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Quale futuro?

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  • #31
    Originariamente inviato da pinetree Visualizza il messaggio
    per me la colpa è del CE che i prezzi RIMANGONO alti, e non ringrazio il CE che i prezzi sono scesi.
    Spero di essermi chiarito, posso sbagliarmi, l'analisi ed il marketing sarà un branco universitario, non ho titolo, chi sono io a fare queste ipotesi ?, certamente nessuno, mi diverto a fare l'avvocato del diavolo.
    Ok, ci siamo spiegati.
    Sul CE concordo che a livello dell'impianto domestico in Italia non ha ancora determinato il calo notevole che invece c'è stato per altre tipologie e in altri paesi.
    Questo a mio parere dipende dai costi diversi dal pannello (i prezzi dei pannelli sono in linea con quelli esteri). Qui la concorrenza fra installatori e rivenditori è minima perchè c'è molta richiesta e il cliente non ha capacità e competenza per strappare ribassi importanti.
    Invece sugli impianti importanti la guerra commerciale è molto più sentita, visto che un solo lavoro può cambiare corposamente il fatturato dell'anno.
    Detto questo però continuo a ritenere che senza i CE e gli altri incentivi un pazzo che volesse mettersi sul tetto l'impianto FV da 3 kWp lo dovrebbe pagare 45.000€ esattamente come avveniva dieci anni fa. Sono stati gli incentivi a determinare l'interesse di una clientela corposa e, conseguentemente, l'interesse da parte delle aziende di entrare in competizione.
    Se vendi 300 kWp all'anno quello che copri è un cosiddetto mercato di nicchia. Chi ne ha bisogno paga il prezzo e ciccia.
    Se hai la prospettiva di vendere 300 MWp cambia tutta la prospettiva e conviene limare i costi per ottimizzare il prezzo e accaparrarsi più mercato. E conviene fare la pubblicità, come si vede ora in TV.
    Nemmeno io sono un marketing manager dotato di laurea, ma fino a qui ci arrivo da solo e sicuramente non sono l'unico.
    Comunque a breve ci sarà una rivalutazione del CE anche perchè la discesa dei prezzi notevole nel settore professionale ha determinato uno squilibrio sulle tariffe incentivanti e ora c'è il rischio di una speculazione di grandi investitori.
    Io mi auguro che a parte la revisione delle tariffe per gli impianti a terra si privilegi un pò l'impianto dell'imprenditore agricolo a scapito dei megaimpianti speculativi. Comunque se davvero c'è questa linea di pensiero sul CE che tiene i prezzi alti sicuramente se ne discuterà.
    Vedremo.
    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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    • #32
      La legge di mercato ti smentisce, pinetree, i prezzi scendono quando c'è maggiore disponibilità a fronte di una debole richiesta, oppure perché è crescuto il numero dei concorrenti di un certo prodotto. Forse il conto energia ha determinato un aumento della richiesta, ma ciò ha portato anche al sorgere di nuovi produttori, che hanno cominciato a farasi un po' di sana concorrenza.

      I prezzi sono calati, e questa non è una opinione. Potevano calare di più senza il conto energia? Non credo proprio, occorreva dare una scossa al mercato per far sì che vi fossero diversi costruttori che in libera concorrenza ci proponessero il loro prodotto e così è stato. Occorreva una forte domanda, per indurre le aziende ad attrezzarsi per una produzione di larga scala e anche qui la dinamica dei prezzi li ha visti in discesa.

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      • #33
        Nil, nel primo caso, la richiesta era quasi inesistente, ma i prezzi in Italia erano alti.

        l ho spiegato il mio punto di vista forse un anno fa, non riesco a trovare la discussione, ma in grande linea lo ripeto sperando di non contraddirmi rispetto quello detto tempo indietro.

