Sperimentazione e teoria sulla LENR Nichel-idrogeno - EnergeticAmbiente.it

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Sperimentazione e teoria sulla LENR Nichel-idrogeno

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  • Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
    la reazione
    Ni + HCl ==> NiCl + H
    Dalla chimica delle scuole superiori, mi ricordo che esiste NiCl2, ma non NiCl. Inoltre H, in condizioni ambientali, non esiste. Forse intendevi H2?

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    • Confermo che il modo migliore per forare le lampadine è quello di usare una mola ed eventualmente dopo una punta molto dura e piccola quando il vetro è meno liscio e più sottile... Non è facilissimo comunque...
      Se si utilizza una lampadina con un bulbo più grosso (tipo le H4, come suggerisce Lupino), la si può anche utilizzarle come camera di reazione vera e propria, mettendo tutto dentro. Vi dirò di più, si potrebbe anche fare id meglio: utilizzare dei tubetti di borosilicato (pyrex), comunemente utilizzate in laboratorio, e modellarli a forma di ampolla! E' una tecnica che si usa normalmente per piegarli o rastremarli: è sufficiente riscaldarli su una fiammella (un bunsen o un piccolo cannello) per renderli incandescenti e facilmente modellabili. Basta premere l'estremità calda con una pinzetta per chiudeli e poi soffiare dall'altra estremità. Il risultato è un'ampolla con un tubetto già attaccato e perfettamente stagno. Con un pò di pratica non è neanche tanto difficile realizzare anche cose più complicate.
      Credo che su Internet si trovi qualche filmato a riguardo... una volta ne ho visto uno di un tizio che si costruiva dei triodi artigianali in questo modo...

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      • Originariamente inviato da BesselKn Visualizza il messaggio
        Forse intendevi H2?
        Ciao BesselK non l'ho scitta bilanciata apposta, per far notare che si ha H+ nella reazione, volevo verificare se viniva assorbito dal nichel, ma oviamente non succede, credo per una questione di potenziali.
        "Non date da mangiare ai troll"
        http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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        • Vettore hai ragione, mi hai riportato indietro di almeno 35 anni quando da piccolo vedevo mio padre, allora tecnico di laboratorio analisi, autocostruirsi alambicchi, pipette e strumenti vari usando semplici tubi di vetro e un becco bunsen.
          Domotica: schemi e collegamenti
          e-book Domotica come fare per... guida rapida

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          • Ni in polvere

            Ciao a tutti
            Mi riallaccio alla discussione sulle caratteristiche della superficie dei grani di Ni metallo dopo trattamento con acidi forti. Ho verficato tale comportamento tempo fa ( a partire da Ni micro), e ciò che ne risulta e una polvere nera ancora magnetica, sporcata dal prodotto della reazione (nel post di Gabri si alludeva a NiCl2, ad esempio). Il materiale metallico si può egevolmente separare dalla soluzione per via magnetica.
            Il colore è nero e i grani appaiono squamosi, probabilmente porosi se osservati in micro, (ma la definizione squamosi mi pare più pittoresca e adeguata). Pur conservando il comportamento ferromagnetico il materiale perde la malleabilità tipica dei Nickel (che si avvicina a quella del rame).
            Parte del metallo passa ovviamente in soluzione (solitamente di colore verde menta).

            p.s ho ripreso in mano questa soluzione che avevo da tempo in laboratorio e sto cercando di farla assorbire ad una zeolite ...
            un po' per giogo... ma le zeoliti per la nota capacità di scambio ionico un pochettino stanno lavorando e rendono ai vari passaggi la soluzione sempre più limpida.
            Fissato il Ni alla struttura cristallina della zeolite, proverò a trattarla con idrogeno ...
            Il problema tuttavia presumo sia ancora legato alla natura biatomica e non mono dell'idrogeno gassoso.

            ciao
            Piolo

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            • Interessante l'idea delle lampade per auto, grazie Lupino.

              Stavo riflettendo su questa discussione... si è innescato un bel meccanismo di sinergia, c'è un sacco di gente competente, (anche se ci sono molti laureati ed ingegneri, voglio precisare che questo non centra, la competenza deriva dall'esperienza e dalla curiosità).

              Penso che Eroyka sia contento di questo modo collaborativo di porsi, mi sembra che questo era proprio nelle sue mire.
              Un bravi a tutti!


