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fusione fredda elettrolitica - parte seconda

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  • fusione fredda elettrolitica - parte seconda

    Carissimi amici tutti

    Bentrovati in questo nuovo tread, prosieguo di "fusione fredda" da me iniziato il 16/06/2004, arrivato a 13 pagine con 193 inerventi ed oltre 6600 visite.
    Inizierò col presentarvi una foto di un catodo di tungsteno al lantanio da 2,4 mm di diametro usato in un esperimento eseguito la domenica mattina di ferragosto, filmato e fotografato.
    Noterete che presenta delle craterizzazioni, come prodotte da micro esplosioni, che si sono verificate effettivamente, come si potrà vedere appena pubblico il filmato.
    Per ora potrete vedere le foto più dettagliate su http://album.foto.virgilio.it/remond
    Si chiama foto1 questa che allego ma più in dettaglio, mentre con foto2 si vedranno più a fuoco l'interno dei crateri, che al loro interno, a loro volta hanno altri crateri, come macchie nere circolari.
    Come foto3 vi mostrerò il catodo in basso e l'anodo in alto, notate come il catodo è consumato in forma conica con una divergenza finale, come prodotta dalle microesplosioni, si nota anche una fessurazione.

    Per ora vi saluto

    Renzo Mondaini (Ravenna)

    Edited by remond - 7/12/2004, 17:43

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  • #2
    Salve Remond, complimenti per gli esperimenti, le foto e il filmato. La presenza di crateri al catodo devo averla già vista segnalata in un articolo di Mizuno e Ohomori apparso qualche anno fa. Mi pare che fosse" Evoluzione di un grande eccesso di enrgia, produzione di nuovi elementi, ed emissione di onde elettromagnetiche e/o neutroni nell'elettrolisi di acqua leggera con un catodo di tungsteno" reperibile presso www. progettomeg.it/ffgiappoita.htm

    Ciao

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    • #3
      Carissimo cold fusion

      Io sono sicuro che quei crateri sono dovuti ad un atomo che ha fatto la fissione del nucleo, liberando attorno una energia da fondere il tungsteno a 3410 °C.
      Ora illustro a te ed a tutti i visitstori alcune foto che ho pubblicato su http://album.foto.virgilio.it/remond
      Foto-4, catodo di W al lantanio, in soluzione di bicarbonato di sodio satura, in una decina di secondi si è fuso a punta di lancia, si sono formati micro crateri sulla superficie e in tre punti sono cresciuti dei grumi cristallini, visibile in ingrandimento nella foto-5.
      Nella foto-6 si può vedere un altro catodo di W al lantanio usato in una soluzione di bicarbonato di sodio poco concentrata, notare i micro crateri, più minuti rispetto all'altro esperimento; nella foto-7 si può vedere un ingrandimento.
      Non mancate di visionare il filmato propedeutico "ffweb1" che potrete trovare sul sito http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond
      Allego anche una foto dell'altro anodo di cui parlavo sopra.

      A presto e mi raccomando registratevi e pubblicate commenti o ancora meglio un vostro esperimento.

      Renzo Mondaini (Ravenna)

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      • #4
        Bhe...finalmente ho visto il filmato e devo dire che sono rimasto a bocca aperta...
        C'e' pero un dubbio che continua ad assalirmi, se qulcuno ha la pazienza di darmi una risposta gliene sarei grato...
        Dunque, posto che siamo ancora in una fase embrionale di ricerca e che ci potranno essere (e ci saranno) molte altre sorprese, pensavo che se il rendimento e' nell'ordine del 120/150%, la fusione fredda porta servire al massimo per fare acqua calda spendendo (un po) meno...
        Infatti se ho in uscita un'energia UTILE dello stesso ordine di grandezza di quella in entrata, ma sotto forma di energia termica, nel caso volessi poi ottenerci energia elettrica dovrei calcolare un rendimento do circa il 40% (il miglior rendimento raggiungibili con le tecnologie odierne per impianti non combinati), forse con qualche ottimizzazione il 50%...comunque molto meno dell'energia elettrica che ho fornito in entrata. Perche sia utile come fonte di produzione di energia elettrica ci vorrebbe un rendimento che sia un ordine di grandezza superiore rispetto all'energia fornita. Un'idea sarebbe quella di vedere se si puo sfruttare questa reazione per produrre idrogeno con un'efficenza molto superiore rispetto all'elettrolisi classica, potrebbe essere la scintilla in grado di convincere il mondo a abbracciare la famosa "economia all'idrogeno", se resa finalmente on'opzione credibile e accettabile dalla fusione fredda.

        ...o no?