        Penso sia meglio distinguere il nostro CE da altri incentivi di altri paese, a mio parere alcuni paesi avendo energia a costo più basso della nostra hanno potuto investire in modo incisivo in soluzioni e prodotti di nicchia e molto costosi, i paesi che prima hanno investito nel fotovoltaico sono stati quelli che hanno una buona percentuale di energia nucleare, che fornisce energia a prezzo di moneta suonante molto più basso.
        Ignoriamo in questa discussione se il prezzo è giusto o no perché non considera lo smaltimento delle scorie o altro, e ignoriamo anche il fatto che questi problemi sono rimandati alle generazioni future, sta di fatto che questa generazione la sta pagando economicamente a basso prezzo.

        In Italia le aziende non avevano bisogno di incentivi per costruire impianti FV, non c'è alcuna tecnologia particolarmente complesso che potesse mettere in crisi le innumerevoli aziende che lavorano nel settore elettrico.
        Italia non aveva bisogno di aiuti economici o incentivi per avere sul mercato panelli fotovoltaici a prezzi bassi, c'erano già, bastava importarli.
        Italia non avevo bisogno di aiutare in questo modo la nascita di nuovi produttori Italiani di FV, ci lasciamo scappare la produzione di molti prodotti Italiani all'estero, invece di aiutare queste aziende per mantenere la produzione in Italia.
        Italia non aveva bisogno che alcune grosse aziende, mandasse a casa in cassa integrazione, mobilità o prepensionamento la gente per investire i soldi ad arraffare tutto quello che si poteva da questo aiuto del CE.
        Italia aveva bisogno di ridurre l'inquinamento, si poteva trovare un metodo per garantire il migliore investimento del denaro e la migliore efficacia ai fini del raggiungimento del obbiettivi.
        Ha deciso di puntare sul Fotovoltaico, poteva trovare un metodo per ottenere il migliore rendimento.
        A me sembra che degli oltre 2,5 miliardi di euro spesi dagli investitori per il FV, di solido c'è forse il 30%, il resto sono soldi che per lo più sono finiti all'estero.

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        • #34
          Non direi proprio, trascuri che i produttori normalmente sono degli assemblatori di semilavorati che arrivano da dove i costi di produzione sono più bassi... e indovina un po'?

          Comunque ci sono anche in Itallia i "produttori", qualcuno fa quasi tutto in Italia, qualcun altro fa quasi tutto all'estero, come qualsiasi altro prodotto "Made in Italy", rifinendo solo quel tanto che basta per scriverci che sono fatti da noi, altri sono forse più onesti e scrivono direttamente di averli prodotti all'estero.

          Però che c'entra col discorso fatto prima? Proprio nulla, il tuo discorso accusava una influenza negativa del CE sul calo dei prezzi dei pannelli FV e questo, scusami, non è assolutamente legato all'eventuale profitto di un produttore straniero piuttosto che di uno italiano.

          L'obiettivo di innescare un mercato dei pannelli fotovoltaici è stato raggiunto e con esso il calo dei prezzi al consumatore finale, tutto il resto, pur essendo legittimo pensarla come dici tu, non è parte di questa discussione e comunque non dimostra assolutamente la tesi che hai espressa prima.

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          • #35
            Ho fatto un discorso più ampio.

