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Energia dai rifiuti

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  • Energia dai rifiuti

    Messaggio cancellato<br><br><span class="edit">Edited by MetS - 24/2/2008, 19:40</span>

  • #2
    da mio modestissimo parere il problema riguarda il fatto che, i rifiuti anche se usati come fonte energetica, sono pur sempre trattati dal legislatore come rifiuti ( COME QUALCOSA DI PERICOLOSISSIMO E DA DEMONIZZARE ) e quindi necessitario di COMPLICATISSIME autorizzazioni. E questo accade bene o male indistintamentente dal tipo di rifiuto ( che sia altamente inquinante o meno l'ITER è cmq LUNGO ). Non solo... bene o male tale genere di attivit&agrave; produttiva si sviluppa sempre sotto l'ala delle pubbliche amministrazioni locali ( che danno l'assenso... e partecipano... poi non chiamiamola MAFIA ... ) e difficilmente come attivit&agrave; SOLO privata.<br><br>Il problema sarebbe facilitato se certi tipi di rifiuti che oggi son " rifiuti agli occhi del legislatore " divenissero " risorsa ". Questo ne faciliterebbe lo scambio ( come lo scambio di una penna o di un libro o di 100 kg di frutta... ) e la trattazione permettendo all'imprenditoria privata di accedere a tale mercato ( che cmq sar&agrave; subito concentrato in poki BIG... vedi il pres del consiglio ).<br><br><br>Scusate le sciokkezze scritte. A presto. Ciaooo <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/5e3766f322187c1829fa1b4ee6092fc3.gif" alt="tongue.gif">
    www.energeticambiente.it

    www.energoclub.org

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    • #3
      il fatto di valorizzare i rifiuti non è male, ma si contrappone col fatto che molte volte i termovalorizzatori, che usano i rifiuti per produrre energia elettrica e/o acqua calda, sono visti come demoni che distruggono l'ambiente, quando invece è il contraio, nella mia regione e precisamente a venafro(IS) dovevano costruirne uno, ma prorio legambiente e un comitato di cittadini si è opposto, usando relazioni tecniche del 1970 quando non erano termovalorizzatori ma inceneritori..............<br>invece al nord questi impianti sono utilizzati tanto e sono molto efficienti.......misteri dell'italia

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      • #4
        La differenza principale tra un termovalorizzatore ed un inceneritore è nel tipo di gestione. I termovalorizzatori dovrebbero bruciare solo rifiuti che non creino danni all'ambiente circostante e alle persone che ci vivono, e quindi rispettare severe norme ambientali, non tutti i rifiuti possono essere "valorizzati". A mio avviso la gente teme che questi termovalorizzatori vengano utilizzati per bruciare anche rifiuti diciamo "scomodi da smaltire" o amministrati in malo modo. Questo a causa della sfiducia indottaci dalle esperienze di tutti i giorni (come si diceva sopra, favoritismi, appoggi politici, scarsi controlli... ecc) dove si vedono opere mai finite o mal realizzate, tempi di costruzione lunghissimi e appalti truccati.<br>Penso quindi che molti italiani non siano sfiduciati tanto nei confronti dell'utilizzo di rifiuti per produrre energia (e comunque come si diceva sempre sopra mai generalizzare, c'è rifiuto e rifiuto) quanto nella gestione di questo tipo di produzione.

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        • #5
          Sottoscrivo in pieno, ci vuole più trasparenza per rendere i cittadini fiduciosi, bisognerebbe coinvolgere i giovani delle scuole elementari, medie e superiori, con visite guidate in impianti di riciclaggio veramente funzionanti. La parola rifiuto descrive non un oggetto in se per se ma l'utilizzo che se ne fa. Anche la segatura era un rifiuto, uno scarto di produzione, ma con le dovute lavorazioni diventa una risorsa (vedi pellet ad esempio). Molti di quelli che consideriamo rifiuti potrebbero essere risorse; sui cassonetti per la carta e per la plastica o per il vetro dovrebbero scriverci "risorse riutilizzabili" non "rifiuti secchi", sembra una stupidaggine ma agire sulla mente delle persone è la prima cosa da fare.