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        • #5
          Caro Brunposta,
          la tua analisi è assolutamente impeccabile e per questo mi complimento . Il problema dello sfruttamento della cella da un punto di vista energetico è stato uno dei primi interrogativi che ci siamo posti. Tuttavia, trovandoci ancora in una fase di studio puramente sperimentale del fenomeno, si tratta comunque di ragionamenti un tantino prematuri. Nel senso che, visti i fenomeni trasmutativi che avvengono, forse forse, la produzione di energia è la cosa meno interessante che succede .

          In ogni caso, sistemi di trasformazione di calore direttamente in energia elettrica ne esistono di diversa fattura. Anche se in condizioni ottimali di esercizio, i migliori in commercio presentano, come hai fatto notare, un rendimento del 40%, in condizioni diverse sicuramente questo rendimento scende.
          Accontentiamoci di un rendimento pari al 20%.
          Per fare in modo che la cella si possa autosostenere, cioè per fare in modo che l'eccesso di energia generato in essa venga utilizzato per alimentare la cella stessa , abbiamo bisogno di un rendimento pari a 5 !!! Cioè del 500%! Infatti, il 20% (che è il rendimento dei sistemi di trasformazione diretta di calore in energia elettrica) di 5 dà 1, cioè l'energia di cui la cella ha bisogno.
          Allo stato attuale dell'arte, avendo un rendimento medio di 120-125% con punte di 150%, tali riflessioni sono quantomeno premature, tuttavia ci troviamo ancora in una fase troppo embrionale per lasciarci scoraggiare da queste prime stime. E' mia opinione che rendimenti pari a 5 o superiori, siano tranquillamente raggiungibili... però dobbiamo studiare un altro po'. Con sistematicità, rigore e serietà.

          Riguardo l'utilizzo dell'idrogeno, poichè esso viene prodotto in maniera importante solo nella fase di pre-innesco del pasma, le quantità dissociate durante tutto il processo sono troppo esigue.


          Ciao ciao a tutti
          ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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          • #6
            Carissimo brunposta

            La risposta che ti ha dato Quantum Leap la condivido pienamente, ricordati inoltre che l’idrogeno già oggi non è più riconosciuto come fonte energetica per il futuro, lo ha spiegato chiaramente un ricercatore all’ultimo congresso di Grottammare sulle nuove energie. È difficile produrlo ed è inquinante anche lui, meglio allora bruciare Magnegas che almeno è prodotto da scorie liquide che altrimenti non si sa dove stoccarle.
            Adesso passiamo agli esperimenti pratici di fusione fredda elettrolitica, fatti per capire se debbono rimanere fuochi d’artificio per divertire i bambini, oppure se possono servire per produrre energia pulita ed economica.
            Vi invito a visionare il filmato “ffweb2” scaricabile presso:

            http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond

            Vedrete in questo video perché serve il copricatodo, per tenere lontano dalla superficie la porzione di catodo che sviluppa il plasma, inoltre volevo dimostrarvi anche che non è indispensabile per la sua formazione. Vedrete ed udirete gli scoppi che hanno prodotto i crateri sulla punta del catodo, (mi piacerebbe capire perché non si sono formati anche sulle pareti).
            Gli scoppi erano talmente potenti che per reazione, mi sollevavano e spostavano la morsettiera in ceramica che teneva sospesi gli elettrodi (150 gr.).
            Vi descrivo le condizioni operative di questo esperimento, compiuto la domenica mattina del giorno di ferragosto, durato in totale circa trenta minuti.
            Soluzione di acido cloridrico, inizialmente a temperatura ambiente (27°C), poi dopo circa dieci minuti di plasma ho sostituito la soluzione con una nuova alla temperatura di circa 80°C, mantenendo gli stessi elettrodi in tungsteno al lantanio, (in quel momento il fornitore aveva solo quelli), la reazione partiva a tutte due le temperature, però!!!!!!!!, perché c’è un però.
            Però ho notato che inizialmente, con la soluzione pulita, limpida, non partiva il plasma.
            Partiva dopo un paio di minuti di smanettamenti di tensione e di immersione, ma solo perché la soluzione si era intorbidita di tungsteno elettrocorroso dall’anodo.
            Tutte le volte che usavo un sale, mi partiva il plasma a temperatura ambiente; perché nei sali vi è un metallo nella molecola, invece nell’acido cloridrico non è presente..
            Da questi fatti ne deduco che per ottenere il plasma occorre un metallo come ione in soluzione, se non c’è, basta aspettare che si sciolga un po’ di anodo. Nell’ elettrolisi si sciogli sempre l’anodo, è un fenomeno ineliminabile e ben spiegato dalla scienza ufficiale.
            Questo video è tratto dagli ultimi minuti di esperimento, noterete la soluzione molto intorbidita, con anche una fanghiglia sul fondo, noterete anche delle bruciature sul beacher in corrispondenza del catodo, dovuto a quando vi andava a sbattere contro dietro le spinte delle esplosioni.
            Ho notato anche lo spegnimento del plasma al contatto del catodo col vetro, forse dovuto ad un avvelenamento della reazione da parte del vetro.
            Successivamente vi farò vedere anche il momento della soluzione limpida che non parte il plasma anche se la temperatura era di circa 80°C, vi farò vedere anche il momento dello sfrigolio ritardato, quello descritto da Quantum Leap. Ve li farò vedere un po’ alla volta, mi piacerebbe moltissimo fare vedere 30 minuti di filmato, ma voi capite che ancora è primitivo il web, perché non riesce a digerire in tempi ragionevoli un simile video, ci sarà tempo di evolvere anche per lui, per ora ci dobbiamo accontentare.
            Vi invito infine a vedere la foto-8 in cui si può notare la morsettiera in ceramica che le esplosioni mi mandavano a spasso:
            http://album.foto.virgilio.it/remond
            e qui in allegato vi mostro un’altra prospettiva del catodo letteralmente esploso a trombone.

