intanto salve a tutti, seguo da tempo questo forum con molto interesse
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in questi giorni ho voluto fare qualche esperimento; vorrei arrivare ad alimentare in tranquillità la mia Fiat Panda 30 dell'83 totalmente ad alcool 90%, preferibilmente senza trapanare i getti.
prima di tutto sono passato alla lidl a prendere 3 litri di carburante; il giorno dopo, appena è uscito il sole li ho messi fuori, poi sono uscito. al mio rientro a pranzo erano totalmente decolorati, mia madre mi ha detto che erano così già dopo la prima ora... le ho messe da una parte e la sera stessa ho potuto notare che all'interno di ogni bottiglia si era formato sul fondo del precipitato marroncino, che scuotendo la si dissolveva e necessitava di un po' di tempo per riformarsi.
le bottiglie avevano il cappuccio rosso con il buchetto strettissimo che fa passare un filo di alcool; per filtrare ho rimosso questo cappuccio rosso e preparato un quadratino di carta assorbente (tipo scottex) da mettere all'interno, a coprire il buchino dalla parte interna. per una bottiglia ho usato uno strato solo, per le altre 3 o 4, ma il risultato è stato lo stesso.
una volta rimesso il cappuccio rosso e tolto il tappo del buchino, ho "strizzato" le bottiglie in una bottiglia vuota in modo che l'alcool uscisse; l'alcool così filtrato, lasciato a riposo per quasi 24 ore, non ha presentato tracce di precipitato.
contento per il risultato, oggi, che avevo la macchina quasi a secco, ho messo nel serbatoio i 3 litri di etanolo. sapevo che il rapporto stechiometrico è più basso così prima di partire ho tirato l'aria, e l'auto si è accesa subito.
inizialmente era tutto quasi come se fossi stato a benzina, probabilmente stavo finendo l'ultimo goccio di benza che era rimasto, tutto ok tranne ai cambi di marcia, il motore basso di giri non si riprendeva e dovevo riinnestare piano la frizione mentre tenevo il motore ad un regime che gli consetisse, terminato il riinnesto, di poter salire di giri.
poi le cose si sono fatte un po' più difficili, presumo perché avevo finito la benzina residua. per fortuna avevo "semiprevisto" questa situazione e mi sono fatto cogliere quando avevo già raggiunto il parcheggio di un supermercato chiuso dove ho potuto studiare in tranquillità il comportamento dell'auto.
il motore non reggeva bene il minimo, ma con una lieve sgassata ogni 4-5 secondi rimaneva acceso.
ho iniziato a fare qualche prova da fermo:
premendo un po' più forte sull'acceleratore mi sono accorto che non accelerava più, anzi tendeva a spegnersi, suppongo a causa della carburazione eccessivamente magra; per salire di giri dovevo dare un colpetto di acceleratore, lasciare il pedale e darne un altro subito dopo; in tal modo il motore saliva un po' di giri, fino ad un regime di "buco", raggiunto il quale smetteva di accelerare per poi rallentare fino a spegnersi, a meno che non lasciassi il pedale e riinizziassi a dare dei colpetti per tenerlo al minimo.
per salire sopra il regime di buco occorreva, una volta raggiunto, rilasciare l'acceleratore e pigiarlo nuovamente; arrivavo così a quello che fino a quel punto era il regime massimo raggiungibile ad alcool; anche qui, una volta raggiunto tale regime il motore scendeva di giri e tendeva a spegnersi anche col pedale continuamente premuto al massimo.
in pochi minuti imparo a gestire i "buchi" mentre sono in marcia, quindi doppie frecce, torno a casa in seconda e inizio a smanettare nel cofano
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accendo la macchina, vado velocemente al cofano e accelero spingendo la levetta sul carburatore, quella a cui si attacca il filo dell'acceleratore, in modo da tenere la macchina accesa dando quella sgassata ogni tot secondi necessaria. trovo una vite sul carburatore (attorno alla quale c'è una molla, immagino fosse quella che regola il rapporto stechiometrico
), inizio a girarla lentamente in un senso e poi nell'altro a motore acceso (conscio del fatto che in un motore con rapporto di compressione 8/1 sarebbe stato difficile far detonare l'alcool anche se la miscela si fosse smagrita ulteriormente), accorgendomi che svitandola il motore acquistava regolarità e rimaneva acceso da solo.
monto su, mi faccio un altro giretto: molto meglio, ora come ora potrei circolare tranquillamente: dando gas inizialmente è un po' incerta, poi prende giri fino al regime di "buco"; tenendo premuto il pedale resta a quel numero di giri per 3 o 4 secondi (che comunque si accorciano se lascio e ripremo il pedale) e poi ricomincia a salire. sopra il regime di buco la differenza tra benzina e alcool non si sente, anzi mi sembra quasi che ad alcool tiri di più
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purtroppo non avevo più tempo, la prossima volta vorrei svitare la vite del tutto e poi riavvitarla per un paio di giri (in modo che resti lì), e vedere se la situazione migliora ulteriormente, che ne dite? se neanche così arrivo alla regolarità della benzina, l'unico modo per migliorare è ostruire parzialmente il condotto dell'aria, se non voglio modificare i getti? agendo sui getti non potrei più girare a benzina, vero? e se invece diluissi con un po' di benzina e mettessi l'acetone per mischiarli? se avete osservazioni o domande da fare ben venga
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aspetto qualche tempo per postare nel "database" perché ora mi sembra prematuro, vorrei prima arrivara ad una situazione definitiva
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in questi giorni ho voluto fare qualche esperimento; vorrei arrivare ad alimentare in tranquillità la mia Fiat Panda 30 dell'83 totalmente ad alcool 90%, preferibilmente senza trapanare i getti.
prima di tutto sono passato alla lidl a prendere 3 litri di carburante; il giorno dopo, appena è uscito il sole li ho messi fuori, poi sono uscito. al mio rientro a pranzo erano totalmente decolorati, mia madre mi ha detto che erano così già dopo la prima ora... le ho messe da una parte e la sera stessa ho potuto notare che all'interno di ogni bottiglia si era formato sul fondo del precipitato marroncino, che scuotendo la si dissolveva e necessitava di un po' di tempo per riformarsi.
le bottiglie avevano il cappuccio rosso con il buchetto strettissimo che fa passare un filo di alcool; per filtrare ho rimosso questo cappuccio rosso e preparato un quadratino di carta assorbente (tipo scottex) da mettere all'interno, a coprire il buchino dalla parte interna. per una bottiglia ho usato uno strato solo, per le altre 3 o 4, ma il risultato è stato lo stesso.
una volta rimesso il cappuccio rosso e tolto il tappo del buchino, ho "strizzato" le bottiglie in una bottiglia vuota in modo che l'alcool uscisse; l'alcool così filtrato, lasciato a riposo per quasi 24 ore, non ha presentato tracce di precipitato.
contento per il risultato, oggi, che avevo la macchina quasi a secco, ho messo nel serbatoio i 3 litri di etanolo. sapevo che il rapporto stechiometrico è più basso così prima di partire ho tirato l'aria, e l'auto si è accesa subito.
inizialmente era tutto quasi come se fossi stato a benzina, probabilmente stavo finendo l'ultimo goccio di benza che era rimasto, tutto ok tranne ai cambi di marcia, il motore basso di giri non si riprendeva e dovevo riinnestare piano la frizione mentre tenevo il motore ad un regime che gli consetisse, terminato il riinnesto, di poter salire di giri.
poi le cose si sono fatte un po' più difficili, presumo perché avevo finito la benzina residua. per fortuna avevo "semiprevisto" questa situazione e mi sono fatto cogliere quando avevo già raggiunto il parcheggio di un supermercato chiuso dove ho potuto studiare in tranquillità il comportamento dell'auto.
il motore non reggeva bene il minimo, ma con una lieve sgassata ogni 4-5 secondi rimaneva acceso.
ho iniziato a fare qualche prova da fermo:
premendo un po' più forte sull'acceleratore mi sono accorto che non accelerava più, anzi tendeva a spegnersi, suppongo a causa della carburazione eccessivamente magra; per salire di giri dovevo dare un colpetto di acceleratore, lasciare il pedale e darne un altro subito dopo; in tal modo il motore saliva un po' di giri, fino ad un regime di "buco", raggiunto il quale smetteva di accelerare per poi rallentare fino a spegnersi, a meno che non lasciassi il pedale e riinizziassi a dare dei colpetti per tenerlo al minimo.
per salire sopra il regime di buco occorreva, una volta raggiunto, rilasciare l'acceleratore e pigiarlo nuovamente; arrivavo così a quello che fino a quel punto era il regime massimo raggiungibile ad alcool; anche qui, una volta raggiunto tale regime il motore scendeva di giri e tendeva a spegnersi anche col pedale continuamente premuto al massimo.
in pochi minuti imparo a gestire i "buchi" mentre sono in marcia, quindi doppie frecce, torno a casa in seconda e inizio a smanettare nel cofano