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          • #6
            Caro mets, ai toccato e spiegato, un punto dolorosissimo di questi tempi, tutto quello che è stato scritto anche dai tuoi interlocutori, è giusto ed importante.<br>Personalmente mi occupo di ricerche ed innovazione tecnologica per l'industria privata, devo dire che il 90% o più del mancato utilizzo dei rifiuti, nasce proprio dalla "convenienza" dei politici, Comuni ed associazioni apparentemente private, vivono e guadagnano sui rifiuti e sulla spazzatura, solo che a differenza dei batteri o dei lombrichi, loro non lasciano il rifiuto trasformato e non inquinante, "loro" essendo solo dei Vermi, lasciano gli scarti o irifiuti, tali e quali, quando li trattno, sempre per l'utile loro e non della comunit&agrave; fanno più male del rifiuto stesso, eppure ci sono sistemi tecnologici, iteressanti, nuovi, semplici, e soprattutto economici, puliti. Io ad esempio ne ho brevettato uno di questi impianti, che potrebbe trasformare, scarti tossici e nocivi in energia senza nessun rilascio di nocivi od inquinanti, a prte l'azoto ed una quantit&agrave; inferiore della normale CO2 della combustione. Bene tutto il mio sacrificio e le spese, non potrò mai riprendere, spese e soddisfazione proprio perché questo toglierebbe il pasto di bocca ai vermi. il rammarico non è certo la mancanza di remunerazione ai miei sforzi, il brutto è che ho progettato tale impianto per mettermi a posto la coscienza avendo contribuito, inconsapevolmente, all'inquinamento industriale, questo impianto doveva pareggiare i conti, ma come avete capito benissimo, le cose logiche e semplici, per i nostri politici sembrano offensive e stupide, forse proprio perche contrarie al suo modo di operare. Enzo morandi

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            • #7
              <span style="color:red">Buongiorno,<br><br>Ho scoperto questo Vostro forum solo di recente, e ne sono molto lieto.<br><br>Benchè non abbia ancora finito di leggere tutti i vari thread presenti, vorrei collaborare alla stesura di questo Topic, facendovi partecipi di un articolo proveniente da una parte della rete che condivide interessi simili ai vostri.<br>Tale articolo proviene dal Blog di <a href="http://www.beppegrillo.it" target="_blank">Beppe Grillo</a> che da circa due anni è impegnato attivamente in un processo di informazione volto a sostenere l'idea di "Democrazia Diretta".<br><br>Voglio condividere con Voi alcuni estratti volti a "seppellire" le insinuazioni <b>Pro-Termovalerizzatori</b>, con tono pacato e ma soprattutto documentato.</span><br><br>"Ieri sera ero a Trento per parlare dell’inceneritore insieme a degli esperti come Bettini, Masullo, Montanari, Zecca, Nervi e Pallante.<br><br>Dico subito che gli <b>inceneritori</b>, chiamati termovalorizzatori solo in Italia, <b>l’ennesimo incantesimo delle parole</b>, non servono; che sono un’invenzione di <b>40 anni fa</b>; che per ogni chilogrammo di materiale bruciato, <b>un terzo </b>dello smaltito diventa cenere, rifiuto tossico nocivo; che non fanno risparmiare energia, ma il contrario e quindi <b>non convengono</b>; che l’Italia è l’unico Paese a <b>finanziare</b> gli inceneritori con i soldi pubblici; che più alto è il calore generato, più le <b>polveri</b> diventano sottili e nocive e <b>tumorali</b>; che la raccolta differenziata li rende inutili; che il <b>riuso</b> dei contenitori come le bottiglie di vetro e di plastica li rende inutili; che va inserita una <b>tassa ecologica </b>sui contenitori usa e getta alla fonte, quindi al produttore; che bisogna ridurre i consumi; che bisogna incrementare la produzione di energia da <b>fonti rinnovabili</b>; che le prime nazioni, come la <b>Germania</b>, che hanno costruito gli inceneritori li stanno dismettendo; che la produzione di energia va <b>delocalizzata</b>.<br><br>Gli <b>inceneritori</b> non starebbero neppure in piedi economicamente, non esisterebbero, se non li finanziasse lo <b>Stato</b>, che gli passa <b>180 lire per ogni kwh prodotto</b> in quanto li assimila alle <b>energie rinnovabili</b>."<br><br>"La produzione di <b>energia attraverso l'incenerimento dei rifiuti</b>, caso unico e contestato in Europa, oggi è <b>fortemente sovvenzionata dallo Stato</b>, perché beneficia impropriamente del cosiddetto contributo Cip 6, destinato alle fonti "energetiche rinnovabili" che paghiamo nella della bolletta elettrica: senza il Cip6 la produzione di energia da rifiuti non presenterebbe alcun vantaggio economico rispetto alle fonti rinnovabili."<br><br>"Uno studio <b>dell'Universit&agrave; Bocconi del 2005 </b>ha dimostrato che <b>il costo di 1 MWh </b>prodotto da un medio impianto idroelettrico è pari a 66 euro che scende a 63 se viene prodotto all'eolico, sale a 121 se prodotto da biomasse e arriva a 280 se si tratta di fotovoltaico. <b>L'incenerimento di rifiuti solidi urbani </b>con “recupero energetico”, senza considerare il costo di gestione e trattamento dei rifiuti ed i danni alla salute umana causati dalle nanoparticelle, prima che arrivino all'inceneritore,<b> è di 228 euro MWh.</b>"<br><br>"Questo significa che se il Cip6, che noi paghiamo nelle nostre bollette Enel, andasse alle fonti veramente rinnovabili <b>in Italia ci sarebbe convenienza ad andare sul solare, non sugli inceneritori&#33;</b>"<br><br><span style="color:red">Inoltre sempre dallo stesso articolo:</span><br><br>"La stessa <b>Commissione Europea</b>, nel 2003 con il Commissario Commissario UE per i Trasporti e l’Energia, Loyola De Palacio, in risposta ad una interrogazione dell’ europarlamentare Monica Frassoni, in data 20.11.2003 (risposta E-2935/03IT) <b>ha ribadito il fermo no dell’UE </b>all’estensione del regime di sovvenzioni europee per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, previsto dalla Direttiva 2001/77, <b>all’incenerimento delle parti non biodegradabili dei rifiuti</b>. Queste le affermazioni testuali del Commissario all’energia nel 2003: “La Commissione conferma che, ai sensi della definizione dell’articolo 2, lettera b) della direttiva 2001/77/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 settembre 2001, sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricit&agrave;, la frazione non biodegradabile dei rifiuti non può essere considerata fonte di energia rinnovabile”.<br><br>"Inoltre gli inceneritori, specialmente quelli di nuova generazione, come hanno dimostrato gli studi del dottor Stefano Montanari e della dottoressa Antonietta Gatti,<b> producono pericolosissime nanoparticelle inorganiche </b>(Pm 2,5 fino a Pm 0,01) che penetrano nel sangue e da lì si depositano negli organi del corpo umano e sono causa di gravi malattie, tra queste il cancro. Sono le cosiddette <b>nanopatologie</b>. "<br><br><span style="color:red">Spero di essere stato utile e conciso.</span>

