutano a distinguere le differenze trascurabili. È raccomandabile eseguire un’ispezione termografica in giornate soleggiate durante le ore centrali per avere un irraggiamento possibilmente superiore ai 600 Watt/m2.
    Se dovessero presentarsi troppi eventi di surriscaldamento, è consigliabile programmare al più presto un intervento di pulizia.
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    Natura della sedimentazione

    Sui pannelli si posa tutto ciò che rimane sospeso nell’atmosfera, dalla semplice polvere sabbiosa all’inquinamento, fino ad arrivare a prodotti chimici come ad esempio i diserbanti. Inoltre, l’inclinazione dei moduli rispetto all’Azimut (Tilt) influisce sulla rapidità con cui i pannelli tendono a sporcarsi. Identificare la natura della sedimentazione è utile per determinare la frequenza dei lavaggi.
    Nella maggior parte dei casi possono essere suddivisi in tre categorie:

    Terra e sabbia: facilmente distinguibile dal colore chiaro e dalla facilità con cui è possibile rimuoverlo anche solo con un dito. È il tipo di deposito che normalmente si può trovare su impianti installati in zone rurali dove la lavorazione dei campi e il passaggio di mezzi agricoli comportano il sollevamento di grandi quantità di polvere e sabbia che poi ritroviamo sui pannelli. In molti casi è sufficiente un acquazzone per rimuovere il 90% della polvere. Il rimanente 10% si ferma agli angoli inferiori dei pannelli assumendo un aspetto di “mezzaluna”, la quale aumenta di dimensioni dopo ogni temporale, raggiungendo il livello delle prime celle fotovoltaiche. Quando questo succede, le celle cominciano a surriscaldarsi per via dell’effetto resistivo causato dal minore irraggiamento. Questo effetto non si traduce immediatamente in una (evidente) diminuzione delle prestazioni, tuttavia produce un’anomalia che se prolungata nel tempo può causare il danneggiamento della cella e quindi del pannello.
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    Polveri sottili: sono solitamente dovuti all’inquinamento atmosferico e alla combustione di materiale legnoso (stufe e camini), che tendono ad intaccare la superficie dei pannelli. Generalmente si presenta sotto forma di patina color grigio opaco. È più difficile da rimuovere rispetto al pulviscolo sabbioso, e si può subito verificare passando un dito sopra il pannello, il quale si sentirà ruvido se non addirittura leggermente appiccicoso. Acquazzoni e temporali estivi non producono effetti positivi su questa tipologia di deposito che tende a diventare sempre più difficile da rimuovere. Le temperature primaverili ed estive concorrono a far sì che sedimenti di questo tipo di solidifichino sulla superficie dei moduli rendendo più difficile la pulizia.

    Salsedine: nelle zone marittime la salsedine può avere effetti molto negativi. Può depositarsi in quantità rilevanti fino a 10 Km nell’entroterra. La pioggia è uno dei maggiori vettori di salsedine, per cui le zone marittime più piovose sono anche quelle più soggette a questo problema. Oltre a rendere opachi i pannelli, la salsedine produce un effetto corrosivo sugli elementi non protetti da adeguati trattamenti anticorrosivi. Le parti a rischio sono generalmente le cornici dei pannelli, le viti di fissaggio in materiale non inossidabile e le strutture di sostegno. Come per i depositi da inquinamento anche la salsedine, se lasciata troppo tempo sui pannelli, diventa più difficile da rimuovere.

    Quando lavare i pannelli

    A questo punto ci si potrebbe domandare: “Quando lavare i pannelli?”. Come spiegato in precedenza ci sono situazioni in cui è meglio adoperarsi il prima possibile nella pulizia.
    Pulizia e prestazioni

