Buongiorno , oggi io NONBRUCIA e il mio amico PANCIA 37 ,vogliamo comunicare una grande scoperta nell’ambito della fisica e nello specifico nel movimemento delle cariche elettriche. < O< font>
Dimostreremo che il metodo di utilizzo dell’energia elettrica ,cosi come la usiamo noi oggi e’ sbagliato ,l’energia viene buttata via, e viene persa senza motivo,siamo giunti a questa conclusione eseguendo dei test di verifica. < O< font>
Detto cio’si procede alla spiegazione; < O< font>
alimentando un polo di un qualsiasi motore elettrico in c.c. con una tensione, ad esempio di 10 volt , prelevandola da un alimentatore stabilizzato, e collegando l’altro polo al positivo di un condensatore elettrolitico ,e unendo il negativo fornito dall’alimentatore al negativo del condensatore ,succede che, il motore gira per un senso di rotazione secondo la polarita’ e per un tempo pari a quello di carica del condensatore ,e con una curva di carica che e’ determinata dal condensatore ,la tensione salira’sul condensatore fino a quando sara’ arrivata al livello di quella fornita dall’alimentatore.La rotazione del motore sara’ di velocita’ decrescente in funzione della tensione ai capi del condensatore e arrivera’ ad essere fermo quando si ragginungeranno i 10 volt. Quando il condensatore e’ vuoto la tensione ai capi dello stesso sara’a zero e il motore gira al massimo ,viceversa si ferma quando la tensione sale a 10 volt. < O< font>
Questa cosa parrebbe molto normale ,qualcuno direbbe “cosi carichiamo il condensatore “,ma in realta’succede tuttaltra cosa, la quantita’ di energia che passa nel motore e che permette al motore di fare lavoro ,viene poi immagazzinata nel condensatore , e’ possible a questo punto effettuare una rotazione inversa con la stessa quantita’ di energia immagazzinata nel condensatore che e’ugualmente pari a quella del ciclo precedente ,meno le perdite di rendimento del motore stesso. < O< font>
Procedendo con il test, quindi eliminando la fonte primaria di energia, dopo avere eseguito la prima parte di rotazione e collegando un polo del motore al positivo del condensatore che in questo momento e’ carico ,e l’altro polo al negativo della capacita’ si avra’ appunto quanto enunciato prima,cioe’ una rotazione del motore inversa ma di uguale entita’ della precedente ,cioe’ stessi giri per lo stesso tempo e stesso lavoro. < O< font>
Alimentando con tensione c.c. stabilizzata e con una capacita’ di 4700 mf e 10 volt , il motore usato per il nostro test gira per 4 secondi .Poi invertendo la situzione di nuovo gira per il senso di rotazione opposto ancora per 4 secondi. < O< font>
A questo punto vogliamo spiegare che cosa succede ,qui di seguito si allega un piccolo schema che permette di capire il verso della corrente e della rotazione del motore,in allegato anche le foto dei segnali registrati all’oscilloscopio durante I due cicli , < O< font>
e poi un terzo test: alimentando il motore in diretta dall’alimentatore come se fosse un utilizzo tradizionale,ma con una tensione costante che vale la media della tensione di alimentazione rispetto le prove precedenti ,era da 0 ,a 10 volt ,quindi vale 5 volt,per lo stesso tempo ,4 secondi. Tenendo conto che I primi due cicli di carica e scarica formano nello schermo un triangolo uno invertito rispetto all’altro per effetto delle polarita’ e rispecchiano il tempo di alimentazione ,in essi l’area e’ molto simile ,sovrapponendogli l’area della prova in diretta si distingue benissimo che e’ unguale ,nonstante sia rettangolare. < O< font>
La corrente misurata e’ sempre la stessa ,va da pochi milliampere con motori piccoli e piu’ con altri motori. < O< font>
Altra prova inoppugnabile e’un atro test che abbiamo eseguito : alimentando il sistema con una quantita’ di energia finita ,esempio: partendo da un altro condensatore elettrolitico carico a 10 volt ,con capacita’uguale a quello gia utilizzato ,il motore fara’ una rotazione sia per un verso che per l’altro che e’ la meta’ di quella ottenuta nei test precedenti ,perche’ la tensione si divide tra i due condensatori , ma nel primo rimane il 50% dell’energia totale .Con cio’ si dimostra che l’energia in realta’ non viene consumata dal motore ,e anche che e’ possible accumulare l’energia stessa che attraversa il motore dopo AVERE fatto lavoro. < O< font>
Crediamo che di conseguenza a cio si aprano grandissimi spiragli nell’utilizzo dell’energia elettrica come mai e’ successo nel tempo fino ad oggi ,e potranno essere rivisti tutti gli schemi di funzionamento di tutti I sistemi ,di sicuro riprogettando tali si potranno ottenere dei grandissimi risparmi energetici e aprire nuovi orizzonti. < O< font>
Queste informazioni sono a disposizone di tutti ,e’dall’anno 2000 che cerchiamo questo risultato,finalmente e' spiegato quale e’ la vera energia del futuro. < O< font>
< O< p>01/03/2009 NONBRUCIA & PANCIA 37 < O< font> < O< p><><>
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Dimostreremo che il metodo di utilizzo dell’energia elettrica ,cosi come la usiamo noi oggi e’ sbagliato ,l’energia viene buttata via, e viene persa senza motivo,siamo giunti a questa conclusione eseguendo dei test di verifica.