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              • #8
                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (MetS&#45;Energie @ 16/4/2006, 18:27)</div><div id="quote" align="left">Mi spieghi anche perche' i termovalorizzatori (o inceneritori) in Francia sono normalissimi ed utilizzati alla grande (e senza contributi pubblici) mentre in Italia li guardiamo come la peste?<br><span style="color:red"></div></div><br>Forse, ma non prenderei la Francia come esempio di Progresso Ambientale...<br><br>Perchè altrimenti dovrei considerare la loro esperienza sull'Energia Nucleare come una soluzione "Ambientalmente ottimale".<br><br>Permettimi un leggero OT(<span style="font-size:8pt;line-height:100%">che semmai lo citiamo in una zona più adatta...</span> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/93a48d0c181300dc78d32819a7bdb59f.gif" alt="h34r:"> )</span><br><br><span style="font-size:8pt;line-height:100%">"Dai dati presentati al 19° Congresso Mondiale dell'Energia, nel 2030 la produzione di energia nucleare passer&agrave; dal 16% al'8.5%. <a href="http://www.beppegrillo.it/muro_del_pianto/energia/index.html" target="_blank">[...]</a><br>I sostenitori del nucleare affermano che questo tipo di energia sia sicuro, meno inquinante ed economico.<br>Non è vero.<br><b>Non è sicura.</b><br>Esiste una lunga casistica di incidenti nel mondo (come Detroit, Three Mile Island, Chernobyl, il Superphenix in Francia) che hanno causato disastri ambientali, con centinaia di migliaia di persone esposte alle radiazioni che ne hanno provocato la morte o danni genetici irreversibili.<br>Se le centrali nucleari sono così sicure per quale motivo non esistono Compagnie Assicurative disposte a stipulare una RC (Responsabilit&agrave; Civile) per assicurarle?<br><b>Non è pulita.</b><br>I sostenitori affermano che le centrali nucleari non inquinano perchè non immettono anidride carbonica nell'atmosfera.<br>Vero.<br>Ma non si preoccupano di dire che il funzionamento di una centrale e il trattamento e la sepoltura delle scorie radioattive, determinano dei danni all'ambiente molto più gravi e duraturi.<br><b>Non è economica.</b><br>Non è vero che il costo aziendale dell'elettricit&agrave; ottenuta con il nucleare sia inferiore a quello dell'elettricit&agrave; ottenuta da altre fonti. Bisogna infatti includere anche i costi di smantellamento delle centrali nucleari alla fine della loro vita utile e i costi di stoccaggio, nel lungo periodo, del combustibile nucleare e delle scorie radioattive."<br><br><span style="color:red">Scusatemi avrei voluto citare un altro articolo proveniente da un istituto di ricerca che commentava la pericolosit&agrave; di queste scorie,<br>ma, me tapino, non riesco a ritrovarlo...<br>Comunque, esso denunciava la pericolosit&agrave; delle reazioni fra ossido di plutonio e la comune Acqua, poichè altamente esplosive;<br>dalla ricerca di questo istituto comprendeva il tempo di decadenza effettivo di queste scorie: circa 2 milioni di anni,<br>e quello presumibilmente indispensabile affinche la civilt&agrave; umana potesse evitare di preoccuparsene, ovvero solo 2000 anni.<br>incrociando questi dati con ricerche concernenti la durata dei cementi "cronoresistenti" e quelli della teoria della deriva delle falde acquifere, hanno cercato di designate un luogo sul nostro pianeta ideale allo stoccaggio a lungo periodo(i famosi 2000 anni) delle scorie radioattive ove esse potessero essere al riparo dalla temibile H<span style="font-size:8pt;line-height:100%">2</span>O...<br>Risultato sul nostro bel pianeta non esiste tale luogo.</span></span><br><br><span style="color:red">Tornando In Topic...<br>Fornisco un <a href="http://www.beppegrillo.it/2006/03/linceneritore_d.html#comments" target="_blank">articolo</a> per quanto riguarda i Termovalorizzatori, Poichè in Italia ci sono 2 scienziati che si stanno occupando della ricerca sulle nanoparticelle e su quelle patologie che esse provocano nel nostro organismo;</span><br><br><b>Stefano Montanari</b>, è il ricercatore modenese che, insieme con la moglie <b>Antonietta Gatti</b>, ha studiato gli effetti sull’organismo delle particelle inorganiche prodotte da tutti i tipi di combustione, dalle bombe all’uranio impoverito alle centrali elettriche ad oli pesanti e a carbone cosiddetto pulito, dai motori d’automobile con gli pseudofiltri antiparticolato fino agli <b>inceneritori costruiti secondo le BAT</b> (Best Available Technologies, vale a dire le migliori tecnologie disponibili).<br><br>"La scoperta è che quelle particelle sono capaci di entrare con grande facilit&agrave; nell’organismo, fino al nucleo delle cellule, e di provocare tutta una serie di malattie, alcune forme di cancro comprese, senza che esistano meccanismi biologici capaci di eliminarle. E più queste sono piccole, più penetrano e più guai fanno.<br><br>Gli inceneritori producono quantit&agrave; immense di questa roba, trasformando rifiuti grossolani e puzzolenti, ma non dannosi, in oggettini micidiali. Il trucco sta nell’innalzare la temperatura d’esercizio dell’impianto in modo da produrre particelle così piccole da sfuggire alle centraline di controllo (quelle arrivano a vedere le particelle di 10 micron e gli inceneritori moderni fanno polveri molto più fini) e da far sembrare l’aria pulita, quando, invece, è piena di sozzura molto più aggressiva per la salute che non le vecchie PM10."<br><br><span style="color:red">Una piccola precisazione inoltre su queste nanoparticelle che rubo sempre da un altro </span><a href="http://www.beppegrillo.it/2005/12/ferramenta_ambu.html" target="_blank">articolo</a><br><br>"<b>Nessuno</b> degli inquinanti particolati di cui sopra <b>è biodegradabile </b>e, dunque, resta dov'è per sempre.<br>E dov'è è un <b>tessuto umano</b>.<br><br>Ciò di cui stiamo parlando non sono <b>ioni</b> (atomi) che entrano nella composizione di sostanze naturali e che, non raramente, sono indispensabili per la nutrizione; ciò di cui parliamo sono <b>particelle</b>, minuscoli sassolini, che vengono involontariamente immessi come inquinanti.[...]<br>Queste scorie sono proprio le particelle che non dovrebbero esserci e che entrano nel circolo sanguigno per essere rapidamente sequestrate da vari organi (reni, fegato, ecc.), dove restano in eterno perché non sono biodegradabili.<br>Il problema è che sono dei corpi <b>estranei</b> e l’organismo li vede come tali, facendo partire una reazione infiammatoria (granulomatosi) che si cronicizza e può diventare cancro o restare, comunque, un’infiammazione che è pur sempre una malattia.[...]<br>Da notare che più queste particelle sono minuscole, più sono aggressive, potendo addirittura penetrare all’interno dei nuclei delle cellule quando la loro dimensione è al di sotto di una certa soglia."<br><br><span style="color:red">Considerando la materia inquinamento una branca sia della disciplina ecologica, sia di quella sanitaria, bisognerebbe chiedersi che fine fa ciò che trasformiamo bruciandolo nei <b>Termovalorizzatori</b>.<br>Poi la cosa simpatica è che io divido L'<i><b>umido</b></i> dall'immondizia comune <i><b>secca</b></i>, perchè pensavo fosse destinato al <b>Compostaggio</b> e non all'incenerimento...</span><br><br><span class="edit">Edited by Ferneèt - 18/4/2006, 13:50</span>