            Il venditore è ben cosciente che esiste il CE, sa bene quindi che è inutile abbassare di troppo il prezzo, il cliente è stato convinto di fare il lavoro grazie all'incentivo CE, non ha nessun interesse a fare un sacrificio per investimento, per avere un rapporto duratura con il cliente. i lavori successivi con lo stesso cliente non sono di importo tale da rendere il business della manutenzione interessante sopratutto in un piccolo impianto, inoltre il venditore sa bene che il cliente ha un incentivo dallo stato che alla fine dei conti e sempre molto vantaggioso, il venditore può solo spostare il punto di pareggio.
            Il venditore non ha l'incentivo dallo stato, ci guadagna una sola volta, quindi invece di sgobbare tanto e pensare di campare con le briciole della manutenzione, a me sembra normale che si cerchi di trovare un prezzo più alto possibile, si fa tante offerte, sperando che con l'aiuto del CE, di avere una buona percentuale che vanno in porto, le offerte si possono quasi automatizzare oramai, i lavori si cerca di prenderli con un buon margine.
            Lo scopo del governo (e quindi di tutti noi) e di abbassare l'inquinamento per rispettare i parametri di Kyoto, siamo tutti ben coscienti che c'è ne vuole prima che il FV posso dare un contributo serio alla produzione di energia elettrica, quindi l'obbiettivo sarebbe di avere il migliore rapporto costo/riduzione di inquinamento, a mio parere il CE cosi come strutturata, non ottiene questo, perché per un quota crea un mercato e questo potrebbe anche essere interessante, ma simultaneamente ostacola la discesa dei prezzi per il motivo detto prima.
            Avrei avuto un parere diverso se già da diverse anni i prezzi in Italia fossero stati non più di 10% in più rispetto a quelli tedeschi.
            I risultato ottenuto oggi sono in parte da attribuire al mercato straniero (CE stranieri, produzione stranieri, abbassamento di prezzi stranieri ecc), mi piacerebbe capire quanto e quale sono i reale risultati da attribuire alla nostra CE.

            Praticamente il 20% di riduzione che abbiamo visto negli ultimi 3 anni, quanto è da attribuire al nostro CE e quanto al mercato straniero ?.

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            • #36
              Originariamente inviato da pinetree Visualizza il messaggio
              Il venditore non ha l'incentivo dallo stato, ci guadagna una sola volta, quindi invece di sgobbare tanto e pensare di campare con le briciole della manutenzione, a me sembra normale che si cerchi di trovare un prezzo più alto possibile ...
              Il ragionamento è corretto in effetti. Ma infatti è quel che dicevo prima. Se il mercato fosse composto solo da impianti domestici la spinta al ribasso sarebbe minima, inoltre tu stai ragionando solo su un attore del mercato. Il rivenditore/installatore.
              In realtà il CE (anzi I CE visto che è la massa mondiale della domanda in enorme crescita che conta) si poneva come obiettivo quello di creare una forte domanda così da incentivare le case costruttrici a scendere in competizione di prezzo. Senza questo mercato globale o quasi non ha alcun senso attendersi una diminuzione dei costi, se non in tempi geologici. Tantomeno robusti investimenti nella ricerca&sviluppo (e perchè mai? Per accaparrarsi il lucroso mercato delle baite e dei fari in alto mare? )
              In realtà, per spezzare una lancia a favore di Pinetree, c'è un aspetto del CE che potrebbe fungere da "rallentante". Tutti ormai sanno infatti che le nuovissime tecnologie a film sottile potrebbero già ora sparigliare il mercato con un'offerta di pannelli a 1$/Wp se non meno. Ma le aziende evitano di scendere nell'arena col coltello fra i denti perchè per ora la domanda tira, grazie agli incentivi. Questo non toglie che senza politiche di incentivo garantito pluriennale nessuna azienda si sarebbe mai lanciata in investimenti milionari per le nuove tecnologie. Inoltre non è minimanente auspicabile che un settore ancora così agli inizi si trasformi in una giungla del ribasso selvaggio. Si otterrebbe solo di far fuggire le aziende serie e dare spazio ad avventurieri di ogni tipo.
              Le diatribe sul prezzo italiano e il nucleare semplicemente non sono realtà! Il prezzo del pannello all'ingrosso è identico in Italia come in molti altri paesi, nucleare o meno. Semmai in Italia è vero che la catena distributiva/installativa pesa di più che in altri paesi, ma solo se parliamo di Giappone e Germania, in Francia ad es il costo al privato è molto simile o addirittura superiore. E certo non difettano di nucleare! La spiegazione sta semplicemente nel fatto che Giappone e Germania hanno iniziato molti anni prima le loro politiche di CE.
              Ultima cosa. I dubbi sull'interesse del venditore/installatore a scendere di costo di Pinetree sono, come ho già detto, giustificati. Ma solo se parliamo di mercato domestico o piccolissimi impianti. Tutt'altro discorso è il prendere appalti su impianti medi. Qui l'affare è di centinaia di migliaia di euro quasi sempre e il 'tenere prezzi alti e chissene.. tanto c'è il CE' non credo paghi granchè! Infatti è in questo campo che si è visto il maggior calo di costo sull'installato.
              Questo settore in Italia non è distantissimo dalla soglia di convenienza senza incentivi. Specie al sud.
              Una volta finiti i CE è evidente che tutti i produttori si troveranno di fronte al bivio amletico:
              1) Mantenere i costi relativamente elevati sperando in altri incentivi. Possibile... ma rischioso se hai milioni investiti in stabilimenti fermi no?
              2) Bando alle ciance e si scende in guerra. A quanto devo vendere il pannello perchè sia conveniente installarlo senza incentivo? Vendiamolo e buttiamo fuori mercato gli altri!
              Come dicevo dua anni fa... è un'ipotesi certo! Ma in due anni a me pare si sia andati solo in questa direzione. O sbaglio?
              Ultima modifica di BrightingEyes; 25-06-2009, 18:38.
              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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              • #37
                Qualche altra previsione e riflessione sulla bontà dell'incentivazione:
                Rinnovabili.it: Ad un passo dalla Grid Parity?
                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                • #38
                  Ciao Garvais,
                  Rispondo alla tua domanda in maniera breve.
                  Io mi occupo da tempo di colletore termico e non di fotovoltaico in quanto ho una preparazione idraulica.Penso che il problema non sia ne il fatto della detrazione fiscale 55% ne il famoso conto energia.
                  Si tratta più semplicemente di un fattore culturale.
                  Fino a quando gli italiani non capiranno che sarebbe meglio investire i propri capitali in pannelli fotovoltaici e termici e non in miseri investimenti bancari e di non fare affidamento hai bandi pubblici la nostra vita sicuramente sarà notevolmente in salita,ma non per questo finita.Ricordati sempre che per acquistare auto da consumi e costi di manutenzione elevatissimi si fa molto in fretta a firmare pratiche di finanziamento, oppure per costruire costose piscine.Ti sei mai chiesto quali detrazioni fiscali ci sono sull'acquisto di un auto????
                  NESSUNA...........
                  Continua a credere in ciò che fai e avrai un futuro alla luce del SOLE.....
                  Ciao Paolo.