              @ littleflower ho dato uno sguardo al filmato, mi sembra di capire che quella "trottola" gira da sola, certo occorrerebbe essere certi che giri all'infinito. Il sito è decisamente interessante dal mio punto di vista, comunque non lo discuterei in questa discussione che ha un compito pragmatico e sperimentale.
              Per il discorso sul magnetismo
              Anche un potente campo magnetico asimmetrico, pulsante e rotante, adeguatamente mirato e conformato, può indebolire le bolle rarefatte risonanti più esterne di una massa fino a farle implodere
              è in linea con quanto si sta proponendo, vedremo cosa si può fare.

              @ piolos
              sei forte.
              ciao
              Ultima modifica di Camillo; 05-03-2012, 20:26.
              Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
              Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
              http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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              • Grazie a te Camillo.... Piolos quando ho letto il tuo post mi si è accesa una piccola lampadina.
                A tuo parere sarebbe fattibile fissare il Ni alla struttura cristallina della tormalina? Chissà che la caratteristica piroelettrica di questo minerale non aiuti nel processo di adsorbimento
                Domotica: schemi e collegamenti
                e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                • Penso che Eroyka sia contento di questo modo collaborativo di porsi, mi sembra che questo era proprio nelle sue mire.
                  Un bravi a tutti!
                  Assolutamente si! E' a questo che serve il forum ed è per queste discussioni che da 10 anni continuo a sviluppare e seguire il forum (a dicembre saranno esattamente 10 anni dalle prime prove di costruzione del MEG!!).

                  Quindi continuate così e chissà che non troviate voi per primi la chiave di replica delle LENR in modo da poter offrire un prodotto open e libero per tutti.

                  Sarebbe un sogno...

                  Roy
                  Essere realisti e fare l'impossibile

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                  • orientamento

                    State (voi sperimentatori che avete un laboratorio) cercando di dare quello "scossone" che produca un qualsisasi effetto da studiare, riprodurre, analizzare....

                    Tra i vari inneschi leggo di campi magnetici, onde acustiche, calore....

                    Siccome credo che per fondere 2 atomi si debba seguire una strada che in qualche modo accomuni gli atomi da fondere vorrei fare alcune ipotesi/domande a tutti:

                    Nel caso di utilizzo di campi elettromagnetici l'idrogeno è sensibile a questi? Io credo di no.... quindi il campo magnetico dovrebbe stimolare solo il Ni... in questo caso qualcuno ha a disposizione un dispositivo in grado di orientare a proprio piacimento le linee di forza del campo magnetico che sta usando?

                    Cioè: se il Ni reagisce al campo magnetico e l'H no, se io avessi un qualche dispositivo tenterei una "sintonizzazione" del Ni nei confronti dell'H tentando di modulare il campo magnetico. Userei una corrente continua e varierei l'orientamento dell'induttore.

                    Idem con calore ed onde acustiche. (ma non ho la più pallida idea di come "sintonizzare" con questi impulsi)

                    Proverei anche alcune combinazioni tra i vari inneschi: ad es onde acustiche con la speranza di "mettere in fila" l'H e campo magnetico "da ruotare" per il Ni con la speranza di beccare l'H

                    Credo che l'adsorbimento e la trasmutazione vera e propria siano 2 fenomeni molto simili e forse come ripetuto più volte da Vettore, l'adsorbimento oltre una certa soglia è una conseguenza e non una causa....

                    Il tutto sempre dall'alto della mia immaginazione, ma dal basso delle mie conoscenze....

                    Discussione fantastica!!!!
                    Ultima modifica di pierlosky; 06-03-2012, 11:11.

