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Ingegnè, mi dia una mano co 'sta bolletta

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  • Ingegnè, mi dia una mano co 'sta bolletta

    Scrivo in questa sezione anche se, come si intuisce dal titolo, l'argomento non è solo il solare....
    mi trovo sempre più spesso a rispondere a quesiti, da parte di clienti che sanno che mi occupo di energie rinnovabili, del tipo di quello nel titolo...
    Volevo pertanto confrontarmi con voi sulla linea di azione che seguite in casi simili...
    parliamo di realtà industriali, dalla piccola, classica, lavanderia industriale con problemi di elevati consumi di gas, a realtà più grandi..
    in questi casi succede quasi sempre (per lo meno a me) che il cliente inizi a pensare al fotovoltaico, forse perchè dell'incentivo se ne sente parlare spesso e perchè pensa "con tutto lo spazio che ho sul capannone e con tutto il sole che prendo!"...poi, quasi sempre, quando uno tira giù due numeri sul tempo di rientro in relazione all'investimento iniziale, l'imprenditore risponde: "10-11 anni per me sono lunghissimo periodo, oggi la programmazione delle attività a breve è a pochi mesi"...
    e allora ci si mette a pensare ad altre strade che per me spesso portano a considerare la possibilità di ricorrere ad una ESCO, ma lì il problema è che spesso si finisce per sconvolgere il ciclo produttivo a fronte di un risparmio del 10-15% (vedi cogenerazione a biomassa ad esempio in luogo del GPL)...ed anche lì molti si freddano....
    del resto nei casi che a me capita di studiare pensare che possa essere lo stesso imprenditore ad affrontare l'investimento di nuove centrali è praticamente impensabile...
    e allora che si fa?non so se è solo a me che capita sempre più spesso di fare studi di fattibilità che poi restano lettera morta nel settore dell'industria...non sto considerando qualche altra strada?o forse dobbiamo arrenderci al fatto che in questo ambito non ci sia molto da fare?

    Un saluto a tutti

  • #2
    Ci sono due campi da considerare quando viene posta una domanda di questo tipo: uno commerciale ed uno tecnico.
    Se uno vuole risparmiare sulla bolletta senza fare modifiche sulle proprie fonti di approvvigionamento/produzione di energia elettrica e/o termica lo dirotto da mio cognato ex direttore commerciale in ENEL, che gli consiglia come pagare di meno acquistando dal libero mercato con risparmi che talvolta arrivano al 50%.
    Stiamo parlando di PMI naturalmente.
    Se invece parliamo di modifiche alla produzione e in particolare se vogliamo limitare il discorso alle energie rinnovabili, entra in ballo il tecnico.
    Finanziamenti: a poche ore dall'apertura dell'accettazione delle domande per i contributi per le PMI relativi a fotovoltaico, solare termico, eolico cippato/pellets hanno esaurito il tetto massimo previsto dalla legge del 16 gennaio 2007.
    Quindi ci dobbiamo arrangiare.
    Fotovoltaico con un costo che rimane ancora al di sopra dei 7000 euro a kW, con i tempi di ritorno che hai stimato, un imprenditore scappa a gambe levate anche con il conto energia II.
    Eolico è di nicchia, anzi direi che è di cuccuzzolo.
    Solare termico, e qui il discorso diventa economicamente interessante se però la PMI ha necessità di energia termica, il comma 346 parla anche di usi industriali;nel decreto attuativo sono previste detrazioni del 55% per soggetti titolari di reddito d'impresa.
    E per un'impresa più che un privato è facile scaricare in tre anni il 55%.
    Rimane il discorso a mio parere più interessante che riguarda le rinnovabili e che è legato alla cogenerazione.
    Hai fatto l'esempio della lavanderia industriale.
    Quello è un caso tipico di sfruttamento completo di un impianto in cogenerazione che normalmente produce 1 di kW elettrici e 2 di kW termici.
    Se parliamo di energie rinnovabili però il combustibile per il motore a combustione interna è uno solo: l'olio di colza.
    Riesci a trovarlo in quantità? Se ci riesci hai risolto il problema alla fonte.
    Un saluto
    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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    • #3
      Ancora meglio se ci si orienta sulla trigenerazione per avere il condizionamento estivo.
      Ci sono delle ESCO che offrono piccoli impianti a pellet ed il risparmio si vede...se uno vuole anche arricchirsi è un'altro conto. Saluti ^_^
      OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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      • #4
        Scusa ma la con la cogenerazione a metano che risparmio hai quantificato? Praticamente si tratta solo di sostituire la caldaia. Io nei miei calcoli sono arrivato a risparmi del 90%!

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        • #5
          QUOTE (janvaljan @ 3/3/2007, 00:16)
          Scusa ma la con la cogenerazione a metano che risparmio hai quantificato? Praticamente si tratta solo di sostituire la caldaia. Io nei miei calcoli sono arrivato a risparmi del 90%!

          Forse anche di più.
          Il problema è: consideri il metano un'energia rinnovabile?
          Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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          • #6
            CITAZIONE (dotting @ 2/3/2007, 17:10)
            Se uno vuole risparmiare sulla bolletta senza fare modifiche sulle proprie fonti di approvvigionamento/produzione di energia elettrica e/o termica lo dirotto da mio cognato ex direttore commerciale in ENEL, che gli consiglia come pagare di meno acquistando dal libero mercato con risparmi che talvolta arrivano al 50%.

            Da luglio potremo anche noi privati affidarci ad altri fornitori di energia? ne ho sentito parlare...rientra nella finanziaria

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            • #7
              QUOTE (sssuper @ 3/3/2007, 11:17)
              Da luglio potremo anche noi privati affidarci ad altri fornitori di energia? ne ho sentito parlare...rientra nella finanziaria

              C'è una discussione apposita qua, credo che sia il caso di chiedere notizie:

              http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=4768895

              ma la Finanziaria non c'entra, è una scadenza fissata da anni.
              Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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              • #8
                CITAZIONE (janvaljan @ 3/3/2007, 00:16)
                Scusa ma la con la cogenerazione a metano che risparmio hai quantificato? Praticamente si tratta solo di sostituire la caldaia. Io nei miei calcoli sono arrivato a risparmi del 90%!

                allora, in effetti sulla cogenerazione il discorso è più complesso...
                tanto per rimanere alla lavanderia: oggi molte lavanderie industriali funzionano con vapore a 160°C circa...con la caldaietta che ci facciamo?ed è solo un esempio per dire uno dei casi in cui con l'impiantino classico di cogenerazione che produce acqua calda a 80°C non ci facciamo nulla...forse l'esempio che citi con i risparmi del 90% va bene per un condominio, ma in ambito industriale il 90% mi risulta difficile da ottenere...se realizzi un impianto più complesso ed a spese tue devi considerare l'investimento iniziale non trascurabile se spalmato sulla vita dell'impianto!per il fattto che si usi il metano...ma la cogenerazione non è considerata in ogni caso "assimilata"?
                Poi si citavano le ESCO ed in effetti queste che offrono risparmi del 50% io non le ho conosciute...se qualcuno ha indirizzi da darmi sono ben accolti!

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