Ce un ufologo che ritiene che con il suono si possa dividere l'acqua a costi ridicoli e ci si possa produrre quantitativi enormi di idrogeno. voi pensate sia una buffala ?
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dividere l'acqua con il suono
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Guardate qui:
Esperimenti di dissociazione con ultrasuoniPulchra sunt quae videntur, pulchriora quae sciuntur, longe pulcherrima quae ignorantur. Niels Steensen
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Purtroppo non sono esperto in elettronica, altrimenti già mi sarei cimentato. Però procederei così:
1) Andrei su eBay (Cosa non si trova oggi su eBay???)
2) "Ultrasonic transducer".
3) Ordina per prezzo
4) Vedi quale di questi funziona a 42800 hz, frequenza di (ahimè presunta) dissociazione dell'acqua.
5) Io ho ottenuto questo risultato
6) Mi munirei di un amplificatore di almeno 700 w rms (bada che, in questo caso, su eBay è facile che ti rifilino un pacco: i venditori indicano i watt musicali, pmpo, che sono MOLTO maggiori della potenza reale, sono valori di picco...). Inoltre, anche questo dovrebbe funzionare per le frequenze ultrasoniche. E qui casca l'asino. Dove trovarlo?
7) Comprerei una scheda audio, di quelle che gestiscono frequenze maggiori di 44.100 khz, dato che queste riescono a generare onde fino a 20-22 khz. Quindi mi orienterei vero quelle che campionano a 96khz.
8) Scaricherei l'NCH Tone generator, impostando frequenza 42800 hz e forma d'onda sinusoidale. Con un contagocce metterei una goccia d'acqua sul trasduttore...
.... E mi metterei al sicuro, a debita distanza!!! Della serie, non è vero ma ci credo!Pulchra sunt quae videntur, pulchriora quae sciuntur, longe pulcherrima quae ignorantur. Niels Steensen
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Ieri notte, complice il gran caldo, nel letto non riuscivo a dormire. Non so perchè m'è venuta questa idea...
Tempo fa, come illustrato su questo thread, sperimentai la risonanza del sistema bicchiere di plastica riempito d'acqua + cassa collegata alla scheda audio del pc.
Risonanza, nel senso che vibrava tutto, non che ottenevo la scissione dell'acqua.
Ora mi chiedo, se prendo una cella elettrolitica, ci avvicino la solita cassa collegata alla scheda audio, trovo la frequenza alla quale comincia a vibrare tutto. Ok, se ora alimento la cella con una tensione pulsata A QUESTA FREQUENZA, cosa succederà? Che efficienza avrà l'elettrolisi? Quale forma d'onda si dovrà dare? Quadrata a pacchetti di impulsi, o sinusoidale?
Scusatemi se sto dicendo castronerie, ma è colpa del caldo della notte scorsa!Pulchra sunt quae videntur, pulchriora quae sciuntur, longe pulcherrima quae ignorantur. Niels Steensen
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Anche fornendo calore all'acqua riduci l' energia elettrica che devi fornire. Ma a che pro?
Alla fine sempre la stessa energia gli devi fornire sia che sia tutta elettrica sia che tu gline dia un po' termica, un po' acustica, un po' come ti pare.
L'unica cosa che ti fa risparmiare, e mi chiedo perchè gli sperimentatori del forum continuino ad agnorarla, è l'utilizzo dei catalizzatori. Il platino è sicuramente il più conosciuto, ma forse se ne trovano altri a prezzo più moderato.
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No, allora, non ci siamo capiti bene... Il sistema ad onde sonore io lo utilizzerei solo x trovare la freq. di risonanza. Dopodichè darei tensione alla cella con impulsi a QUELLA frequenza.