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                    • Alcune considerazioni sul catalizzatore

                      Quando facciamo riferimento a Rossi e al suo E-Cat parliamo
                      di aggiungere al Nichel un catalizzatore per consentire/favorire
                      la reazione di fusione nucleare.
                      Ora quando si usa la parola catalizzatore spesso si fa confusione.
                      Infatti un catalizzatore non dovrebbe mediamente superare il
                      5 % del totale del composto.
                      Invece noi parliamo di percentuali dell’undici (vedi esame delle ceneri
                      da parte degli svedesi) a volte anche del 20.
                      A questo punto mi chiedo perché Rossi usa il termine catalizzatore ?
                      Forse per indicare genericamente un elemento che accelera/favorisce
                      una determinata reazione.
                      A questo non saprei dare una risposta anche perché Rossi da ingegnere chimico
                      conosce bene il termine catalizzatore … certo è (secondo me) che la
                      percentuale dell’elemento aggiuntivo al Nichel che consente all’E-Cat di
                      fornire le prestazioni osservate deve essere superiore a 5; io direi tra l’8 e il
                      20 %.
                      Oppure il catalizzatore è un trattamento chimico specifico che ad esempio
                      produce una molecola come quella di cui si sta discutendo NiCl2 (parlo
                      di questa molecola ma se ne potrebbero citare altre dieci) che consenta
                      al Nichel di migliorare l’adsorbimento dell’Idrogeno e/o inneschi assieme
                      all’Idrogeno e al calore una reazione.
                      In ogni caso mi sembra difficile che mischiando due o tre polveri (ad esempio Nichel e
                      Ferro o Nichel, Ferro e Rame) possa innescarsi una qualsiasi reazione. Più credibile invece un trattamento chimico del Nichel che come dicevo unisca intimamente (molecola) questo
                      elemento ad un altro/i e assieme all’idrogeno e il calore produca una reazione.
                      L’ipotesi di piolos di fissare il Nichel alla struttura cristallina della Zeolite mi sembra
                      molto interessante ...

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                      • Perchè Rossi è così sicuro...

                        Perchè Rossi è sicuro che nessuno riuscirà mai a replicare il suo E-Cat ? Perchè ne è così tremendamente sicuro ?
                        Lo dice nei riguardi di Defkalion come di tutti gli altri che stanno tentando invano di copiarlo...

                        Questa è la domanda che mi ha sempre assillato, fin dall'inizio della vicenda E-Cat.

                        Lui lo sa bene che nessuno mai ci riuscirà, se costui seguirà le regole e i tipi di reazione che lui ha enunciato nel suo Blog e nelle varie prove e dimostrazioni. Perchè ?
                        Semplicemente perchè sono false, dette apposta per fuorviare gli imitatori.

                        Questa è un' idea che mi frulla nella mente da tanto tempo...

                        Tutto sommato su Nichel ed idrogeno tutti ci stanno provando e affannando da tempo, ma... se non fosse quello il vero metallo reagente che lui usa ?

                        E come si concilia questa mia ipotesi balzana con la Domanda di Brevetto da lui fatta ?
                        In quel brevetto tutto sommato lui parla chiaramente di Ni-H...
                        Peccato però che ci metta anche la parola "Catalizzatore" senza dichiarare ben chiaramente di cosa si tratta...
                        Potrebbe benissimo essere che per ottenere il brevetto senza contestazioni Rossi abbia dichiarato come "catalizzatore" ignoto il vero metallo reagente e che viceversa il vero catalizzatore sia il Nichel o qualcosaltro, che lui invece nel brevetto indica come reagente.

                        Con questo artificio Rossi salva capra e cavoli, ottiene cioè il brevetto che gli spetta senza dare NESSUNA possibilità di replica da parte di terzi...

                        Geniale, ragazzi, semplicemente geniale...

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                        • Adsorbimento Ni su materiali inerti "allumosilicati"

                          Ciao a tutti ...

                          Lupino #337 cita la tormalina in merito alla eventuale possibilità di utilizzare questo minerale per fissare nanoparticelle? - atomi? - di Nickel alla superficie e sfruttare anche il comportamento piroelettrico-piezoelettrico.
                          Sinceramente non so dire se ciò sia possibile (le tormaline naturali sono solitamente ben cristalizzate in forme prismatiche, con facce lucenti e abito regolare) - bisognerebbe rendere "rugosa" la superficie o creare delle microfratture ad esempio con uno shoc termico ecc. Il cristallo deve però riamanere tale altrimenti perderebbe le proprietà piro/piezoelettriche che dipendono dalla mancanza del centro di simmetria della relativa struttura cristallina.