            Saluti da

            Renzo Mondani (Ravenna)

            Edited by remond - 19/9/2004, 01:37

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            • #7
              Bhe, Renzo:

              che dire, se non ringraziarti di cuore per il fatto che metti in comune con tutti noi questi importanti risultati e ti prendi la briga di mettere del materiale in rete!
              E' questo quello che chiami l'Effetto Mondaini? Ne avevi parlato nello scorso thread...
              Per quanto riguarda l'economia all'idrogeno, credo anche io che ci saranno difficolta di implementazione enormi, ma quando finira il petrolio, una soluzione bisognera trovarla, le batterie non sono proponibili come vettore energetico, ho sentito parlare di una tecnologia a basata du volani che girano ad alta velocita sottovuoto ma non mi sembra ne versatile, ne economica ne implementabile un granche...
              Forse la soluzione sara quella di sfruttare i giacimenti di metano che attualmente si trovano congelati sotto l'atlantico e poi liquefarlo (ottenendo il petrolio sintetico), ma non abbiamo ancora le tecnologia per farlo. Fatto sta che coi soldi che si stanno spendendo, i problemi tecnici cadranno uno ad uno, troppa e' la necessita di liberare il mondo dalla dipendenza dal petrolio (e dai paesi produttori). Ad esempio per stoccarlo si sta studiando un sistema basato su nanomateriali super ecciciente e sicuro. Le celle per trasformarlo in elettricita ormai contengono il 99% in meno di platino rispetto a 20 anni fa, ecc...
              Nonostante ci siano diversi pareri in proposito, non me la sentirei ancora di dire che l'avvento della rivoluzione idrogeno non avverra: potra essere invece solo una mini-rivoluzione, ma cambiare intere filiere produttive oggi basate sui combustibili fossili...E comunque, se si sviluppera veramente l'energia nucleare (che sia sotto forma di fusione fredda, impianti "tradizionali" intrinsecamente sicuri a "letto di ciottoli", reattore di Rubbia o quant'altro...), il mondo avra decisamente bi sogno di un buon vettore energetico per trasportare tutta queta energia.

              Ciao a tutti e alla prossima.

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              • #8
                Ciao Remond, ho visto anche il secondo filmato. complimenti. Volevo però segnalarti (tuo intervento del 10/72004) che il W184 è praticamente stabile, infatti decade per emissione alfa (e non emettte tre positroni) in un tempo di 3x10 alla 17 anni, cioè mai. Come avrebbe potuto se no essere l'isotopo più abbondante?

                Ciao

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                • #9
                  Rispondendo a brunposta

                  Quello che ho chiamato con molta presunzione e moltissima facciatosta "effetto Mondaini" l'ho sperimentato 2 volte e a quel tempo non avevo videocamera, la terza volta che lo eseguirò, lo pubblicherò sul web.

                  Rispondendo a cold fusion

                  Ufficialmente il tungsteno 184 è radioattivo anche se decade lentissimamente, come puoi vedere al sito:
                  http://chemlab.pc.maricopa.edu/periodic
                  cliccando su W otterrai tutti i dati, hai ragione sulla emissione, io ho letto male la scritta (3E+17yr), che vuole dire che decade in 3 elevato alla 17 anni, ( io avevo inteso erroneamente che emetteva 3 particelle E+ in 17 anni). La particella che emette invece, è scritta sotto, con la dicitura (a,2.870 Mev), cioè una particella alfa di energia 2,870 Mev.
                  Grazie per la precisazione che serve oltre che a me, anche a tutti gli amici che non hanno una laurea in materia.

