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Casa di campagna mal coinbentata, quale biomassa?

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  • Casa di campagna mal coinbentata, quale biomassa?

    Buongiorno,

    Vorrei rimettere mano ad un impianto fatto male a GPL di qualche anno fa.
    L’abitazione si trova in zona climatica E a valle del comune di pertinenza (alt 508) circa 140 metri piu’ in basso.
    Il problema è annoso: la casa ha un salone piuttosto grande con 1/3 del soffitto a circa 2.6 metri per poi svettare ad oltre 6 per un totale di cica 285 metri cubi mentre il totale della casa è di circa 475 MC. Attualmente la scaldo con una caldaia a GPL Ferroli domitop 30 E (30kw) e due termoconvettori a GPL Fondital Gazelle da 3 e 5kw. Ovviamente questi ultimi due sono nell’enorme salone che ha anche due radiatori da 12 elementi l’uno. Per complicare il quadro, il salone ha due caminetti artigianali (larghezza cm 87, altezza 83 e profondità 76 e il secondo 119,75, 74).

    Pur essendo una casa del fine settimana, i costi sono proibitivi. Tutto acceso siamo sui 5 litri abbondanti l’ora con termosifoni che arrivano circa a 74 gradi di temperatura (misura empirica e caldaia impostata a 82).
    Gli infissi sono ignobili ovvero alluminio ma non a taglio termico e sono presenti finestre a bandiera da 4.6 MQ ad ovest est e sud ma la chicca è una mega vetrata fissa da 4,5 metri per 3 esposta a nord!

    Termoidraulici competenti in zona non ne ho trovati. Appena parli di volano termico ti guardano come un matto e tentano di montarti nel sottoscala una laminox idro e basta. Mi sono poi sentito dire di tutto sul conto termico ovvero che potevo chiudere i caminetti e mettere una caldaia a pellet piuttosto che il contrario, ovvero che se chiudevo un caminetto potevo beneficiare degli incentivi solo mettendo inserti a pellet o a legna o stufe comunque solo ad aria.
    Il salone è la fonte della maggior parte dei problemi. L’unico camino che accendo (quello più grande) fa un ottimo sporco lavoro (nel senso della cenere) e fa davvero la differenza tante’ che uno dei termoconvettori lo spengo ma non parliamo di comfort vero e proprio. Ho molto spazio per la legna (in parte mia) e un sottoscala che doveva essere una lavanderia potrebbe ospitare una caldaia di medie dimensioni.

    Pensavo di cominciare ad indirizzare il problema mettendo un inserto a legna in un camino e un inserto a pellet nell’altro (non mi piace l’idea di essere vincolato ad un solo tipo di combustibile). I crucci sono trovare potenze adeguate per il salone, non uscire pazzo per il rumore delle ventole (ne ho sentite di davvero rumorose, anche all’estero) e soprattutto capire se è possibile fare un lavoro che mi consenta di beneficiare degli incentivi ma senza demolire casa. L’ideale sarebbe poter far passare le nuove canne fumarie degli inserti nelle canne esistenti (che temo abbiano anche l’eternit come rivestimento) senza dover sfasciare mezza casa per poi rifinire il tutto e finalmente smettere di ricevere spifferi dai camini spenti.
    In un secondo momento accarezzo l’idea di una bella caldaia magari a legna e di un puffer adeguatamente dimensionato. Il tutto andrebbe in un locale sotto alla sala hobby che necessiterebbe di una nuova canna fumaria. Per l’acs potrei accontentarmi di usare il gpl.
    Mi rendo conto che il post è lunghissimo e non escludo che non sia la sezione giusta vista la moltitudine di quesisti.
    Apprezzo chiunque voglia dare una sgrossata al problema e mettermi sulla direzione giusta.
    Grazie!

