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Generatore Omopolare

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    probabilmente hai saltato il ponte a diodi.


    allora....

    primario fisso

    secondario calettato all'albero del motore, naturalmente con il minimo del traferro.

    un bel ponte che raddrizza e gira insieme al secondario e al motore e vai alle bobine.


    la domanda sorge spontanea,  l'eschimese gira con una raddrizzata? io penso di si..



    ciao

    Non pensi che a quel punto sia più efficente un motore in alternata?
    Comunque da idea nasce idea.....continuiamo a cercare.

    Ciao
    Docrates

    Edited by Docrates - 8/2/2005, 15:48

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    • Ecco perchè i motori omopolari sono stati trascurati e non hanno subito più sviluppi!
      Troppo ostici da trattare.

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      • non penso che Doc abbia voluto intendere questo,

        magari efficenza del trafo+caduta diodi e buonanotte........

        però non ci sono spazzole che fanno una bella forza....


        ciao


        ps. a proposito ho fatto delle prove con un magnete di 15x7.5x1.5 cm e una bobina di rame isolato in teflon (circa 200 spire) da 1 mm a 32 V e 4 A.

        la forza non è male, vediamo se riesco a costruire un prototipo...

        Edited by daniloz - 9/2/2005, 14:17

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        • Salve

          ho deciso di definire un gruppo su yahoo relativo alle esperienze di Marinov, questo mi sembra un po' strettino, invito tutti (ovviamente anche Stefano di Lucca) a partecipare. Non vuole essere in polemica, ma sinceramente mi sembra strano parlare di Marinov e di generatori omopolari sotto il cappello M.E.G.

          Saluti a tutti quinti, queto è il link: http://groups.yahoo.com/group/marinov_tech_it/

          Ho preferito definire una iscrizione, in modo da controllare il flusso, comunque se non vi va ditemelo che la tolgo. Per la gestione del gruppo per ora sono io, ma se qualcuno vuol farsi avanti è il benvenuto, purtroppo non ho molto tempo.

          Un saluto a tutti i miei nuovi amici!

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          • Finalmente oggi mi sono arrivati i magneti e ho cominciato a fare le prime verifiche di quello che postavo.
            CITAZIONE
            Se vuoi ti faro' la controprova usando della carta stagnola (leggera..) o una spazzola 'morbida'.A questo punto invece di girare il disco si dovrebbe muovere(alzare ) il contatto.A questo punto si interompe il circuito e il contatto 'scende' nuovamente ricominciando il ciclo.

            Prova confermata.Usando un fine filo di piombo,quello esterno al disco,il filo si solleva leggermente e in senso inverso alla rotazione del disco.La corrente usata e' di 2,5 A e,come immaginavo,la tensione e' del tutto ininfluente(e' logico che e' proporzionale solamente alla velocita' di rotazione del disco) per le basse velocita che arrivo attualmente.(anzi e' meglio tenerla la piu' bassa possibile per non scoccare scintille e,con il circuito LC,sara' il motore stesso che si 'prelevera' la tensione opportuna)
            Se riesco a rimanere in equilibrio tra mani ,piedi e testa, vi mando il filmatino.(spero che mi crediate....)
            Ora,se riesco,domani faccio il circuito oscillante LC...
            Ciao

            P.S.Se volete possiamo anche spostare la discussione (free-energy),ma penso che qui sia meglio:essendo io il moderatore, posso seguirla meglio e posso modificare il primo post .Bye

            Edited by sandro-meg - 11/2/2005, 20:10

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            • CITAZIONE (Lowrence @ 8/2/2005, 16:21)
              Ecco perchè i motori omopolari sono stati trascurati e non hanno subito più sviluppi!
              Troppo ostici da trattare.

              ....così ostici che non si trovano sui libri di scqckuola....
              Fare si può! Volerlo dipende da te.

              Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

              Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
              Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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              • Ragazzi se qua non ci sono io ad azzufarmi con voi rimanete in rigoroso silenzio?
                Ci penso io a rivitalizzarvi....vi ricordate il mio famoso discorso su come alimentare il generatore omopolare? Ebbene dopo che tutti,all'inizio (con qualche eccezzione poi...), mi siete saltati adosso dicendomi che sparavo cazzate, be io oggi ho finalmente provato che quello che pensavo e' in realta' esatto.
                Ho speso ben 30 euri solo di condensatori (e non ho ancora finito sigh !!! ) e mi sono costruito un bel oscillatore con i consigli del mitico Teslacoil (sapete l'oscillatore Royer...).

                Ebbene: il DISCO GIRA ALIMENTATO DA UN CIRCUITO OSCILLANTE !!!!!

                Ho avvolto 5 metri di cavo rosso/nero da 1mm su un pezzo di legno (induttanza di 0,21 mH),ho usato 3 condensatori MKP da 2,7 uF l'uno (8,1 uF totali).La frequenza di risonanza e' quindi pari a 3,8 Khz.Poi ho alimentato l'oscillatore in modo di avere una tensione d'uscita di 31 Vrms e quindi una corrente di circa 6 A (attenzione sto parlando di potenze reative e non attive).Poi ho usato due soli diodi shotky (mc2545) in serie tra la bobina e i condensatori in modo da creare 2 percorsi della corrente.A questo punto ho inserito il motore omopolare in serie a uno dei due diodi (corrente pulsante) e il magnete ha cominciato a girare. Logicamente il rendimento non e' il massimo poiche' al posto dei 6 ampere rms in verita' ne giravano solo 3......ma il principio c'e',l'ho sperimentato/provato e ora basta solo adattarlo (molto semplice d'altronde).
                Volete le prove o vi basta la mia parola? Comunque poiche' ho perso un bel po di tempo e soldi (tra magneti e componenti), ora voglio fare le cose per bene e farmi un bel motore omopolare con il mio bel circuitino fisso e ad alto rendimento.
                Quindi,se siete d'accordo, ricomincio ad aggiornare la prima pagina dicendo che la controforza esiste e si attua sulle spazzole (vedi post precedente) e che l'alimentazione/potenza-generata puo' essere anche prelevata da un circuito oscillante (anzi preferibilmente,se vi rileggete i vecchi post).
                E voi,in questo tempo, avete migliorato la 'fem'?
                Ciao

                P.S.Alimentazione d'ingresso sui 15 V e consumo 1 A in oscillazione libera senza motore omopolare inserito(nessuna variazione rilevata all'inserimento del motore,anche a causa della bassa velocita' raggiunta).L'alto consumo e' dovuto alle alte correnti che mi scaldavano i fili (molto fini essendo un circuito di prova).Il rendimento e' sicuramente migliorabile.