                  Un caloroso abbraccio a tutti da

                  Renzo Mondaini (Ravenna)

                  Commenta


                  • #10
                    scusa raimond dove hai comprato l'alimentatore egli schermi in metacrilato e poi quanto sono spessi gli schermi?
                    e quanto hai speso in tutto?
                    ciao
                    cmq per l'idrogeno la via migliore al momento e quella del bingo fuell che se ne estrae in un ora call'acqua mediamente 180 litri e ha un cop di 1.5/1,7

                    Commenta


                    • #11
                      cmq per maggiori informazioni sul bingo fuell linkate qui http://www.forumcommunity.net/?f=6903
                      tra le carie discussioni c'e ne sono alcune sull'argomento

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                      • #12
                        Rispondendo ad aq smith

                        Non so chi sia raimond, qui non c’è nessuno con quel nome, ma se ti riferisci a me, remond, iniziali del mio nome e cognome Renzo Mondani, ti posso rispondere che l’alimentatore non mi è costato praticamente niente.
                        Ho usato pezzi di recupero da vecchi TV ed altro, ho raddrizzato direttamente la tensione di rete, ho installato naturalmente un salvavita da 0,03 A ed uso guanti dielettrici per parti in tensione fino a 1000 volt ma sono testati a 3000 volt.
                        Ho acquistato successivamente un variac da 13 ampere (3.38 KVA), presso la ditta http://www.esco.it (digitare "variac" su ricerca veloce) al costo di poco più di EURO 200. Mi serve per vedere come e a che tensione inizia a formarsi il plasma.
                        Potrai leggere qualcosa di più dettagliato sul forum “fusione fredda” sempre di remond come autore, andando alla pagina 6, nella mia risposta ad Xray.
                        Potrai visionare dei video in cui sono all’opera, scaricandoli presso:
                        http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond
                        potrai inoltre visionare mie foto pubblicate su:
                        http://album.foto.virgilio.it/remond
                        Per quanto riguarda gli schermi, io non ritengo siano necessari, eseguo gli esperimenti sul balcone per non respirare vapori strani, ma per quanto riguarda i neutroni, penso che essendo reazioni queste a bassa energia, saranno a bassa energia anche i neutroni emessi, quindi non dannosi e purtroppo molto difficili da rilevare.

                        Saluti a te e a tutti quelli che ci leggono

                        P.S. Lascierei ad altri forum specializzati la discussione sull'idrogeno, alrimenti si devia dalla fusione fredda, grazie.

                        Renzo Mondaini (Ravenna)

                        Edited by remond - 24/9/2004, 23:34

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                        • #13
                          Chiarimento per Remond e per altri.

                          Una schermatura adeguata durante (e dopo) la fase di sperimentazione è ASSOLUTAMENTE NECESSARIA in quanto, finchè non conosceremo con esattezza la quantità di neutroni prodotta e la relativa energia, si corre un grosso pericolo.
                          E se i neutroni prodotti sono a bassa energia, essi risultano ANCORA PIU' PERICOLOSI dei neutroni veloci, in quanto è più facile che vengano bloccati dal corpo dello sperimentatore. (I neutroni veloci, invece, hanno una maggiore probabilità di attraversare il corpo umano facendo, relativamente, meno danni).
                          Una volta fermato un neutrone nel proprio corpo, esso, dopo circa quindici minuti, si trasforma in un protone, un elettrone beta e un raggio gamma.

                          Quindi ponete la MASSIMA ATTENZIONE nella schermatura del sistema. Da ciò ne deriva la vostra incolumità .

                          Ciao ciao
                          ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

                          Commenta


                          • #14
                            FATE ESTREMA ATTENZIONE!!!!!!!!!!!!!!!!
                            LE RADIAZIONI NON SI FANNO SENTIRE MA VENGONO PRODOTTE
                            FATE COME ME PONETE FRA DI VOI E LA CELLA UNO O MOLTI FOGLI DI POLICARBONATO O METACRILATO(PLEXIGLASS)DELLO SPESSORE CHE VA DA UN MINIMO DI 2.5CM (MEGLIO 4CM).....FETELO O ALTRIMENTI LASCIATE PERDERE LA SPERIMENTAZIONE.......

                            AREA51

                            Edited by Area51 - 28/9/2004, 15:04

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                            • #15
                              Cari amici