    In altri casi è necessario valutare se lo sporco incide in maniera significativa sulla produzione dell’impianto. È utile avvalersi di un sistema di monitoraggio che consenta di “sfogliare” lo storico delle produzioni per confrontarle con quella attuale.
    Esistono sul mercato decine di validi sistemi di monitoraggio. Alcuni consentono di integrare uno o più sensori indispensabili per calcolare l’effettiva performance dell’impianto, sulla base della quantità di irraggiamento, solitamente chiamata PR (Performance Ratio). La PR consente, tra le altre cose, di verificare il decadimento delle prestazioni tra un lavaggio e l’altro. Questo consente di calcolare la durata dei benefici del lavaggio e quindi pianificare con profitto gli interventi.
    In assenza di un sensore di irraggiamento è possibile confrontare la resa della giornata soleggiata più recente con un’altra, possibilmente dello stesso periodo dell’anno, presa dallo storico delle produzioni. È un confronto molto difficile da fare perché le giornate soleggiate possono non essere identiche in termini di temperatura e limpidezza. In questo caso può essere utile tenere come riferimento un altro impianto nella zona che abbia installato un sistema di monitoraggio con irraggiamento.
    Senza sistema di monitoraggio bisogna procedere ad una valutazione empirica dello stato dell’impianto. Questo si può attuare mettendosi con una visuale obliqua rispetto al piano dei moduli. Se il colore dei pannelli cambia notevolmente da quello originale allora può essere necessario lavare i pannelli.

    Pulizia e sedimenti

    Le considerazioni sulla frequenza dei lavaggi fatte finora tengono conto soltanto delle performances. Tuttavia potrebbe essere necessario lavare l’impianto anche se le prestazioni non sono diminuite a tal punto da giustificare il costo di un lavaggio. In molti casi impianti fotovoltaici mai puliti possono apparire ancora accettabili dal punto di vista della resa e della pulizia. I sedimenti sui pannelli però tendono a “cuocere” nel tempo a causa della temperatura raggiunta sulla superficie dei moduli (che può arrivare anche a 60-70 °C), e ciò rende molto più difficile la loro rimozione. Inoltre con il passare del tempo aumenta la possibilità di deposito di materiale corrosivo (come salsedine o alcuni pesticidi) che anche in piccole quantità possono, a lungo termine, causare dei danneggiamenti ai pannelli. Per questo motivo il mio personale consiglio è di non fare passare più di due anni dall’ultimo lavaggio anche in zone dove inquinamento e salsedine sono scarsamente presenti.
    Come fare la pulizia dei pannelli

    Se valutare quando lavare i pannelli fotovoltaici è molto importante, altrettanto lo è stabilire il metodo operativo. Come manutentore consiglio sempre di rivolgersi a imprese specializzate, poiché pulire i pannelli fotovoltaici non è la stessa cosa che pulire dei semplici vetri. Si deve innanzitutto tenere in massima considerazione la sicurezza degli operatori poiché spesso il lavaggio viene effettuato perlopiù su tetti (anche con inclinazioni importanti) ,con tutti i rischi che ne conseguono. Le imprese incaricate dovrebbero sempre predisporre di un POS (Piano Operativo di Sicurezza) e avvalersi di tutti i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) previsti dalle norme di sicurezza.
    Il lavaggio dovrebbe essere eseguito utilizzando acqua deionizzata e purificata priva di sali minerali. Solo in rarissimi casi, ad esempio nel caso di rimozione dei residui da scarti di api, si può avvalersi di detersivi a base naturale.
    Durante il lavaggio gli operatori devono, se possibile, tenersi fuori dal piano dei moduli utilizzando aste telescopiche per evitare di calpestare la superficie dei pannelli, che può fratturarsi e creare danni irreparabili alle celle sottostanti.
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    In questi anni ho eseguito diversi test di elettroluminescenza su intere falde di pannelli. Questi test consentono di vedere esattamente come gli elettroni si distribuiscono all’interno delle celle fotovoltaiche. In questo modo è possibile vedere ogni minimo difetto e imperfezione. Ho sempre rilevato una percentuale maggiore di microcricche in pannelli installati su impianti dove la pulizia è stata effettuata “fai da te”. Questo perché chi l’ha eseguita, spesso non si è curato di evitare il calpestamento dei moduli provocando così la rottura delle celle. Nei casi in cui non è possibile evitare il calpestamento è sempre opportuno cercare di camminare sulle cornici dei moduli.

    Come dimostrato in questo articolo, non esiste una vera e propria ricetta per la pulizia degli impianti fotovoltaici. Clima, tipologia di installazione (a tetto o a terra), posizione geografica, contesto urbano ed inclinazione delle falde sono tutti elementi che concorrono a creare una situazione unica che deve essere valutata con attenzione. Gli impianti fotovoltaici devono durare per decenni e, esposti come sono a molteplici agenti atmosferici, la loro prestazione può essere notevolmente o si possono addirittura danneggiare. La pulizia, come la manutenzione, è un ottimo metodo di prevenzione che ci consente di beneficiare dei nostri impianti per lungo tempo.