Detto cio’si procede alla spiegazione;
alimentando un polo di un qualsiasi motore elettrico in c.c. con una tensione, ad esempio di 10 volt , prelevandola da un alimentatore stabilizzato, e collegando l’altro polo al positivo di un condensatore elettrolitico ,e unendo il negativo fornito dall’alimentatore al negativo del condensatore ,succede che, il motore gira per un senso di rotazione secondo la polarita’ e per un tempo pari a quello di carica del condensatore ,e con una curva di carica che e’ determinata dal condensatore ,la tensione salira’sul condensatore fino a quando sara’ arrivata al livello di quella fornita dall’alimentatore.La rotazione del motore sara’ di velocita’ decrescente in funzione della tensione ai capi del condensatore e arrivera’ ad essere fermo quando si ragginungeranno i 10 volt. Quando il condensatore e’ vuoto la tensione ai capi dello stesso sara’a zero e il motore gira al massimo ,viceversa si ferma quando la tensione sale a 10 volt.
Questa cosa parrebbe molto normale ,qualcuno direbbe “cosi carichiamo il condensatore “,ma in realta’succede tuttaltra cosa, la quantita’ di energia che passa nel motore e che permette al motore di fare lavoro ,viene poi immagazzinata nel condensatore , e’ possible a questo punto effettuare una rotazione inversa con la stessa quantita’ di energia immagazzinata nel condensatore che e’ugualmente pari a quella del ciclo precedente ,meno le perdite di rendimento del motore stesso.
Procedendo con il test, quindi eliminando la fonte primaria di energia, dopo avere eseguito la prima parte di rotazione e collegando un polo del motore al positivo del condensatore che in questo momento e’ carico ,e l’altro polo al negativo della capacita’ si avra’ appunto quanto enunciato prima,cioe’ una rotazione del motore inversa ma di uguale entita’ della precedente ,cioe’ stessi giri per lo stesso tempo e stesso lavoro.
Alimentando con tensione c.c. stabilizzata e con una capacita’ di 4700 mf e 10 volt , il motore usato per il nostro test gira per 4 secondi .Poi invertendo la situzione di nuovo gira per il senso di rotazione opposto ancora per 4 secondi.
A questo punto vogliamo spiegare che cosa succede ,qui di seguito si allega un piccolo schema che permette di capire il verso della corrente e della rotazione del motore,in allegato anche le foto dei segnali registrati all’oscilloscopio durante I due cicli ,
e poi un terzo test: alimentando il motore in diretta dall’alimentatore come se fosse un utilizzo tradizionale,ma con una tensione costante che vale la media della tensione di alimentazione rispetto le prove precedenti ,era da 0 ,a 10 volt ,quindi vale 5 volt,per lo stesso tempo ,4 secondi. Tenendo conto che I primi due cicli di carica e scarica formano nello schermo un triangolo uno invertito rispetto all’altro per effetto delle polarita’ e rispecchiano il tempo di alimentazione ,in essi l’area e’ molto simile ,sovrapponendogli l’area della prova in diretta si distingue benissimo che e’ unguale ,nonstante sia rettangolare.
La corrente misurata e’ sempre la stessa ,va da pochi milliampere con motori piccoli e piu’ con altri motori.
Altra prova inoppugnabile e’un atro test che abbiamo eseguito : alimentando il sistema con una quantita’ di energia finita ,esempio: partendo da un altro condensatore elettrolitico carico a 10 volt ,con capacita’uguale a quello gia utilizzato ,il motore fara’ una rotazione sia per un verso che per l’altro che e’ la meta’ di quella ottenuta nei test precedenti ,perche’ la tensione si divide tra i due condensatori , ma nel primo rimane il 50% dell’energia totale .Con cio’ si dimostra che l’energia in realta’ non viene consumata dal motore ,e anche che e’ possible accumulare l’energia stessa che attraversa il motore dopo AVERE fatto lavoro.
Crediamo che di conseguenza a cio si aprano grandissimi spiragli nell’utilizzo dell’energia elettrica come mai e’ successo nel tempo fino ad oggi ,e potranno essere rivisti tutti gli schemi di funzionamento di tutti I sistemi ,di sicuro riprogettando tali si potranno ottenere dei grandissimi risparmi energetici e aprire nuovi orizzonti.
Queste informazioni sono a disposizone di tutti ,e’dall’anno 2000 che cerchiamo questo risultato,finalmente e' spiegato quale e’ la vera energia del futuro.
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