Sperimentazione e teoria sulla LENR Nichel-idrogeno - EnergeticAmbiente.it

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Sperimentazione e teoria sulla LENR Nichel-idrogeno

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  • Originariamente inviato da BesselKn Visualizza il messaggio
    Io, invece, con gli stessi dati ottengo 34,86 kA/m2
    Grazie BesselKn per la precisazione. Avevo arrotondato l'esponente come e^(-19) invece di e^(-19.38).

    Se considero J=34.86 kA/m2 invece dei 49 kA/m2, la corrente varrebbe 690mA (invece di 980mA).
    Mi pare che, in questo caso, la corrente abbia lo stesso ordine di grandezza
    .
    Ultima modifica di RNBE; 11-03-2012, 12:09.
    La Scienza non si basa sulla cieca fede professata da tifoserie e da credenti dello stregone o del santone di turno, bensì esige solide ed incontrovertibili evidenze scientifiche che siano verificate fino in fondo da parti skilled realmente terze ed indipendenti.

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    • Ok, ma ci sono altre fonti d'incertezza, tra cui il valore non preciso del lavoro d'estrazione e la mancata correzione sulla costante di Richardson.

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      • @ BesselKn

        Originariamente inviato da BesselKn Visualizza il messaggio
        in letteratura, il lavoro d'estrazione del W varia fra 4,32 eV e 5,22 eV

        Originariamente inviato da BesselKn Visualizza il messaggio
        Ok, ma ci sono altre fonti d'incertezza, tra cui il valore non preciso del lavoro d'estrazione e la mancata correzione sulla costante di Richardson.
        Per il Tungsteno puro non trovo una cosi grande variabilità del valore del lavoro di estrazione.

        Rif#1

        Rif#2

        Il fattore di correzione sulla costante di Richardson non mi sembra che modifichi l'ordine di grandezza.

        Puoi indicarmi fonti a riguardo?
        Ultima modifica di RNBE; 11-03-2012, 13:11.
        La Scienza non si basa sulla cieca fede professata da tifoserie e da credenti dello stregone o del santone di turno, bensì esige solide ed incontrovertibili evidenze scientifiche che siano verificate fino in fondo da parti skilled realmente terze ed indipendenti.

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        • Ciao Vettore grazie per la precisazione, stando a Wiki pedia quindi da prendere sempre con le dovute riserve, il catodo delle batterie è di nichel invece l'anodo è una specie di pasta dura nera che viene attratta da una calamita è formata da vari materiali compreso terre rare e altro, ieri ad una fiera a Montichiari (SB) ne ho comprate alcune da 4300mAH.... anche se non escludo che il nichel possa essere tratta in qualche modo per renderlo più ricettivo all'idrogeno.
          Accumulatore nichel-metallo idruro - Wikipedia
          Comunque in effetti il caricamento dell'idrogeno e davvero notevole e veloce, a fine prova la resistenza della reticella è praticamente dimezzata e immerso in acqua lo rilascia sotto forma di bollicine.
          Si, ammetto non avevo capito che il filo di tungsteno serviva per scindere l'idrogeno e quindi la temperatura deve essere molto alta, ma credo che il bravo RNBE abbia centrato il punto, non credo che neanche cosi si riesca a caricare la polvere di idrogeno, anzi il "rischio" è quello di caricare il tungsteno di idrogeno, come hai fatto tu con il filamento di ferro.
          Ciao.
          Ultima modifica di GabriChan; 11-03-2012, 13:50.
          "Non date da mangiare ai troll"
          http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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          • Originariamente inviato da RNBE Visualizza il messaggio
            fonti a riguardo?
            CRC Handbook of Chemistry and Phisics, CRC Press, 90th Edition, 2010.
            4,55 eV per W policristallino,
            altrimenti per il monocristallino varia da 4,32 a 5,22 eV a seconda dell'orientamento cristallografico.
            Senza contare che il lavoro d'estrazione, in caso di elettrodo contaminato/ossidato varia considerevolmente rispetto al valore ideale che trovi tabulato.

