sono daccordo con hellblow, esistono anche altrie dissipazioni d'energia, tipo le emissioni, che dovrebbero essere calcolate per un corretto rendimento....
scusami la mia ignoranza, come va calcolato il rendimento per la sola fusione del catodo?
Ti spiego, l'errore è di fondo. Tu usi un'energia in ingresso totale per determinare un rendimento parziale. Insomma calcoli 10500 joule in ingresso totali e li rapporti a quelli spesi per il catodo. Cosi' non funge è una stima parziale. Se invece conoscessi tutti gli altri valori di energia potresti raffrontare quella spesa per il catodo rispetto quella necessaria. Forse è un po contorta la spiegazione, ma in ogni caso quel rendimento che calcoli lo fai su una cella che ha come scopo la fusione del catodo e basta e non consideri il resto. E mica lavoriamo ad un forno per tungsteno?
Ciao Hellblow, ok, la fusione del catodo e' un effetto collaterale della GDPE. Quindi nel calcolo del rendimento bisogna procedere cosi': Ef = Energia per portare il catodo alla fusione Eu = Energia di uscita complessiva Ec = Eu - Ef Energia di uscita al netto di Ef rf = Ef / Eu rapporto dell'energia di fusione sulla complessiva di uscita Ei = Energia di ingresso Rf = Ef / (rf * Ei) Rendimento della sola parte della fusione Ma abbiamo anche che Rf = Ef / (rf * Ei) = rf * Eu / (rf * Ei) = Eu / Ei. Cioe' e' uguale al rendimento complessivo della cella. Con questo non toglie che il concetto di rendimento dipende dall'utilizzo che se ne fa di una macchina. In attesa di una tua replica, ti saluto Francesco
Raga berlitz, ma perche non ti vai a leggere quello che sta scrivendo quel povero ennio morriconi da alcuni giorni, che oltre ad essere la cosa piu' seria che ho visto in questo forum risponde esattamente ai tuoi quesiti ?
dear amici, vorrei sottolineare che sulla f.f esiste un forum mondiale, con interventi di scienziati di tutto il mondo, compreso mizuno, naudin,iorio e anche me.... comprendo che sembra molto gratificante predicare a persone che si ritengono più indietro, ma insomma... vorrei rassicurare che di solito non attacco nessuno....ma io sono stato cancellato senza che abbia insultato nessuno, mentre sono accettati interventi di soli insulti... vabbè,
faccio l'ultimo intervento sui rendimenti energetici, che comunque ho gia postato in altri tread, sono molto ammirato del lavoro teorico di ennio(alias), ma ritengo che le componenti della cella siano ancora molto difficili da valutare...e quindi per la didattica va bene, forse, per il resto..mah
per l'ultima volta ,interverrò su un concetto semplicissimo, un singolo conduttore dissipa energia in ragione della sua resistenza interna e della corrente che lo percorre,indipendentemente dal circuito più o meno complesso a cui è collegato, e la resistenza interna di un elettrodo può variare per la temperatura , e basta,(solo in casi particolarissimi varia in funzione della tensione ai suoi capi, che è sempre RxI) ripeto se abbiamo un circuito complessop, a piacere, che ha un elemento conduttore con resistenza di 10 ohm, il circuito lo alimentiamo con 10.000 v., ma nel conduttore in questione passano 1A, il conduttore dissipa 10w,la tensione ai suoi capi è 10 V, il resto della potenza(10.000v x 1A=10.000W) quindi 9.990 w viene dissipata dal circuito complessivo. uffa...
per le teorie idriniche, i fenomeni che cerca di spiegare sono riconducibili alla f.f, ma non sono assolutamente d'accordo con questa teoria... ma è una mia personale posizione
vorrei sottolineare che definire il comportamento dell'elettrone con orbite, è perlomeno semplicistico, l'elettrone è una gran brutta bestia, e sappiamo per certo che non viaggia in modo lineare, ma solo appare e scompare con effetto tunnel dentro un volume di spazio attorno al nucleo, e questi volumi sono identificati come orbitali, e sono stati derivati dall'indagine ad onde sull'elettrone.l. sappiamo che comunque l'elettrone deve andare a "toccare" il nucleo ogni tanto, anche nei casi dove abbiamo molti orbitali, per esempio il tungsteno, e gli elettroni degli orbitali più esterni comunque vanno a dare un saluto al nucleo, quindi magari qualche modello più avanzato di teoria nucleare non fa male... e lo dico io che ho problemi con l'italiano , come dice alias meucci...