    Essere realisti e fare l'impossibile

  • #2
    Premesso che anche io lavoro sui tetti tutti i giorni e sono in possesso di ogni requisito di legge ( dpi , scala aerea, attestati ecc. )
    volendo pulire i pannelli di casa mia (dato che sono passati circa 15 mesi dalla loro installazione )che tecnica posso usare , io avevo pensato di collegare acqua allo scopone e via mentre lei dice di usare acqua deionizzata , quindi operativamente parlando mi può dire quali sono le fasi de eseguire e se serve qualche dispositivo apposito, grazie

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    • #3
      La normale acqua lascia depositi di calcare che alla lunga sono difficili da togliere se non con detergenti chimici (da non usare mai su pannelli fotovoltaici).
      L'acqua deionizzata, che è priva di sali ionizzati, non lascia residui ed è molto simile all'acqua piovana. Non lascia residui ne aloni.
      Per la scopa... bisognerebbe verificare che non graffi la superficie del vetro.
      Ci sono in commercio diversi dispositivi per la deionizzazione ma non sono di sicuro economici e il costo non giustificherebbe la pulizia di un solo impianto.
      https://www.krkenergyservice.com/hom...tovoltaici.gif
      Manutenzione Impianti Fotovoltaici

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      • #4
        Ma allora, se col faidate uno ha a disposizione solo acqua normale, in una zona dove i pannelli non si sporcano molto, conviene lo stesso lavarli ogni 2 anni o fa più danno per il calcare?
        Padova, totalmente integrato 7,59kWp: 33 pannelli Solarworld 230W, 3 x Inverter Aurora 3000. Sud, elevazione 20°.

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        • #5
          Originariamente inviato da frank10 Visualizza il messaggio
          Ma allora, se col faidate uno ha a disposizione solo acqua normale, in una zona dove i pannelli non si sporcano molto, conviene lo stesso lavarli ogni 2 anni o fa più danno per il calcare?
          Se l'acqua del tuo comune è poco calcarea, se non ci sono alternative, e la resa dell'impianto si è ridotta notevolmente, si potrebbero lavare ogni 2 anni con acqua normale. Magari lo farei di inverno perché l'evaporazione è meno veloce e c'è più probabilità di pioggia (che diluirebbe un po' i sali). Ad ogni modo fare eseguire da terzi un lavaggio ogni 2 anni potrebbe non essere così sconveniente.
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          • #6
            Io generalmente uso l'acqua ottenuta dai climatizzatori e sono costretto a pulirli spesso soprattutto d'estate
            a causa degli escrementi che si depositano sopra, oppure a causa del pulviscolo conseguente alle sciroccate...
            Utilizzo il classico attrezzo per pulire i vetri montato su un'asta telescopica, da una parte microfibra e dall'altra
            plastica per togliere l'acqua.
            Credo che per il fai da te sia il compromesso migliore...

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            • #7
              Interessante post. Di recente sono stato sul tetto per altri motivi ed ho visto che c'é una certa quantitá di escrementi di piccioni... come intervenire? In internet ho visto anche che ci sono liquidi (formato spruzzatore vetril) specifici per pannelli solari. Sono utili o da evitare? Volevo segnalare anche che nei laboratori chimici, le vetrerie si lavano con acqua tiepida e un buon detergente liquido per i piatti (tipo "svelto") e solo l'ultimo risciacquo si fa con acqua deionizzata... potrebbe funzionare anche per i nostri pannelli?

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              • #8
                io ho lavato i pannelli de mio impianto domestrico, nel 2016 dopo 4 anni dall'inizio esercizio, l'impianto è migliorato rispetto ai dati dell'anno prima , confrontandolo con la produzione degl'altri 2 impianti della ditta che distano 50 mt da casa , se quest'ultimi a volte migliorano a volte peggiorano la produzione del l anno prima , ma il domestico è sempre un 3.-5% superiore . per dire se quelli in ditta fanno un + 5, il domestico fa un +8/10%, ques'tanno devo lavare l'impianto del 2012 , per la seconda volta della sua vita, ma entro aprile se no sposterò il tutto a ottobre tempo permettendo .