            Per quanto riguarda Aeff, su Thermionic emission - Wikipedia, the free encyclopedia trovi un'indicazione (senza bibliografia) che dice che tipicamente è il 50% di A. Su un'altra voce, Space charge - Wikipedia, the free encyclopedia, trovi (sempre senza bibliografia) che Aeff è compresa tra il 50% e l'89,5% di A.
            Ultima modifica di BesselKn; 11-03-2012, 14:41.

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            • Originariamente inviato da BesselKn Visualizza il messaggio
              per il monocristallino varia da 4,32 a 5,22 eV a seconda dell'orientamento cristallografico.
              Un'altra traccia della pista che sto seguendo......

              E' possibile approfondire questo punto?

              Grazie 1000!

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              • @GabriChan
                Non sono sicuro sulla composizione degli elettrodi delle batterie NiMH (perchè ci possono essere delle grosse differenze tra le soluzioni adottate dai vari produttori), però se guardi la stessa voce di Wikipedia in inglese noterai che c'è scritto una cosa un pò diversa rispetto a quella italiana.

                ma credo che il bravo RNBE abbia centrato il punto, non credo che neanche cosi si riesca a caricare la polvere di idrogeno, anzi il "rischio" è quello di caricare il tungsteno di idrogeno, come hai fatto tu con il filamento di ferro.
                Questo è sicuramente un punto da tenere in considerazione... se succedesse qualcosa del genere immagino che il filamento si spezzerebbe subito a causa degli stress meccanici, termici ed elettrici...

                @rampa
                Utilizzare il metodo delle scariche non è tanto complicato (anche rispetto al filamento), il problema maggiore è che risulta molto più difficile valutare l'energia immessa. Comunque per fare misure di adsorbimento o per verificare se si innesca qualche reazione può essere una buona idea.

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                • Finalmente ho trovato il tempo di riprendere gli esperimenti.
                  Ho forato una nuova lampada e introdotto la polvere di nichel.
                  Mi si sono presentate due scelte:
                  1) o mettevo pochissima polvere adagiata sul fondo senza che toccasse il filamento
                  2) o riempivo il più possibile, in questo caso cosa avrebbe fatto la polvere a contatto con il filo di tungsteno della lampada.

                  Ho scelto la seconda strada in quanto seguendo la prima, la polvere immessa sarebbe stata così poca che non potevo fare rilevazioni sull'adsorbimento.

                  Ho provato a pilotare la lampada con soli 40 Volt continui, per evitare di bruciare subito il filamento. In effetti con 40 Volt senza polvere scaldava abbastanza e il filo diventava rosso intenso.

                  Ho fatto il vuoto di 10^1 e ho dato tensione di soli 40 Volt, subito ho visto che c'erano zone più luminose e altre più scure, comunque è durato 10 secondi poi si è rotto il filamento.
                  Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   lampada con nichel.JPG 
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ID: 1929732




                  Pertanto il metodo NON è buono. Peccato!
                  Certo posso ancora provare con una lampada H4 (fari dell'auto) che mi permetterà di mettere molta polvere senza che vada a contatto col filamento. Inoltre lì posso regolare bene la corrente.

                  Tuttavia a questo punto sono orientato verso l'idea di utilizzare una barretta di tungsteno da rendere incandescente, in tal caso devo però aggiungere due grossi contatti passanti in modo da poter entrare con molta corrente sotto la campana.
                  Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                  Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                  http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                  • Originariamente inviato da Camillo Visualizza il messaggio
                    Ho fatto il vuoto di 10^1 e ho dato tensione di soli 40 Volt, subito ho visto che c'erano zone più luminose e altre più scure, comunque è durato 10 secondi poi si è rotto il filamento.

                    Ciao Camillo,

                    ho il sospetto che la polvere di Nichel, purtroppo, possa aver cortocircuitato parte del filamento facendo scorrere una corrente elevata in alcuni settori. Speriamo che possa andare meglio con la lampadina.
                    La Scienza non si basa sulla cieca fede professata da tifoserie e da credenti dello stregone o del santone di turno, bensì esige solide ed incontrovertibili evidenze scientifiche che siano verificate fino in fondo da parti skilled realmente terze ed indipendenti.