l'elettrone non si sposta con traiettorie, ma in maniera complicata e con regole solo di probabilità... inoltre per ridurre l'orbitale, comunque l'elettrone dovrebbe emettere energia, ma che dovrebbe consumare al suo ritorno allo stato energetico più basso,che avviene perchè in natura questi idrini non li vediamo mai, non vedo comunque overunity,mah.. saluti
ciao a tutti oggi ho effettuato una nuova prova con il tubo di alluminio plastificat. sembra che dove il cavo della corrente si avvolge intorno all'alluminio, si verificano degli strani archi puo essere che mi sbglio. Ma buttarci un occhio non vi costa nulla spero :-)
dopo aver giocato con l'acquafuel ho usato la la stessa soluzione con aggiunta di sale, per fare delle prove di ff ho usato il tubo di alluminio plastificato che ti ho descritto l'altra volta. quello che volevo farvi notare, sono quella specie di achi elettrici nella parte supriore del tubo. quello che mi sembra stranoe che (sembra) che gli archi si formino all'interno della guaina di protezione del tubo dove è impossibile che la soluzione possa entrare in contato con l'alluminio.questo effetto non si verifica sempre. Comunque non e la prima volta che li vedo. fammi sapere cosa ne pensi ciao
Non so darti una spiegazione del fenomeno, in quanto non ne trovo neanche per un fenomeno ancora più incredibile; mi è capitato di vedere lucciole luminose, sulla guaina del cavo elettrico che porta la tensione al catodo, nei punti ove era inumidito da spruzzi di elettrolita. Siccome il cavo è isolato in pvc resistente a tensioni superiori a quelle che usiamo, il fenomeno si dovrebbe considerare innescato da induzione, ma perché si arriva alla formazione di lucciole di plasma, questo lo chiedo a chi ci legge di fare ipotesi. Grazie
il fenomeno si dovrebbe considerare innescato da induzione
Se si considera la corrente in ingresso, questa è continua e quindi di induzione non si puo' parlare. E' anche vero che le emissioni di EM da parte del catodo possono dar luogo a qualcosa di simile. Credo sia da capire se la cosa dipende dalle EM...
dear amici, l'indirizzo nail del forum mondiale di f.f, non ho altro cmns@googlegroups.com
l'analisi fenomenologica della cella di hell è molto buona, la condivido, anche se è solo una parte, per brunover, dimmi se condividi la possibilità di un effetto laser tra guaina ionica e catodo...
per ennio, il famoso rapporto di 576 ad 1 , sugli effetti , serviva solo ad evidenziare un'"anomalia " nel funzionamento della cella, anomalia non spiegabile con gli effetti joule normalmente usati per esempio nelle saldature per produrre plasmi sommersi... quindi questa anomalia deve essre spiegata con altre fenomenologie.... e remond ha posto con forza e a quanto ne so per primo il problema ... io ho solo cercato di renderlo accettabile... niente come le cose che ci sembranmo normalissime sono in realtà strane e difficili da spiegare veramente, e dato che sono in citazioni filosofiche,
tra il cielo e la terra ci stanno molte più cose di quante riusciamo ad immaginare
Nel nuovo millennio l'uomo tornando alla natura distruggerà quei mostri e l'energia dell'atomo pulito costruirà ancora infinite meraviglie e le ferite dell'umanità, come le guerre non saranno che purtroppo molto tristi incidenti dì percorso. (Omero Speri -VR- Pioniere della FF )
Non so darti una spiegazione del fenomeno, in quanto non ne trovo neanche per un fenomeno ancora più incredibile; mi è capitato di vedere lucciole luminose, sulla guaina del cavo elettrico che porta la tensione al catodo, nei punti ove era inumidito da spruzzi di elettrolita. Siccome il cavo è isolato in pvc resistente a tensioni superiori a quelle che usiamo, il fenomeno si dovrebbe considerare innescato da induzione, ma perché si arriva alla formazione di lucciole di plasma, questo lo chiedo a chi ci legge di fare ipotesi. Grazie
Renzo Mondaini (Ravenna)
ciao a tutti
x remond
in alcuni casi ho visto lucciole di plasma anche nella bottiglia ed uscire fuori . qualche volta le ho viste in maniera piu accentuata sul cavo. in alcuni casi erano anche piu numerosi e spettacolari. dovresti provare con il tubo di alluminio con la tua conformazione della cella, comunque non si verificano sempre. non so il motivo
Simpatiche,le lucciole luminose.Dovrebbero essere extratensioni.Anche se si fornisce corrente continua alla cella,il plasma accende e spegne a iperfrequenza.L'occhio umano non è in grado di vedere cio',l'immagine persiste nella retina appena si superano le 20,30 pulsazioni al secondo.I semplici relè a 12 Volt D.C. ,quando azionati,generano extratensioni superiori a 600,700 Volt.Il plasma agisce come un relè iperveloce pilotato a 300 Volt,mi stupirei di più se non comparissero le lucciole
dear amici, per hell ed elettrorik, 'penso propio che le tipiche deposizioni a strati della banda di reazione dipenda dalla condensazione dei prodotti della vaporizzazione del catodo.
