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Fotovoltaico per pdc in coppia con caldaia a condensazione: che fare?

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  • Fotovoltaico per pdc in coppia con caldaia a condensazione: che fare?

    Villetta su due piani costruita nel 1980, sulle colline fiorentine (zona clim. D)ad un'altitudine di 300 m in posizione di crinale, totalmente esposta al vento e al sole. Piano superiore aperto sui 4 lati, di 135 mq con 18 luci tra finestre e porte-finestre e perimetro molto irregolare (elevata dispersione); altezza interna 2,9 m.
    Piano inferiore di 95 mq con un lato (nord) interrato, altezza 2,4 m, con 5 luci.

    Prevediamo innanzitutto la realizzazione di un cappotto esterno in eps o xps, con costi piuttosto elevati a causa del perimetro frastagliato e il gran numero di aperture, muretti, travi in cemento, modifica di canali di gronda ecc. Si parla di 35.000 - 40.000 euro.

    E' presente l'originale impianto termico a metano, con caldaia tradizionale Vaillant (28 kW - non a condensazione). Non abbiamo ancora verificato il consumo di un'intera stagione invernale, ma i vicini che vivono in una casa simile, parlano di cifre elevate (3-4.000 euro annui) anche a causa delle dimensioni (230 mq totali) ed esposizione al vento dell'immobile. Per questo da anni i vicini sono passati ad una caldaia a legna e all'integrazione con una altra stufa a pellet.

    Gli infissi in legno hanno vetri a camera di sezione minimale, quindi certamente poco isolanti. Ma sono in ottime condizioni e, soprattutto, sono tanti: 7 porte-finestre e 16 finestre, metà di queste piuttosto grandi, più il portoncino di ingresso in legno e una serranda di accesso al garage. Il garage è interno e dovrebbe diventare parte residenziale, quindi da riscaldare.
    Pensiamo di sostituire porta d'ingresso e serranda del garage con infissi in metallo e vetro a taglio termico (soprattutto per guadagnare in luminosità degli ambienti), senza però investire nella sostituzione di tutte le finestre che sarebbe utile per limitare la continua azione del vento, ma avrebbe costi rilevanti (25-30.000 euro).

    Prima del dl Rilancio avevo già comprato e stoccato in casa una trentina di rotoli di lana di vetro ISOVER IBR K 4+ da 20 cm, per isolare la soffitta praticabile che copre l'intera casa. Per questo potrei evitare di isolare il tetto in falda, che costerebbe assai di più (sommano 150 mq articolati in 6 falde).


    Obiettivi

    1. riscaldare la casa e fornire acqua calda sanitaria ad un prezzo ragionevole, investendo nell'ecobonus al 110% .

    2. non cambiare forma di distribuzione del calore (radiatori tradizionali), al massimo sostituire i radiatori in ghisa esistenti con radiatori in alluminio di maggior superficie radiante (ma vale la pena?). Riscaldamento a pavimento non se ne parla (230 mq da disfare e rifare): sfonderebbe il plafond degli incentivi e ampiamente fuori portata per il nostro magro portafoglio (i pavimenti sono come nuovi).

    3. usare l'ecobonus per installare anche un fotovoltaico per coprire il massimo dei consumi elettrici di casa e dei futuri (forse) mezzi di trasporto. Per ora abbiamo solo una e-bike.
    Le falde del tetto utilizzabili sono orientate in direzione Sud-Est (135°, cioè -45° dal Sud). Le falde sono divise in due sezioni, e si possono installare max 12 + 6 pannelli 110x170 (causa comignoli e altri ingombri).

    Che fare?

  • #2
    Problema acs e pdc. Niente solare termico per acs?

    Una delle possibili opzioni (che non so valutare)

    1.1 caldaia a condensazione di potenza simile alla vecchia (25-28 kW)
    +
    1.2 pompa di calore aria-acqua alimentata dal ftv e dalla rete (ssp)
    1.3 serbatoio di accumulo per riscaldamento (nei giorni sereni la pdc dovrebbe contribuire al pre-riscaldamento del circuito e alla conservazione di una temperatura costante (grazie anche al cappotto).

    Le docce sono vicine al locale caldaia. Il numero dei componenti varia da 1 a 3.

    Leggo sul forum che usare l'accumulo per l'acs porta la pdc a lavorare inutilmente per mantenere la temperatura più alta necessaria alle docce: quindi meglio ricorrere direttamente alla caldaia in istantaneo.

    Sempre dal forum vedo concordia nell'evitare il solare termico e puntare tutto su ftv. Inoltre il nostro tetto non è agevole e, nel caso si dovesse oscurare un pannello termico nel periodo di maggior insolazione (per evitare surriscaldamento) sarebbe un guaio.

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    • #3
      Quali limiti alla potenza installabile e detraibile?

      Per il fotovoltaico vorrei piazzare il massimo dei pannelli, per sfruttare la presenza del ponteggio per il cappotto. Nel calcolo dei consumi, oltre alla PdC, ci sarà una cucina a induzione, bici elettrica, presa per auto (che ancora non abbiamo), cancello automatico, illuminazione interna e esterna, elettrodomestici.

      Posso arrivare a 6 kWp? Se li potessi superare, dovrei pagare tasse annuali?

      La potenza effettiva sarebbe inferiore a quella nominale, a causa dell'orientamento del tetto (45° verso est). Ma il limite viene calcolato sull'effettiva o sulla nominale (tot pannelli tot potenza)?