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                • #9
                  Oggi sono salito sul tetto e ho lavati i miei pannelli, ho acquistato due taniche di acqua demineralizzata (€.1,80) ho preso un secchio e uno di quei manici allungabili, all'estremità ho avvitato un micio in panno microfibra e ho l'ho passato tre o quattro volte sui pannelli ben imbevuto di acqua, c'era una pattina nera, (li ho lavati l'anno scorso) ma alla fine senza tanta fatica sono venuti molto bene.
                  Im.2,88Kw in funzione dal 16.08.2010: 12 Sanyo HIT240HDE4; Inv.SMA Sunny Boy 3000TL; Pr.2011 = Kwh/Kwp = 4022/2,88= 1397 -2012 = Kwh/Kwp = 3821/2,88 = 1327 -2013 = Kwh/Kwp = 3619/2,88 =1257-2014 = Kwh/Kwp = 3457/2,88 =1200 -2015=Kwh/Kwp=3782/2,88 = 1313-2016 = Kwh/Kwp = 3569/2,88 =1239,24-2017 = Kwh/Kwp = 3775/2,88 =1310,76-2018 = Kwh/Kwp = 3683/2,88 =1278,76-2019 = Kwh/Kwp = 3614/2,88 =1254,86

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                  • #10
                    Idropulitrice a freddo si può utilizzare? 135 bar pressione max, distanza a cui stare dai pannelli?
                    6,54 kwp sunpower e327 - 20 pannelli, azimut 36SW tilt 14, inverter solaredge SE-6000 con scheda wi-fi ed ottimizzatori p600, monitoraggio consumi casa solaredge; 5 Pdc aria-aria Mitsubishi Heavy Industries

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                    • #11
                      e io..come faccia a pulire il mio impianto? (vedi foto nel profilo..)
                      impianto totalmente integrato
                      5,060 kWp in provincia di Brindisi,
                      44 moduli SHARP NA115 TANDEM,inverter Delta Solivia 5.0
                      inclinazione circa 13°

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                      • #12
                        Originariamente inviato da Alby62 Visualizza il messaggio
                        io ho lavato i pannelli de mio impianto domestrico, nel 2016 dopo 4 anni dall'inizio esercizio, l'impianto è migliorato rispetto ai dati dell'anno prima , confrontandolo con la produzione degl'altri 2 impianti della ditta che distano 50 mt da casa , se quest'ultimi a volte migliorano a volte peggiorano la produzione del l anno prima , ma il domestico è sempre un 3.-5% superiore . per dire se quelli in ditta fanno un + 5, il domestico fa un +8/10%, ques'tanno devo lavare l'impianto del 2012 , per la seconda volta della sua vita, ma entro aprile se no sposterò il tutto a ottobre tempo permettendo .
                        Gli impianti domestici sono generalmente più performanti di quelli più grandi per tanti motivi, tra i quali anche la minor quantità di componenti e quindi probabilità di guasto/anomalie. In alcuni potrei anche dire che funzionano meglio perché ci sono meno dispersioni.
                        Per il lavaggio... ti consiglierei di farlo ad aprile perché potresti sfruttare l'impianto pulito con le giornate migliori dell'anno... ad ottobre sarebbe quasi inutile (per il miglioramento della produzione).
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                        Manutenzione Impianti Fotovoltaici

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                        • #13
                          Avete idea del prezzo per farli pulire?
                          Quando ho installato il fotovoltaico e l'Osmosi inversa, ho dovuto risolvere problemi che prima non avevo.:cry:
                          Impianto da 4 kWp - 16 Pannelli Futura 250 Wp - 1 Inverter Bluenergy 4,4 kW.
                          Caldaia a basamento Immergas NCX 25 Sirio Vip 1990 - rendimento 94,4%.:shocked:
                          Meglio un amico sbronzo che un parente §tronzo.

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                          • #14
                            Originariamente inviato da vince1948 Visualizza il messaggio
                            Avete idea del prezzo per farli pulire?
                            A me hanno fatto un preventivo di 140-160 Euro.
                            3,8 Kwp, alimentato da 16 pannelli monocristallini Isofoton 250 piazzati sul tetto (tilt 20° ca), 8 in pieno sud, 8 in pieno ovest, Inverter Aurora Power-one PV-4,2-Tl-OUTD-S.
                            L'impianto è entrato in funzione il 22/08/2012 a Pontirolo Nuovo.

