Buongiorno a tutti, mi sono avvicinato a questo forum cercando notizie riguardo il riscaldamento a legna.
Abito a Tarquinia, zona climatica D, non ricordo la classe energetica della casa ma posso recuperarla, comunque non buona, è una casa indipendende al piano rialzato (sotto c'è un seminterrato, sopra un'altra abitazione), esposta a nord, pareti in tufo da 40 cm, nessun cappotto, serramenti in alluminio con doppio vetro e senza taglio termico, impianto di riscaldamento degli anni '50 ancora in buono stato, con radiatori in ghisa di cui sono innamorato e che sto pian piano restaurando ma tubi in ferro di sezione più che generosa, quindi un discreto volume d'acqua che con impianti moderni sarebbe senza dubbio ingiustificato. La casa è di 133m2, il soffitto è alto 3,2 metri.
Partendo dai presupposti che non posso permettermi di scaldarla a metano, che sospetto che il pellet mi darebbe poco risparmio e che sia destinato inesorabilmente a salire di prezzo, e che ho una spiccata simpatia per la legna, sto pianificando di installare una caldaia a legna.
Nel seminterrato sto predisponendo per l'installazione, recuperando e sostituendo la canna fumaria in eternit della vecchia caldaia a gasolio e prolungandola all'esterno (quando abbiamo sopraelevato non era già più in uso, quindi era in pratica morta affogata nel muro del piano successivo), di una caldaia Thermorossi lambda abbinata ad un puffer da 1000 litri; il collegamento all'impianto dovrebbe essere molto facile in quanto ho tutti i tubi esterni e già predisposti (come detto in cantina c'era già stata una caldaia, e sempre da lì partono tutti gli allacci anche per la caldaia a metano posta all'esterno).
Veniamo ai miei dubbi, per i quali sono a chiedere il vostro parere:
-meglio una caldaia da 28 kw (come vorrebbe vendermi il fornitore) o da 35 kw (come vorrei io)? Dimensioni esterne e vano di carico (108 litri, mi pare) sono uguali, la mia impressione è che la 35 kw mandi prima in temperatura il puffer, ma non vorrei che fosse troppo e magari fosse costretta a pause forzate e si "sporcasse" troppo...
-il puffer è ben dimensionato? devo anche capire che forme di puffer esistono, perchè l'altezza del solaio di 208cm forse mi limita nell'installazione. Che effetto volano posso aspettarmi da questo puffer?
-ad occhio e croce, quanta legna posso aspettarmi di consumare (al giorno e a stagione) e quanto distanti potranno essere, in termini di tempo, i carichi della caldaia?
Mi rendo conto che l'ultima domanda è la più ridicola, dipendendo da molti parametri, ma è alla fine la cosa che mi mette più dubbio e insicurezza.
Aggiungo che in teoria, col conto termico, odvrei andare a pagare caldaia e puffer attorno ai 1500/2000 euri. Quindi è una spesa che faccio con relativa tranquillità (mi costano di più la canna fumaria e l'idraulico per l'allaccio).
Grazie a tutti!
Abito a Tarquinia, zona climatica D, non ricordo la classe energetica della casa ma posso recuperarla, comunque non buona, è una casa indipendende al piano rialzato (sotto c'è un seminterrato, sopra un'altra abitazione), esposta a nord, pareti in tufo da 40 cm, nessun cappotto, serramenti in alluminio con doppio vetro e senza taglio termico, impianto di riscaldamento degli anni '50 ancora in buono stato, con radiatori in ghisa di cui sono innamorato e che sto pian piano restaurando ma tubi in ferro di sezione più che generosa, quindi un discreto volume d'acqua che con impianti moderni sarebbe senza dubbio ingiustificato. La casa è di 133m2, il soffitto è alto 3,2 metri.
Partendo dai presupposti che non posso permettermi di scaldarla a metano, che sospetto che il pellet mi darebbe poco risparmio e che sia destinato inesorabilmente a salire di prezzo, e che ho una spiccata simpatia per la legna, sto pianificando di installare una caldaia a legna.
Nel seminterrato sto predisponendo per l'installazione, recuperando e sostituendo la canna fumaria in eternit della vecchia caldaia a gasolio e prolungandola all'esterno (quando abbiamo sopraelevato non era già più in uso, quindi era in pratica morta affogata nel muro del piano successivo), di una caldaia Thermorossi lambda abbinata ad un puffer da 1000 litri; il collegamento all'impianto dovrebbe essere molto facile in quanto ho tutti i tubi esterni e già predisposti (come detto in cantina c'era già stata una caldaia, e sempre da lì partono tutti gli allacci anche per la caldaia a metano posta all'esterno).
Veniamo ai miei dubbi, per i quali sono a chiedere il vostro parere:
-meglio una caldaia da 28 kw (come vorrebbe vendermi il fornitore) o da 35 kw (come vorrei io)? Dimensioni esterne e vano di carico (108 litri, mi pare) sono uguali, la mia impressione è che la 35 kw mandi prima in temperatura il puffer, ma non vorrei che fosse troppo e magari fosse costretta a pause forzate e si "sporcasse" troppo...
-il puffer è ben dimensionato? devo anche capire che forme di puffer esistono, perchè l'altezza del solaio di 208cm forse mi limita nell'installazione. Che effetto volano posso aspettarmi da questo puffer?
-ad occhio e croce, quanta legna posso aspettarmi di consumare (al giorno e a stagione) e quanto distanti potranno essere, in termini di tempo, i carichi della caldaia?
Mi rendo conto che l'ultima domanda è la più ridicola, dipendendo da molti parametri, ma è alla fine la cosa che mi mette più dubbio e insicurezza.
Aggiungo che in teoria, col conto termico, odvrei andare a pagare caldaia e puffer attorno ai 1500/2000 euri. Quindi è una spesa che faccio con relativa tranquillità (mi costano di più la canna fumaria e l'idraulico per l'allaccio).
Grazie a tutti!
Commenta