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                  • #39
                    Il solare termico è conveniente, nonostante c'è chi ne approfitta per tenere i prezzi alti, rovinando la festa del 55% di recupero al cliente, il problema è che l'Italia è piccola, e la stragrande maggioranza della gente vive in palazzine, quindi troppo faticoso tentare di mettersi d'accordo, oltre all'extra costo di andare su tetti alti.

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                    • #40
                      Io penso che lo stato ogni anno deve abassare gli incetivi. Quindi solo le aziende che innovano continuano nella loro attività.

                      (Sarebbe interessante vedere incetivi diversi per ogni regione).

                      Cmq se con l' energia fotovoltaica a concetrazione noi pagheremo l' energia solo 0,05 € for kwh : noi vedremo che molte grosse aziende falliranno.

                      Io voglio dire un altra cosa, con panelli fotovoltaici noi aumentiamo l' efetto serra. La temperatura del pianeta sarà destinata ad aumentare.
                      Ultima modifica di energianow; 21-07-2009, 07:37.

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                      • #41
                        Che c'entra l'effetto serra con il fotovoltaico? Semmai serve a ridurlo, perché si abbatte la produzione di CO2 diminuendo l'energia prodotta da fonti fossili!

                        Forse confondi il fotovoltaico installato sopra le serre, che produce energia per le coltivazioni, con l'effetto serra di cui sopra: sono cose completamente diverese e assolutamente incomparabili.

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                        • #42
                          Scusa mi sono spiegato male. Sicuramente un panello solare non causa l' efetto serra, ma provoca il riscaldamento della terra.