                Edited by sandro-meg - 16/2/2005, 23:01

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                • Bel colpo Sandro !!!!! Ti faccio i miei più sinceri complimeti. Tra l'altro non sapevo neppure che avevi realizzato un motore funzionante.
                  Per raddopiare la corrente nel motore sfruttando le due semionde, perchè non provi a sostituire i due diodi con un ponte di Gretz? Dovrebbe funzionare e la prova è semplicissima da fare.
                  Che la forza di reazione fosse sui contatti ormai era saputo mancava la solo la conferma sperimetale. A questo punto credo sia giustissimo aggiornare il messaggio iniziale: abbiamo lavorato alla Galileo quasi alla perfezione: 1) osservazione del fenomeno; 2) creare un modello fisico/matematico del fenomeno; 3) Verifica sperimentale.
                  Per renderlo perfetto dovremmo fare anche la prova del nove ossia se togli i contatti struscianti e fissi tutto solidamente il motore non deve girare più. Ed anche se alla pila è permesso di ruotare fissata al disco il tutto non si deve muovere.

                  Adesso però ti tocca.....postaci gli schemi di come hai fatto il circuito risonante, e se puoi qualche foto del tuo prototipo di motore omopolare che lo voglio ammirare.

                  Per quanto riguarda la fem....ci sto ancora pensando. Tra l'altro ho, e mi dispiace usare quasta parola, "la senzazione" che il rogosky non funzioni , di sicuro non con un solo magnete. Spero di procurarmi presto dei magneti per fare delle prove. Ho trovato sparse per la rete delle idee interessanti ma purtroppo oltre hai mezzi mi manca il tempo fisico per fare prove. In attesa di tempi migliori faccio a Sandro le seguenti domande?

                  1) Hai provato a fissare il disco al magnete?
                  2) se si il tutto gira ancora? Ha la medesima coppia o differente rispetto al rotore staccatto (tieni presente che una volta fissato il magnete l'inerzia del rotore aumenta)?
                  3) ha rilevato altre forze di tipo traslatorio?

                  Il problema più duro non è tanto quello della fem ma casomai dei contatti struscianti: almeno io non sono riuscito a trovare un metodo che mi permetta di avere contatti saldati, ma temo non sia possibile. Come ha verificato Sandro la forza di reazione si scarica sui contatti struscianti , se quasti fossero fissi le forza si annullerebbero e addio rotazione. Qualcuno ha qualche idea?

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                  • Hola All!


                    CITAZIONE
                    postaci gli schemi di come hai fatto il circuito risonante



                    Faccio io con questa nuova versione estremamente + potente
                    Tesla coil con oscillatore ROYER
                    Lo schema e' quello di un tesla ( che si vede nell' immagine sotto ) ma e' facilmente convertibile
                    ad oscillatore per il motore omopolare e/o riscaldatore ad induzione semplicemente levando il
                    commutatore selettore dell' inviluppo ( da fissare stabilmente nella posizione 100Hz ) e sostituendo
                    il condensatore C1 con un elettrolitico da 680uF 400V del tipo a bassa ESR-ESL ( per impieghi
                    switching ad alta corrente ed alta frequenza )

                    dimensionando adeguatamente le bobine L6 L1 ed L2 e sostituendo a C2 e C3 altri condensatori
                    di valore opportuno ( in particolar modo e' richiesta una elevatissima corrente palleggiabile, e'
                    consigliabile metterne decine in parallelo ), si potrebbe riuscire a fargli erogare fino a 9 kW di
                    potenza alimentazione ( 300Vcc 30A )
                    Giocando sui valori di L1, L2 ( devono essere pero' uguali ed avvolte in bifilare ) e su quelli dei
                    condensatori C2 e C3 si puo' variare la frequenza
                    Cosi' com'e' il circuito e' progettato per 1,5 kW max e frequenza di lavoro 100 KHz circa, la tensione
                    di alimentazione puo' variare dai 10V ai 230V ( anche se e' sconsigliabile accenderlo direttanmente
                    dalla rete fino a che NON si e' sicuri che la riesca a reggere realmente ), e' ovvio che variando la
                    tensione di ingresso anche la potenza d' uscita varia


                    Con una versione leggermente maggiorata del circuito ( 3kW ) io e Delta HF siamo riusciti a portare
                    all' incandescenza rottami metallici ( per induzione, infilandoceli dentro nella bobina di lavoro )
                    e a far passare tanta corrente nel cavo delle bobine primarie da surriscaldare il filo di rame, sciogliere
                    la guaina isolante e mandare in corto le spire ( piccolo dettaglio, il cavo era da 25mmQ, NON e' un
                    errore di stampa, VENTICINQUE millimetri quadri, largo quanto un dito dunque!!!! )

                    Provateci anche voi, funziona sul serio e ne vale la pena!

                    Attached Image

                    Attached Image

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                    • Grosso OT per teslacoil (perdonatemi)

                      Hai mai provato a relizzare l'arco canterino con quelle tue magnifiche macchine per i fulmini? Dicono che suoni meraviglisamente. Hai riscontro?

