CALDAIA A METANO O STUFA A PELLETS ??? - EnergeticAmbiente.it

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CALDAIA A METANO O STUFA A PELLETS ???

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  • CALDAIA A METANO O STUFA A PELLETS ???

    Salve, sono nuovo del forum, e dho una domanda per me diabolica. Stò ristrutturando casa ed ho installato una caldaia a condensazione, termoconvettori, cronotermostato, valvole termostatiche, sonda esterna. Ma "giocando" con il DoCet, il software dell'Enea per il calcolo della certificazione energetica del mio immobile scopro una cosa curiosa dal quale nasce la mia domanda. Se inserisco alla voce "riscaldamento" l'impianto che ho descritto ottengo una classe E. Se inserisco, al posto della caldaia a condensazione, una stufa a pellets, ottengo una classe A+. Per me è pazzesco... qualcuno sà spiegarmi come sia possibile? Non comprendo come una stufa a pellets possa farmi risparmiare, o inquinar meno rispetto una caldaia a metano. Insomma, è un combustibile che si trova in natura, come il legno, mica deriva dal catrame petrolifero. Proprio non mi và giù il fatto che malgrado i miei sforzi ho una classe bassa, mentre se avessi speso gli stessi soldi ma comprando una STUFA, avrei una classe A+.... IL MASSIMO DEL VOTO... ma a cosa mi serve coibentare ed isolare il mio appartamento se poi il generatore termico è ritenuto obsoleto ed altamente inquinante dall'Enea, malgrado 4 stelle UNI, a tal punto da svalutare così un'immobile??????

  • #2
    Ciao,dipende a cosa tiene conto per classificare l&#39;Enea, se l&#39;inquinameno o la resa o i costi finali,il pellet costa meno per ora di qualsiasi altro combustibile a parita&#39; di potenza prodotta e consumi, ecco perché forse é classificata cosi&#39;,ma non preoccuparti anche il pellets aumentera&#39; come é gi&agrave; accaduto, e non di poco come avviene col metano,sotto le pellets c&#39;é la condensazione a metano&#33;&#33;&#33; e l&#39;immobile comunque non viene svalutato economicamente parlando neanche se andasse a olio combustibile&#33;<br>Fidati che con la comdensazione a metano a lungo andare risparmi e ti da&#39; meno rogne &#33;<br>Ciao

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    • #3
      Il DoCet è un giocattolino con cui come scrivi giustamente si può giocare, ma a caval donato non si guarda in bocca, gli altri software non ti darebbero questa differenza abissale.<br>Comunque dubito che abbia commesso qualche errore.<br>La differenza sta nel fatto che il DoCet considera &quot;giustamente&quot; il pellets una fonte energetica rinnovabile mentre il metano no.<br>Quindi nella fonte di energia primaria mette a zero tutta l&#39;energia prodotta dalla caldaia a pellets.<br>Quanto alla convenienza della caldaia a metano rispetto alla stufa a pellets, che è l&#39;oggetto della discussione, ti rimando alla tabella linkata qua: <a href="?t=5264651" target="_blank">http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=5264651</a>
      Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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      • #4
        Ciao,si se tenesse conto anche e sporatutto il tempo perso per la pulizzia e lo smaltimento della cenere...<br>Se hai il metano e caldai a condensazione sei tranquillo al massimo pensa al solare termico per l&#39;ACS&#33;<br>Ciao