                          Quando ho iniziato a interessarmi delle LENR pensavo di riuscire a realizzare in laboratorio un piezoelettrico a struttura porosa per farlo lavorare in atmosfera di idrogeno. Pensavo ad un titanato di Nickel (o Nickel e Cobalto). I titanati di Ni hanno un bel colore verde e si usano anche come base per le vernici.
                          Fra i tanti problemi da affrontare c'è la necessità di orientare e "fissare" gli assi dei cristalli sotto un forte campo elettrico in modo da avere un comportamento coerente della struttura.

                          Alla fine ho dovuto rinunciare a questa idea! - Ho però pensato ad una variante un po' meno complessa; utilizzare le piastrine metalliche, su cui ho lavorato a lungo come miscela "fondente" (cioè con gli ingredienti, Ni in particolare, per dare la/e reazione/i) e utlizzare dei piezoelettrici come catalizzatori fisici per incrementare la reazione e indurre quel comportamento coerente agli "attori" del processo, che non è ottenibile con un semplice riscaldamento.
                          Dal punto di vista tecnologico la cosa non è comunque semplice! I piezoelettrici hanno degli intervalli di temperatura di lavoro non elevatissimi e dovrebbero lavorare non a diretto contatto del materiale attivo altrimenti si surriscalderebbero.
                          Materiali ad elevate prestazioni meccaniche e termiche si trovano e potrebbero essere facilmente raffreddati ...

                          L'importante sarebbe verficare con un prototipo anche grossolano se il sistema funziona!

                          A presto
                          Piolos

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                          • http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&...uxJ1RQ&cad=rja

                            Ciao ho trovato questa presentazione per me molto interessante
                            "Non date da mangiare ai troll"
                            http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                            • Nuovo E-cat 10KW domestico

                              Ho letto le caratteristiche del nuovo E-cat da 10kw di Rossi ,mi ha colpito
                              l' assenza della bombola d'idrogeno (per motivi di sicurezza) sostituito
                              da idruro metallico ,immagino quindi che nel core non ci sia bisogno di pressione ?
                              Altra cosa interessante se non ho capito male è che per spegnere momentaniamente il reattore per mantenere l'acqua a 80 gradi ha bisogno di picchi di potenza elettrica di 2,5 KW,per una potenza media giornaliera di 1,2KW ora.
                              Secondo voi per disinnescare la reazione cosa può aver usato campi elettrici ?, campi magnetici? Un generatore di segnali X anche con un rendimento del 60% ci porta ad avere una potenza utile da applicare al core di circa 1,5KW,quindi avvolgimenti e o nuclei di una certa consistenza il tutto all'interno di una scatola di 30cm.
                              Rossi ci meraviglia sempre
                              Ultima modifica di valbarval; 07-03-2012, 10:55.

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                              • Prime esercitazioni con lampade

                                Ho provato qualche lampada. (tre sacrificate)
                                Alla fine la soluzione migliore è risultata una lampada con filamento molto grosso, da ben 400W nominali.
                                Marca Leuci 230V R75 117mm chiara (Comperata alla Brico)

                                Ho messo lo scotch ad una estremità e l'ho forata usando solo la molla a smeriglio (procedimento lungo e delicato)
                                Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1929653

                                Ho aggiunto la sonda introdotta entro un tubicino di vetro da laboratorio.
                                Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1929654

                                Ho messo due fascette di alluminio adesive (quello venduto per aggiustare le marmitte)

                                A questo punto ho portato sotto vuoto ho dato poca tensione 180 V (continua pulsata) regolabile con trimmer.

                                La temperatura è salita MOLTO rapidamente, vista la poca inerzia termica.
                                Ero perfettamente cosciente che lo scotch e il colore bianco che rivestiva l'alluminio avrebbero fuso e dato dei residui carboniosi. Infatti ecco il risultato:
                                Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Dscn0812.jpg 
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ID: 1929655


                                A questo punto ho voluto vedere come variava la resistenza al variare della temperatura.

                                In partenza con la lampada nuova la resistenza era 9 Ohm

                                Poi con la prova sotto vuoto ho avuto questo grafico (molto approssimativo in quanto volevo solo farmi un'idea)
                                Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   resistenza in funzione della temperatura.jpg 
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ID: 1929656

                                A temperatura ambiente la resistenza è cambiata passando dai 9 Ohm iniziali a 14 Ohm

                                A questo punto, con MOLTA PRUDENZA, ho caricato 300 millibar di idrogeno.
                                Ho provato a vedere se c'erano grandi variazioni di resistività in atmosfera di Idrogeno, non ne ho viste, ma ho fatto solo qualche ciclo.