                      Ciao
                      Docrates


                      PS Caro teslacoil , anchio sono contrario all'uso dell' ossido di diidrogeno, ma non tutti sanno che ancora peggio è l'idrato di idrogeno. Non c'è paragone.

                      Commenta


                      • Se non sono grossi Tesla si annoia....
                        Scherzi a parte,penso che possa bastare,almeno per le mie esigenze, un normale circuito royer,gia' quello di 1,5Kw e' sovradimensionato rispetto alle mie esigenze.
                        Per lo schema,be' e' quello classico gia' postato da Tesla,io ora devo solo ricablarlo e cominciare ad usare una indutanza seria avvolta su toroide per diminuire le perdite e aumentare il q del circuito risonante.(attualmente troppe perdite a vuoto dovute all'avvolgimento fatto in aria)
                        Di condensatori nuovi non ne compro altri.....aspetto una fiera dell'elettronica se semmai pensero' di aumentare le capacita'.Per quanto concerne l'uso del ponte dei diodi,be e' controproducente....ti ricordo che noi non dobbiamo anullare l'oscillazione ma solamente intercettare la corrente che viene palleggiata tra C e L ed inoltre piu' diodi inserisci piu' diminuisci la tensione di oscillazione.
                        Per migliorare il rendimento basta far girare due motori omopolari sullo stesso asse:i due diodi alimentano alternativamente i due motori (stesso verso di rotazione).Piu' semplice di cosi'....
                        Attenzione che noi dobbiamo previleggiare la corrente al posto della tensione mentre il trasformatore di Tesla lavora esattamente all'incontrario.Appeno trovo dei parametri decenti vi posto i valori di L e C.I fet possono bastare i IRF630 (250v e 10 A).
                        Per i filmati.......appeno ho qualcosa di decente in mano vi mando i filmatini.
                        CITAZIONE
                        1) Hai provato a fissare il disco al magnete?

                        Il mio motore sta girando in questa maniera.Per il resto aspetta che abbia un circuito piu' serio.
                        Ciao

                        Edited by sandro-meg - 17/2/2005, 09:02

                        Commenta


                        • Sembra facile...ma c'e' sempre qualche inconveniente...
                          Speravo di riuscire ad usare almeno meta' valore rms della corrente per far girare il disco ma,purtroppo, siamo ancora piu' in basso....circa 1/4 e forse meno.
                          Il fatto e' che essendo la tensione sfasata di 90 gradi,quando la corrente e' al massimo,la tensione si trova gia' allo 0 e,inoltre, fino all'inversione di corrente non otteniamo piu' potenza disponibile.
                          Questo vuol dire che dobbiamo per forza lavorare con correnti/tensioni piu' elevate e di riuscire a lavorare con il doppio asse come descritto nel post precedente.
                          C'e' un fatto da analizzare ma che non porta a nulla(o si??).......dopo che la corrente si e' portata al massimo valore,la tensione comincia a essere di segno opposto rispetto al valore della corrente.Ma attenzione che anche la fem (se si svilupasse) avrebbe lo stesso segno.Il brutto e' che non sembra che abbiamo nessuna potenza reale da poter far girare il disco.(capito il trucchetto?Peccato,sarebbe stato bello....er capire di che parlo fatevi pure lo schemino delle tensioni/correnti sfasate di 90 gradi e capirete al volo tutto quanto)
                          Per ritornare a sfruttare l'intera semionda di corrente,non dobbiamo usare i diodi ma bensi' un'altro doppio circuito usando dei fet e comandati da un'impulso sfasato di 90 rispetto alla tensione.Funzionera? Chi vivra' vedra'......
                          Ciao

                          Edited by sandro-meg - 18/2/2005, 09:23

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                          • Hola Sandro!
                            Hola All!

                            Per lo schema,be' e' quello classico gia' postato da Tesla,io ora devo solo ricablarlo e cominciare ad usare una indutanza seria avvolta su toroide per diminuire le perdite e aumentare il q del circuito risonante.(attualmente troppe perdite a vuoto dovute all'avvolgimento fatto in aria)

                            Invece generalmente l' aria dovrebbe riuscire a darti il Q piu' alto in assoluto, certo, le spire le dovrai realizzare in lastra di metallo sottile di
                            spessore ma quanto piu' grande possibile ed avvolgere le spire sovrapponendole una sull' altra a mo di spirale piatta.

                            ricordati che l' avvolgimento deve essere in bifilare ( anzi in "bilastrale" ) quindi appaia due lastrine uguali ed avvolgile su loro stesse in
                            contemporanea


                            [QUOTE]Attenzione che noi dobbiamo previleggiare la corrente al posto della tensione mentre il trasformatore di Tesla lavora esattamente all'incontrario.QUOTE]

                            Poco male, il tesla e' formato da due circuiti risonanti accordati alla stessa frequenza e mutuamente accoppiati magneticamente in maniera
                            lasca per lasciare libera l' oscillazione dei due circuiti LC
                            Al contrario dei trasformatori ( che invece lavorano accoppiati magneticamente in maniera quanto piu' stretta possibile e per tanto hanno
                            un rapporto di trasformazione pari al rapporto spire ) le bobine di tesla presentano un rapporto di conversione pari al RAPPORTO DELLE
                            IMPEDENZE, nell LC secondario si cerca di mantenere l' impedenza molto alta e in quello primario molto bassa per avere il maggior rapporto
                            di tensione possibile ( questo significa si tantissima tensione in uscita dal secondario, ma anche TANTISSIMA CORRENTE circolante nel PRIMARIO )

                            Da quello che sembra la tensione secondaria NON ti serve, pero' la corrente primaria NON ti dispiace affatto!