  • #2
    diciamo pure che la decisione più saggia in assoluto in un ambiente del genere è una caldaia a legna a fiamma inversa con buffer dimensionato alla quantità di KW acquistati (per la quantità di mt quadri, 140 se non erro basterebbe una 20KW, quindi 1000L. di puffer). se proprio non vuoi liberarti dei camini (cosa che consiglio), potresti organizzarti come prospettavi, ma oltre al problema delle potenze sommate dei 2 generatori, comunque non puoi far a meno di un volano termico che abbia la possibilità di sopperire entrambi (e qui si fa dura perché se lo acquisti della somma di entrambi e non li usi assieme e sovradimensionato, ma se lo acquisti di una portata media e sbadatamente accendi entrambi rischi l'ebollizione)
    iscrivetevi al mio gruppo Termocucina, termostufa, camino e caldaia a legna o pellet https://www.facebook.com/groups/549068158997746/

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    • #3
      Originariamente inviato da Alexmasi77 Visualizza il messaggio

      Vorrei rimettere mano ad un impianto fatto male a GPL di qualche anno fa.
      qualsiasi soluzione sarà SEMPRE meglio del gpl...



      Termoidraulici competenti in zona non ne ho trovati. Appena parli di volano termico ti guardano come un matto e tentano di montarti nel sottoscala una laminox idro e basta.
      che zona?
      evidentemente la biomassa lì è una cosa "sconosciuta"....

      Mi sono poi sentito dire di tutto sul conto termico ovvero che potevo chiudere i caminetti e mettere una caldaia a pellet piuttosto che il contrario, ovvero che se chiudevo un caminetto potevo beneficiare degli incentivi solo mettendo inserti a pellet o a legna o stufe comunque solo ad aria.
      si e no
      se rottami un generatore ad aria, il nuovo sistema deve scaldare le stesse utenze (utenze sono intese le stanze)

      Per l’acs potrei accontentarmi di usare il gpl.
      puoi benissimo pensare per l'acs a un boiler PDC



      Apprezzo chiunque voglia dare una sgrossata al problema e mettermi sulla direzione giusta.
      mio umile parere: inutile fare due inserti nuovi. Con il loro costo, ti fai quasi impianto generale con caldaia + puffer (con tutt'altre prestazioni)

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      • #4
        Originariamente inviato da Alexmasi77 Visualizza il messaggio
        ...

        Il problema è annoso: la casa ha un salone piuttosto grande con 1/3 del soffitto a circa 2.6 metri per poi svettare ad oltre 6 per un totale di cica 285 metri cubi mentre il totale della casa è di circa 475 MC. ...

        Pensavo di cominciare ad indirizzare il problema mettendo un inserto a legna in un camino e un inserto a pellet nell’altro (non mi piace l’idea di essere vincolato ad un solo tipo di combustibile). ...
        .........
        Pur essendo una casa del fine settimana, i costi sono proibitivi.

        ...
        Per l’acs potrei accontentarmi di usare il gpl.
        ...
        Lascia l' attuale impianto a gpl.

        Sostituisci nel salone un caminetto con una bella stufa a pellet potente, con dimensioni imponenti (quella piu' grande che trovi) ma soprattutto rivestita in ceramica il piu' possibile (se vuoi strafare vai di pietra olare!!).

        Un salone alto avrà sempre problemi ad essere riscaldato a meno che non utilizzi radiante. Anche i convettori sono una piaga se fatti funzionare ad alta potenza, rumorosi e polverosi )alzano polvere comunque).

        Una stufa rivestita invece funge come una stube: l' anima calda metallica all' interno porta in T la ceramica che "irraggia " il tepore in basso dove si vive, mentre l' aria calda tende ad andare verso l' alto.

        Il calore per irraggiamento viene percepito subito, come fossero i raggi del sole.

        In conclusione:

        1- sostituisci un camino con una bella stufa a pellet rivestita in ceramica o maiolica e chiedi conto termico (zero problemi)
        2- se aperto, aggiungi un inserto a legna nell' altro camino in modo da ottimizzare la resa della legna bruciata ed evitare che il camino aperto ti "succhi" tutto il calore della sala
        3- tieni il gpl, per acs, stemprare le camere in modo veloce al bisogno.

        Del resto è una casa di campagna, da scaldare ogni tanto!


        P.S.: le stufe a pellet necessitano di canne fumarie dal piccolo diametro facilmente inseribili dentro una vecchia.


        Edilkamin - Kira

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