                              Ringraziamo sia Quantum Leap che Area51 per i consigli di prudenza che ci raccomandano, non sono mai troppi.
                              Ho messo nel mio disco remoto un filmato “ ffweb3 “ in cui si vede una conferma di quello che mi disse tempo fa Quantum Leap, cioè che se usavo acido cloridrico come soluzione, non avrei avuto formazione di plasma, in quanto non vi era un metallo in soluzione da poter formare il condensatore catodico, secondo la teoria avanzata dallo stesso Quantum Leap.
                              Io attualmente non ho un’altra teoria da proporre, per cui prenderò per buona questa, fino a prova contraria.
                              Si può vedere nel filmato che eseguo vari tentativi, estraendo ed immergendo ripetutamente il catodo, ma del plasma si comincia ad intravedere un po’ alla volta, sempre di più fino a partire dopo parecchi secondi, ma se si nota la torbidezza della soluzione, si vede che cresce col passare dei secondi, questo sta ad indicare che l’acido cloridrico sta sciogliendo l’anodo di tungsteno al lantanio.
                              Quindi il plasma si forma nel momento in cui, il tungsteno in soluzione raggiunge concentrazioni significative. Guardate come arrivato a 100 Vcc la corrente passa bruscamente da 6 A ad appena 1 A, questo ancora nessuno lo sa spiegare, (si faccia avanti qualcuno con una ipotesi), più si alza la tensione e meno corrente fluisce, sintomo di una resistenza negativa, si arriva addirittura a 0,4 A ad una tensione di 340 Vcc.
                              Dopo 1’14” scendo di tensione e si nota una curiosa cessazione di bollicine a salire sull’anodo; poi finalmente ridando nuovamente tensione alla cella, con la soluzione bella torbida di tungsteno, si ha l’innesco del plasma che non è lineare, ma è una sequenza di scoppiettii che fanno sobbalzare il vaso, tanto che si vede spostarsi il termometro, che all’inizio dell’esperimento segnava circa 75°C, poi alla fine circa 90°C.
                              La concentrazione della soluzione non la ricordo, in quanto feci diversi rabbocchi di acido cloridrico, senza annotare.
                              Nel filmato “ ffweb4 “ registrato dopo alcuni minuti dal precedente, lo si nota dalla elevata torbidezza della soluzione e dalla fanghiglia depositata sul fondo del vaso, si può vedere che dopo alcuni secondi dallo spegnimento del plasma, si ha uno sfrigolio al catodo con un leggero guizzo di corrente, chiedo a Quantum Leap di dirmi se si tratta dello stesso sfrigolio che accennava nel suo forum.

                              http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond

                              Un saluto affettuoso a tutti da

                              Renzo Mondaini (Ravenna)

                              Edited by remond - 30/9/2004, 23:38

                              Commenta


                              • #16
                                Cari amici, ciao a tutti !
                                Caro remond ho visionato i filmati e sono veramente, notevoli, interessanti, ben fatti. C'è voluto un po' per capire come scaricarli, ma ne è valsa la pena. Complimenti!
                                Mi fa piacere vedere confermata la teoria del "condensatore virtuale" e il fatto che sia lo stesso tungsteno anodico a fare da armatura è molto interessante. Un unico appunto da fare è sul fatto che il tungsteno anodico non entra in soluzione perchè sciolto dall'acido, ma perchè, a causa della tensione esterna fornita dall'alimentatore, cede un elettrone (che servirà a formare l'ossigeno) ed entra in soluzione sotto forma di ione positivo. Tale ione tungsteno, positivo, attratto dal catodo, negativo, andrà a formare l'armatura del "condensatore virtuale" indispensabile per il plasma. La vera novità sta nel fatto che nessuno prima di te era riuscito ad ottenere tale struttura sfruttando lo stesso materiale anodico.

                                Riguardo la corrente che da 6-7 A scende a valori di circa 1 A, nella relazione che sta nella home page di www.progettomeg.it abbiamo fornito una nostra spiegazione. Essa si basa sul fatto che il plasma, una volta innescato, non partecipa più alla conduzione della corrente nella cella in quanto crea un isolamento elettrico quasi totale sulla porzione di catodo che avvolge. La conduzione è mantenuta dalla parte superiore (più fredda e non interessata dal plasma) del catodo. Questa parte di catodo, presentando una superficie inferiore rispetto a quella di pre-innesco, verrà attraversata da una corrente più piccola rispetto a quella che, prima del plasma, attraversava tutta la superficie catodica.

                                Lo sfrigolio presente nel filmato ffweb4 è esattamente quello di cui abbiamo discusso nell'altro tread. L'ipotesi più convincente è che si tratti della scarica del condensatore del raddrizzatore.

                                Ciao ciao


                                PS Sarebbe utile fornire info più dettagliate su come scaricare i tuoi filmati... io ci sono riuscito ma è stato un po' incasinato.
                                ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                • #17
                                  Carissimo Quantum Leap

                                  Sicuramente quando hai scritto la risposta sei andato a memoria, la quale ti ha tradito; ti prego di darmi un’altra risposta sul calo di corrente che si nota nel filmato “ ffweb3 “ . Il mio consiglio è di scrivere mentre si tiene aperta una finestra di sottofondo con il filmato, così da poter di volta in volta fermarlo e rivederlo.
                                  Noterai così che il calo di corrente brusco, si ha prima del plasma, quando si è ancora in fase di elettrolisi dell’acqua.
                                  Poi mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse come mai al calare della tensione, le bollicine sull’anodo, cessano dal basso verso l’alto.
                                  Un consiglio a tutti su come scaricare i miei filmati su:
                                  http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond
                                  Si marca il file da scaricare
                                  Si clicca su SCARICA
                                  Compare una finestra in cui chiede se inserire il file in un archivio compresso (.zip)
                                  È superfluo comprimerlo, si riduce solo di un 7%
                                  Cliccare su SALVA.
                                  A questo punto compare la classica finestra di download che chiede se aprire il file oppure salvarlo su disco.
                                  Scegliere salva su disco, in quanto lo potrete rivedere quando volete, così da poter studiare i minimi particolari.

