Salve a tutti... recentemente mi sono allontanato dalla città e sto in una casetta con un bel po' di bosco annesso, dove ho cominciato a mettere fieramente in pratica molte nozioni apprese da questo forum (ed altri) , dall' utilizzo delle stufe a legna abbinato all' insolazione diurna di una bella veranda, rinforzino nei bagni con lampade IR da zootecnia da 250 W anzichè termoconvettore da 2000, progetto di pannelli solari ad aria autocostruiti ed ottimizzazione dell' isolamento dell' edificio, questi ultimi anche tramite riutilizzo di un sacco di materiali che ho trovato in loco...
Unica problematica che mi trovo a dover affrontare senza grandi nozioni è lo smaltimento delle acque reflue...
Attualmente c'è il classico pozzetto "promiscuo", che se la casa diventassse di mia proprietà potrei anche sognarmi di trasformarlo in un digestore anaerobico o al peggio in una fossa IMHOFF, separata dal lavello cucina tramite un raccoglitore di olii, che va a sfociare in un bell' impianto di fitodepurazione (complimentoni a chi l'ha realizzato!!!)... ma al momento sono in affitto... ed ammesso che la proprietà mi conceda tanta carta bianca di buona volontà e soldini miei in quella casa non mia ce ne ho forse gia riposti più del dovuto.
Chiedevo pertanto a Voialtri esperti in chimica organica se c'è qualche "trucco" terra terra per ottimizzare il funzionamento di un pozzetto a spandimento "tradizionale"...anche perchè FATTA SALVA OGNI CONSIDERAZIONE ECOLOGICA l'operazione di svuotamento costa praticamente più di un mese d'affitto, da ripetere purtroppo con relativa frequenza...
Qualche spunto che previo assenso potrei applicare:
Inserzione di una tubatura che collegata al soffiafoglie possa usare come ventilatore-gorgogliatore, per favorire i batteri aerobici... ha senso...o faccio uscire solo tutto il buon odorino ed uccido i magari più utili anaerobici?
Introduzione di soda caustica e/o lisciva autoprodotta per sciogliere-abbattere schiume di saponi e grassi in superfice... mi hanno dato un consiglio sensato o contribuisco solo ad aumentare il riempimento della fossa e lo sterminio dei succitati batteri disgregatori?
L'introduzione di acidi rende la poltiglia solo più inquinante o aiuta in effetti la dissoluzione di grassi, saponi e della materia organica?
E riguardo a lieviti, enzimi e colture varie da introdurre?
La mia considerazione è che gran parte dei soldini che si paga il professionista preposto, vanno allo smaltimento del liquame presso il locale depuratore... ci sarà ben qualche "tecnologia" che posso applicare nel mio pozzetto per far si che il contenuto sia reso per quanto possibile inerte e facilmente drenabile dal sottosuolo... su cui tra l'altro ci sta la casa.
Unica problematica che mi trovo a dover affrontare senza grandi nozioni è lo smaltimento delle acque reflue...
Attualmente c'è il classico pozzetto "promiscuo", che se la casa diventassse di mia proprietà potrei anche sognarmi di trasformarlo in un digestore anaerobico o al peggio in una fossa IMHOFF, separata dal lavello cucina tramite un raccoglitore di olii, che va a sfociare in un bell' impianto di fitodepurazione (complimentoni a chi l'ha realizzato!!!)... ma al momento sono in affitto... ed ammesso che la proprietà mi conceda tanta carta bianca di buona volontà e soldini miei in quella casa non mia ce ne ho forse gia riposti più del dovuto.
Chiedevo pertanto a Voialtri esperti in chimica organica se c'è qualche "trucco" terra terra per ottimizzare il funzionamento di un pozzetto a spandimento "tradizionale"...anche perchè FATTA SALVA OGNI CONSIDERAZIONE ECOLOGICA l'operazione di svuotamento costa praticamente più di un mese d'affitto, da ripetere purtroppo con relativa frequenza...
Qualche spunto che previo assenso potrei applicare:
Inserzione di una tubatura che collegata al soffiafoglie possa usare come ventilatore-gorgogliatore, per favorire i batteri aerobici... ha senso...o faccio uscire solo tutto il buon odorino ed uccido i magari più utili anaerobici?
Introduzione di soda caustica e/o lisciva autoprodotta per sciogliere-abbattere schiume di saponi e grassi in superfice... mi hanno dato un consiglio sensato o contribuisco solo ad aumentare il riempimento della fossa e lo sterminio dei succitati batteri disgregatori?
L'introduzione di acidi rende la poltiglia solo più inquinante o aiuta in effetti la dissoluzione di grassi, saponi e della materia organica?
E riguardo a lieviti, enzimi e colture varie da introdurre?
La mia considerazione è che gran parte dei soldini che si paga il professionista preposto, vanno allo smaltimento del liquame presso il locale depuratore... ci sarà ben qualche "tecnologia" che posso applicare nel mio pozzetto per far si che il contenuto sia reso per quanto possibile inerte e facilmente drenabile dal sottosuolo... su cui tra l'altro ci sta la casa.
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