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                • #9
                  Caro mets. sul nucleare e su tutti quei sistemi che rilasciano scorie od emissioninon ancora non conocsiute del tutto e soprattutto, non eliminabili, spero che siamo tutto daccordo che è molto meglio non praticarle. Per quanto riguarda quello che dice Fernéet mi sembra che ci sia una certa ignoranza, o peggio ancora una presa di posizione, molto alla moda, ma certamente superficiale, ha ragione Grillo e tutti quelli che dicono che gli inceneritori, anche se li chiamiamo termomovalorizzatori, sono dei grossi ed antieconomici "sistemi" fra l'altro non inventati 40 anni fa, ma ripresi pari pari da probetti della fine dell'ottocento, i nuovi vanno meglio ma sono sempre complessi ed illogici, antiquati nel sistema combustivo, e modernissimi nel sistema di filtrazione. basterebbe migliorare la combustione per non dover ricorrere a sofisticati sistemi postcombustivi. Il problema comunque non va affrontato così come fa Fernéet. Bisogna dire: se rifiuti ce ne sono ed anche tossici, cosa facciamo? facciamo finta di non vederl? Li seppelliamo come le discariche? e le falde? ed il futuro? Affrontiamo il problema seriamente, dal momento che dobbiamo eliminarli, facciamolo in modo da non creare altri problemi e recuperando tutta l'energia che contiene. Ti garantisco che si può. Ciao, Enzo