                            Speravo di riuscire ad usare almeno meta' valore rms della corrente per far girare il disco ma,purtroppo, siamo ancora piu' in basso....circa 1/4 e forse meno.
                            Il fatto e' che essendo la tensione sfasata di 90 gradi,quando la corrente e' al massimo,la tensione si trova gia' allo 0 e,inoltre, fino all'inversione di corrente non otteniamo piu' potenza disponibile.
                            Questo vuol dire che dobbiamo per forza lavorare con correnti/tensioni piu' elevate e di riuscire a lavorare con il doppio asse come descritto nel post precedente.
                            C'e' un fatto da analizzare ma che non porta a nulla(o si??).......dopo che la corrente si e' portata al massimo valore,la tensione comincia a essere di segno opposto rispetto al valore della corrente.Ma attenzione che anche la fem (se si svilupasse) avrebbe lo stesso segno.Il brutto e' che non sembra che abbiamo nessuna potenza reale da poter far girare il disco.(capito il trucchetto

                            Per il tuo motore il fatto che la tensione sia sfasata di 90° rispetto alla corrente NON e' affatto importante, a lui basta che la corrente ci
                            sia, ed anche parecchia!

                            Guardala sotto questo punto di vista, un circuito con bobina, condensatore e resistenza tutti in serie a circolo chiuso
                            se fai circolare corrente in risonanza, la L e la C NON si dissipano alcuna potenza perche' la tensione e la corrente ai loro
                            capi sono sfasate tra loro di 90°, ma la corrente circolante in tutto il circuito sara' sfasata di una percentuale inferiore
                            al 90° a causa della presenza della componente resistiva.

                            NON e' ancora finita, ai capi della resistenza la corrente sara sempre e solo in fase con la tensione, tutta la potenza
                            che finisce sul motore e' dunque potenza attiva!!!!!

                            Prova a farti uno schizzo del modello e scoprirai che avevi torto!

                            Commenta


                            • CITAZIONE
                              Invece generalmente l' aria dovrebbe riuscire a darti il Q piu' alto in assoluto, certo, ....

                              Ma va? Pensavo che avvolgendo in un torroide abbastanza tosto (saturazione alta) si potesse migliorare il tutto.Ho fatto un po di prove e in effetti l'onda non risultava piu' sinusoidale ma ad onda quadra (pensavo che il problema fosse dovuto alla sautrazione del toroide).Provero a seguire il tuo consiglio.
                              CITAZIONE
                              Per il tuo motore il fatto che la tensione sia sfasata di 90° rispetto alla corrente NON e' affatto importante, a lui basta che la corrente ci sia, ed anche parecchia!
                              Guardala sotto questo punto di vista, un circuito con bobina, condensatore e resistenza tutti in serie a circolo chiuso
                              se fai circolare corrente in risonanza, la L e la C NON si dissipano alcuna potenza perche' la tensione e la corrente ai loro capi sono sfasate tra loro di 90°, ma la corrente circolante in tutto il circuito sara' sfasata di una percentuale inferiore al 90° a causa della presenza della componente resistiva.
                              NON e' ancora finita, ai capi della resistenza la corrente sara sempre e solo in fase con la tensione, tutta la potenza
                              che finisce sul motore e' dunque potenza attiva!!!!!

                              Hai perfettamante ragione e,molto probabilmente,mi sono espresso male.Il problema deriva dal'utilizzo dei due diodi al posto di un circuito.Superficialmente ho pensato che i diodi avrebbero funzionato seguendo l'onda di corrente e quindi sarebbe stato tutto piu' semplice.Il problema e' che loro seguono l'onda di tensione (come normale che sia) e quindi ecco il perche' del problema di avere solamente 1/4 o meno della corrente disponibile(osservando con l'oscilloscopio ho visto che il diodo commutta seguendo solamente la tensione e questo penalizza la rotazione del motore,anzi in certi casi non potrebbe nemmeno girare).Il discorso della fem e della potenza attiva e' invece solamente una idea che mi e' venuta dopo aver pensato al circuito con i fet.(chiusura e selezione del percorso di corrente)
                              Quello che hai detto e' perfettamente vero,ma ricordati che non siamo in presenza di una resistenza ma di un motore che crea una fem.(e' solo una curiosita' ma voglio vedere come si comporta il circuito,sicuramente e' come avevo gia' presupposto tempo fa e che tu hai ribadito ).

                              Per meglio spiegarti il problema ti ho aggiunto questa schermata.Come vedi ora non e' che abbiamo un circuito propriamente oscillante....il problema e' dovuto sia all'induttanza avvolta su torroide (onde quadre al posto di sinusoide) sia dell'inserimento di una resistenza da 10 ohm al posto del motore per visualizzare l'andamento della corrente.
                              Allora la fdo gialla(in basso) e' la tensione che si misura ai capi della resistenza (10 ohm con sonda 10x),la fdo verde(in alto) e' la tensione ai capi del circuito LC(sonda 100x).Logicamente sto usando 2 diodi opposti collegati tra il terminale di L e C (creazione di un'unico verso di corrente) e la resistenza e' in serie ad un diodo. Se dividi la fdo verde in 4 stadi ,vedrai che la corrente scorre solamente quando la tensione e' negativa...e' un po difficile da vedere ma capibile.
                              A un primo sguardo ti appare come se la corrente scorre per meta tempo (un andamento brusco e poi ritorna dolcemente allo 0).In verita' la corrente reale e' meta' di quella osservata(la prima parte solo),l'altra e' dovuta alla capacita' parassita della resistenza:il fenomeno e' molto meglio visibile se inserisco il motore al posto della resistenza(nessuna capacita' residua)
                              Se ho tempo ti posto l'andamento con la bobina avvolta in aria (la fdo e' molto meno distorta) e inoltre quando inserisco il motore al posto della resistenza,le fdo ritornano ad avere un andamento piu' 'umano' .
                              Quindi l'unica possibilita' che ho per sfruttare l'intera onda di corrente e' di crearmi un circuitino con 4 fet (2 per ogni circuito)Ci siamo capiti ora?
                              Ciao

