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Cosa sono tensione, corrente...

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  • Cosa sono tensione, corrente...

    (in costruzione)
    Premessa:
    Scopo di questa prima parte è quello di far comprendere cosa significa "tensione", cosa significa "corrente"......insomma cosa sono queste cose che non si possono "vedere" con gli occhi, ma solo tramite gli strumenti.

    Userò dei paragoni più o meno calzanti, nell'ottica di rendere più "domestica" una cosa che per molti non lo è.

    Direi che lo scopo di queste sezioni e quello di contenere un po di tutto e/o su vari livelli...quindi c'è spazio sia per "i giochini" che per le spiegazioni altamente tecniche. Sarà cura di chi legge "prendere" la parte più consona....
    --------------------------------------------------------------------------------------------------------
    <span style="font-size:21pt;line-height:100%">CORRENTE elettrica</span>

    Ormai sappiamo tutti che per accendere una lampadina, un motorino, dobbiamo collegare almeno due fili...sia in casa...sia in un oggetto a batteria...sia in auto (NR uno è la &quot;carcassa&quot; dell&#39;auto). Così facendo la &quot;lampadina&quot; si accende perchè &quot;passa corrente&quot;...eppure guardando i fili non si vede niente&#33; Si dice anche (sbagliando&#33;) &quot;attento che c&#39;è corrente&quot;... e continuiamo a non &quot;vedere&quot; niente. Poi vediamo batterie con scritto 1,5V...altre con scritto 1,2V...apparentemente uguali&#33;
    Cosa sono allora questa cavolo di corrente e tensione ?????

    Facciamo un paragone che può essere più intuitivo..
    Un conduttore elettrico (filo) è come un tubo. Il &quot;tubo&quot; può portare dell&#39;acqua, il filo diciamo che può portare l&#39;elettricit&agrave;.
    Ora se pensiamo ad un fiume, un grande corso d&#39;acqua, ci rimane facile capire che è attraversato da una corrente d&#39;acqua, ovvero una massa notevole di gocce d&#39;acqua.
    Tanto più questa massa d&#39;acqua sar&agrave; massiccia/veloce tanto più diciamo che ...&quot;c&#39;è una forte corrente&quot;. Lo stesso possiamo sempre dire se incanaliamo l&#39;acqua in una condotta/tubo: possiamo sempre parlare di corrente d&#39;acqua e misurarne un suo valore.

    La corrente nel filo è esattamente come la corrente nel tubo(fiume/ruscello). Invece di essere composta da goccioline infinitesimali d&#39;acqua, è composta da....cariche elettriche. Immaginiamo anche qui delle goccioline, o meglio delle &quot;palline&quot;..possiamo dire che queste palline sono degli elettroni (pezzi di atomi..ovvero della materia con cui sono fatte tutte le cose-> spero ci sar&agrave; una sezione dedicata a questo approfondimento...)

    Se nel &quot;tubo&quot; (filo) non si muove l&#39;acqua ...o meglio le goccioline che la compongono (elettroni), diciamo che la corrente d&#39;acqua (di elettroni) è zero. Se si muove avr&agrave; invece un certo valore......, ma avr&agrave; anche un certo verso: aprendo il tubo in un certo punto potr&agrave; uscire acqua (corrente uscente)..ma potr&agrave; andare anche indietro (corrente entrante) se era transitante in senso opposto.

    Per meglio capire: dal rubinetto &quot;esce&quot; una corrente d&#39;acqua.....dallo scarico &quot;entra&quot; una corrente d&#39;acqua.
    Questo passo mi permette di rendere più esplicita un&#39;altra cosa: Ci deve essere un tubo dove esce l&#39;acqua...ma anche un tubo di &quot;scarico&quot; dove va via. Quindi ecco spiegato alla meglio perchè per accendere la lampadina servono due tubi..pardon..due fili.

    Si poteva parlare anche di corrente d&#39;aria (&quot;chiudi che c&#39;è corrente...&quot;) è lo stesso. Insomma la corrente è qualcosa che passa in qualcosaltro. Se non passa niente non c&#39;è corrente (il rubinetto, la finestra o l&#39;interruttore [**] sono CHIUSI&#33;)

    [ ** ndr interruttore &quot;chiuso&quot; dal punto di vista della corrente- nella definizione &quot;ortodossa&quot; dell&#39;interruttore i termino sono invertiti - vedere messaggi successivi ]

    Quindi ogni volta che sentite parlare di corrente elettrica in un filo, immaginate l&#39;acqua nei tubi. È più chiaro ora?