penso che dovremmo trovare qualche esperimento di falsificazione ....
anche sulla possibilità di trovare cavità risonanti, con lo schermo di molecole H3O attorno al catodo mi stuzzica molto... non sono d'accordo che non dobbiamo trovare fiscamente il luogo dove avvengono queste benedette coerenze, indicare la cella in sè mi sembra troppo tirato via... dato che con elettroliti diversi abbiamo fenomeni simili, possiamo pensare che la guaina possa dipendere anche propio dall'affollamento delle molecole d'acqua che trasportano l'H+,condizione magari esaltata o meno dai diversi tipi di sali, tipo il K+ecc.. forse propio è questo lo specchio che riesce a dare coerenza al plasma, specchio che si forma molte volte al sec...penso attorno alle 25volte al sec.. nessuno ha una buona macchina di ripresa per fare ralenty sul plasma? dovremmo trovare queste pulsazioni e trovarte da cosa dipende la frequenza, dai sali? dalle geometrie? dall'alimentazione?ecc.. remond, nitc,hell, elettro, bruno, toth, area , OVI, mangoo, ec.. ecc.. cmi sto dimenticando certamente di moltissimi, a voi io ci sto pensando su ma non faccio un'esperimento neanche a pensarci... saluti
forse propio è questo lo specchio che riesce a dare coerenza al plasma, specchio che si forma molte volte al sec...penso attorno alle 25volte al sec.. nessuno ha una buona macchina di ripresa per fare ralenty sul plasma? dovremmo trovare queste pulsazioni e trovarte da cosa dipende la frequenza, dai sali? dalle geometrie? dall'alimentazione?ecc.. remond, nitc,hell, elettro, bruno, toth, area , OVI, mangoo, ec.. ecc.. cmi sto dimenticando certamente di moltissimi, a voi io ci sto pensando su ma non faccio un'esperimento neanche a pensarci... saluti
Un saluto a tutti ..., dopo un pò di esperimenti stò visionando i filmati ( anche se non di eccelsa qualità ) e ho notato che molte volte le fluttuazioni del plasma dipendano da gas che risalgono in superficiè in prossimità del punto di immersione del catodo ( in questo modo si varia la superficie di contatto ) ; questo spiegherebbe l'importanza della geometria del catodo/copricatodo e mi porta alla riflessione se sia necessario ( per delle osservazioni pìù precise del fenomeno , inserire il catodo da sotto ( come fà qualche laboratorio di ricerca ) e non da sopra come facciamo tutti .
E' accaduto inoltre che durante l'ultimo esperimento da me effettuato il catodo si trovasse in prossimità del fondo del contenitore di vetro , dopo qualche secondo di funzionamento con plasma innescato si è liquefatto ( l'ho visto dopo ) il punto vicino al catodo e si è avuta una enorme fluttuazione del plasma ( praticamente ha riempito tutto il contenitore ) La cosa verrebbe spiegata da una vaporizzazione del vetro ( silicio ecc.. ) che si mescolata con l'elettrolita ; il silicio per sua natura è un semiconduttore che quindi può interagire sotto campi elettrici .
Il sistema di alimentazione che uso per la sperimentazione : Variac 0-250 V 3KVA di produzione cinese e raddrizzatore filtro capacitivo di costruzione propria .