Riguardo i catalizzatori, fui io ad introdurre un thread in cui si parlava di questo catalizzatore, il CHEMALLOY, che si dice scinda l'acqua SENZA elettricità e SENZA consumarsi.... Vendono su ebay dei campioni, e il metodo per costruire questa "lega", che tra l'altro io avevo trovato su di un sito, quindi non c'era bisogno di comprare nessuna informazione. Ma nessuno ne ha voluto sapere...Pulchra sunt quae videntur, pulchriora quae sciuntur, longe pulcherrima quae ignorantur. Niels Steensen
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ok, in effetti non avevo capito il senso del tuo post precedente. Quello che dici ora è condivisibile, tutto sta a vedere se la risonza acustica coincida con quella elettrica. Può darsi che si può darsi che no.
Riguardo al ChemAlloy: interssante, mi era sfuggito il thread che ora andrò a leggermi. Ma, aprioristicamente, mi sembra strano che non si consumi scindendo l'acqua e al contempo scaldandola (letto sul web). Magari poca, ma un po' di energia la dovrai pur dare all'acqua perchè si scinda.
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scusate se mi permetto ma avevo studiato il problema: non si può fare.
per farlo si deve agire sotto vuoto in ambiente perfettamente risonante con frequenza identica "sempre" alla sorgente d'emissione. anche ammettendo la riuscita non si può estrarre l'H2 e l'O separati per molecola (per l'utilizzo pratico) perchè nulla attrarrebbe le molecole neoformate di gas in senso opposto come nell'elettrolisi. per continuare ad ottenere i singoli atomi deve persistere il suono: appena esso cessa si torna all'acqua (leggi atomiche e di van der waals). cmq la cosa è affascinante.
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Ciao kydor69, neanche tu hai afferrato il senso immediato della cosa: quello che intendevo non è dissociare l'acqua con una frequenza sonora (non più, purtroppo), ma usare quest'ultima solo in una preliminare fase di "tuning" del sistema: mi serve solo per trovare la frequenza di risonanza! Una volta trovata (mettiamo, che so, ho trovato che a 620Hz vibra tutto il sistema), la applicherei al circuito di alimentazione degli elettrodi (alimentazione impulsiva degli elettrodi con la frequenza di 620Hz trovata) per vedere come varia (se varia) la produzione d'idrogeno e ossigeno...Pulchra sunt quae videntur, pulchriora quae sciuntur, longe pulcherrima quae ignorantur. Niels Steensen
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la mia risposta era inerente alla buf.. ehm, trovata della sola scissione sonora. se calcoli, ed è facile dato che l'energia la fornisci tu, il delta di cella dato dalla cavitazione sonora troverai che è quasi immisurabile. in parole povere: l'agitazione molecolare dell'acqua la puoi dare o con il suono o con il calore. se usi quest'ultimo in modo diretto (dico diretto perchè alla fine la cavitazione nel vuoto da' questo) eviti: a) di romperti la testa con calcoli inutili, b) di spendere soldi inutilmente, c) di fare pubblicità indiretta a qualcuno che non conosci, il bufalaro americano, e che vorrai prendere più che volentieri per il collo. qualsiasi testo di chimica ti fornisce il potenziale minimo di cella con le relative t °C di attivazione in funzione del soluto e della sua concentrazione H+
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Eccoci qua! Questo il problema! Io tutte queste basi fisico-chimiche non le ho... Invece col mio metodo, spiccio spiccio, forse si riuscirebbe a fare un esperimento interessante... Certo, se ti spieghi meglio, in parole più semplici, magari cerchiamo a mettere in pratica qualcosa di concreto...Pulchra sunt quae videntur, pulchriora quae sciuntur, longe pulcherrima quae ignorantur. Niels Steensen
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allora: immagina di avere 2 palle da pingpong attaccate entrambe ad una da tennis con la pece. questa è la molecola dell'acqua. una delle due piccole è attaccata con un filo di cotone alla tennis di un altro identico gruppo. ora per dividere le piccole dalla grande devi, per l'uso dell'energia, prima rompere il filo con l'altro gruppo: così hai la singola molecola (scaldi l'acqua ed hai il vapore), poi devi rompere il mastice: è qui che ti serve una grande quantità di energia. con il suono tu potresti rompere solo il filo! ma ti serve tutto un costoso apparato e calcoli da pazzi. invece se prendi l'acqua del pentolino e la scaldi hai lo stesso risultato. in tutta la materia le molecole stanno attaccate tra loro perchè così si trovano a campare con un minimo di energia. un piccolissimo esempio: due persone sono costrette a stare insieme perchè così pagano meno in termini di bollette; se potessero ognuna starebbe per i fatti suoi. arrivi tu e ti offri di pagare le bollette: ecco che ognuna è libera di andare per i propri fatti. lo stesso avviene tra gli elementi subatomici: protoni, elettroni nucleo,ecc.... se tu saturi il legame tra le particelle, pagando con energia, esse si liberano dai legami. l'energia di qualsiasi tipo, es la meccanica, alla fine del lavoro svolto produce calore. ecco quindi che il suono, che è energia meccanica in un mezzo, alla fine diventa calore, esattamente come l'agitare una bomboletta di lacca per capelli prima dell'uso (si scalda, aumenta la pressione del gas ed esce con un getto più "forte"); ed ecco perchè, alla fine, non è conveniente fare il giro largo con il suono invece che andare direttamente con il calore. spero di essere stato esauriente.