                                A questo punto dovevo vedere a quale tensione massima poteva resistere, anche perchè, il filamento dovrà raggiungere un netto "biancore" immagino. Sui 250 V cc c'è stato un bagliore e la lampada è andata (poco male costo irrisorio) Quindi devo ripartire da capo, ma intanto ho acquisito preziose informazioni.
                                ciao
                                Ultima modifica di Camillo; 07-03-2012, 19:24.
                                Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                                Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                                http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                                • Ciao valbarval probabilmente l'idruro che usa Rossi è il MgH2 che ha una temperatura di rilascio del H2 a 85°C, e probabilmente rilascia già H+.
                                  Una domanda scusate se è un'idiozia, ho sempre pensato che H+ sia soltanto un protone, ma guardando il file PPT che ho postato loro considerano H+ come un protone e un neutrone, e in effetti avere un neutrone in più facilita di molto le cose.

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                                  "Non date da mangiare ai troll"
                                  http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                  • Onestamente dalle slides avevo immaginato che si utilizzasse il Deuterio non l'Idrogeno comune.

                                    Mi chiedevo anche se quello raffigurato fosse uno ione positivo di Deuterio oppure l'immagine rappresentasse invece uno ione D-.
                                    Ultima modifica di RNBE; 07-03-2012, 23:10.
                                    La Scienza non si basa sulla cieca fede professata da tifoserie e da credenti dello stregone o del santone di turno, bensì esige solide ed incontrovertibili evidenze scientifiche che siano verificate fino in fondo da parti skilled realmente terze ed indipendenti.

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                                    • Si Si mi correggo ho riguardato il file, hai ragione, è D+
                                      "Non date da mangiare ai troll"
                                      http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                      • Originariamente inviato da Camillo Visualizza il messaggio
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                                        Acc!, mi dispiace soprattutto per la fatica che hai fatto per realizzare il foro... ma era una prova da fare.
                                        L'importante è che non vi sia pericolo. Sono con te almeno moralmente...
                                        Ho trovato questo data-sheet della lampada.
                                        250Vcc, anche se un po' al limite, cadono all'interno della tolleranza +/-10% della tensione di rete (230Vacrms) eppure la lampadina si è bruciata!



                                        Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
                                        ...è D+
                                        Strano quelli rappresentati nella figura in basso sono 2 atomi di Deuterio ciascuno però con 2 elettroni per un totale 4 elettroni.
                                        Dopo la fusione si ha l'Elio che però ha solo 2 elettroni.
                                        Gli altri due elettroni non ho ben capito che fine fanno.


                                        La Scienza non si basa sulla cieca fede professata da tifoserie e da credenti dello stregone o del santone di turno, bensì esige solide ed incontrovertibili evidenze scientifiche che siano verificate fino in fondo da parti skilled realmente terze ed indipendenti.

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                                        • Camillo, complimenti per l'esperimento! Questo setup è particolarmente adatto ad osservare eventuali variazioni del coefficiente di temperatura, nonchè a fare qualche test con il Ni.
                                          Ho notato una cosa: dal grafico che hai postato il coefficiente di temperatura del tungsteno risulta molto più grande di quello che è realmente (circa 10 volte), se non ho fatto male i calcoli... Se questo scostamento deriva dalla misura della temperatura (che è un pò indiretta), significa che la temperatura del filamento era molto più alta di quella che hai misurato col sensore. Oppure potrebbe dipendere dalla misura della corrente, che è sempre un tantino problematica da misurare...

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                                          • Scusa Camillo
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                                            intendi il filamento o che si è proprio rotto la lampada/vetro? In quest'ultimo caso il problema potrebbe essere dovuto proprio ai residui carboniosi che provocano la "devetrificazione" nel cristallo al quarzo di cui è costituita la lampada
                                            Domotica: schemi e collegamenti
                                            e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                            • Ciao, Camillo perché dici che la lampada deve essere bella luminosa, per quanto ne so nelle vecchie valvole termoioniche il filamento era solo incandescente di un bel colore rosso..arancio, non credo serva arrivare a temperature così alte.
                                              Anche se credo che il filo si sia bruciato perché si è caricato di idrogeno con tutta la corrente che ci hai fatto passare, se succederà ancora con temperature più basse credo sia per quello.
                                              "Non date da mangiare ai troll"
                                              http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                              • Originariamente inviato da GabriChan Visualizza il messaggio
                                                Ciao, Camillo perché dici che la lampada deve essere bella luminosa, per quanto ne so nelle vecchie valvole termoioniche il filamento era solo incandescente di un bel colore rosso..arancio, non credo serva arrivare a temperature così alte.