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        • #5
          @buran001: Ti ringrazio dell&#39;attenzione... in effetti avrei tanto voluto avere i pannelli solari ma ahimè mi son infilato in un condominio, che se pur piccolo, 4 unit&agrave;, è pur sempre un maledetto condominio. In effetti per l&#39;impianto di riscaldamento+ACS non mi son trattenuto. Oltre all&#39;impianto nuovo ho acquistato Vaillant EcoBlock 236/3-5 che la casa &quot;spaccia&quot; con un rendimento al focolare del 108%... il più alto in commercio fra le C. a cond. ed al posto dei vecchi termo in ghisa, che proprio oggi ho preso amazzate per farli a pezzi se nò col cavolo li caricavamo sul camion visto quanto pesano, ho installato Termoconvettori Aremec Climafon AE con ala automatica controllata da valvola termostatica, il tutto cmq controllato dal bel cronotermostato a programmi variabili. E&#39; un pc in miniatura.<br><br>@Dotting: supponevo che il metro di misura fosse quello da te descritto. In effetti era l&#39;unica plausibile come risposta, cioè che il pellet, derivante dal legno, produca CO2 tanto quanto un albero ne possa smaltire, inoltre le ceneri son ottime come concime (ed io il giardinetto ce l&#39;ho, e cmq potrei gettarlo nella differenziata come &quot;umido&quot;.<br>Mi stupisce che il Docet si&agrave; però così malamente tarato... ok le biomasse... ma passare da una classe E ad una A+ proprio non mi garda.<br>Tralaltro molti professionisti cominciano ad usarlo ed a rilasciare certificazioni realizzate con quel &quot;giocattolo&quot;. Se l&#39;Enea fornisce uno strumento così &quot;starato&quot; siamo messi malissimo. Non concordo comunque con te sul fatto della svalutazione immobiliare. Dal 2009 la certificazione sar&agrave; (dovrebbe) esser obbligatoria.<br>E qui ti pogno la domanda di rilievo. Nel mio condominio si vendon 2 appartamenti (son tutti e 4 uguali in tutto per tutto) solo che, il mio ha la caldaia a cond. a metano.<br>Quello sopra di me ha la caldaia a pellet. Stesso prezzo per entrambe gli immobili ma: una ha certificazione energetica E l&#39;altro la A+<br><br>SCUSA.... TU QUALE DEI DUE COMPRERESTI ????<br><br>Quindi vedi che la certificazione un domani dar&agrave; rilievo alla &quot;qualit&agrave;&quot; dell&#39;immobile ?&#33;?&#33;&#33;&#33;.... che però reputo, valutato con gli strumenti attuali (DoCet) UNA GRAN CAZZ......TA<br><br>I due appartamenti hanno la stessa trasmittanza termica, di pareti, infissi, porte... lui sopra ha un appartamento ed io sotto ne ho uno anche io.... eppure.....<br><br>Avrei accettato che dalla E passavo alla D..... ma non di più<br><br>Tralaltro ho provato ad inserire i dati per migliorare l&#39;isolamento verso l&#39;esterno indicando una trasmittanza pari a 0,02 se riempissi le intercapedini fra le mura con uno schiumogeno riempitivo isolante termoacustico......<br><br>ebbene il Docet se ne fraga... rimango in classe E pur riducendo la trasmittanza verso l&#39;esterno dell&#39;80%...... RIMANGO IN CLASSE E<br><br>tantovale non spender nemmeno i soldi...... se no ho un beneficio... o meglio lo avrei... perchè comunque la caldaia lavorerebbe meno.... ma non ho poi gli strumenti (Certificazione) che lo possan dimostrare a chi un domani venderei la casa..........<br><br>Che investimento è dunque????..... non ammortizzerei mai il costo nemmeno in 20 anni.......<br><br>In conclusione hai ragione il DoCet è un giocattolo..... INUTILE aggiungo io.<br><br><br><br>GRAZIE &#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;

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          • #6
            Giusto buran001 tutti cercano qualcosa di rinnovabile e tu vai col metano ma non venderai mica metano o caldaie visto che fai così tanta publicita

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            • #7
              @idro25: Cavolo no.... non sono nè un venditore ne un commerciale, nulla a che fare con le caldaie..... sono solo un povero cristo che ha appena comprato la sua 1a casa e che ha speso ben 8.000€ per fare un impianto nuovissimo. e scopre che, anzichè comprare un acaldaia a cond. a metano, spendendo i stessi piccioli e conprando una caldaia a pellet, AVREBBE AVUTO PIU&#39; BENEFICI.<br><br>@dotting: ho scaricato le tue tabelle, molto interessanti, ma a questo punto in termini economici ho fatto la scelta migliore.<br>La mia caldaia mi farebbe pagare bollette più leggere che non avendone una a pellet. Se poi conto anche che non debba pulire la caldaia ogni 3x2, ricordarmi di caricarla e di dove immagazinare i sacchi di pellet.<br><br>Forse poi tanto male non mi è andata... anche se la differenza di certificazione così discostante non mi v&agrave; ancora giù.

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              • #8
                scusa era riferito a buran001 non a te<br>Ciao