                              Edited by sandro-meg - 18/2/2005, 19:18

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                                Nella seconda figura ho inserito i due diodi e sto misurando la corrente su un ramo dei diodi.(leggera modifica di frequenza e allungo del tempo della corrente dovuto alla capacita' dei diodi e capacita'/resistenza della sonda )
                                Nella terza figura ho inserito una resistenza da 10 ohm e la frequenza si e' spostata notevolmente (capacita'parassite sia della resistenza sia dei diodi).
                                Che dici? Mi pare che non si possono usare i diodi oppure si?Misurando ai capi del diodo ottengo un'impulso di tensione di durata 1/4 del periodo (cioe' quando tensione e corrente sono concordi) ma inserendo anche una piccola resistenza la durata si allunga (come figura 2 che sembra che il diodo conduca per l'intero semiperiodo ).
                                Ora provo a vedere di modificare il circuito usando i fet al posto dei diodi:speriamo bene...
                                Ciao
                                P.S.I riferimenti a 0 della corrente della seconda e terza figura,sono stati spostati leggermente(circa 1 volt in basso).
                                P.S.S. Senti aumentando la capacita',aumento di molto anche la corrente che mi ci vuole in ingresso (ho al massimo 30 v 2,6 A) e l'alimentatore si siede....Ho provato allora a diminuire la induttanza ma poi non vuole oscillare....Conosci per caso un oscillatore migliore o hai da consigliarmi qualche trucco (a me 'basterebbero' 30-40 A ma utilizzando il mio alimentatore).

                                P.S.S.S. Utilizzando solo questo oscillatore ho constatato che bisogna inserire un casino di corrente (non molto pratico) per poterne avere altrattanti in uscita (I uscita e' circa uguale=I ingresso *2). A questo punto,bisogna per forza crearsi un secondario risonante alla stessa frequenza per poter abbassare la tensione e aumentare proporzionalmente la corrente.Inoltre l'utilizzo dei diodi (meno di 0,5 v di caduta non si trovano) possono essere nuovamente sostituiti da dei FET comandati da un circuitino.Questa e' l'unica possibilita' che io vedo a meno di non avere alimentatori da decine di ampere....Che ne dici? Piano piano viene fuori una specie di Tesla alla -1

                                Edited by sandro-meg - 20/2/2005, 11:24

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                                • C'è una prova che credo che ancora non sia stata mai fatta, e prego cortesemente qualcuno che ha un prototipo fuzionante di effettuarla perchè permetterebbe di capire definitivamente la storia se il campo magnetico ruota col magnete oppure sta fisso. La prova è la seguente:
                                  Connettere meccanicamente il magnete alla struttura che sostiene la batteria e i contatti struscianti, tenere fisso il disco e far si che la struttura magnete-contatti sia libera di muoversi.
                                  Ho ragione di pensare che data corrente, la struttura entri in movimento.

                                  Grazie per la collaborazione
                                  Docrates

                                  Edited by Docrates - 21/2/2005, 12:38

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                                  • Ciao Doc,
                                    penso che sia molto difficile,per me, riuscire a testare quello che vuoi.Il mio motore e' gia' complicato farlo girare......forse se riesco a farmi un bel circuito oscillante e trovo un grande magnete,riusciro a farti quella prova.(tra qualche anno? )
                                    Bye

                                    Commenta


                                    • Hola All!


                                      Mi scuso se in questi giorni sono pochissimo presente a causa di impegni di lavoro ( 1 ora
                                      di straordinari per ogni giorno della settimana e 7 ore di sabato ( se becco chi ha il coraggio
                                      di dire che NON c'e' lavoro o che il tasso di disoccupazione e' elevato....... ), e di una rete LAN
                                      con relativo server linux installata a casa ( che ancora NON e' stata terminata del tutto )


                                      Per ora posto solo una brevissima risposta ( devo anche andare a nanna! ) ma mi prometto di
                                      rispondere piu' approfonditamente PRIMA O POI


                                      NON e' vero che la corrente circolante e' sempre pari a circa 2 volte la corrente d' ingresso:

                                      Sappiamo che la tensione piccopicco ai capi del circuito risonante e' sempre pari alla
                                      tensione d' ingresso moltiplicata per pigreco ( salvo qualche piccola perdituccia )

                                      Prendi questa tensione e dividila per l' impedenza di uno dei due componenti del circuito
                                      risonante a tua scelta ( L o C e' ininfluente, in condizioni di risonanza si equivalgono ) ovviamente
                                      calcolata alla specifica frequenza di risonanza ed otterrai la corrente piccopicco circolante nel
                                      sistema risonante ( salvo piccole perditucce )

                                      ora dividila per 2 se vuoi la corrente di picco oppure per 2 radice di 2 se vuoi la corrente RMS,
                                      fine del problema!

                                      Da qui' scaturivano tutti i miei consigli sui condensatori ESAGERATI e la bobina di risonanza in
                                      lastra di rame o simili, tutti accorgimenti per mantenere molto bassa l' impedenza del circuito
                                      risonante ( e quindi molto alta la corrente circolante! )


                                      Per quanto riguarda le bobine in aria invece il discorso e' il seguente:
                                      un nucleo in ferrite NON e' affatto usabile a causa della sua saturazione precoce, un nucleo
                                      in POLVERE DI FERRO invece incomincia ad essere piu' usabile ( e' un materiale molto simile
                                      alla ferrite, spesso sono confusi tra loro anche se agli occhi di un esperto di magnetici
                                      dovrebbe saltare subito fuori la differenza )
                                      Anche la polvere di ferro pero' ha i suoi limiti...... limiti che si possono cmq superare
                                      inserendo un bel TRAFERRO calcolato e magari anche regolabile!
                                      ho visto toroidi traferrati segandoli brutalmente su un lato con la smerigliatrice angolare,
                                      e' una via che potresti percorrere anche tu anche se probabilmente otterresti un lavoro
                                      piu' preciso, pulito ed anche regolabile recuperando un trasformatore switching con nucleo
                                      a doppia E o ad E-I liberamente smontabile e riconfigurabile.