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                    • Ciao Camillo, perché non provi direttamente con la reticella di nichel o siml delle batterie AA NiHM gli fai passare qualche Ampere e guardi cosa succede
                      Ha una resistenza di circa 2 Ohm a 4 volt passano 2A e hai una potenza di 8W, se poi tieni la corrente fissa puoi vedere se c'è assorbimento perché la tensione cala perché la resistenza diminuisci quando la si carica, e quando la tensione è quasi la metà sai che il caricamento è al 100% ovvero un atomo di nichel e uno di idrogeno e li dovrebbe inziare la reazione lo noti perchè il valore della tensione comincia a sobbalzare.
                      Ciao.
                      "Non date da mangiare ai troll"
                      http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                      • I test del Prof. Piantelli

                        Tratto da un vecchio scritto del Professor Piantelli:

                        "Ora so che questo non è completamente vero perché in realtà non è tanto l'estensione della superficie, ma la densità per unità di volume dei siti attivi, collegati a una particolare struttura, la cui mancanza rende inutile anche una grande superficie (causa prima dei vecchi fallimenti e della non buona riproducibilità ).
                        Per questo motivo si possono avere grandi produzioni di energia anche con sistemi diversi dalle polveri. Prove di laboratorio con polveri non adatte hanno dato scarse produzioni di energia.
                        La produzione di energia si può avere anche con altri elementi ( con sezioni d'urto diverse) che presentano una opportuna configurazione elettronica e appartenenti ad uno qualsiasi dei (4) gruppi dei metalli di transizione.
                        Dal laboratorio proviene anche la prova che il sistema elettrochimico ha una troppo bassa efficienza energetica, perché marginale e non prioritario, e serve solo a produrre un velo di gas attorno all'elettrodo.
                        L'elaborazione teorica ha intanto indicato un nuovo elemento, diverso da Ni e Pd , che presenta una risposta più pronta e un più ampio range di temperatura. Le reazioni nucleari ipotizzate e calcolate tenendo conto dei principi di conservazione (difetto di massa –energia), della parità e dello spin (valutando anche il fattore di Gamow) sono state confrontate e verificate con le misure sperimentali al SEM-EDAX degli elementi trasmutati e gli spettri di emissioni di fotoni di varia origine.
                        Per la molteplicità delle reazioni secondarie é stato complicato discriminare le reazioni primarie dalle secondarie ed ora sono arrivato ad individuare con sicurezza alcune delle primarie. In un particolare frangente si sono avute emissioni di neutroni oltre a una discreta quantità di particelle alfa (4He)
                        ."



                        Il Prof. Piantelli è sicuramente uno scienziato serio e competente.
                        Non sono in grado di comprendere bene quanto egli scriveva, ho riportato uno stralcio delle sue affermazioni affinché chi ha maggiore competenza possa eventualmente valutarne il significato e trarne degli spunti.


                        Scusate se esprimo un mio pensiero...
                        mi domandavo se, come prova, potesse valere la pena di utilizzare delle barrette cave di Nichel (l'elettrodo), sulla cui superficie interna inferiore depositare la polvere di Ni, immerse in atmosfera di Idrogeno, riscaldate coassialmente da un resistore a cartuccia o da un filamento incandescente e magari applicando tra l'elettrodo ed il filamento una d.d.p.
                        Ultima modifica di RNBE; 13-03-2012, 16:23.
                        La Scienza non si basa sulla cieca fede professata da tifoserie e da credenti dello stregone o del santone di turno, bensì esige solide ed incontrovertibili evidenze scientifiche che siano verificate fino in fondo da parti skilled realmente terze ed indipendenti.

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                        • particelle alpha?

                          Ciao RNBE ...

                          Leggendo quanto hai riportato in #371 e relativo a lavori del Prof. Piantelli, mi sono soffermato, in particolare sulla affermazione della osservazione di emissione di particelle alfa.
                          Infatti il materiale residuo dell'ultimo test sul sistema Ni-H che ho potuto eseguire alla fine del 2011, era stato analizzato presso un laboratorio CNR di Roma e mi era stato riferito nell'occasione che pareva essere stato sottoposto ad un flusso di particelle alfa!
                          C'erano degli elementi "nuovi" cioè potenzialmente prodotti da trasmutazioni come Ti-Cr-Mn-Fe-Zn e Cu (i valori di concentrazione di quest'ultimo elemento raggiungevano il 12% in alcuni punti della piastrina, ma il dato era stato definito non attendibile! - Non ho ancora approfondito la "questione" cioè il motivo di questo giudizio, ma cercherò di farlo appena riesco ad avere un po' di tempo).