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                  • #10
                    Penso che il problema per alcuni tipi di materiale sia alla base, nel senso che molte cose vengono sigillate con un materiale al posto di un altro solo per il costo che il produttore ha nella filiera di produzione.<br>Ad esempio la pasta può essere confezionata in scatole di cartone (quindi credo perfettamente reciclabile) o in confezioni di plastica che vanno ad aumentare i rifiuti non reciclabili. Andrebbe colpito maggiormente chi confeziona (ovviamente dove possibile) in un imballo non completamente reciclabile, dato che poi il suo smaltimento se lo prende in carico il comune che deve smaltirlo.<br>Sicuramente vanno smaltiti in maniera corretta, ma pensiamo prima di tutto a diminuirne l'utilizzo e a sensiabilizzare la gente alla raccolta differenziata (quanti in ufficio buttano via i fogli di carta nel cestino e quindi vanno a finire nel rifiuto secco).<br><br><img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/431dc99c0a8c61d6a382c0bbe2e05309.gif" alt="image"><br><br>Ciao

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                    • #11
                      <span style="color:red">La Critica sull'Off Topic ci sta,<br>Ma è stato un gesto necessario ad <b>argomentare</b> una mia affermazione decisamente particolare, nei confronti delle scelte di un paese più all'avanguardia del nostro, preso per esempio.<br><br>Quindi ho ridimensionato il brano in esame, per favorire la lettura <b>Completa</b> del topic.<br><br>Per quanto riguarda la mia presa di posizione, di cui vado fiero, non ritengo di dovermene vergognare;<br><br>Questo perchè seguire il "gioco delle tre carte" della politica non sempre è facile,<br>E' vero, le discariche non sono una soluzione accettabile in una economia come la nostra,<br>[che produce senza neanche chiedersi cosa produce o per chi]<br>e partendo dal principio che non posso cambiare direttamente ciò che non gradisco, cerco una <b>soluzione</b> volta almeno a ridimensionare il problema, seguendo uno schema logico ed economico che <b>spero</b> sia condivisibile.<br><br>Per eliminare i rifiuti di una societ&agrave; bulimica come la Nostra, non basta voltarsi da un'altra parte,<br>e nemmeno seppellirli sperando nell'azione di un qualche super batterio geneticamente modificato.<br>Però si può insistere sulla loro sistematica separazione, classificazione e conservazione.<br>Questo perchè la maggior parte non sono schifezze, sono solo merci rotte o non commercializzabili, anzichè finanziarne la completa distruzione in modo che siano adatti al mitico batterio, come vi ho mostrato in un topic precedente, finanziamone la divisione, la raccolta ed il riciclo sistematico.<br><br><b>Confidando che tutto ciò che oggi non si può riciclare, un giorno lo sar&agrave;, iniziamo a dividerlo e a proteggerlo dalla voracit&agrave; dell'Ambiente, ricordandoci inoltre che l'attuale chimica è ancora giovane, e che di scoperte da fare ce ne sono ancora molte, valutiamo bene l'impellenza di certe soluzioni sbrigative.</b><br><br>Poi la frazione umida si potr&agrave; continuare ad incenerire per risolvere il problema del compostaggio, ma il resto?<br>Nelle discariche il problema non è certo la frazione biodegradabile&#33;<br>Quella puzza perchè viene degradata dai batteri, come il letame, andrebbe destinata ad altro luogo, visto che ce la fanno mettere nei sacchetti in Mater-Bi biodegradabili...<br><br>Il problema sono sempre stati i liquami non-biodegradabili, i solventi e tutto quello che l'<b>Ambiente</b>, non sapendo come <b>aggredirlo</b>, cerca di diluire e nell'acqua ovviamente.<br><br>Per quanto riguarda la combustione: è dimostrato che maggiore è la temperatura di esercizio minore è la dimensione del particolato prodotto,<br>quello che fino a ieri si ignorava era che queste nanoparticelle sono di gran lunga più pericolose dei famigerati PM10 che intasavano <b>solo </b>i polmoni.<br>Quindi l'unica soluzione oggi presente è quello di separare queste polveri, filtrandole sia fisicamente che elettromagneticamente, ma questo sposta solo il problema, poichè poi questi filtri vengono a loro volta ultra inceneriti a temperature maggiori...<br>Ricordate il Primo principio della TermoDinamica?<br><br>E' come svoutare il filtro di un aspirapolvere sul pavimento per poi riaspirare il tutto però col <b>naso</b>, perchè almeno da li non lo può più uscire...</span>