Il varia è uguale al mio!!!! va benissimo! domandina: da quanto sono i 4 condensatori? e la Resistenza ed il condensatore in parallelo all'uscita? ciao ciao
Edited by brunovr - 21/11/2005, 13:29
Nel nuovo millennio l'uomo tornando alla natura distruggerà quei mostri e l'energia dell'atomo pulito costruirà ancora infinite meraviglie e le ferite dell'umanità, come le guerre non saranno che purtroppo molto tristi incidenti dì percorso. (Omero Speri -VR- Pioniere della FF )
Il varia è uguale al mio!!!! va benissimo! domandina: da quanto sono i 4 condensatori? e la Resistenza ed il condensatore in parallelo all'uscita? ciao ciao
Ciao , il Variac l'ho comprato su ebay a 60 Euro ( cifra eccezzionale secondo me ) , i condensatori sono da 330microFarad 450 V , le resistenze sono da 3 da 330K Ohm in parallelo, il condensatore filtro è da 4,7nFarad 600 V lo stesso condensatore è stato inserito nell'innesto alimentazione della cella per diminuire le eventuali emissioni RF e EM.
Complimenti per i tuoi esperimenti, interessante la liquefazione del vetro in prossimità del catodo; potrebbe essere un sistema per misurare quanto si estende il plasma fuori dal catodo. Per quanto riguarda le resistenze, a mio avviso 3 resistenze da 330 Kohm in parallelo, danno come risultato 110 Kohm, valore molto alto, verifica con un voltmetro e vedrai che ci vogliono dei minuti per scaricare i condensatori dopo spento, quindi la cosa è pericolosa, io ho optato per un valore di 10 Kohm 15 watt, i condensatori si scaricano in pochi secondi; quindi si guadagna in sicurezza. Buoni esperimenti
Complimenti per i tuoi esperimenti, interessante la liquefazione del vetro in prossimità del catodo; potrebbe essere un sistema per misurare quanto si estende il plasma fuori dal catodo. Per quanto riguarda le resistenze, a mio avviso 3 resistenze da 330 Kohm in parallelo, danno come risultato 110 Kohm, valore molto alto, verifica con un voltmetro e vedrai che ci vogliono dei minuti per scaricare i condensatori dopo spento, quindi la cosa è pericolosa, io ho optato per un valore di 10 Kohm 15 watt, i condensatori si scaricano in pochi secondi; quindi si guadagna in sicurezza. Buoni esperimenti
Renzo Mondaini (Ravenna)
Ciao Remond , la liquefazione del vetro del contenitore non era voluta , c'è stat per un errore mio , non ho visto infatti che il catodo era vicino al vetro nella fratta di provare una soluzione elettrolitica a concentrazione più alta . La misurazione dell'estensione del plasma a mio parere si può fare anche visivamente , visto che a bassissime concentrazioni di elettrolita il plasma e quello che succede sotto è ben visibile ( foto con il mio 680R ) , tra l'altro l'estensione del plasma è direttamente proporzionale alla tensione di alimentazione ( a mio parere ) . Le prove che qualcuno stà approntando per un alimentatore a tensioni comprese tra 1000 , 1500 V vertono anche alla verifica del rapporto tra tensione , dimensioni del plasma e rendimento del sistema . Per quanto riguarda le resistenze ..... devo confessare che il valore è stato scelto tra quelle che erano a casa sono consapevole che è necessario qualche minuto per scaricare i condensatori , a breve cambierò le resistenze con quelle con valore adeguato ( soprattutto in potenza ) . Ti volevo chiedere se hai provato a fare sperimentazione di FF con sali di stronzio ( nitrato , solfato o titanato ) , se ne parlava nel forum , sarebbe interessante vedere un plasma rosso fuoco , ma sopratutto un'eventuale "enfatizzazione" dei fenomeni visto che questa sostenza è un assorbitore di neutroni . Un'ultima cosa .... per procurarti i materiali chimici e la "vetreria" a chi ti rivolgi ??? Ciao
Ora riprendiamo gli esperimenti; tempo fa un amico propose di usare come elettrodo, una candela da auto, ritenendola forse indistruttibile. Io ne ho preso una e dopo averla immessa nella cella elettrolitica, ho alzato la tensione, ma arrivato a 200 Vcc con 6 A, dopo un iniziale plasma, si sono sviluppate a raffica alcune esplosioni, che hanno fatto saltare 1 chilo e mezzo di piombo, che avevo posto sulla lastra di plastica che sorreggeva la candela. In questa foto potete vedere come era la candela prima:
Ho preso una seconda candela, ho segato l'elettrodo di massa, ed ho immerso anche questa nella cella elettrolitica. Ora visionate il video Candela2 sempre su: http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond E guardate ora come è diventata la candela.