                          Se ti è possibile mi dai il riferimento del lavoro di Piantelli che hai riportato?

                          Ciao e grazie
                          Piolos

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                          • Originariamente inviato da piolos Visualizza il messaggio
                            Se ti è possibile mi dai il riferimento del lavoro di Piantelli che hai riportato?
                            Ciao piolos,

                            questo è il link da cui ho tratto spunto:
                            New Energy Times - Piantelli's Reaction To Rossi's Claims
                            Vi si trovano anche altri articoli dedicati al lavoro del Prof. Piantelli.

                            Spero che possa essere utile.
                            Ciao

                            RNBE

                            P.S.
                            Rossi, nel corso di una vecchia intervista, a precisa domanda aveva risposto di aver rilevato radiazione Alfa emessa dal suo reattore.
                            In seguito io stesso avevo ri-proposto la questione a Rossi come riportato qui.
                            Ultima modifica di RNBE; 13-03-2012, 18:03.
                            La Scienza non si basa sulla cieca fede professata da tifoserie e da credenti dello stregone o del santone di turno, bensì esige solide ed incontrovertibili evidenze scientifiche che siano verificate fino in fondo da parti skilled realmente terze ed indipendenti.

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                            • Riporto qui uno stralcio della discussione relativa a "22 passi..."

                              Affermazione di peter"
                              Io ritengo che l’apparato di Rossi sia fondamentalmente un derivato di quello di Francesco Piantelli. Se questo è vero, sappiamo abbastanza bene di cosa si tratta e i miei modelli fisici, che ho sviluppato per il sistema Palladio-Idrogeno, sembrano riprodurre bene anche quanto si osserva nei sistemi Nichel-Idrogeno”.



                              risposta:
                              No caro Peter, l’apparato di Rossi ha portato ad un salto enorme della quantità dell’energia prodotta, ma anche a livello qualitativo ha contribuito con l’adozione come campione delle polveri di Ni con l’aggiunta del catalizzatore che tiene giustamente segreto.

                              L’intuizione di Rossi (ma anche la mia…) di usare in quell’epoca le polveri anziché le barrette di Ni che si ostinava a usare Piantelli (cercando di ottimizzare l’effetto con forme geometriche appropriate!), si basava sulla semplice osservazione che le trasmutazioni avvengono solo sulla superficie del campione, quindi per aumentare questi effetti chiaramente nucleari, bisognava aumentare la superficie polverizzando il campione di Ni o di qualsiasi altro metallo di transizione che erano notoriamente prestanti alla fusione fredda per la loro comune struttura cristallina.
                              Rossi ha intuito anche che i bassi redimenti energetici (5-15 watt) in tutti gli esperimenti della F.F. erano dovuti alla scarsa concentrazione dei idrogeno atomico, facilmente solubile e interagente col metallo. Predominava l’idrogeno o deuterio molecolare (H2,D2) estremamente stabili e insolubili alle temperature dei processi sia elettrolitico che diffusivo (incominciano a dissociarsi sopra i 2100 °C), quindi ha introdotto a mio parere, un catalizzatore chimico (?) che abbassa il livello termico della dissociazione del H2in questo caso, creando abbondanza di idrogeno atomico facilmente interagente con il nichel.
                              Per altre idee e risultati che provengono (con un ritardo di almeno 15 anni…) dal “prestigioso MIT” tramite il Prof. Hagelstein, vorrei inserire indicativamente a) ricerche fatte negli anni ’90, non con l’abbondanza di mezzi del MIT ma con le scarse disponibilità dell’UNIBO; b) risultati sperimentali di ricerche spettroscopiche (Raman) che forse Hagelstein, come formulante delle ipotesi teoriche, avrà interesse di approfondire dando la sua interpretazione in confronto con la mia, che è solo il parere di un chimico fisico sperimentale.
                              Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                              Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                              http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                              • Cold Fusion Now Exclusive Video with Andrea Rossi | COLD FUSION NOW!
                                Interessante intervista a rossi
                                "Non date da mangiare ai troll"
                                http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                • un catalizzatore chimico (?) che abbassa il livello termico della dissociazione del H2...
                                  usare in quell’epoca le polveri anziché le barrette di Ni che si ostinava a usare Piantelli...
                                  le trasmutazioni avvengono solo sulla superficie del campione, quindi per aumentare questi effetti chiaramente nucleari, bisognava aumentare la superficie polverizzando il campione di Ni...