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                      • #12
                        Caro Ferneét quello che dici è giusto ed ammirevole, ma permettimi di dirti, un po' superficiale e scontato. che ci siano in giro nell'aria nanoparticelle terribilmente dannose, non ci sono dubbi, basta vedere che il 90% delle persone hanno delle intolleranze od allergie, che gli inceneritori non vadano bene, è anche questo un fatto risputo e scontato, ma dietro a tutto ciò, ci siamo noi con le nostre scelte, sia di vita che politiche, tutti sappiamo criticare (lo sto facendo anche io ora), ma pochi poi fanno veramente qualcosa, chi lo fa viene fermato dai pregiudizzi dall'ignoranza e dai poteri più o meno forti. prova ad andare sulla pagina del Centro Ricerche Toscano: <a href="http://www.europirol" target="_blank">www.europirol</a>. net vedrai che gli impianti che non produco cenere, ma palline vetrificate senza rilasci, che non rilasciano nell'aria ne particolato ne gas nocivi e neanche nanoparticelle ci sono, ma non c'è la volont&agrave; di sperimentarle. Se tu conoscessi cosa emettono le industrie, le auto, le raffinerie ecc. vedresti che il male è molto più grave di quanto si dica, ciao Enzo

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                        • #13
                          Caro Ferneèt che dire.....<br>se non che QUOTO tutto ciò che hai scritto,<br>che NON sei assolutamente andato O.T.<br>e che le tue argomentazione sono più che valide e per me corrette.<br><br>Una tua citazione<br><i>Poi la cosa simpatica è che io divido L'umido dall'immondizia comune secca, perchè pensavo fosse destinato al Compostaggio e non all'incenerimento... </i><br><br>Chiss&agrave; quante bucce di banane (o mele, pere etc.) occorrono per avere l'equivalente energia di un barile di petrolio.<br><br>Purtroppo non si pensa a come l'energia viene consumata:<br>gli impianti di riscaldamento in Italia, sono TUTTI sovradimensionati di 3/4 volte, perchè non sappiamo costruire.<br><br>E non sappiamo costruire, perchè non siamo in grado di darci delle regole che sarebbero di una semplicit&agrave; disarmante.<br><br>Per molto, basterebbe veramente poco e questo è assai triste.<br><br>Saluti,<br>Addison.

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                          • #14
                            beh... anche un pannello fotovoltaico alla fine si degenera e diventa una sorta di rifiuto speciale, ed in Spagna ho visto comitati di gente che lottavano contro i "ventilatores", ovvero i generatori eolici, perchè evidentemente qualche radical-ecologista-novello Don Crischiotte, in cerca di visibilit&agrave; politica gli ha detto che rallentano il vento e a valle di loro le campagne desertificheranno perchè i semini delle piante non si spostano più...<br><br>Onestamente ritengo che i rifiuti combustibili sia meglio bruciarli che discaricarli... tanto al loro posto altrimenti va bruciato petrolio&#33;<br><br> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/908b15202da256523dc7af65dcd2a043.gif" alt=":angry:"> Personalmnte manderei l'esercito quando vedo al telegiornale le manifestazioni dei "comitati cittadini" contro i termovalorizzatori in centro Italia guidati dai camorristi che detengono il racket della raccolta rifiuti<br> (sapete come funziona? una ditta vince l'appalto e prende i soldi dal comune, poi non li raccoglie affatto ed i cittadini di cui sopra li bruciano nei cassonetti, questi ultimi visti di persona).<br><br>Anche perchè i rifiuti che bene o male vengono raccolti, visto che le discariche sono piene ed altri comitati di cittadini non ne vogliono altre che si fa?<br><br>Le si carica sul treno e PAGhIAMO i tedeschi tanto al quintale che ce le ritirino... per farci che?<br><br>Materie prime riciclate ed energia...ovviamente.<br><br>Sad but True... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/240051157fe424c6a56f038b8d69547e.gif" alt="">