    <b>Unit&agrave; di misura</b>
    L&#39;unit&agrave; base nel sistema SI della corrente (elettrica) è lo <span style="font-size:17pt;line-height:100%"><b>Ampere</b></span>, abbreviato <b>A</b> (si pronucia &quot; Amper &quot;) e prende nome dal grande <b>André-Marie Ampère</b> (info: <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/André-Marie_Ampère" target="_blank">http://it.wikipedia.org/wiki/André-Marie_Ampère</a> ).<br><br>Bene ok..capito che cosa è la corrente in qualche modo...e la tensione???

    <span class="edit">Edited by gattmes - 6/9/2007, 10:57</span>
    Ultima modifica di gattmes; 27-01-2021, 23:28.
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  • #2
    (in costruzione)
    TENSIONE elettrica

    Allora vediamo un po di ...."vedere" cosa è la tensione:
    mhhh... prendiamo un elastico....e proviamo a..eh eh eh.....proviamo a "tenderlo" ;) ..intanto non possiamo tenderlo se non lo teniamo in due punti (provare....)..eventualmente possiamo farlo se fissiamo un punto da qualche parte..insomma ci vogliono sempre "due cose" che agiscono in "due punti" dell'elastico.

    Dicevo...tanto più allontaniamo una parte dall'altra tanto più l'elastico è teso. Lo stesso succede in un arco (quello con le frecce, ecc.). Rispetto all'arco stesso (mi scusi chi conosce i termini tecnici di questo oggetto), che teniamo ad esempio con una mano, dobbiamo tendere il filo con l'altra mano e in direzione opposta. Anche qua più allontaniamo le due mani più mettiamo in tensione il filo.

    La tensione di un'elastico o di un arco possiamo dire quindi che esprime quanto "tirato" è l'oggetto, ovvero quanto distante sono le due "mani" che lo tengono. Tanto più sono distanti questi due punti (mani) tanto più sarà la tensione sull'oggetto.

    Intanto notiamo subito una cosa fondamentale: La tensione è sempre espressa tra le due mani, ovvero tra due punti.

    La tensione elettrica è quindi un pò questa cosa, ovvero esprime in modo generico quanto dista un punto da un'altro. È quindi una misura RELATIVA..di un punto rispetto ad un'altro. Quando si parla di tensione (esempio 220 Volt) è sempre implicito che si parla di una differenza di tensione, o di potenziale, che c'è tra due (o più) punti! (Così nella presa domestaica è la differenza tra i due poli...cioè quanta tensione, se preferite "quanta distanza" elettrica c'è tra uno e l'altro). Se la "distanza" è zero, ovvero la tensione...possiamo cortocircuitare,ovvero collegare assieme i due oggetti che non succede nulla di grave...lo stesso non accade invece se "c'è tensione".

    Paragonata a un serbatoio d'acqua la tensione ci indica un "dislivello", piuttosto che il contenuto in litri. Oppure possiamo dire che è una differenza di altezza ..così 1000 metri di altitudine è qualcosa di riferito sempre a due punti (in genere si sottointende...."sul livello del mare" ovvero 1000 metri RISPETTO al livello del mare). Vorrei che fosse chiaro come due altopiani a 1000metri sono allo stesso livello: una botte che cade giù dal pendio "prenderà" la stessa andatura/velocità se in uguali condizioni....tuttavia i due altopiano potrebbero essere di area differente....su uno potrebbe esserci spazio per 100 botti, sull'altro per 1000000....

    Bene dopo questo capite perchè è "sbagliato" dire ..."attento che c'è corrente". In realtà non esce nessuna "acqua" dal tubo....bisognerebbe dire invece "attento che c'è tensione" (o "è in tensione")... sarebbe più corretto!

    Unità di misura
    L'unità base nel sistema SI della tensione (elettrica) è il Volt, abbreviato V e prende nome dal grande Alessandro Volta (info: http://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Volta ).


    (continua ...intanto se qualcuno vuole mettere la "definizione più classica" [carica dell'elettrone ecc.].....)

    Edited by gattmes - 6/6/2006, 18:34
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    • #3
      Codicillo sulla intensità di corrente, volgarmente detta corrente.
      1 ampere è dovuto al transito di 6.24*10^18 elettroni (6,24 miliardi di miliardi) nel tempo di un secondo
      E' una delle poche unità di misura fondamentali del sistema SI.

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      • #4
        Integrazione a volt detto volgarmente tensione e più correttamente differenza di potenziale.
        Se per dislocare da un punto ad un altro 6,24*10^18 elettroni usiamo l'energia di un joule la differenza di potenziale che avremo fra i due capi sarà di 1 Volt.
        Ne discende che se noi dislochiamo in un secondo tutti questi elettroni avremo la corrente di 1 ampere e la tensione di un volt, spendendo un joule ogni secondo.
        Joule/sec= Watt
        Quindi 1V*1A=1W

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        • #5
          forse mi sbaglio io ma un'interruttore chiuso porta la corrente al contrario di un rubinetto che non porta l'acqua

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          • #6
            Confermo scu,
            chiudere un contatto significa permettere alla corrente di scorrere, e viceversa.