                                  Renzo Mondaini (Ravenna)

                                  Edited by remond - 2/10/2004, 23:31

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                                  • #18
                                    Caro remond,
                                    nel dubbio di essere stato frettoloso, ho rivisto il filmato numero 3 diverse volte... e ho capito che non sono stato chiaro... anzi, ho usato poche parole nella precedente risposta. Sarò più chiaro in questa.
                                    Come abbiamo confermato entrambi, per ottenere un buon plasma, occorre sfruttare l'effetto condensatore. Nel tuo esperimento questo effetto assume uno sviluppo graduale nel tempo a causa della dissoluzione anodica, anch'essa graduale nel tempo. All'inizio, con i soli ioni H+ in soluzione, questo effetto non si presenta. Successivamente, mano a mano che l'ingresso in soluzione degli ioni W procede, tale effetto condensatore diventa sempre più importante. Questo significa che prima dell'ottenimento del condensatore vero e proprio, hai della fasi intermedie con pochi ioni a fare l'armatura. Chiarito questo, se ascolti l'audio del filmato ti accorgerai che il calo della corrente corrisponde quasi perfettamente all'aumento dei disturbi acustici registrati dalla telecamera (mi riferisco a quei suoni metallici che si sentono in determinate fasi- dai 0'16" a 0'30" per esempio. Se ascolti intorno ai 0'25" sembra che la telecamera stia andando in tilt. Ma anche dopo.). Tali disturbi elettromagnetici sono una controprova del fatto che al catodo si è innescato un plasma. Tuttavia, visto che gli ioni necessari a generare l'effetto condensatore sono ancora pochi, il plasma non è visibile (anche a causa dell'illuminazione della cella non ottimale) questo significa che le condizioni catodiche non sono ancora perfette affinchè il plasma si inneschi con tutta la sua luminosità e il suo vigore. Qualora tali disturbi fossero stati assenti, allora il calo della corrente sarebbe stato una vera assurdità. Tuttavia, il fatto che la telecamera registri la presenza di disturbi elettromagnetici, è un'importante prova del fatto che il plasma c'è, ma è debole, debolissimo; la ragione è che il condensatore che lo sostiene non è ancora perfettamente formato.
                                    La cosa interessante che viene fuori da queste considerazioni sta nel fatto che hai inventato un nuovo sistema di plasma "a innesco graduale", a cui nessuno aveva pensato prima. E su cui si aprono molte interessanti riflessioni.

                                    Fammi sapere

                                    Ciao ciao

                                    PS Ho notato che senza Windows Xp non è possibile scaricare i filmati. Dammi conferma o smentita di ciò.

                                    Edited by Quantum Leap - 2/10/2004, 11:49
                                    ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                    • #19
                                      Caro Quantum Leap

                                      Sfrutto l'occasione per fare un appello a tutti quelli che non sono riusciti a scaricare i miei video, ditemi che sistema operativo usate e se avete seguito tutte le procedure che ho pubblicato.
                                      Io attualmente lavoro con Windows XP Professional e non ho problemi.

                                      http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond

                                      Renzo Mondaini (Ravenna)

                                      Edited by remond - 3/10/2004, 14:33

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                                      • #20
                                        con xp prof non ho avuto problemi e nemmeno con mac os 9

                                        ciao

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                                        • #21
                                          Caro remond,
                                          ho avuto problemi di scaricamento solo con il Windows 98 e con una versione del Windows Xp di un portatile di un anno e mezzo fa. Le versioni più recenti di Xp non danno problemi, quindi, chi vuole scaricare i tuoi video, deve fare stare attento al sistema operativo.

                                          Ciao ciao
                                          ?"Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile" (Bruce Lee)

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                                          • #22
                                            Salve amici tutti