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                            • #15
                              Originariamente inviato da vince1948 Visualizza il messaggio
                              Avete idea del prezzo per farli pulire?
                              penso che dipenda molto da quanto è difficile raggiungere il tetto.
                              certo che se servono gli elicotteri....
                              Il mio impianto si avvia a compiere 10 anni, a parte il primo anno non lo ho più pulito, mi devo decidere perchè la produzione un pochino è scesa anche se potrebbe essere un effetto del PID.
                              Edit:
                              Se ne parlò anche quì e quì si trovano altri post che parlano della pulizia dei pannelli.
                              Un vecchio articolo di photon.
                              Impianto FV 2,94 kWp 23° -85 est 1° CE e 3 PDC Riello aria 13 kWt dal 2007.
                              Caminetto aria Montegrappa CMP05 10,5 kWt, 4* dal 2011. Caldaia a metano Riello Family 26K
                              Twingo Electric Zen dal 2021 Tesla MY dal 2024

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                              • #16
                                Originariamente inviato da vince1948 Visualizza il messaggio
                                Avete idea del prezzo per farli pulire?
                                Come dice gigisolar dipende dall'accessibilità del tetto. Se il tetto non è facilmente accessibile (o non sussistono le condizioni di sicurezza) è necessario l'utilizzo di sollevatori/ceste che possono costare fino a 150 euro per mezza giornata.
                                Anche la disponibilità di acqua può incidere sul prezzo. Se per qualche motivo non è possibile fare arrivare l'acqua sul tetto bisogna farla portare dalla ditta di pulizie e il costo può aumentare.
                                https://www.krkenergyservice.com/hom...tovoltaici.gif
                                Manutenzione Impianti Fotovoltaici

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da gigisolar Visualizza il messaggio
                                  Il mio impianto si avvia a compiere 10 anni, a parte il primo anno non lo ho più pulito,
                                  Che bello! 9 anni senza necessità di pulizia vuol dire aria pulita e volatili molto stitici ... proprio come in pianura padana... ti invidio
                                  https://www.krkenergyservice.com/hom...tovoltaici.gif
                                  Manutenzione Impianti Fotovoltaici

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                                  • #18
                                    Originariamente inviato da roginic Visualizza il messaggio
                                    La normale acqua lascia depositi di calcare che alla lunga sono difficili da togliere se non con detergenti chimici (da non usare mai su pannelli fotovoltaici).
                                    L'acqua deionizzata, che è priva di sali ionizzati, non lascia residui ed è molto simile all'acqua piovana. Non lascia residui ne aloni.
                                    Per la scopa... bisognerebbe verificare che non graffi la superficie del vetro.
                                    Ci sono in commercio diversi dispositivi per la deionizzazione ma non sono di sicuro economici e il costo non giustificherebbe la pulizia di un solo impianto.
                                    Beh, se chiedete in un qualsiasi bar che cosa usano per la macchina del caffe', potreste scoprire che quei cilindri con dentro la resina a scambio ionico, costano relativamente poco. Direi meno di 200 euro, a seconda del modello. O molto meno, se ne hanno uno d'avanzo in un angolo. Si rigenerano a manina santa, chiudendo i rubinetti, svitando il tappo e mettendoci dentro un kg di sale, lasciandolo scorrere lentamente per un'ora o due. Piu' facile a farsi che a dirsi.

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                                    • #19
                                      Questo week-end ho pulito 26 pannelli montati da 6 anni e mai puliti. 26 Pannelli per un totale di 5.72KWp. Inclinazione 18 gradi e orientamento circa Sud (10 gradi da sud pieno in realtà).
                                      Impianto di mio fratello perfettamente uguale al mio affiancato alla mia casa, stessi pannelli, stesso tetto, stessa inclinazione. Il suo impianto solitamente produce qualche centesimo di KWh in più del mio. Volontariamente abbiamo deciso di lavare solo un impianto, per vedere quanto incida realmente il lavaggio e se ne vaga la pena.
                                      Oggi primo giorno di produzione, in stuazione quindi differente.
                                      Il mio impianto lavato ha prodotto 33,24 KWh e il suo sporco 31,00 KWh, quindi circa 7% in più. Vi terrò aggiornati nei prossimi giorni/settimane per vedere se è un effetto provvisorio dei primi giorni oppure se porterà a un effettivo maggior rendimento protratto nel tempo.