                          Io sapevo che circa il 30 % dei raggi solari vengono riflessi. I panelli solari assorbono quasi tutti i raggi solari (quindi non c'è riflessione), e quindi provocano il riscladamento della terra.

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                          • #43
                            Originariamente inviato da energianow Visualizza il messaggio
                            Io sapevo che circa il 30 % dei raggi solari vengono riflessi.
                            Dall'albedo terrestre, si. Albedo che sarebbe influenzata da tutti i pannelli costruibili ed installabili da qui al 2200 per una percentuale meno che infinitesimale. Se è vero che le esalazioni di metano dagli animali hanno davvero influenza sull'effetto serra direi che otterremmo di più mettendo la marmitta catalitica al gatto!
                            Scusa il sarcasmo, ma la pretesa che i pannelli FV influiscano negativamente sull'effetto serra penso possa partecipare di diritto al concorso per la sciocchezza dell'anno! Non so dove l'hai pescata ma me la segno.
                            In realtà è sattamente il contrario, come ti ha già spiegato Nll. La produzione di energia da FV evita produzione da gas/carbone/petrolio diminuendo quindi la CO2 emessa. Che quella si determina effetto serra.
                            Inoltre una delle tante fantasiossime e ormai sempre più patetiche "critiche" al FV era proprio che coprendo il terreno si impediva al sole di riscaldarlo gettando le basi per una nuova era glaciale.
                            Sono bufale, ma divertenti in fondo!

                            Non ho capito comunque perchè se il kWh costasse 0,05 € molte aziende dovrebbero fallire. E perchè mai?
                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                            • #44
                              a) penso che se fra qualche anno un kwh ci costasse solo 0,05 € per kwh e siamo liberi di metterci il panello solare nel nostro balcone, non dovremmo aspettare il 2200.
                              ( sarà un problema minore rispetto a quello dei combustibili fossili ma sempre un problema).

                              b) ""Non ho capito comunque perchè se il kWh costasse 0,05 € molte aziende dovrebbero fallire. E perchè mai? "" Non voglio fare nomi di società. Faccio un esempio : Il costo per produrre energia da una centrale idroelettrica è circa 0,12 € Kwh e nel trasposto si perde circa il 40 % di elettricità. Sarà competitiva fra qualche anno una centrale idroelettica ?

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                              • #45
                                Originariamente inviato da energianow Visualizza il messaggio
                                Il costo per produrre energia da una centrale idroelettrica è circa 0,12 € Kwh e nel trasposto si perde circa il 40 % di elettricità. Sarà competitiva fra qualche anno una centrale idroelettica ?
                                Ti preoccupi troppo secondo me. Il pannello sul tetto (il balcone mi sembra sperare in rendimenti un pelino ottimistici) se lo metteranno in molti, non certo tutti. Anche nel 2200. In ogni caso coprire anche tutti i tetti con una struttura più scura non altera l'albedo in misura minimamente apprezzzabile, tranquillo.
                                Il costo al kWh da FV, termodinamico, eolico, è al momento più elevato di quello da fossile, che già di suo è ben maggiore dei 0,05 che citi. Il costo dei fossili tende inevitabilmente a salire, quello di alcune FER a scendere per effetto della tecnologia applicata.
                                Le differenze di prezzo sono destinate quindi a ridursi, è vero, ma i prezzi convergeranno su cifre almeno quadruple rispetto a quello che temi.
                                Le centrali idro sono fonte rinnovabile a tutti gli effetti. Non solo non andranno mai fuori mercato, ma semmai è proprio il costo del kWh idro quello che potrebbe diventare più conveniente nel mix. (Dighe non se ne fanno più e la pioggia non aumenterà mai di costo a differenza di gas/petro/carbo/nuke ).
                                Se poi chiudono 20 centrali gas/carbone che danno lavoro a 100 persone ciascuna e la stessa energia ce la forniscono 2000 impianti che danno lavoro a 1 persona ciascuno... io ci metto comunque la firma! (ma in realtà i numeri sono molto più favorevoli alle FER anche sotto il profilo occupazionale)
                                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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