Salve, sto acquistando una casa indipendente. Ho intenzione di fare una ristrutturazione approfondita per rinnovare e ammodernare efficienza energetica ed impiantistica.
La casa sarà suddivisa in due appartamenti per due nuclei familiari composti da due adulti ciascuno.
Tuttavia non intendo stipulare due contratti di fornitura elettrica perché i consumi ce li dividiamo a metà forfettariamente.
Quindi in ingresso avrò un singolo contatore ed un singolo contratto di fornitura, che poi sarà ripartito verso 2 QE coi relativi circuiti indipendenti per ciascun appartamento. Nella precedente abitazione (scaldata a metano) ci regolavamo alla stessa maniera e avevamo un fornitura da 6kW.
Avremo entrambi induzione.
Avremo una sola PDC per riscaldamento/raffrescamento, anch'essa poi suddivisa in due circuiti distribuiti per appartamento.
Avremo un unico FTV, ancora da progettare ma a spanne mi hanno dato circa un 12/14kW installati, che servirà entrambi.
Venendo quindi all'impianto elettrico ancora da realizzare un elettricista mi ha suggerito, in funzione del fatto che ci sarà il FTV, di prendere in considerazione un impianto trifase.
Ha senso? Cosa cambia? A livello di collegamento con il FTV c'è un nesso, un risparmio, un guadagno? E nell'uso pratico dell'abitazione?
Datemi qualche ragguaglio, anche in linea generale!!