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Scaldabagno: sempre acceso...

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  • Scaldabagno: sempre acceso...

    ...oppure no?

    Cosa conviene fare? Quale scuola di pensiero ha ragione?

    Grazie a tutti...
    Gius

  • #2
    Un scaldabagno elettrico richiede dai 0,6kWh/24h al 2kWh/24h per il mantenimento in temperatura dell'acqua.
    Il valore più piccolo riguarda i piccoli serbatoi da 10l, quello da 2kWh riguarda la bestia per una famiglia da 6.

    Come ho fatto notare questo riguarda esclusivamente il mantenimento in temperatura, il consumo per portare l'acqua in temperatura è uguale per tutti i casi (consumo al litro si intende).

    I consumi annui di mantenimento in una famiglia tipica italiana con contratto 3kW D2 ENEL:

    Scaldabagno piccolo: consumo elettrico di mantenimento 0,6kWh/24h, €43,8 calcolato in base al valore tipico di €0,20/kWh, oppure €70 calcolato come risparmio se considerando in realtà che riduciamo i consumi proprio nel scaglione dove paghiamo €0,32/kWh tutto compreso (escluso la base che paghiamo comunque).

    Scaldabagno medio: consumo elettrico di mantenimento 1,2kWh/24h, €87,6 su base €0,20/kWh oppure €140 a €0,32/kWh.

    Scaldabagno grosso: consumo elettrico di mantenimento 2kWh/24h, €164 su base €0,20/kWh oppure €233 a €0,32/kWh.

    Chiaramente è impossibile risparmiare tutta la cifra di mantenimento, ma è evidente che non esiste scuola di pensiero, se si ha la possibilità di inculcare una regola per l'utilizzo dell'acqua quindi si ha la possibilità di montare un timer il risparmio c'è.
    Un timer digitale settimanale da prese costa €15 euro, non penso sia un problema impostare per esempio lo spegnimento dalle ore 18.00 (quindi abbiamo la possibilità di fare fuori tutta l'acqua calda la sera prima di andare a dormire, e poi magari riaccenderla alle ore 06.00 (a seconda della dimensione) per avere l'acqua calda la mattina alle 07.30, spegnerla alle 08.00 e riaccenderla alle ore 16.00.
    Meglio se siamo in grado di scaldare la quantità necessaria e non tutto.

    Le caldaie ci impiegano dai 30min (10l) a 2 ore per portare l'acqua a temperature (impostato a 60°C).

    E una scelta sicuramente intelligente montare una o più caldaia da 5,5l, 10l oppure da 15l nei punti più lontano magari in cucina oppure sotto lavello in bagno, anche questo usato con un timer permette di risparmiare evitando di lasciare magari 5 litri di acqua calda nei tubazione dopo avere lavato le mani, per non parlare della quantità di acqua fredda scartato prima dell'arrivo dell'acqua calda.

    Quindi riassumendo, per una casa che solo il scaldabagno elettrico e non ha il metano, il risparmio dovrebbe tranquillamente superare i €100/anno, e non escludo la possibilità di superare i €150/anno.

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    • #3
      1) Quindi conviene spegnerlo e riaccenderlo solo quando serve?

      2) il fatto è che avevo notato un consumo esagerato elettrico.
      Siamo in due persone, e io faccio la doccia ogni mattina.
      Lo scaldabagno elettrico non so quanto sia grande (in litri) ma direi una decina...o forse più...
      cmq lettura contatore al 17/04/09: 82005
      LETTURA al 05/05/09 : 82171...
      ben 166 kWh...mi sembrano un po' troppi...

      Grazie,

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      • #4
        Originariamente inviato da Eymerich Visualizza il messaggio
        1) Quindi conviene spegnerlo e riaccenderlo solo quando serve?

        2) il fatto è che avevo notato un consumo esagerato elettrico.
        Siamo in due persone, e io faccio la doccia ogni mattina.
        Lo scaldabagno elettrico non so quanto sia grande (in litri) ma direi una decina...o forse più...
        cmq lettura contatore al 17/04/09: 82005
        LETTURA al 05/05/09 : 82171...
        ben 166 kWh...mi sembrano un po' troppi...

        Grazie,
        Quindi facendo i calcoli, i tuoi consumi sono intorno a 3500kWh/anno, tipico di una famiglia di 3 persone senza un attento controllo ai consumi.
        Se hai un contratto da 4,5kW riesci a risparmiare un ulteriore €100/anno se passi ad uno da 3kW, devi solo programmare le attività in casa in modo da non avere troppo carichi grossi simultaneamente accesi, quindi il scaldabagno accesa durante l'uso della lavatrice, lavastoviglia, ferro da stiro o Phon.

        Che dimensione ha il scaldabagno ? un 10l e grande poco più grande di un borsa 24 ore!!!