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                            • #15
                              <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (curpis @ 9/4/2006, 20:59)</div><div id="quote" align="left">Sottoscrivo in pieno, ci vuole più trasparenza per rendere i cittadini fiduciosi, bisognerebbe coinvolgere i giovani delle scuole elementari, medie e superiori, con visite guidate in impianti di riciclaggio veramente funzionanti.</div></div><br>Ciao a tutti. Questo forum, mi diventa sempre + interessante, anche per un PIVELLO come me.<br><br>Non voglio tirare le somme di niente, ma mi sembra che al di l&agrave; di una tacita ignoranza (in senso buono, intendo) diffusa, si erigono le mura del &quot;Andiamo avanti, qui va tutto bene&quot;. Sembra che noi stessi (una decina di persone) non sappiamo capire cosa sia conveniente, quali danni arrischiano certe scelte, quali sono le strade percorribili o meno: in poche parole penso che tutti siamo daccordo che il mondo abbisogni di livelli di ricerca superiori per capire cosa accada ai rifiuti nel loro trattamento.<br><br>Cosa centra il quote?? beh, semplicemente, significherebbe inculcare nei ragazzini che una soluzione c&#39;è, e funziona. Non vi sembra che sia in enorme contraddizione con i principi stessi della ricerca, ovvero di un eterno divenire, di una perpetuo migliorare e accrescere le proprie conoscenze?? Portare i bambini negli impianti funzionanti dembrerebbe quasi dire: Ragazzi, fate quanda immondizia vi pare, tanto ci sono gli inceneritori che si pappano tutto&quot;. Bello no?? Capisco che il fine sia quello di sensibilizzare i bambini su delicati argomenti, ma forse non è il mezzo adeguato questo. Impianti non perfettamente funzionanti, al contrario, paleserebbero l&#39;esistenza di soluzioni e al contempo la necessit&agrave; di perfezionamenti.<br><br>Con ammirazione, Marco <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/7ce70ac480dcb185b33f9c9f05b6fa9e.gif" alt="^_^">

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                              • #16
                                Buongiorno<br><br>Quello che forse non sono riuscito a spiegare è che, quella che per voi risulta essere una soluzione<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">E&#39; un problema che va risolto alla svelta e l&#39;inceneritore e&#39; una <span style="color:red">soluzione</span> che permette anche di ricavare energia.</div></div><br>per me è una toppa, la miglior toppa che OGGI si possa attuare per &quot;dismetterli&quot;. Tutto qui.<br><br>Tutto ciò fermo restando i principi del Decreto Ronchi sulla spazzatura <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/93a2c5f4145f3d69b5a65e3888da0635.gif" alt=""><br><br>Marco

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                                • #17
                                  Concordo con Avantasja...<br><br>bruciare i rifiuti e&#39; una soluzione estrema, cosi&#39; come metterli nelle discariche...<br><br>Prima parliamo di riuso, di recupero, di riciclaggio... poi se proprio resta qualcosa allora bruciamolo...<br>Gli inceneritori come tutte le cose sono un affarone , per quello si punta cosi&#39; tanto... ma non sono economicamente convenienti...<br>senza gli incentivi per le rinnovabili di cui INGIUSTAMENTE gli inceneritori godono in Italia non sarebbero competitivi con le altre forme di energia.<br>Nel bruciare i rifiuti non c&#39;e&#39; niente di rinnovabile, anche perche&#39; quello che brucia se si elimina il rifiuto organico e&#39; per la maggior parte plastica<br>che deriva dai combustibili fossili...<br><br>L&#39;inceneritore e&#39; la soluzione + comoda... butti tutto li e non ci pensi piu&#39; ... se poi le sostanze inquinanti emesse, che non conosciamo neanche tanto bene fanno male chissenefrega... certo esistono soluzioni tecnologiche che permetterebbero di incenerire i firiuti in maniera + sicura, qualcuno ne ha parlato prima, mettendo in sicurezza anche le ceneri, pero&#39; costano di + e non renderebbero economicamente...<br><br>Iniziamo a far funzionare la raccolta differenziata, o la separazione post raccolta<br>Riusiamo tutto quello che si puo&#39; usare, metalli, plastica, legno, carta, ...<br>Con l&#39;organico facciamoci biogas, idrogeno, fertilizzante o quant&#39;altro<br>Cambiamo il modo di distribuire le cose in modo che si riduca la quantita&#39; di rifiuti...<br>Non ha senso continuare a creare 100 tipi diversi di contenitori, colorati, ergonomici e tutto quello che vuole il marketing...<br><br>Un detersivo e&#39; + valido se e&#39; in una confezione &quot;sexy&quot; come diceva una pubblicita&#39; qualche tempo fa?<br>Perche&#39; la grande distribuzione non si organizza per vendere i detersivi alla spina&#33;&#33;&#33; Io vado col contenitore mio oppure a rendere (pago la cauzione)<br>e me lo riempio del prodotto che voglio... con un distributore tipo spina, che mi emette l&#39;etichetta col prezzo come si fa per la frutta e verdura...<br>Sarebbe tanto complicato... come ci si porta dietro la busta di plastica o il sacchetto di tela per non continuare a comprare buste di plastica alla cassa<br>si potrebbe fare lo stesso portandosi 4 o 5 flaconi per i vari detersivi...<br><br>Dopo di che&#39; per quei rifiuti che avanzano pensiamo cosa farne, saranno molti meno, e sarebbe necessario fare impianti + piccoli, meno inquinanti, + sicuri, e non ci sarebbe dietro un interesse puramente economico e speculativo per costruire mega inceneritori&#33;&#33;&#33;<br>Dove sta scritto che &quot;grosso e&#39; meglio&quot; &#33;&#33;&#33; Forse &quot;grosso rende di piu&#39; &quot;<br><br>Insomma ok gli inceneritori ma come soluzione finale, dopo aver fatto tutto il possibile per recuperare, riusare, ridurre e riciclare i rifiuti, in modo da incenerire il 20% dei rifiuti prodotti oggi&#33;<br><br>Alex