                                                E' vero. Le temperature del Tungsteno per avere un buon effetto termoionico dovrebbero aggirarsi intorno ai 2500-2700 K. A questi valori di temperatura si associa di solito una colorazione arancione-gialla.


                                                Nelle lampade alogene credo addizionino Iodio per incrementare la temperatura di riscaldamento, per favorire la rigenerazione del Tungsteno ed ottenere una colorazione più verso il bianco.

                                                Non essendoci più, dopo la foratura, all'interno del bulbo il gas alogeno, potrebbe l'annerimento riscontrato essere dovuto alla solidificazione dei vapori di Tungsteno per via delle elevate temperature raggiunte?
                                                Ultima modifica di RNBE; 08-03-2012, 12:00.
                                                La Scienza non si basa sulla cieca fede professata da tifoserie e da credenti dello stregone o del santone di turno, bensì esige solide ed incontrovertibili evidenze scientifiche che siano verificate fino in fondo da parti skilled realmente terze ed indipendenti.

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                                                • Ciao Gabri ...

                                                  Nel tuo #346 ipotizzi l'uso di MgH2 nell'E-Cat evoluto; hai qualche ulteriore notizia, link ecc. o è una tua logica deduzione.
                                                  Ti chiedo questo perchè uno dei test che mi sono prefisso di realizzare prossimamente, è utilizzo di una delle mie piastrine a idruri metallici come "innesco" della reazione per il metallo (Nickel) in polvere.

                                                  Ciao e grazie
                                                  Piolos

                                                  Commenta


                                                  • Ciao Piolos è una mia deduzione logica, ma anche nella ricetta di Chang usa MgH2 come vettore per l'idrogeno, perché ha una temperatura di rilascio molto bassa.
                                                    esempidiidruri
                                                    Comunque sto continuando le prove per via elettrolitica, ieri sera ho finito all'1... sto usando la reticella di nichel contenuta nelle batteria AA da 1,2VDc che in effetti mi sta dando delle belle soddisfazioni si carica in circa 34..40 min e poi si ha una variazione di resistenza molto particolare... il valore saltella e in quelle condizioni c'è il picco di temperatura che poi ridiscende stabilizzandosi e dopo un po di tempo ricomincia a fare lo stesso giochetto, sto approntando il sistema di log dei dati con arduino vedremo se mi conferma la cosa verificata empiricamente.
                                                    Ciao
                                                    "Non date da mangiare ai troll"
                                                    http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                                    • idruro di magnesio

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                                                      ti ringrazio per la puntualizzazione ... mi hai ricordato il lavoro di Chan che avevo a suo tempo guardato un po' velocemente per mancanza di tempo; gli darò subito un'occhiata.
                                                      La zeolite nel frattempo ha quasi reso limpida la soluzione di Nickel, se riesco la userò per collaudare il reattore con idrogeno in fase gassosa, prima di ritornare alle piastrine metalliche e sinterizzarle in atmosfera di idrogeno.

                                                      ciao
                                                      Piolos

                                                      Commenta


                                                      • @Gabri
                                                        Riguardo al filamento di tungsteno, la temperatura dovrebbe essere più alta di quella dei filamenti della valvole termoioniche sia perchè in queste ultime il filamento è ricoperto di ossidi particolari per aumentare l'emissione (e quindi bastano temperature inferiori), sia perchè a noi non interessa tanto l'emissione termoionica ma la rottura della molecola di H2, che richiede una temperatura più alta.
                                                        Riguardo invece alla reticella delle batterie NiMH, questa non è di Nichel! E' una lega piuttosto complessa di terre rare e metalli, tra cui anche il Ni... La composizione non è nota perchè ogni produttore ha la sua "ricetta"... Quindi quando la usi considera questo aspetto. Il vantaggio è che viene usata proprio perchè ha una grande facilità a formare idruri.