                                      Ritorniamo a bomba al tuo problema..... di la verita' che NON hai affatto pensato alla possibilita'
                                      di realizzare un oscillatore alimentabile a rete rettificata e filtrata ( con correnti all' interno della
                                      bobina piu' umane nell' ordine di qualche ampere quindi con parecchie spire di filo elettrico normale )
                                      da accoppiare poi ad un secondo circuito risonante alla stessa frequenza del primo ma con sole
                                      3-4 spire di TUBO DI RAME e MEGACONDENSATORI di risonanza, in grado di gestirsi 200-300A
                                      come se niente fosse?

                                      Anche in questo caso il motore dovrebbe girare benissimo, come vantaggio hai quello di essere
                                      totalmente isolato dalla rete e di NON avere troppi problemi con l' oscillatore malamente caricato
                                      su una sola semionda.

                                      Tieni presente che il tuo gingillo NON seguira' le regole dei trasformatori perche' il coefficiente di
                                      accoppiamento e' molto basso e c'e' la presenza di due circuiti risonanti alla medesima frequenza
                                      ( dimenticati dunque il rapporto spire )
                                      seguira' invece le stesse regole delle bobine di tesla, quindi la tensione d' uscita sara' pari al
                                      rapporto di impedenza tra i due circuiti risonanti moltiplicata per la tensione d' ingresso ( la
                                      corrente al rapporto inverso )


                                      Si nota che con il doppio sistema risonante in teoria il circuito NON dovrebbe assorbire corrente
                                      se il motore NON ha caduta di potenziale al suoi capi ( in realta' qualche piccola perdituccia c'e' sempre )


                                      Io vado a nanna.... tu intanto pensaci......

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                                      • Ciao Tesla,
                                        hai ragione per quanto riguarda il discorso della corrente (parlando teoricamente),ma io affermavo che poiche' uso un alimentatore reale che al massimo fornisce una corrente di tot ampere (2,5 nel mio caso) la corrente circolante nel LC puo' essere al massimo moltiplicata x2.(ho fatto varie prove e l'alimentatore mi si siede......la corrente va a fondo scala e la tensione fornita diminuisce.....piu' di quel rapporto non si va') Sbaglio qualcosa(mi pare corretta la mia deduzione,anche riguardo alle potenze/correnti in gioco)?
                                        Per la questione del torroide,io ho proprio usato uno in polvere di ferro e anche abbastanza grande......non ci avevo pensato alla possibilita' di segarlo,ehehe povero mio toroide ,questa settimana lo viviseziono!!!Io avevo ripiegato per un'avvolgimento fatto a torroide ma senza....torroide (aria).In questo modo le linee magnetiche si chiudono (meno flussi dispersi) e non saturo il materiale (aria.....).Dovrebbe migliorare leggermente il q e rimanere una bella oscillazione.
                                        Dulcis in fondo la questione pricipale(e cioe' il TESLA -1).......sai che ho un po di paura si usare direttamente l'alimentazione di rete?
                                        Sai non vorrei rimanerci fulminato......dovrei fare le cose per benino e mettere un po di sicurezze,preferisco usare il mio alimentatore da 100W massimi e lavorare a livelli di sicurezza.Quindi penso di usare proprio un circuito simile ma come fonte d'ingresso il mio alimentatorino (30V,2,5 A) e lavorare con il secondario in risonanza.
                                        Che ne dici.....penso che la riuscita sia la medesima,logico avro' meno prestazioni ma piu' sicurezza e meno problemi da affrontare (correnti di 200-300A richiedono fili adeguati.....dubito che i miei magnetini possano sopportarli(schizzerebbero sulla luna )).
                                        Inoltre hai centrato il problema,non voglio assolutamente far consumanre energia al circuito risonante fintanto che il motore non giri,e' questa l'idea che mi stuzzica...
                                        Ciao Tesla e grazie dei consigli,aspetto una tua conferma o smentita o SIGNORE DELLE RISONANZE

                                        Edited by sandro-meg - 22/2/2005, 16:39

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                                        • Hola Sandro!
                                          Hola All!

                                          CITAZIONE
                                          hai ragione per quanto riguarda il discorso della corrente (parlando teoricamente),ma io affermavo che poiche' uso un alimentatore reale che al massimo fornisce una corrente di tot ampere (2,5 nel mio caso) la corrente circolante nel LC puo' essere al massimo moltiplicata x2.(ho fatto varie prove e l'alimentatore mi si siede......la corrente va a fondo scala e la tensione fornita diminuisce.....piu' di quel rapporto non si va') Sbaglio qualcosa(mi pare corretta la mia deduzione,anche riguardo alle potenze/correnti in gioco)?



                                          Beh, le formule che ti ho fornito io NON tengono affatto in considerazione le perdite e il consumo da
                                          parte dell' eschimese ( o piu' che altro dai diodi di rettificazione, considerabili i principali indiziati delle
                                          perdite )


                                          CITAZIONE
                                          Per la questione del torroide,io ho proprio usato uno in polvere di ferro e anche abbastanza grande......non ci avevo pensato alla possibilita' di segarlo,ehehe povero mio toroide ,questa settimana lo viviseziono!!!Io avevo ripiegato per un'avvolgimento fatto a torroide ma senza....torroide (aria).In questo modo le linee magnetiche si chiudono (meno flussi dispersi) e non saturo il materiale (aria.....).Dovrebbe migliorare leggermente il q e rimanere una bella oscillazione.