                                  Per il discorso catalizzatore non ho molte idee, ma perchè non inserire le polveri di Nichel all'interno di un cilindro di Ni (magari a superficie rugosa) per aumentare ulteriormente la superficie esposta all'Idrogeno?
                                  Ultima modifica di RNBE; 13-03-2012, 21:04.
                                  La Scienza non si basa sulla cieca fede professata da tifoserie e da credenti dello stregone o del santone di turno, bensì esige solide ed incontrovertibili evidenze scientifiche che siano verificate fino in fondo da parti skilled realmente terze ed indipendenti.

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                                  • ...utilizzare una barretta di tungsteno...
                                    Scusa Camillo, non vorrei dire castronerie ma, una normale resistenza da stufetta o phon non è anch'essa in tungsteno?
                                    ...L'elaborazione teorica ha intanto indicato un nuovo elemento, diverso da Ni e Pd , che presenta una risposta più pronta e un più ampio range di temperatura...
                                    E quale sarebbe??
                                    Domotica: schemi e collegamenti
                                    e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                    • Quello che dice Piantelli ha senso: potrebbe non essere una questione di superficie, ma di densità di "siti attivi" (sarebbe interessante sapere cosa intende con questo termine). E' vero che l'idrogeno atomico potrebbe portare ad un maggiore adsorbimento, ma non è detto che questo porti ad una maggiore probabilità della reazione in mancanza di questi "siti attivi"... Però qui sorge una questione: o Rossi ha scoperto come aumentare il numero di siti attivi senza utilizzare i complicatissimi processi di Piantelli, ed una conseguenza di questo sarebbe che il catalizzatore non esiste, oppure esiste davvero un "catalizzatore" e quindi la spiegazione di Piantelli non è del tutto corretta o non è l'unica possiibile.
                                      A tal proposito vi riporto un'informazione che viene fuori spesso dalla letteratura: i campioni di metalli che hanno dato risultati migliori sono quelli che hanno subito maltrattamenti (stress meccanici, piegature, laminazioni ripetute, melt spinning, etc.). Tra l'altro anche gli esperimenti di Piolos sembrano confermare questo. Che sia questo un ingrediente importante?

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                                      • ...maltrattamenti...
                                        in soldoni "fratture" nel reticolo cristallino
                                        Domotica: schemi e collegamenti
                                        e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                        • "fratture" nel reticolo cristallino
                                          Scusate la mia profonda ignoranza, ma la riduzione del Nichel in grani (polvere) non e' gia' uno stress meccanico che produce rotture reticolari?
                                          La Scienza non si basa sulla cieca fede professata da tifoserie e da credenti dello stregone o del santone di turno, bensì esige solide ed incontrovertibili evidenze scientifiche che siano verificate fino in fondo da parti skilled realmente terze ed indipendenti.

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                                          • ma la riduzione del Nichel in grani (polvere) non e' gia' uno stress meccanico
                                            .
                                            Bella riflessione!
                                            In effetti io ho macinato per un bel po' con un frullatore.
                                            Credo però che nel caso Piantelli si parli sempre di barrette piegate o strapazzate.
                                            Mi chiedo che differenza ci sia, potrei sempre martellare la polvere eh?
                                            Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                                            Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                                            http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                                            • ....sempre e comunque un palliativo che aumenta randomicamente la possibilità che si creino le condizioni ottimali. (maggior superficie, vari tipi di rottura del reticolo e forse anche metamorfosi cristalline.....)

                                              La "chiave" non è questa e si rischia di rimanere nel dubbio, visto che poi in pratica è impossibile capire quale è stata la condizione d'innesco. Io tenterei di isolare i casi...

                                              Ad esempio, nel caso di metamorfosi cristallina ci sono delle condizioni del reticolo, in cui l'equilibrio è più instabile (metastabile) che si raggiungono con pressione o temperatura.

