Ciao ragazzi,
mi piacerebbe discutere un pò con voi su questo testo che ho tratto dalla presentazione di E. Del Giudice di grottammare (trovate il video o l'audio completo su http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=5417)
a proposito dell'avanzare delle nuove scoperte nella scienza.
Questo il testo:
Come succede in ogni cambiamento di moto, anche nei cambiamenti della scienza c’è un attrito.
Purtroppo la scienza non è fatta di persone votate solo alla conoscenza ma è fatta anche di persone che hanno interessi pratici. La posizione di scienziato, come tante altre, è connessa con l’accesso a privilegi pratici, che vengono concessi a coloro che hanno la qualifica di “esperto”.
Esperto in un campo si è quando si sa un certo insieme di cose, che si sono imparate per la maggior parte quando si era giovani e freschi, e che si sfruttano quando si è anziani e tardi nei riflessi, proprio quando è maggiore il bisogno di avere privilegi pratici, in particolare la moneta.
A questo punto, che succede se per un cambiamento delle conoscenze, le informazioni che permettevano a quella persona di avere la qualifica di esperto, devono essere cambiate, rinnovate?
Ebbene, lui non sarà più un esperto e quindi addio moneta, addio top model e addio a tanti privilegi.
Ma c’è un meccanismo che rallenta questi cambiamenti. Nella scienza moderna è stato istituita la procedura della Peer review, ovvero ogni cosa nuova deve essere sottoposta al giudizio degli esperti. Questi possono dire che la cosa è del tutto inconsistente così che il nuovo non può emergere e loro mantengono i privilegi.
Quindi tenendo conto dell’intreccio tra l’interesse astratto della conoscenza e l’interesse concreto ai privilegi si genera un attrito continuo che rallenta i moti e l’avanzare del nuovo.
Io lo trovo di una semplicità e chiarezza assolute. E mi sento di condividere appieno le sue parole. E' quello che stà accadendo con la Fusione fredda e con tante altre novità. Ed anche quello che è successo spesso nella storia passata. Cosa che fa riflettere profondamente sulla realtà di queste parole.
Che ne dite?
Roy
Edited by eroyka - 4/9/2006, 23:06
mi piacerebbe discutere un pò con voi su questo testo che ho tratto dalla presentazione di E. Del Giudice di grottammare (trovate il video o l'audio completo su http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=5417)
a proposito dell'avanzare delle nuove scoperte nella scienza.
Questo il testo:
Come succede in ogni cambiamento di moto, anche nei cambiamenti della scienza c’è un attrito.
Purtroppo la scienza non è fatta di persone votate solo alla conoscenza ma è fatta anche di persone che hanno interessi pratici. La posizione di scienziato, come tante altre, è connessa con l’accesso a privilegi pratici, che vengono concessi a coloro che hanno la qualifica di “esperto”.
Esperto in un campo si è quando si sa un certo insieme di cose, che si sono imparate per la maggior parte quando si era giovani e freschi, e che si sfruttano quando si è anziani e tardi nei riflessi, proprio quando è maggiore il bisogno di avere privilegi pratici, in particolare la moneta.
A questo punto, che succede se per un cambiamento delle conoscenze, le informazioni che permettevano a quella persona di avere la qualifica di esperto, devono essere cambiate, rinnovate?
Ebbene, lui non sarà più un esperto e quindi addio moneta, addio top model e addio a tanti privilegi.
Ma c’è un meccanismo che rallenta questi cambiamenti. Nella scienza moderna è stato istituita la procedura della Peer review, ovvero ogni cosa nuova deve essere sottoposta al giudizio degli esperti. Questi possono dire che la cosa è del tutto inconsistente così che il nuovo non può emergere e loro mantengono i privilegi.
Quindi tenendo conto dell’intreccio tra l’interesse astratto della conoscenza e l’interesse concreto ai privilegi si genera un attrito continuo che rallenta i moti e l’avanzare del nuovo.
Io lo trovo di una semplicità e chiarezza assolute. E mi sento di condividere appieno le sue parole. E' quello che stà accadendo con la Fusione fredda e con tante altre novità. Ed anche quello che è successo spesso nella storia passata. Cosa che fa riflettere profondamente sulla realtà di queste parole.
Che ne dite?
Roy
Edited by eroyka - 4/9/2006, 23:06
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