                                          Stai attento perche' se il diametro del toro NON e' abbastanza grande rispetto alla sezione della
                                          parte avvolta rischi di mortificarne pesantemente il Q, allora tanto varrebbe farne uno a spirale cilindrica
                                          di cui sei sicuro del funzionamento.
                                          Le mie condoglianze piu' sentite per il tuo povero nucleo toroidale


                                          CITAZIONE
                                          Dulcis in fondo la questione pricipale(e cioe' il TESLA -1).......sai che ho un po di paura si usare direttamente l'alimentazione di rete?
                                          Sai non vorrei rimanerci fulminato......dovrei fare le cose per benino e mettere un po di sicurezze,preferisco usare il mio alimentatore da 100W massimi e lavorare a livelli di sicurezza.Quindi penso di usare proprio un circuito simile ma come fonte d'ingresso il mio alimentatorino (30V,2,5 A) e lavorare con il secondario in risonanza.



                                          Salire un poco con la tensione e' un modo per ridurre un po le perdite.
                                          Se vuoi stare basso di tensione ( con 30V cmq la tensione piccopicco ai capi del circuito risonante e' gia
                                          abbastanza alta da sentirla pizzicare con le dita ) dovrai aumentare un po la corrente.
                                          magie purtroppo NON se ne possono fare, il royer NON e' un dispositivo free-energy!


                                          CITAZIONE
                                          Che ne dici.....penso che la riuscita sia la medesima,logico avro' meno prestazioni ma piu' sicurezza e meno problemi da affrontare (correnti di 200-300A richiedono fili adeguati.....dubito che i miei magnetini possano sopportarli(schizzerebbero sulla luna &nbsp).



                                          Fili???? e chi ha parlato di fili????
                                          io sono passato subito alle sbarre e ai tubi di rame!
                                          in realta' se i tuoi nuclei magnetici NON riescono a sopportarlo vanno semplicemente in
                                          saturazione e tutto finisce li dov'e'......
                                          E' cmq difficile raggiungere tale condizione con il traferro, specie se poi le spire interessate
                                          alla corrente elevata sono poche.


                                          CITAZIONE
                                          Inoltre hai centrato il problema,non voglio assolutamente far consumanre energia al circuito risonante fintanto che il motore non giri,e' questa l'idea che mi stuzzica...



                                          Il royer e' decisamente il circuito che fa per te.
                                          Dovrai pero' lavorarci su un poco per migliorare il Q e diminuire le perdite nel circuito risonante,
                                          idealmente se fosse fatto con superconduttore le perdite nel circuito si ridurrebbero a qualche
                                          watt dissipato nei finali e nei componenti che ci ruotano attorno e basta.


                                          CITAZIONE
                                          Ciao Tesla e grazie dei consigli,aspetto una tua conferma o smentita o SIGNORE DELLE RISONANZE  



                                          ESAGERATO!

                                          Vai avanti cosi' cmq, sei sulla buona strada.

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                                          • Hola Sandro!
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                                            CITAZIONE
                                            Quindi l'unica possibilita' che ho per sfruttare l'intera onda di corrente e' di crearmi un circuitino con 4 fet (2 per ogni circuito)Ci siamo capiti ora?



                                            OK, credo di aver capito, ma purtroppo le cose NON stanno cosi'
                                            anche i MOSFET e gli IGBT hanno dellel cadute di tensione ai loro capi,
                                            ( i mosfet presentano una resistenza fissa in conduzione netta e una
                                            tensione variabile in funzione della corrente circolante, gli IGBT invece
                                            presentano una tensione di caduta costante ed una resistenza in
                                            chiusura variabile inversamente con la corrente )

                                            In buona sostanza, avrai sempre e comunque qualche frazione di volt
                                            di perdita...... dovrai conviverci purtroppo!

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                                            • Ciao Tesla,
                                              sono andato un po avanti con gli esperimenti e,sono arrivato ad avere gia' 10 Ampere con 7 volt.Non male se consideri che uso sempre il mio alimentatore (30V-2,5A)
                                              Ci sono riuscito creandomi un'altro circuito risonante,e sono riuscito ad accordarlo e.... uala.....
                                              Purtroppo il limite del circuito fornito sono i Zener da 10 V che mi fanno 'sedere' il circuito quando voglio accordare il secondario (per ora lo accordo usando sempre il circuito risonante...lo so non e' molto professionale ma e' efficace:questo mi comporta che,essendo il secondario con capacita grosse e induttanze piccole,la tensione fornita dall'alimentatore cala a 2-3 volt....il circuito non oscilla e io non so la frequenza).
                                              Ora basta che radoppio la corrente,abbasso la tensione a 2-3 volt e per me sono ok.
                                              Hai qualche consiglio su come accordare il secondario risonante ?
                                              Ho visto che hai capito il discorso sui diodi..... Anche se perdero' un po di tensione fa nulla,a me serve la corrente che rimanga su quel ramo di circuito (anche se diminuisce di valore)
                                              Ciao

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                                              • Hola Sandro!

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                                                CITAZIONE
                                                Purtroppo il limite del circuito fornito sono i Zener da 10 V che mi fanno 'sedere' il circuito quando voglio accordare il secondario (per ora lo accordo usando sempre il circuito risonante...lo so non e' molto professionale ma e' efficace:questo mi comporta che,essendo il secondario con capacita grosse e induttanze piccole,la tensione fornita dall'alimentatore cala a 2-3 volt....il circuito non oscilla e io non so la frequenza).