                                            Ho fatto questa mattina di domenica una serie di esperimenti per registrare i disturbi elettromagnetici emessi dalla reazione di fusione fredda elettrolitica.
                                            Ho sistemato a 4 metri dalla cella la videocamera, sotto di essa ho sistemato una radio sintonizzata sui 500 KHz (onde medie) in un punto dove non ci sono emittenti.
                                            Ho realizzato una soluzione di bicarbonato di sodio, immerso due elettrodi nuovi di tungsteno puro ed ho dato tensione piano piano con il variac. Ho notato innanzi tutto che la reazione non si comportava come quella di acido cloridrico, non si riusciva a raggiungere un alto amperaggio, ma solo 2 miseri ampere, inoltre non vi era quel brusco calo di corrente prima del plasma.
                                            Come potrete udire anche voi, si sente uscire dalla radio un forte fruscio non appena si intravedono le prime scintille di preinnesco del plasma, che poi cala questo fruscio quando innesca il plasma, oppure lo spettro di emissione si sposta più in alto; lo si potrebbe constatare con un analizzatore di spettro.
                                            Nel filmato che ho aggiunto al mio disco remoto “ffweb5” potrete notare che il plasma è un po’ deboluccio; al calare della tensione il tutto si ripete in inverso anche se non proprio in simmetrico, ma non si nota lo sfrigolio ritardato.
                                            Dopo questo esperimento, vi è un cambio scena appena percettibile, dove io ho sostituito gli elettrodi mantenendo lo stesso elettrolita, monterò i vecchi elettrodi di tungsteno al lantanio che avevo usato negli esperimenti “ffweb2-4”.
                                            Al crescere della tensione si ha circa lo stesso effetto del precedente, cioè circoleranno pochi ampere, non vi sarà un brusco calo, si udranno fruscii forti al preinnesco e deboli all’innesco del plasma, che questa volta mi soddisfa in quanto potentissimo, tanto da abbagliare la videocamera in pieno giorno. Al termine dell’esperimento anche qui non vi è lo sfrigolio ritardato, oppure è pochissimo ritardato che non lo si distingue, infatti se rivedete l’esperimento precedente, noterete verso la fine, mentre calo la tensione, che il plasma tende a spegnersi ma prima di cessare, pur calando continuamente la tensione, ha un guizzo di ripresa poi si spegne definitivamente.
                                            Per scaricare il filmato andate sul sito:
                                            http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond
                                            Selezionate il video
                                            Cliccate su SCARICA
                                            Cliccate su SALVA
                                            Cliccate ancora su SALVA
                                            Compare una finestra in cui vi si chiede dove salvare, di solito su documenti
                                            Cliccate alla fine su SALVA

                                            Fatemi sapere le vostre teorie su tutto quello che di strano vedrete e soprattutto fatemi sapere se non riuscite a scaricare e visionare i miei filmati.

                                            Buona visione

                                            Renzo Mondaini (Ravenna)

                                            P.S. Allego una foto dove compare a destra il catodo usato per primo nell'esperimento, tungsteno puro; a sinistra invece si può vedere il catodo al lantanio che prima avevo usato nell'acido cloridrico e che avevo messo in allegato in un paio di miei interventi, (catodo craterizzato) che ora nel bicarbonato di sodio, è stato come lucidato, cioè sono scomparse le rugosità.

                                            Edited by remond - 6/10/2004, 22:54

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                                            • #23
                                              In effetti usando windows 2000 ed internet explorer è praticamente impossibile scaricare i filmati. Non si riesce a trovare un solo link attivo in cui è possibile effettuare il download.
                                              Con windows xp invece si vedono i link attivi... miracoli dei software!

                                              Roy
                                              Essere realisti e fare l'impossibile

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                                              • #24
                                                Rispondendo ad eroyka

                                                Ti prego dimmi il punto esatto in cui non riesci a proseguire per scaricare i miei video; mi sembra di capire che non succede nulla se clicchi su:
                                                http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond
                                                Se è così basta copiare la scritta sulla barra del browser dove si deve scrivere l'indirizzo web; se il punto critico è un altro ditemelo che assieme troveremo una soluzione, l'unione fa la forza, e poi queste macchine le abbiamo costruite noi uomini e dobbiamo fare in modo che siano loro a servirci e non il contrario.

                                                Renzo Mondaini (Ravenna)

                                                Edited by remond - 4/10/2004, 20:19

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                                                • #25
                                                  Caro remond,
                                                  accedo al tuo sito remoto e visualizzo l'elenco dei video con elencati il tipo di estensione e altre info. Ma di fatto non vi è alcun modo per selezionare i file o cliccare su qualcosa. E' tutto solamente a video senza alcuna interazione.
                                                  Questo è.
                                                  Roy
                                                  Essere realisti e fare l'impossibile

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                                                  • #26
                                                    Carissimo eroyka

                                                    Sei stato chiarissimo, comunicherò il problema a chi mi ha fornito lo spazio web, non è giusto che chi ha un sistema operativo diverso da windows xp rimanga escluso dalla visione dei filmati che ho memorizzato in:
                                                    http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond

                                                    Renzo Mondaini (Ravenna)

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                                                    • #27
                                                      Caro Remond,
                                                      non so cosa sia successo ma finalmente appare anche su wind. 2000 il pulsante "scarica"

                                                      Forse hanno risolto il problema!