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      • #4
        Dove si può piazzare l'inverter e c?

        Facciamo che riesca a installare pannelli per 6 kWp, quali sono gli strumenti che devo piazzare a terra?
        Si parla di ssp.

        Inverter e c. devono stare al chiuso, in ambienti ventilati, e scaldano molto in estate?
        Possono rappresentare un rischio o un disturbo se inseriti in locali abitati? [scusate le domande stupide, ma non ne so nulla].

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        • #5
          Rumore pdc

          Leggo sul forum che la pdc aria-acqua è piuttosto rumorosa (Unità esterna). Vorrei piazzarla su una piattaforma in giardino (sul retro della casa) vicino al locale caldaia, ma su quel lato c'è la mia camera da letto. Come posso fare per limitare la diffusione del rumore in direzione della camera?

          Qual'è la distanza massima (consigliabile) tra unità esterna pdc, caldaia a gas ed eventuale accumulo?

          Quali altri elementi contribuiscono al rumore? (ronzio di inverter o altro).

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          • #6
            Originariamente inviato da Varanator Visualizza il messaggio

            Obiettivi

            1. riscaldare la casa e fornire acqua calda sanitaria ad un prezzo ragionevole, investendo nell'ecobonus al 110% .

            2. non cambiare forma di distribuzione del calore (radiatori tradizionali), al massimo sostituire i radiatori in ghisa esistenti con radiatori in alluminio di maggior superficie radiante (ma vale la pena?). Riscaldamento a pavimento non se ne parla (230 mq da disfare e rifare): sfonderebbe il plafond degli incentivi e ampiamente fuori portata per il nostro magro portafoglio (i pavimenti sono come nuovi).

            3. usare l'ecobonus per installare anche un fotovoltaico per coprire il massimo dei consumi elettrici di casa e dei futuri (forse) mezzi di trasporto. Per ora abbiamo solo una e-bike.
            Le falde del tetto utilizzabili sono orientate in direzione Sud-Est (135°, cioè -45° dal Sud). Le falde sono divise in due sezioni, e si possono installare max 12 + 6 pannelli 110x170 (causa comignoli e altri ingombri).

            Che fare?
            In rapporto all'investimento la soluzione migliore nel tuo caso è rappresentata da una caldaia ibrida metano/pdc... senza accumulo sul riscaldamento ( idea pessima... ) visto che metterai il FV al limite si puo optare per un accumulo x fare ACS in estate con la parte PDC della caldaia ibrida.



            Un altra soluzione potrebbe essere quella di mettere una PDC Compact abbinata ad una caldaia a pellet/cippato o alla esistente a metano; anche questa è una soluzione da valutare e che potrebbe funzionare bene una volta messo il Cappotto; il pellet o cippato lo useresti solo una decina di giorni all'anno.

            La soluzione caldaia ibrida invece va bene anche se non dovessi mettere il cappotto, dato che ha una riserva in potenza superiore ed è allacciata al metano a condensazione.

            Tuttavia visto il bonus io penserei bene di sostituire anche gli infissi.... quel lavoro unito al cappotto farà crollare i consumi d' energia e quindi potresti anche mettere una semplice PDC pura di bassa potenza.

            Ipotizzando un costo/anno di 4000 euro con una caldaia a metano a camera aperta, con la soluzione 1 spenderesti in totale 1500/anno, con la soluzione 2, 1200; questi costi sono ipotizzati a carico termico identico, quindi senza cappotto. ( L'adozione di un cappotto li farà crollare almeno a meta ).

            Per completezza potresti anche mettere una caldaia a metano a condensazione con produzione di ACS istantanea... in questo caso i costi annui scenderebbero a circa 2800 euro.

            Completamente d'accordo sull'inutilità, ai fini di risparmiare energia, nella sostituzione degli attuali caloriferi... vanno bene questi che hai , con qualsiasi tipo di riscaldamento regolato climaticamente.

            F.
            Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
            Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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            • #7
              Per prima cosa mi confermi la grandiosità di questo forum. Ho ricevuto un parere competente dopo 15 minuti dall'aver avviato una discussione! Penso che sul web vi siano pochi esempi di questo livello (e io facevo siti internet per mestiere, quindi ne ho visti e ne vedo).

              Poi ti ringrazio per la cortesia, tanto gradita quanto vale l'intervento in termini economici, perlomeno commisurato alle mie limitate disponibilità.

              Tornando all'oggetto, di certo faremo il cappotto. Il dubbio sugli infissi è fondato sul costo: 23 tra porte esterne e finestre, tutte da farsi su misura e da installare, molte anche grandi, ho paura ci faccia andare oltre il limite del contributo. Se già il cappotto mi costa 40.000 euro, altri 20-25.000 vanno negli infissi, non entrano di certo pdc e caldaia nuova a condensazione (il totale deve stare sotto 60.000, e poi, malgrado quello che si dice, diversi soldi andranno anticipati prendendo un mutuo).

              Di certo concordo sull'optimum:
              cappotto - ftv - pdc - gas a condensazione per acs - infissi
              Il guaio e che bisogna fare tutto in una botta sola, e in famiglia a qualcuno trema le gambe.

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              • #8
                Ciao.
                Hai continuato col 50% o sei riuscito a fare pratica 110%?
                Impianto FV 6Kwp LG 335 W N1C-A5 inverter Symo 6.0-3-M; ACS 300L 2 pannelli da 1 mq: zona climatica C; 1.355 gradi giorno

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