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                                      • #20
                                        Ottima idea direi tienici aggiornati , e a proposito di cilindri con resina a scambio ionico ho trovato su internet una macchinetta per lavaggio pannelli a circa euro 600 se fanno bene il loro lavoro direi che con due lavaggi fai da te in sicurezza ovviamente sei già rientrato della spesa
                                        Qualcuno le ha mai viste o provate

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                                        • #21
                                          Il mio impianto di 16 pannelli è del gennaio 2011 montato molto comodo sul terrazzo e, senza farmi tanti problemi che troppo spesso sono basati su teorie, e considerando che ho il termo camino il quale ovviamente lascia depositi, li lavo due volte l'hanno con l'idro pulitrice dopo che sentii il rappresentante per l'Italia della REC Solar, il quale mi disse che l'operazione si poteva fare senza problemi, quando poi mi accorgo che il passaggio con l'idro pulitrice non basta perché resta una patina ostinata, allora uso acqua e un semplice attrezzo per pulire i vetri manualmente di quelli che da un lato hanno la spugna e dall'altro una banda di gomma, montato su un asta di lunghezza adeguata. L'unico rischio usando acqua del rubinetto, potrebbe essere che negli anni possa formarsi un velo di calcio, ma a quel punto senza usare prodotti chimici farei ampio uso di semplice ed economico aceto del supermercato. Poi chi vivrà vedrà e saranno i fatti a smentirmi, tanto gli attuali pannelli dureranno comunque più di me e magari tra 20 anni ci saranno in commercio pannelli con il 70% di rendimento e sarà conveniente sostituirli, e non sarò io a farlo........
                                          Inverter Power One 3,6 OUTD
                                          2 stringhe da 8+8 pannelli REC Solar 230 AE Made in Sweden da 230 W (+/- 5%) - Corrente 8 A - Inclinazione 29-:-30° - Direzionati a Sud (+/- 2°) - Potenza di picco 3,6 Kwp (max picco raggiunto 3.962 W)

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                                          • #22
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                                            • #23
                                              Originariamente inviato da Bematin70 Visualizza il messaggio
                                              Questo week-end ho pulito 26 pannelli montati da 6 anni e mai puliti. 26 Pannelli per un totale di 5.72KWp. Inclinazione 18 gradi e orientamento circa Sud (10 gradi da sud pieno in realtà).
                                              Impianto di mio fratello perfettamente uguale al mio affiancato alla mia casa, stessi pannelli, stesso tetto, stessa inclinazione. Il suo impianto solitamente produce qualche centesimo di KWh in più del mio. Volontariamente abbiamo deciso di lavare solo un impianto, per vedere quanto incida realmente il lavaggio e se ne vaga la pena.
                                              Oggi primo giorno di produzione, in stuazione quindi differente.
                                              Il mio impianto lavato ha prodotto 33,24 KWh e il suo sporco 31,00 KWh, quindi circa 7% in più. Vi terrò aggiornati nei prossimi giorni/settimane per vedere se è un effetto provvisorio dei primi giorni oppure se porterà a un effettivo maggior rendimento protratto nel tempo.
                                              Dal 12 Aprile mattina a questa sera 24 Aprile, quindi 13 giorni pieni, impanto pulito ha prodotto 411 KWh, impianto sporco 384 KWh. Rimane sempre un + 7% circa di maggiore produzione. Domani, tempo permettendo, anche mio fratello laverà i pannelli, e quindi probabilmente terminerà la comparazione.
                                              In caso contrario vi terrò aggiornati.

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                                              • #24
                                                Originariamente inviato da fabiobr Visualizza il messaggio
                                                (vedi foto nel profilo..)
                                                ahahah, e' un francobollo quella foto....non riesco a farmi idea. Ad ogni modo neanche io so come pulire i miei...
                                                [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                                                • #25
                                                  Buonasera
                                                  la mia esperienza dopo parziale pulizia del mio impianto fotovoltaico aziendale composto da quatto sezioni identiche
                                                  con esposizioni diverse visibili in firma e su pvoutput team italy (billichira olbia travetti 1-2-3-4)
                                                  generalmente il più performante e billichira olbia travetti 3 essendo esposto a sud