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            • #7
              Sono "paragoni" per spiegare dei concetti.
              Comunque è doverosa la puntualizzazione, visto che la cosa può indubbiamente portare a confusione:

              il "chiuso"/"aperto" dell'interruttore ha origini diverse, ovvero più riconducibili al circuito/percorso chiuso/aperto.
              Quindi nell'uso "normale" e relativo ad un interruttore per chiuso si sottintende "circuito chiuso" ... ovvero l'interruttore in quella posizione chiude collega.. e quindi permette alla corrente di scorrere.
              Per aperto idem .. si intende circuito/percorseo (tubazione) aperta/interrotta (-> da cui interruttore.. cioè che interrompe) quindi la corrente (acqua) non può seguire il suo "percorso" (nei tubi) che la porta al carico/utilizzatore/utenza.

              Nel caso del rubinetto (e nel mio esempio di interruttore) "chiuso" non si riferisce al percorso (quando il rubinetto è ... "chiuso" il percorso è invece ... aperto/interrotto) ma al flusso o corrente d'acqua (=corrente elettrica).
              Il rubinetto aperto invece lascia fluire (non interrompe) il flusso di corrente

              Nell'uso poi "canonico" (da adottare una volta capiti i concetti) e chiaro che per l'interruttore "chiuso" significa che fa passare corrente... ovvero che è un ..canale "aperto" per la corrente, mentre "aperto" significa che a arresta/interrompe/chiude il percorso alla corrente,
              Quindi l'interruttore è più visto "in tensione" piuttosto che in corrente (a differenza del rubinetto) e sappiamo tutti (perlomeno se si è letto qua: http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=3271668 .. al terzo post dove si dice "facciamo 2 considerazioni"... ) che ciò che per corrente è aperto per tensione è chiuso e viceversa, ovvero:
              CITAZIONE
              ..Ciò che per uno è "biano", per l'altro è "nero"...e viceversa....

              CITAZIONE
              ...Ciò che per un generatore è "cortocircuito"...per l'altro è "aperto"...ciò che per uno è "resistenza bassissima"..per l'altro è "resistenza altissima"...ciò che per uno è zero, per l'altro è infinito...

              Quindi aperto e chiuso dipende SEMPRE a che cosa/verso che cosa ci si riferisce.

              Quindi oltre alle vostre segnalazioni e la soprastante spiegazione (spero esaudiente/esaudente....) ho anche aggiornato il primo post con una nota.
              :)

              Edited by gattmes - 6/9/2007, 11:03
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              • #8
                spero che l'intervento non ti abbia dato fastidio, sicuramente sei più preparato di me in questo campo, solo che mi è saltato all'occhio perchè nell'uso comune si intende chiuso/aperto riferendosi alla posizione dei contatti e quindi al circuito e questo poteva generare confusione in chi legge.
                Ottimo lavoro ;)

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                • #9
                  Assolutamente!
                  Per chi sa un po di "base" la cosa può essere banale ... si finisce per passarci sopra e darla per scontata.
                  Tuttavia la segnalazione mi ha fatto riflettere che altrettanto può non esserlo per chi si approccia all'argomento.
                  Vedere bianco e poi nero senza +/- capirne il motivo che ci sta dietro può causare un certo ... sconforto... che può compromettere una certa "attenzione"/approfondimento circa l'argomento.

                  Meglio quindi fare chiarezza. Da subito.

                  In futuro cercherò/cerchiamo di essere più "concordi" con i termini "ortodossi".
                  Purtroppo da una parte non è facile "cancellare" la memoria e (ri)vedere l'argomento da un punto di vista "tabula rasa", dall'altra ci sono problemi "locali"/linguistici sempre in agguato che possono portare (molto + facilmente di quel che sembra) ad equivoci.. per esempio forse stanno meglio quelli che usano "on"/"off"...

                  Grazie ancora del contributo ;)
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                  • #10
                    CITAZIONE (tersite1 @ 1/6/2006, 17:35)
                    Ne discende che se noi dislochiamo in un secondo tutti questi elettroni avremo la corrente di 1 ampere e la tensione di un volt, spendendo un joule ogni secondo.
                    Joule/sec= Watt
                    Quindi 1V*1A=1W

                    Nei circuiti in c.a. (corrente alternata) bisogna tenere conto di un altro fattore. Lo sfasamento tra corrente e tensione. Lo scrivo perchè a qualcuno non potrebbero tornare i conti.

                    ------

                    nota di moderazione.
                    Quanto sopra è meglio spiegarlo in dettaglio nella discussione circa appunto i W, kW
                    (opps! Manca... bisogna rimediare)

                    Edited by gattmes - 23/10/2007, 11:28

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