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                • #9
                  davide non ho capito perchè mi hai attribuito questa frase:<br>&quot;Non concordo comunque con te sul fatto della svalutazione immobiliare.&quot;<br>Per il docet ti rimando a questa discussione:<br><a href="http://forum.ingegneri.info/viewtopic.php?t=12182&amp;sid=52168da99271c1c128ff 89f1f614b0da" target="_blank">http://forum.ingegneri.info/viewtopic.php?...8ff89f1f614b0da</a><br>Argomento Certificazione energetica:<br>al momento in Italia si possono usare due sole metodologie per la certificazione energetica, Casaclima Trento e Bolzano e sacert in Lombardia.<br>Il docet non ha nessuna pretesa di ufficialit&agrave; quindi dire che con il docet la tua casa è in classe A+ o Z non ha alcun valore tecnico.<br>Si è ancora in attesa delle linee guida a livello nazionale con cui sar&agrave; possibile certificare gli edifici in modo univoco adottando un unico protocollo scientificamente valido ed approvato.<br>Per il momento devi avere pazienza e considerare sopratutto il fatto che l&#39;assegnazione di una classe ad un edificio con i due metodi suddetti, tiene conto solo dell&#39;involucro edilizio e non della sorgente di energia primaria.<br>Se hai preso gli Aermec con termostato che parte a soli 39°C hai fatto la scelta migliore che potessi fare, l&#39;ottimo sarebbe stato i pannelli radianti a pavimento che lavorano a circa 35°C, però anche con questi dovresti avere dei rendimenti di caldaia elevati.
                  Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                  • #10
                    ciao idro... non io non vendo caldaie ne metano&#33; il problema st&agrave; nelle biomasse, o meglio il pellets, forse non sai come tecnicamente viene fatto... di rinnovabile ha poco.... (parlo di grosse industrie estere di produzione. Le caldaie o stufe a pellets sono state vendute perché il &quot;carburante&quot; costava meno una volta e costa meno ancora oggi del gasolio metano gpl ecc,pensi che la gente le compri perché sono &quot;ecologiche&quot;? o perché sono economiche? Guarda che se invece erano piu&#39; inquinanti del gasolio ma ancora piu&#39; economiche nel funzionamento ne vendevano ancora di piu&#39; &#33;&#33;&#33;&#33;<br>Ciao<br>ps. ad oggi il combustibile piu&#39; economico é comunque il cippato&#33;a parita&#39; di resa e costi.<br>allego file excel<br><br><center><div class="fancyborder" style="margin:4px;padding:4px;width:50%" align="left"><img align="left" style="margin: 10px 8px 10px 2px" src="http://img.forumfree.net/html/mime_types/office.gif" alt=""><a href="http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?act=Attach&amp;type=post&amp;id=93995244">Downloa d attachment</a><br>Tabella_confronto_1.xls ( Number of downloads: 51 )</div></center><br>

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                    • #11
                      mah se parliamo di resa il cippato rende come la legna, ovviamente il prezzo è 60 euro alla ton, ma quanto acqua contiene§?????<br>Mi ripeto bando al pellet, avanti prodotti onnivori bruciatutto, nocciolino, sansa, ecc ecc

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                      • #12
                        Concordo, il solo pellets non garantisce neanche la continuit&agrave;,le caldaie sono soggette a guasti,provate ad immaginare 5 appartamenti in montagna in caso di quasto&#33; (basta una cavolata e sono danni economici incalcolabili)un amico ha fatto cosi&#39; anche se l&#39;ho sconsigliato vivamente e gli ho consigliato di mantenere visto che c&#39;era il gasolio di soma emergenza e di monatre una caldaia onnivora &#33; ma lui niente,vedremo .... Se si guasta qualcosa in pieno inverno sono danni per il gelo per gli inquilini che lo denunciano,per gli affitti ecc,non so&#39; voi ma io ne ho viste troppe di stufe a pellets bloccarsi o avere difetti,sono troppo rischiose in questo caso,un bruciatore a gas o gasolio si ripara facilmente o si sostituisce provvisoriamente,e la continuit&agrave; é garantita,pezzi di ricambio e briciatori ce li hanno tutti i bruciatoristi in casa&#33; ma pezzi di caldaie a pellets prima che arrivino si ghiaccia tutto, (bastano 3 ore)specialmente se sono caldaie estere ecc.<br><br>Viva le onnivore&#33; a fiamma inversa&#33;<br>Ciao

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                        • #13
                          Buona sera a tutti.<br>Leggendo tutte queste cose brutte su stufe e caldaie a pellet vi racconto con gioia l&#39;epilogo della mia storia con la stufa a pellet:<br>la stufa che ho avuto in casa non funzionante per quasi un mese è tornata al negozio, e a casa è tornata la mia Federal Vermont Casting catalitica a legna, che fa un calore meraviglioso e consuma anche poca legna, e oltre a scaldare l&#39;aria mi scalda anche gran parte del pavimento della stanza in cui si trova, e la parete che le è dietro, rilasciando gradatamente per diverse ore nella casa questo calore quando decido di lasciarla spegnere.<br>Ora mi chiedo e vi chiedo ma non è una contraddizione che queste stufe o caldaie che bruciano materie ecologiche e rinnovabili, debbano funzionare ad elettricit&agrave;, e siano così complicate, delicate e quindi difficilmente gestibili da una persona &quot;normale&quot;, che non si intenda di potere calorico dei materiali, parametri tecnici, tarature, tiraggi, ventole...ecc. ?&#33;?&#33;?<br>E poi, bruceranno materiali non inquinanti e rinnovabili, ma dove lo mettiamo l&#39;inquinamento acustico che producono....che alla lunga ti inquina anche il sistema nervoso&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;<br>Sar&agrave; che ho l&#39;orecchio sensibile, forse perchè vivo in campagna....<br>Un&#39;altra domanda:<br>Perchè siete d&#39;accordo con Davide che ha fatto bene a sostituire e distruggere i vecchi termosifoni di ghisa?<br>Io sapevo che sono ottimi conduttori di calore, e lo mantengono anche per parecchio tempo tra un&#39;accensione e l&#39;altra della caldaia; e so anche che ci sono ditte che ristrutturano vecchi edifici nel centro storico<br>di Roma che li vanno cercando col lanternino.....peccato&#33;<br>Ciao, e grazie