                                                  notavo già da tempo che le prestazioni non erano le mie solite sopratutto le sezioni 1 e 2
                                                  ero da due anni che non lavavo l impianto e stamane volevo togliermi un dubbio
                                                  di buon mattino verso le sei o lavato entrambe le sezioni 1- e 2 ben 216 pannelli in totale una faticaccia... era meglio se avesse
                                                  stasera con mio stupore mi ritrovo l impianto billichira olbia travetti 2 esposto a nord il più prestazionale
                                                  eppure pensavo che le differenze con un lavaggio fossero irrisorie invece con giornate identiche mi ritrovo un 14% in piu
                                                  il guaio e che adesso per compensare le prestazioni delle sezioni meglio esposte sarò costretto a lavare altri 216 pannelli
                                                  purtroppo quest anno almeno a olbia il dio pioggia non e stato benevolo
                                                  saluti
                                                  riccardo
                                                  FV-casa 5,85 kw località-olbia sardegna n°13 Qcell 225 Wp Az.70 tilt 18° N°13 Qcell 225 Wp Az.-108 tilt 18° inv. PVI-6000 tl out -FV-azienda 97,2 Kw n°108 Qcell 225 Wp Az.-15 tilt 15° n°54 Qcell 225 Wp Az.-97 tilt 11°n°54 Qcell 225 Wp Az.58 tilt 11° n°108 Qcell 225 Wp Az.149 tilt 4° n°54 Qcell 225 Wp Az.-120 tilt 5° n°54 Qcell 225 Wp Az.58 tilt 5° >>> I miei impianti ftv <<<

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                                                  • #26
                                                    Buonasera

                                                    stamane lavato le altre due sezioni altri 216 pannelli
                                                    vedendo ora su pvoutput team italy billichira olbia travetti 3 e 4 sono tornati nella norma

                                                    quindi con impianti come i miei con tilt basso, piazzale polveroso , mettiamoci pure i noccioli
                                                    delle nespole che abilmente i merli si sono gustati sopra i pannelli e
                                                    scarsità di piogge nel periodo primaverile
                                                    bisogna fare lavaggio dei pannelli almeno una volta all anno prima dei mesi più produttivi

                                                    questa e la mia esperienza dopo non aver lavato l impianto lo scorso anno
                                                    saluti
                                                    Riccardo
                                                    FV-casa 5,85 kw località-olbia sardegna n°13 Qcell 225 Wp Az.70 tilt 18° N°13 Qcell 225 Wp Az.-108 tilt 18° inv. PVI-6000 tl out -FV-azienda 97,2 Kw n°108 Qcell 225 Wp Az.-15 tilt 15° n°54 Qcell 225 Wp Az.-97 tilt 11°n°54 Qcell 225 Wp Az.58 tilt 11° n°108 Qcell 225 Wp Az.149 tilt 4° n°54 Qcell 225 Wp Az.-120 tilt 5° n°54 Qcell 225 Wp Az.58 tilt 5° >>> I miei impianti ftv <<<

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                                                    • #27
                                                      Il mio impianto e stato fatto..da enel gren pawer nel 2013... un 4kw, mai puliti..tetto troppo ripedo..un Po x le vertigini,

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da Giulio.s Visualizza il messaggio
                                                        Il mio impianto e stato fatto..da enel gren pawer nel 2013... un 4kw, mai puliti..tetto troppo ripido..un Po x le vertigini,


                                                        Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk

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                                                        • #29
                                                          Lavare l'impianto è utile anche se non indispensabile, lo faccio regolarmente 1 volta l'anno anche se a volte subito dopo piove sabbia dal deserto del sahara ( un paio di volte l'anno da noi arriva pioggia con sabbia) .
                                                          Ritengo che la cosa più utile sia pulire la parte bassa del pannello per evitare che si formi quella morchia che trattiene l'umido e lentamente potrebbe penetrare all'interno, anche se non accade se il pannello è fatto bene.

                                                          Nel caso indicato da riccardo , pannello poco inclinato e in zona polverosa lo farei più spesso se facilmente raggiungibile.

                                                          Unica cosa da aggiungere è che non lo farei con idropulitrice perché la pressione aiuta a far penetrare l'acqua dentro il pannello, meglio una sana spugna e detergente neutro.
                                                          5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ?https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da dolam Visualizza il messaggio
                                                            Lavare l'impianto è utile anche se non indispensabile, lo faccio regolarmente 1 volta l'anno anche se a volte subito dopo piove sabbia dal deserto del sahara ( un paio di volte l'anno da noi arriva pioggia con sabbia) .

                                                            Unica cosa da aggiungere è che non lo farei con idropulitrice perché la pressione aiuta a far penetrare l'acqua dentro il pannello, meglio una sana spugna e detergente neutro.
                                                            Io lo farei con una spugnona e manico con prolunga. Eviterei idro proprio per i motivi che indicavi. Al termine un bel risciacquo. Userei la semplice acqua di casa. (addolcita) Dici che vada bene lo stesso?
                                                            [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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