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        • #5
          Originariamente inviato da pinetree Visualizza il messaggio
          Quindi facendo i calcoli, i tuoi consumi sono intorno a 3500kWh/anno, tipico di una famiglia di 3 persone senza un attento controllo ai consumi.
          Se hai un contratto da 4,5kW riesci a risparmiare un ulteriore €100/anno se passi ad uno da 3kW, devi solo programmare le attività in casa in modo da non avere troppo carichi grossi simultaneamente accesi, quindi il scaldabagno accesa durante l'uso della lavatrice, lavastoviglia, ferro da stiro o Phon.

          Che dimensione ha il scaldabagno ? un 10l e grande poco più grande di un borsa 24 ore!!!
          Ho un contratto da 3kW.
          Allora è più grande di 10 litri...è un bestione, sarà alto un metro...

          Suggeritemi tutto il possibile, per risparmiare, grazie...

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          • #6
            Ti faccio un po di domande, e ti metto un po risposte tipiche, correggerli:

            1. Dove si trova la caldaia ?: in bagno
            2. La distanza in metri di tubazione dei punti di prelievo dalla caldaia, e minuti media utilizzo giornaliera o quantità di acqua consumata (un lavandino o bidet contiene circa 5 litri):
            Doccia/bagno lunghezza tubo circa 2 metri circa, 20 min, litri ???
            Lavandino bagno lunghezza tubo circa 3 metri, uso 10 volte al giorno totale circa 25 litri.
            Bidet, lunghezza tubo circa 3 metri, 10litri
            Lavandino in cucina, lunghezza tubo circa 15 metri, 4 volte al giorno, 5 vasche pieno circa.
            Ecc ecc

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            • #7
              mi aggancio a questa interessante discussione purtroppo finita sul più bello.
              Sto per cambiare casa (affitto) e nella nuova c'è uno scaldabagno da 60 litri...abituato alla caldaia a gas non so cosa aspettarmi.
              Acceso 24/24 quanto mi costerebbe rispetto alla soluzione di spegnerlo solo di notte per tenerlo acceso tutto il giorno?
              Scaldabagno in bagno e cucina li a fianco, 3 persone in casa e 3 docce distribuite nell'arco della giornata, piatti una volta al giorno (e questo mangio a casa!).

              Grazie
              6,0 kWp _ 30° sud-est _ tilt 25° -- 24 x Solon Black 230/07 250 Wp - PVI 6.000 ---
              9.670 kWh nel 2013
              (1611 kWh/kWp)
              9.590 kWh nel 2014 (1598 kWh/kWp)

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              • #8
                Alcuni aspetti legati alla produzione di ACS, anche con scaldabagni, sono stati accorpati e ampiamente trattati in
                http://www.energeticambiente.it/casa...e-confort.html

                accorperò quindi anche questa discussione, nel frattempo devi dare un po' di dati, es capienza in litri, marca e modello, potenza in kW e dispersioni termiche; se è recente dovresti averli tutti sulla targhetta.

                In linea di massima converrebbe spegnerlo quando non serve, per ridurre un po' le dispersioni (legate al delta T con l'esterno).
                Ma anche, forse meglio, abbassare la T dell'acqua a 40°C; infine dipende dal contratto enel, se per esempio hai la bioraria risparmieresti a farlo 'caricare' prima delle 7 del mattino, per poi spegnerlo durante il giorno... il contrario di quello che hai detto!

                Insomma se vuoi proprio raschiare il fondo del barile per la crisi devi fare due calcoli e avere dati precisi sull'utilizzo, oppure monitorare con precisione i consumi alternando varie modalità di impiego
                I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                • #9
                  Come miscelare acqua calda da scaldabagno elettrico

                  Sto pensando di installare uno scaldabagno elettrico da usare per fare la doccia mia moglie ed io. Stavo pensando a uno scaldabagno da 80 litri da accendere solo di notte e sfruttare l'acqua calda fino dove possibile. Mi viene quindi un dubbio: mano a mano che faccio la doccia, non avendo la resistenza attaccata, la temperatura dell'acqua di raffredderà gradualmente e devo quindi correggere la miscelazione progressivamente. Questo in via teorica. Qualcuno ha una esperienza pratica e mi può dare delle indicazioni con dati numerici? Ho pensato che un miscelatore termostatico potrebbe eventualmente fornire una valida soluzione.
                  Finalmente: come si può capire che la resistenza è competamente incrostata di calcare e va pulita/sostituita? Ci sono dei rimedi efficaci per prevenire il calcare sulla resistenza?

                  Grazie

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                  • #10
                    l'acqua fredda entra in basso e l'acqua calda esce in alto..in teria tendono a NON mescolarsi..avrai acqua a T alta sino a quando "di colpo" finisce ed esce fredda.
                    Ovvio, un minimo si mscola, ma non poi molto.
                    Usare una valvola miscelatrice in uscita penso sia aobbligatorio per legge, e comuqnue evita di scottarsi per sbaglio, se imposti boiler oltre 45 gradi, per avere piu scorta.
                    per non incrostare resistenza occorre addolcire acqua..non ci sono scorciatoie.
                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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