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                          • #14
                            .....scusate, la mia breve esperienza con la stufa a pellet la trovate nella discussione: consigli acquisto stufa a pellet<br> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/cdb93d7cb572c8b8000c7bc36032caec.gif" alt=""> buona notte, Roberta

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                            • #15
                              @roby14<br>Guarda... ti rispondo io... e nella mia infinita ignoranza in materia presumo di non sbagliarmi. Hai ragione affermando che i termosifoni in ghisa siano i migliori da avere nella propria casa per i motivi che tu stessa hai citato. Quelli in acciaio o alluminio saranno si più leggeri ma si scaldano/raffreddano rapidamente e quindi li consiglierei in una casa ove si soggiorna saltuariamente e per brevi periodi (casa in montagna, al mare, ecc).<br><br>Ma paragonare i termosifoni ai termoconvettori...beh... è grave. Tecnicamente a parit&agrave; di ingombro un termoconvettore ha una superficie radiante 10 volte maggiore in quanto dentro un Aermec c&#39;è un vero e proprio radiatore, come quello delle automobili, fatto di tantissime lamelle ove girovaga la serpentina dell&#39;acqua calda.<br>Ciò mi permette di scaldare l&#39;ambiente in minor tempo e con minore energia (-gas = -denari spesi = +denari risparmiati).<br><br>Poi gli ho scelti per i seguenti motivi.<br><br>- Praticit&agrave;: quanta acqua necessita un impianto con termosifoni in ghisa e in quello con gli Aermec ??? Si parla sempre di non sprecare l&#39;acqua e poi la sciupo dentro &quot;i ghisa&quot;. Tempi e modalit&agrave; di installazione, gli Aermec peseranno 1/10 dei termosifoni... ed io in questi giorni ho dovuto romperli quelli in ghisa altrimenti mica li sollevavamo.<br><br>- Estetita: stò curando molto i dettagli nella mia prima casa, quindi mai avrei voluto quell&#39;obrobrio di termosifone in casa mia... un meraviglioso mobile in teak con uno strepitoso lcd da 52&quot;... e accanto un termosifone bianco in ghisa di fine anni &#39;60 ?&#33;?&#33;?&#33;&#33;&#33;&#33;&#33; inorridisco al pensiero. A stento avrei gradito i tubor in acciaio che almeno son colorati. I miei Armec posso decidere di che colore gradirli per ogni singolo ambiente ed è dal design moderno... elegante.<br><br>- Sicurezza: spero di avere figli e gi&agrave; penso a loro. Se tocchi un termosifone in ghisa a pieno regime rischi di scottarti, e si s&agrave;... i bambini hanno le mani lunghe. L&#39;Aermec al tatto sar&agrave; al max 36°. Inoltre se mai dovesse scivolare, o cadere nei suoi primi passi, se urta un Armec (in abs) al max si f&agrave; un bernoccolo, se urta &quot;il ghisa&quot; si apre la testa come una zucca alla sagra d&#39;autunno.... NO GRAZIE&#33;&#33;&#33;<br><br>Per finire avendo installato una caldaia a cond. era d&#39;obbligo sostituire i termos. con apparecchi che potessero sfruttare al meglio le doti della mia Vaillant. Scelta che ricadeva per forza di cose o sui termoconvettori o sui pannelli radianti. Come anzidetto ho salvato un pavimento di marmo in rosso di Siena ed i pannelli radianti erano da escludere.

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                              • #16
                                In questa discussione vedo che più di uno denigra il pellet e le caldaie a pellet, concordo che sul mercato vi possono essere dei pessimi prodotti, sia di caldaie a pellet che anche di pellet, ma questo vale anche per il cippato, quindi io sono del parere che una buon impianto a pellet è affidabile.<br>Nella mia zona &quot;VENETO&quot; esistono impianti a pellet che riscaldano condomini enti pubblici anche con piccole reti di teleriscaldamento e non vi sono problemi, certo che gli impianti installati non sono quelli che qui spesso vediamo citati.<br>pellet e cippato hanno i loro contesti di applicabilit&agrave;, ci sono delle realt&agrave; dove il pellet è la soluzione migliore, e altre situazioni dove sicuramente il cippato e più indicato.<br>Quindi l&#39;importante e che il tutto sia valutato ed eseguito nel migliore dei modi, slla fine stiamo parlando sempre di legno ma in forme diverse.<br>Saluti

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