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l'importante è essere riusciti a spiegare evitando agli altri di spendere soldi, tempo e nervi in progetti assurdi. quando ho visto per la prima volta una cosa che parlava di dividere l'acqua con il suono sono rimasto affascinato. poi controllando meglio ho visto che era 'na cosa tipo il motore di s*c*h*i*e*t...i (scusa ma ho paura che spunti, lo sento in agguato), 'na str...zata, ecco.
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CITAZIONE (kydor69 @ 3/7/2007, 16:20)allora: immagina di avere 2 palle da pingpong attaccate entrambe ad una da tennis con la pece. questa è la molecola dell'acqua. una delle due piccole è attaccata con un filo di cotone alla tennis di un altro identico gruppo. ora per dividere le piccole dalla grande devi, per l'uso dell'energia, prima rompere il filo con l'altro gruppo: così hai la singola molecola (scaldi l'acqua ed hai il vapore), poi devi rompere il mastice: è qui che ti serve una grande quantità di energia. con il suono tu potresti rompere solo il filo! ma ti serve tutto un costoso apparato e calcoli da pazzi. invece se prendi l'acqua del pentolino e la scaldi hai lo stesso risultato. in tutta la materia le molecole stanno attaccate tra loro perchè così si trovano a campare con un minimo di energia. un piccolissimo esempio: due persone sono costrette a stare insieme perchè così pagano meno in termini di bollette; se potessero ognuna starebbe per i fatti suoi. arrivi tu e ti offri di pagare le bollette: ecco che ognuna è libera di andare per i propri fatti. lo stesso avviene tra gli elementi subatomici: protoni, elettroni nucleo,ecc.... se tu saturi il legame tra le particelle, pagando con energia, esse si liberano dai legami. l'energia di qualsiasi tipo, es la meccanica, alla fine del lavoro svolto produce calore. ecco quindi che il suono, che è energia meccanica in un mezzo, alla fine diventa calore, esattamente come l'agitare una bomboletta di lacca per capelli prima dell'uso (si scalda, aumenta la pressione del gas ed esce con un getto più "forte"); ed ecco perchè, alla fine, non è conveniente fare il giro largo con il suono invece che andare direttamente con il calore. spero di essere stato esauriente.
Davvero complimenti per la capacità di utilizzare un liguaggio metaforico semplice ed intuitivo in ambito scientifico.
Diceva un mio docente "...la grandezza sta nel far comprendere con parole semplici concetti difficili, ma spesso noi docenti facciamo giusto il contrario..."
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atimameg
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scusate se mi intrometto ma il progetto è stato già brevettato. E' il brevetto US Patent 4394230. E' una cupola sottovuoto e permettere di scindere la molecola di acqua con la risonanza sonora, raccogliere l'energia della scissione con un elettrodo, canalizzare idrogeno e ossigeno per poi utilizzarli con "fuel" e "oxidant"
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