                                                Poco male, ti sara' sufficiente lascare un po di piu' l' accoppiamento tra primario e secondario, trattandosi di un doppio circuito risonante
                                                infatti la presenza di un secondario accordato fortemente accoppiato al primario e' un fastidio NON indifferente per l' alimentatore.

                                                Se hai realizzato il trasformatore su nucleo di polvere di ferro DEVI realizzarci anche un bel traferro ( se NON basta allargalo )
                                                se invece hai realizzato il trasformatore in aria, ti bastera' allargare le bobine

                                                Tieni presente che il K di cui avrai bisogno sara' qualcosa intorno agli 0,1 - 0,5 quindi in sostanza deve essere un bel po lasco per funzionare.


                                                Ti consiglio poi un altra prova, per ora hai usato un circuito risonante parallelo nel secondario, giusto?
                                                Forse nel tuo caso ti converrebbe passare al circuito risonante serie.

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                                                • Hola Sandro!
                                                  Hola All!

                                                  Ah, per accordare il secondario risonante puoi deformare un po le spire ( se l' avvolgimento e' in aria ) oppure puoi trovare il modo
                                                  di far scorrere una presa intermedia sull' avvolgimento ( difficile quando si parla di poche spire, poca tensione e tanta corrente )

                                                  Infine, un metodo un po becero ma funzionale consiste nel prendere in mano uno dei cavi di collegamento alla bobina e deformarlo a
                                                  piacere, magari arrotolandolo su se stesso un paio di volte ( induttanza serie aggiuntiva )


                                                  Purtroppo l' accordo del secondario e' piuttosto difficile da fare se l' avvolgimento NON e' in aria, in quelle condizioni e' meglio
                                                  procurarsi un nutrito gruppetto di condensatori differenti e divertirsi a fare i serieparalleli

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                                                  • Ciao Tesla,
                                                    grazie per le info.Ho un po abbandonato l'omopolare (anche il MEG)..sto periodo ho poco tempo libero per sperimentare.Comunque appeno ho un po di tempo sviluppo meglio l'alimentatore anche se oramai ho visto che la mia idea funziona e ha solo bisogno di essere ottimizata.Pensa se usasi il nucleo in Permalloy del mio Meg,dovrei avere ottimi risultati di rendimento e dimensioni minime....
                                                    Penso che fino a maggio restero' fermo.........
                                                    Ciao

                                                    Commenta


                                                    • Tempo fa si era parlato da qualche parte nel forum della possibilità di utilizzare la terra come fosse un generatore omopolare. Ci ho pensato un po' e ho una notizia buona e una cattiva.

                                                      La buona:
                                                      Si è possibile, i chilometri di cavo che stanno stendento al polo nord "forse" non sono per lo studio delle aurore boreali. FREE ENERGY ? si stavolta direi proprio di si.

                                                      La cattiva:
                                                      Velocità della terra=0,436m/s all'equatore; Campo magnetico terrestre medio B=0,05 mT; tensione eventualemente generata da un cavo di 1m è E=-Blv=0.021 mV. Il che equivale a dire che per 1V di tensione occorre un cavo di 46Km!

                                                      Salvo qualche intuizione di qualcuno (che spero abbia già avuto al polo nord) la vedo in pratica difficilmete realizzabile.


                                                      Ciao
                                                      Docrates

                                                      Commenta


                                                      • cari tutti,

                                                        finalmente ho potuto smontare un magnetron ed ho i 2 magneti per realizzare l'eschimese.

                                                        oggi ho fatto la prima prova, ho avvolto circa 110 spire di filo da 1 mm su un rocchetto di plastica, ho fatto passare 1 A e tenendo il rotore in mano non si sente nessuna forza che tende a farlo ruotare.

                                                        il prossimo passo è far passare più corrente, montare il tutto su cuscinetti e fare in modo di poter tenere fissi i magneti.

                                                        in verità sono rimasto un pò deluso nel constatare che non prova a girare anche se in fin dei conti ho fornito una potenza di solo 1,5 W.

                                                        vedremo in seguito cosa succede


                                                        ciao

                                                        Commenta


                                                        • CITAZIONE (daniloz @ 21/3/2005, 22:25)
                                                          cari tutti,

                                                          finalmente ho potuto smontare un magnetron ed ho i 2 magneti per realizzare l'eschimese.

                                                          oggi ho fatto la prima prova, ho avvolto circa 110 spire di filo da 1 mm su un rocchetto di plastica, ho fatto passare 1 A e tenendo il rotore in mano non si sente nessuna forza che tende a farlo ruotare.

                                                          il prossimo passo è far passare più corrente, montare il tutto su cuscinetti e fare in modo di poter tenere fissi i magneti.

                                                          in verità sono rimasto un pò deluso nel constatare che non prova a girare anche se in fin dei conti ho fornito una potenza di solo 1,5 W.

                                                          vedremo in seguito cosa succede


                                                          ciao

                                                          Come era fatta la bobina? Era una rogosky? Se si hai provato con un magnete sopra ed uno sotto?
                                                          Con un solo magnete ho provato anche io e nulla succede, ma mi (adesso) torna che sia così. Secondo me non si dovrebbe muovere nanche con due (per la legge della sovrapposizione deglie effetti) ma un tizio sta brevettando una cosa del genere per cui ...tentar non nuoce.

                                                          Ciao
                                                          Docrates

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                                                          • ciao,

                                                            si, un rogowsky avvolto su un rocchetto da 50x 55 mm e foro da 20.
                                                            110 spire 0,97 mm isolate in teflon, resistenza 1,5 ohm.
                                                            due magneti 55 mm di diametro messi sia sopra e sotto che solamente da un lato.
                                                            corrente fino a oltre 10 A per qualche istante.
                                                            non si sente nessuna forza che tenda a far girare il rotore.

                                                            ciao

                                                            Commenta


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