                                                      Un saluto.
                                                      Essere realisti e fare l'impossibile

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                                                      • #28
                                                        Sorpresa a obelixyz

                                                        In una discussione qui a fianco, un amico di nome obelixyz, aveva proposto di effettuare un esperimento con un anello circolare attorno al catodo che fungesse da anodo.
                                                        Io ho subito preso l’iniziativa di effettuare quell’esperimento, ed invito tutti gli amici che hanno una idea interessante, di propormela che io la eseguirò e pubblicherò.
                                                        Pubblico questa sorpresa in questa discussione perché sono sicuro che obelixyz spazierà in tutte queste discussioni, come facciamo tutti, insaziabili di notizie fresche su questi argomenti.
                                                        Troverete il filmato di questo esperimento col nome “ ffweb6 ”su:
                                                        http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond
                                                        Il filmato dura più di 4 minuti e ve lo descrivo: ho preso il beaker dell’esperimento precedente con ancora la soluzione dentro, bicarbonato di sodio con in sospensione tungsteno al lantanio, ho posizionato un catodo di tungsteno puro ed un anodo costituito da un filo di acciaio inox da 1 mm; ho realizzato tre spire del diametro di 20 mm che avvolgevano il catodo.
                                                        Do tensione e la tolgo per tre volte, l’esperimento è compiuto sul balcone di sera con poca luce ambientale, (rientro quasi sempre tardi dal lavoro), anche se nel filmato sembra che il plasma sia luminosissimo, tanto da far abbagliare la videocamera, in realtà ad occhio nudo si vedeva un plasma un po’ smorto; questa disparità di vedute è dovuta al fatto che la videocamera ha il sensore alla massima sensibilità,(2 lux), per compensare la scarsa luce ambientale.
                                                        Da qui ne deduco che l’anodo circondante il catodo ne riduce il plasma, ma come potrete vedere dal filmato, avvengono delle reazioni molto più scoppiettanti, tanto da mandarmi a spasso la morsettiera di ceramica sostenente gli elettrodi, vedrete dei lampi improvvisi di luce che visibili ad occhio nudo, la videocamera ha immortalato amplificandoli, in quanto non ha una regolazione efficiente come l’occhio umano. Una cosa che mi ha lasciato stupito nel rivedere il video è che in certi momenti i disturbi elettromagnetici erano così intensi che facevano impazzire il dispositivo autofocus, noterete infatti degli sfuocamenti; la videocamera era montata su cavalletto a 180 cm dal beaker ed io ero chino a terra a ruotare la manopola del variac.
                                                        Allego anche una foto del catodo, risulta terminante con una frattura in quanto mi cadde a terra l’elettrodo prima dell’esperimento e si ruppe un centimetro di punta.
                                                        Non risulta molto fusa o consunta, ma presenta una caratteristica che avevo notato solo un’altra volta, è cioè la presenza di cricche o crepe longitudinali nell’elettrodo catodico, ne ho contate sei lungo la circonferenza, sintomo di un forte stress termico e meccanico.

                                                        Saluto tutti ed in particolar modo Ennio Vocirzio e Quantum Leap per le parole usate nella discussione qui a fianco.

                                                        Renzo Mondaini (Ravenna)

                                                        Edited by remond - 7/10/2004, 19:31

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                                                        • #29
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                                                          Appena reduce dal 3° convegno nazionale di nexus (TERRA INCOGNITA-luci ed ombre dal nostro pianeta e dintorni), svoltosi ad Abano Terme (PD), nei giorni 09-10/ott./2004, mi sono messo subito all’opera per mostrare anche a voi, l’interesse e l’entusiasmo suscitato dalla dimostrazione di fusione fredda elettrolitica degli amici campani (Cirillo, Dattilo, Iorio).
                                                          Se pensate che io abbia leso la privacy ed il copyright di qualcuno, fatemelo sapere che cancello immediatamente il file che ho pubblicato col nome “abano-terme” su:

                                                          http://mio.discoremoto.virgilio.it/remond

                                                          Il video dura 5 minuti e 43 secondi, quindi è un po’ lungo da scaricare, comunque ne vale la pena.

                                                          Renzo Mondaini (Ravenna)

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                                                          • #30
                                                            Ciao Renzo!
                                                            Ma dove eri? Perchè non ti sei presentato? Sarebbe stato bello condividere i momenti della conferenza!

                                                            Comunque sono contento che sei venuto per vedere in tutta la sua presenza la vulcanicità di Vincenzo.
                                                            Io penso che per il video non ci dovrebbero essere problemi ed anzi, a giorni preparerò un video semi integrale della presentazione. Non so se riuscirò a metterlo on line ma male che vada spedirò dei CD a casa per pochi euro.
                                                            Ci sentiamo presto e... mi è spiaciuto non poterti stringere la mano!

                                                            Roy
                                                            Essere realisti e fare l'impossibile

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