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                                                        • temperatura del filamento di Tungsteno

                                                          @Vettore e tutti

                                                          Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                                                          Credo che le uniche due soluzioni praticabili per scindere la molecola di H2 o addirittura ionizzarla siano utilizzare un filo incandescende di tungsteno (sercono più di 2000°C) o una scarica alettrica.
                                                          Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                                                          Riguardo al filamento di tungsteno, la temperatura dovrebbe essere più alta di quella dei filamenti della valvole termoioniche sia perchè in queste ultime il filamento è ricoperto di ossidi particolari per aumentare l'emissione (e quindi bastano temperature inferiori), sia perchè a noi non interessa tanto l'emissione termoionica ma la rottura della molecola di H2, che richiede una temperatura più alta.

                                                          Chiedo scusa se mi permetto di esprimere un mio pensiero sull'argomento.

                                                          Vorrei prima di tutto ringraziare te Vettore, Camillo, GabriChan, QED, piolos, Lupino, Righi, fcattaneo, Boss77, pierlosky, varbalval e tanti altri, che per brevità non cito, per il lodevole ed impegnativo lavoro di ricerca.
                                                          Purtroppo non avendo nè i mezzi nè le possibilità per partecipare attivamente a questa ricerca, posso solo sperare di dare una mano in altro modo.

                                                          Riflettevo sul discorso temperatura del filamento di Tungsteno.
                                                          Non sono molto convinto che sia una buona idea pensare di provocare la dissociazione dell'Idrogeno (dissociazione credo che sia da realizzare in prossimità delle superficie del Nichel per evitare la ricombinazione del gas monoatomico in molecola) tramite un surriscaldamento del gas a 2000°C.

                                                          Se questa fosse la temperatura raggiunta, tenendo presente che il Nichel fonde a 1726 K (e probabilmente la polvere di Ni sinterizza già molto prima) non si otterebbe un buon risultato.

                                                          Per quanto riguarda il discorso dell'emissione termoionica (considerando il valore di 2700 K) se calcolo la densità di corrente utilizzando la relazione di Richardson:

                                                          J=Ia/S=AR*T^2*e^(-W/k*T)

                                                          dove
                                                          AR vale 1.2*10^6 A/(m^2*k^2)
                                                          T=2700K
                                                          W (il lavoro di estrazione del Tungsteno) vale 7.2*10^-19 oppure 4.5 eV
                                                          k (costante di Boltzmann) vale 1.38*10^-23 J/K oppure 8.6*10^-5 eV/K

                                                          ottengo J= 49 kA/m2

                                                          Supponendo S come la superficie del filamento (lungo 10cm e largo 0.2mm) cioè 0.00002m^2, ottengo una corrente di circa 980mA che mi parebbe un valore buono.

                                                          Ultima modifica di RNBE; 11-03-2012, 11:49.
                                                          La Scienza non si basa sulla cieca fede professata da tifoserie e da credenti dello stregone o del santone di turno, bensì esige solide ed incontrovertibili evidenze scientifiche che siano verificate fino in fondo da parti skilled realmente terze ed indipendenti.

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                                                          • IEEE Xplore - A study of a sparkdischarge in hydrogen at atmospheric pressure

                                                            La scintilla elettrica favorisce enormemente la formazione di atomi di H...

                                                            Comunque qualcuno sta sperimentando già:

                                                            http://www.mail-archive.com/vortex-l.../msg64166.html

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                                                            • Originariamente inviato da RNBE Visualizza il messaggio
                                                              ottengo J= 49 kA/m2
                                                              Io, invece, con gli stessi dati ottengo 34,86 kA/m2.
                                                              Ma considera poi che, in letteratura, il lavoro d'estrazione del W varia fra 4,32 eV e 5,22 eV; inoltre, considera che solitamente bisognerebbe usare la costante di Richardson efficace, la quale è una frazione della costante di Richardson che hai indicato tu (1,2 MAm-2K-2) e dipende dal materiale.

                                                              Soltanto la grande variabilità sul lavoro d'estrazione ti fa variare il risultato di quasi 2 ordini di grandezza: da 1,58 kA/m2 a 75,56 kA/m2.
                                                              Ultima modifica di BesselKn; 11-03-2012, 11:50.

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