Auguri di un "caldo" <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/1d51f8252df10e8b3c6e3b6239495223.gif" alt=""> 2008 a tutti voi del forum!!!<br><br>Vengo al sodo: per limitare la spesa di metano (altro che ti da una mano! mi sa che quest'anno ti da MAZZATE!!!! <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/6f321941f831cd1dc2d0926e87b3cdf7.gif" alt=":blink:"> ) volevo integrare il mio sistema a pannelli radianti e caldaia a condensazione con una caldaia a legna (abito in campagna e posso recuperare la legna): qualcuno di voi lo ha già fatto?<br>Volevo sapere quello che serve per collegare in maniera corretta la caldaia a legna (a proposito quanto costano??? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/b4b0a740c10419a758d8c6124bab6184.gif" alt=":P"> ) con la caldaia già presente, se è necessario un boiler di accumulo ecc ecc.<br><br>Vi ringrazio in anticipo per i consigli , i link ad altre discussioni simili, o quant'altro mi vorrete fornire!!<br><br>Saluti e AUGURI!!!<br><br>
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abbinamento caldaia a legna e impianto a pannelli radianti
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Per le caldaie a legna il boiler di accumulo e' indispensabile.<br>I volumi possono variare di parecchio ma in genere sono tutti piuttosto grossini (>500lt) ...<br>Comunque servirebbe qualche dato in piu' (m<sup>2</sup> numero famigliari isolamento..)<br><br>ciao<br>Eddy
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Ti serve un serbatoio di accumulo con una serpentina in cui fai circolare il fluido termovettore (acqua) proveniente dal termocamino/caldaia/idrostufa.<br>La caldaia a metano, spero vivamente a condensazione in presenza di impianto a BT, va collegata direttamente al serbatoio di accumulo, versa nella parte alta riceve dalla parte bassa, che terrai a temperature di circa 40°C.<br>I due fluidi termovettori sono tenuti separati, in modo da non dover sommare le potenze delle sorgenti di calore.<br>Se ne hai la possibilità ti converrebbe installare una termostufa (più economica, ma richiede legna più piccola) o un termocamino dentro casa, migliori decisamente la resa globale.<br>Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.
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Buongiorno da un altro novizio.<br>Permettetemi innanzitutto, di ringraziare quanti di Voi , con notevole pazienza nei nostri confronti, continuano a prodigarsi in generose risposte ed informazioni.<br>Ho problemi simili a quelli di Zunzo: casa di circa 700 mc da scaldare in alternativa al costoso gas e gestione ECONOMICO-TERMICA-ECOLOGICA del terreno. (forse il MODERATORE può aiutarmi nella giusta collocazione di questo post che può interessare i pensionati come me o le migliaia di metal-agricoltori sparsi per l'Italia).<br><br>Il problema è che dopo due mesi passati a leggere forum vecchi e nuovi per capire qualcosa senza disturbare, ora in testa oltre ai vostri nickname ho solo un gran miscuglio di confuse idee ed una sola certezza:il Vetiver NON E' UN PROFUMO FRANCESE.<br><br>Il punto:<br>A - casa singola di 5 anni di circa 700 mc, ben isolata termicamente, su una collinotta di 1,5 ha in zona E (colline trevigiane) - 4 persone - impianto termico a pavimento e caldaia a BT (PN 28 KW) progettato da termotecnico e condizionamento nelle camere al 1°piano con split.<br><br>B - Mi ritrovo con legna di potatura del prosecco (per gli amici c'è sempre una bottiglia in fresco! ) e degli alberi che non voglio bruciare all'aria aperta per non inquinare.<br><br>C- la stufa economica in cucina ci disidrata, il vecchio caminetto ci dispiace rovinarlo per cui vista la TABELLA sui costi di DOTTING (grazie ancora) mi sono fatto queste idee:<br><br>1- Accoppiare alla caldaia a gpl una PDC con pozzo di circa 100 mt NON CONVIENE per i costi - tempi di ammortamento troppo lunghi (costo sui 20-25000 euro - circa 20 anni) o forse sì, cambiando l'impianto di condizionamento, ma ...i costi di questo?<br><br>2-Non potendo mettere alcun pannello esterno (Beni Ambientali) né grosse stufe cadorine in refrattario (circa 5000 euro), che possono accogliere le fascine intere, ma troppo pesanti sul pavimento irradiante - credo che la soluzione migliore sia accoppiare alla caldaia GPL una caldaia a legna con accumulatore di circa 1200 lt. Da questo ne consegue un altro rompicapo:<br><br>3. Essendo impensabile acquistare una rotoimballatrice (per l'alto costo) e ridurre la fatica - tempo di raccolta (gli anni pesano sempre più) e poter sfruttare l'ampia bocca della caldaia Equador, sarebbe conveniente invece l'acquisto di un biotrituratore autonomo o da applicare al trattore (costo sui 2000 euro) per ridurre le ramaglie, tenendo i pezzi più grossi . Però:<br><br>4-Esiste una caldaia che possa bruciare ciocchi di legno e legno TRITURATO FINE ed allo stesso tempo NON COSTI molto o tocca orientarsi ancora verso la Equador o quella caldaia francese insufflata che ho visto in qualche post (qualcuno ha scoperto cosa costa?) buttandoci dentro le fascine intere?<br><br>Le considerazioni sono sbagliate o ci sono soluzioni migliori?<br><br>Perdonate la lungaggine ma credo ci siano molte persone che, anche in futuro, possano essere aiutate dalle eventuali soluzioni di questi problemi.<br><br>Salute!<br><br><br><br><br><b r>
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prova a guradare questo schema:<br><a href="http://www.bioterm.it/ins_pellet_sole.htm" target="_blank">http://www.bioterm.it/ins_pellet_sole.htm</a><br><br>oppure questo:<br><a href="http://www.bioterm.it/schema1.htm" target="_blank">http://www.bioterm.it/schema1.htm</a><br><br>spero ti sia utile
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