accendo la macchina, vado velocemente al cofano e accelero spingendo la levetta sul carburatore, quella a cui si attacca il filo dell'acceleratore, in modo da tenere la macchina accesa dando quella sgassata ogni tot secondi necessaria. trovo una vite sul carburatore (attorno alla quale c'è una molla, immagino fosse quella che regola il rapporto stechiometrico

monto su, mi faccio un altro giretto: molto meglio, ora come ora potrei circolare tranquillamente: dando gas inizialmente è un po' incerta, poi prende giri fino al regime di "buco"; tenendo premuto il pedale resta a quel numero di giri per 3 o 4 secondi (che comunque si accorciano se lascio e ripremo il pedale) e poi ricomincia a salire. sopra il regime di buco la differenza tra benzina e alcool non si sente, anzi mi sembra quasi che ad alcool tiri di più

purtroppo non avevo più tempo, la prossima volta vorrei svitare la vite del tutto e poi riavvitarla per un paio di giri (in modo che resti lì), e vedere se la situazione migliora ulteriormente, che ne dite? se neanche così arrivo alla regolarità della benzina, l'unico modo per migliorare è ostruire parzialmente il condotto dell'aria, se non voglio modificare i getti? agendo sui getti non potrei più girare a benzina, vero? e se invece diluissi con un po' di benzina e mettessi l'acetone per mischiarli? se avete osservazioni o domande da fare ben venga

aspetto qualche tempo per postare nel "database" perché ora mi sembra prematuro, vorrei prima arrivara ad una situazione definitiva

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