Dopo una decina di secondi di altre esplosioni, la candela si è ridotta così.
Renzo Mondaini (Ravenna)
ciao remond
Ho visto con curiosita' molti esperimenti remond fai bene a non fermarti con gli esperimenti tuttavia tutela adeguatamente la tua salute dalle eventuali radiazioni e di coloro che leggono post .... se vuoi posso darti il mio piccolo aiuto per quel che riguarda le misure da eventuale dispersione elettromagnetica....mi permetto di darti un consiglio se tu facessi una gabbia di faraday attorno all'esperimento per forza di cose il rendimento dovrebbe aumentare o al massimo non cambiare ...in questo modo le misure effettuate all'esterno sarebbero attendibili problemi elettromagnetici
un saluto affettuoso Marco
P.S utilizza un nickname non nome e cognome e meglio essere anonimi non credi.. per quel che riguarda i tuoi esperimenti?
dear amici,per kalos, l'idea del catodo inserito da sotto è buona, potremmo verificare se questa banda di reazione è solo il luogo di ricondensazione dei vapori prodotti dal plasma, oppure la zona dove avvengono reazioni misteriose... io propendo per la prima.
ho letto con attenzione molte ricostruzioni fenomenologiche, compreso quella di OVI, molto completa e che ancora sto studiando, anche perchè di elettrochimica me ne intendo abbastanza poco... (me ne intendo più di fisica in generale,compreso ohm ed heisenberg)
la mia ricostruzione della cella al W e al carbonato di potassio, per sommi capi, potrebbe suonare così: -1- si inizia la reazione per fenomeni per densità di carica ed effetto punta-(facilitato dalle asperità del catodo)
-2- le molecole d'acqua che trasportano gli ioni H+ sul catodo iniziano a formare , dopo aver ceduto l'H+ , una zona a densità superiore rispetto alla soluzione salina, e in questo aiutati dal K+ che si affollano attorno al catodo-
3-questo forma una specie di barriera che isola il catodo dagli elettroni presenti in soluzione, del resto non potevano degli ioni + formare una barriera per gli elettoni...
4- si forma una specie di schermo isolante, con la propensione a spegnere il plasma, che rimane acceso con le oscillazioni dovute sia allo spegnimento ed indebolimento dello schermo isolante, e quindi riparte la reazione con il passaggio degli elettroni e ioni,sia per le fluttuazioni di bolle casuali di gas e vapore, il plasma tende ad oscillare molte volte al sec, penso attorno alle 20 volte
5- si inesca il plasma, che comincia a scaldare il catodo, ed inizia l'effetto termoionico, che fra l'altro aumenta la produzione di idogeno, nelle varie fluttuazioni casuali, con aumento di h*e oh- in bolle di gas...
6- l'innesco del plasma,produce fenomeni ,oltre di riscaldamento, di bombardamento superficiale dei nuclei, che iniziano a trasmutare..
7-per il calore prodotto, parte del catodo superficialmente vaporizza, inoltre anche buona 'parte dei nuclei trasmutati vaporizzano, anche per il calore intrinseco delle trasmutazioni, e il tutto tende a ricondensarsi nella banda di reazione o nella soluzione---
questa è la fenomenologia per sommi capi, poi attendo le ricostruzioni anche di quello che succede attorno all'anodo...
in molti testi ho trovato che anche HO- potrebbe essere trasportato da molecole d'acqua,, e in condizioni di geometrie (in questo caso di 1/6 SUL CATODO) da affollamento produrre uno schermo isolante, magari meno compresso dagli ioni metallici presenti sul catodo... e anche lui dovrebbe oscillare.. attendo conferme saluti
Questa discussione è diventata enorme, più di 260 risposte; pertanto vi chiedo per cortesia di non inserire più risposte in questa discussione ma di proseguire su: " Fusione fredda elettrolitica - parte sesta ". Grazie
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