                                              Domanda: la polvere chi la fa e come? A parte Camillo che la macina....

                                              Insomma, io tenderei a creare meno confusione più che ad aumentarla....

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                                              • Particelle Alfa e Protoni

                                                @ piolos

                                                Originariamente inviato da piolos Visualizza il messaggio
                                                ...lavori del Prof. Piantelli, mi sono soffermato, in particolare sulla affermazione della osservazione di emissione di particelle alfa.
                                                Nel caso possa essere utile, riporto un ulteriore dato tratto dal lavoro del gruppo Piantelli-Focardi riportato al link:

                                                New Energy Times Issue #29


                                                "Another interesting part of the Piantelli-Focardi group's experiment, Piantelli explained, was the use of a cloud chamber to detect and observe charged particles. He said he and his colleagues detected alphas and protons from the nickel rod after the experiment was over. He estimated that the rod was kicking out 35-40 emissions per minute even two months after the experiment. The Piantelli-Focardi group could see it with their own eyes."



                                                La Scienza non si basa sulla cieca fede professata da tifoserie e da credenti dello stregone o del santone di turno, bensì esige solide ed incontrovertibili evidenze scientifiche che siano verificate fino in fondo da parti skilled realmente terze ed indipendenti.

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                                                • Stress meccanici favoriscono anche la superconduzione...Magari e` per questo che ci si e` interessato pure Josephson

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                                                  • E se oltre a stress meccanici fossero anche termici?
                                                    Domotica: schemi e collegamenti
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                                                    • Gli stress meccanici non hanno soltanto l'effetto di rompere la struttura cristallina (e quindi creare difetti), ma anche quello di modificare alcune proprietà elettroniche del materiale (cioè relative alle bande ed ai gap caratteristici).

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                                                      • Originariamente inviato da Vettore Visualizza il messaggio
                                                        ...ma anche quello di modificare alcune proprietà elettroniche del materiale (cioè relative alle bande ed ai gap caratteristici).

                                                        Scusa Vettore, ma per miei limiti, non sono riuscito ad interpretare del tutto il tuo pensiero.

                                                        Intendi forse riferirti alla quantità di elettroni e all'energia di legame degli stessi, cioè per ogni reticolo di Nichel quantità ed energia posseduta dalle cariche "libere" in banda di valenza?
                                                        La Scienza non si basa sulla cieca fede professata da tifoserie e da credenti dello stregone o del santone di turno, bensì esige solide ed incontrovertibili evidenze scientifiche che siano verificate fino in fondo da parti skilled realmente terze ed indipendenti.

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                                                        • Hmm... Se immagino di strappare malamente un pezzo di metallo da un blocco, potrebbe darsi che nella superficie di frattura i reticoli in alcuni punti siano cosi` alterati da formare delle vere e proprie trappole. Mi spiego meglio: immagino un reticolo cubico in cui manchi uno solo dei sei atomi. Non potrebbe darsi che gli altri tre rimasti si comportassero come una specie di "pinza", che si apre e chiude con le vibrazioni termiche? Semplificando al massimo, avremmo una pinza, o meglio una specie di imbuto, pulsante come un anemone di mare, che potrebbe permettere in un primo tempo agli atomi H di entrare nel volume del cubo durante l'espansione per poi schiacciarli durante la contrazione. Questo apparentemente favorirebbe solo le superfici con un certo tipo di irregolarita`, per cosi` dire, regolare.
                                                          Verrebbe da pensare a nanostrutture regolari, non create da trattamenti sofisticati ma da processi fisici abbastanza semplici ed abbastanza controllabili, altrimenti Rossi avrebbe dovuto disporre di apparecchiature che sembra non avere. Chi ne sa di metallurgia e cristallografia, si faccia avanti.