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                                  • #18
                                    Caro alexdoor73 8. tutto giusto e ponderato, personalmente sono daccordo proprio in tutto, dal risparmio degli imballaggi al riciclaggio fino al massimo&#33; resta il fatto che ci sono sempre degli scarti, quelli è meglio, come dici giustamente, bruciarli trasformandoli in energia (senza inquinare) in impianti piccoli sul posto, senza doverli caricare su camion, treni, navi ecc. per portarli a dei centri di distruzione che se va tutto bene dopo aver inquinato per il traporto e lo stoccaggio, si dovr&agrave; trasportare l&#39;energia prodotta. Purtroppo la legge attuale non autorizza &quot;termovalorizzatori&quot; che bruciano meno di 100.000 Ton. annue. ciao

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                                    • #19
                                      Grazie del supporto <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/fb1cb9698e3be7dbcda805dee0374441.gif" alt=""><br><br>Aggiungo una cosa che trovo assurda... chi ha la raccolta differenziata domiciliare o comunque in zone dove si fa la R.D. ad un certo livello sapra&#39; che certi tipi di materiali plastici non possono essere messi nella raccolta plastica: piatti e bicchieri di plastica (per cui tra l&#39;altro esiste l&#39;alternativa del mater-bi, plastica ricavata dal polimeri vegetali biodegradabile al 100%, piccoli oggetti di plastica, pezzi di giocattoli, sedie e parti di mobili etc etc...) Qualcuno si e&#39; mai chiesto come mai non si devono mettere nella raccolta differenziata? Io si e l&#39;ho chiesto ad un &quot;tecnico&quot; che e&#39; venuto a presentare la raccolta porta a porta nella rinuione di quartiere l&#39;anno scorso quanto e&#39; partita la R.D. nel nostro comune... non si puo&#39; mettere perche&#39; le aziende produttrici di questi prodotti non pagano la tassa al consorzio di recupero degli imballaggi a differenza delle ditte che producono bottiglie e flaconi vari e tutti gli altri tipi di imballaggi...<br>Non e&#39; un problema chimico di tipo di plastica ma solo un problema di tasse&#33;&#33;&#33; E&#39; assurdo anche questo&#33;&#33;&#33; (a proposito delle leggi che non autorizzano &quot;inceneritori&quot; di taglia inferiore a 100K Ton).<br>Ci sono delle macchine per trattare la plastica che polverizzano tutto quello che entra e poi lo centrifugano in aria facendo separare i vari materliali in base alla densita&#39;, oppure vanno in acqua e si separano perche&#39; alcuni galleggiano altri no... insomma tecnicamente si puo&#39; fare tutto per separare le plastiche, non e&#39; ora di cambiare ste leggi assurde?<br><br>Altra cosa strana a cui non ho ancora trovato spiegazione e&#39; il perche&#39; la pellicola di alluminio per alimenti o le vaschette da freezer di alluminio non si possano mettere nei metalli assieme alle lattine... sospetto sia per lo stesso motivo della plastica ma non ho avuto modo di chiedere...<br><br>Vi diro&#39; di piu&#39; ... di quel 20% che resta da smaltire se togliamo la carta, l&#39;organico, le plastiche, i legnosi, il vetro, i metalli, le vernici, gli oli, le batterie, il verde, gli elettronici, gli elettrodomestici cosa resta?<br>Sporcizia, polvere, inerti, ceramiche, le plastiche non da imballaggio, qualche metallo, qualche altra porcheria...<br>Insomma di tutta sta roba cosa c&#39;e&#39; che brucia? Solo un po di plastica.... e allora non sarebbero dei termovalorizzatori, ma dei veri inceneritori perche&#39; il potere calorico di quel che e&#39; rimasto sarebbe bassisimo e quindi il calore per incenerirlo andrebbe fornito dall&#39;esterno&#33;&#33;&#33;&#33;<br><br>L&#39; obiettivo dovrebbe essere ridurre al massimo questi scarti e fare in modo che tutto quel che si puo&#39; recuparere venga recuperato, anche riprogettando delle cose, gli oggetti di tutti i giorni...<br>Una volta le auto da rottamare venivano spiaccicate in un cubetto e sotterrate da qualche parte... oggi vengono progettate in modo che tutti i pezzi a fine vita abbiano una loro destinazione&#33;&#33;&#33;<br>Una volta le case demolite diventavano macerie che andavano sotterrate da qualche parte, oggi dalla demolizione di una casa si ricava ghiaia, sabbia e metallo che viene tritato e riusato sul posto per ricostruire le nuove case&#33;<br>Cosa aspettiamo a fare questo per tutto quello che passa nelle nostre mani&#33;&#33;&#33;<br>E&#39; un dovere verso le generazioni future&#33;<br><br>ciao<br><br>Alex

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