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                                                          • Originariamente inviato da bwana Visualizza il messaggio
                                                            Hmm... Se immagino di strappare malamente un pezzo di metallo da un blocco, potrebbe darsi che nella superficie di frattura i reticoli in alcuni punti siano cosi` alterati........
                                                            Il Ni è definito da wikipedia "debolmente basico"

                                                            Io non mi soffermerei troppo sull'aspetto elettrostatico del materiale che appare abbastanza "fiacco".
                                                            Quello che tiene insieme il reticolo di Ni è prevalentemente la parte gravitativa. L'impaccamento ne è una riprova. Quando invece concorre anche l'aspetto elettrostatico, il reticolo è diverso, è più largo e questo è dovuto alla direzionalità dei legami atomici. Direzionalità che se concorre a creare la maglia del reticolo, raramente coincide con l'impaccamento più efficiente, quindi le maglie sono più larghe.

                                                            Cito un mio amico sulle linee preferenziali di legame:

                                                            codice:
                                                            Quanto alle linee di sviluppo preferenziali di un cristallo la cosa è complessa ma in definitiva riconducibile al fatto che in una molecola il campo elettrostatico molecolare non è simmetrico, perché non lo è quello atomico; gli elettroni "girano" su determinati orbitali (per quanto non si possa parlare veramente di orbite ) che sono più o meno ad anello, non 
                                                            sono sferici, ne deriva un dipolo magnetico nord-sud e un'asimmetria di fondo; combinandosi, atomi diversi generano un campo con linee preferenziali e linee meno preferenziali

                                                            Altro aspetto sul quale non mi soffermerei più di tanto è l'aspetto puramente teorico con cui viene descritto un atomo. Se è vero che per ottenere trasmutazioni bisogna oltrepassare la barriera di Coulomb ed è anche vero che questo va fatto secondo la teoria a costi notevoli bisognerà iniziare a pensare in termini "alternativi" fermo restando i dati sperimentali. Bisognerà cioè immaginare un nuovo modello in grado di rispettare alcuni parametri incontrovertibili dettati dalle realtà misurate sperimentalmente, ma in grado di lasciare uno spiraglio attraverso cui infilarsi per depositare il nostro protone.

                                                            Il fatto che basti strapazzare il metallo per renderlo più reattivo, mi fa pensare semplicemente che basta poco, tutto qui.... la quantità di energia necessaria per attivare il Ni non è eccessiva. Se un atomo che si ritrova improvvisamente "in frontiera" è già sufficiente a creare un sito attivo il segnale mi sembra questo.

                                                            Ma non è questa la chiave.... a me sembrano solo coincidenze....

                                                            Volendo approfondire direi che la materia a queste distanze minime sembra aggregarsi in maniera armonica creando composti in sintonia con la portante che essa stessa genera durante la rotazione. Sintonia che passa da un livello ad un altro senza vie intermedie considerando solo i suoi multipli o sottomultipli. Facendo un esempio, i cristalli si formano quando ci sono delle particolari condizioni, ad esempio per brinamento, in un tempo cioè minimo in grado di rendere ininfluente altri parametri che altrimenti andrebbero ad ostacolare la loro formazione. In questi casi, cioè si può notare più facilmente la natura ondulatoria a livello macroscopico o di molecole. A livello atomico, probabilmente, le condizioni sono sempre le stesse.... non ci sono variazioni termiche o affini in grado di influenzare la struttura in modo da presentarla disordinata.... l'atomo non si decompone se non secondo parametri fissi ondulatori. A meno che questi parametri non siano enormi.... o a meno che non si trovi una portante in grado di far risuonare la struttura.... struttura che risuonando potrebbe amplificare una minima energia sintonizzata a dovere e produrre gli effetti che stiamo cercando....
                                                            Ultima modifica di pierlosky; 15-03-2012, 07:13.

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                                                            • @RNBE
                                                              La questione è più complicata: la banda di conduzione e la banda di valenza sono normalmente caratterizzate da due energie diverse, che però nei metalli sono molto vicine, tanto che si dice che in parte si sovrappongono. Le energie caratteristiche di queste bande sono proprio il risultato della struttura cristallina dei materiali. Ora, le compressioni e gli stress meccanici statici sul reticolo riescono ad alterare l'energia delle due bande, tanto da poterle avvicinare o allontanare: questo può generare comportamenti "particolari" non facilmente prevedibili (che dipendono da come si deformano le bande). Dal momento che fenomeni come le reazioni LENR e la superconduttività sembrano in qualche modo legati alla struttura elettronica del materiale, avevo supposto che gli stress meccanici possono dare un qualche contributo...

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