Come da topic<br><br>Agli esperti<br>chiedo informazioni relativamente una produttività media per ettaro delle due colture di mais e frumento.<br>Mi rendo conto dell'approssimatività della domanda, per tale motivo accetto anche grande approssimazione nella risposta.<br><br>A presto.
annuncio
Comprimi
Ancora nessun annuncio.
Produttività per ettaro...
Comprimi
X
-
Tag: Nessuno
-
Dal Baldoni-Giardini:<br>frumento: 3,16 t/ha di granella<br>mais: 13,20 t/ha per classi di precocità 600 (la pių comune in italia)<br><br>I dati sono aggiornati al 2000, citano come fonte l'istituto di agronomia di bologna e l'istituto di maiscoltur di bergamo.<br>Ciao
-
Mi sembra che la media nazionale nella produzione di mais al 15,5 % di umidità sia intorno alle 9,5 t/ha. Invece 13,2 t/ha sarà una media dei terreni irrigui in pianura padana. Cosė come per il frumento in pianura padana si fanno abbastanza agevolmente 5 t/ha; 3 t/ha puō essere una media che comprende il grano duro del centro sud che al pių tardi in maggio subisce la stretta della siccità e interrompe l'accumulo nella granella.<br>Hai un link per la produzione di mais che hai indicato? Ci deve per forza essere qualche specificazione, 13 t/ha non sono assolutamente la media nazionale, a meno che non si parli di prodotto ad umidità di raccolta, intorno al 30%.
Commenta
-
Ho riportato i dati di un testo di agronomia, il baldoni-giardini del 2003 ed. Pàtron terza edizione. Sul frumento hai ragione, riportano la media nazionale, per il mais credo che la classe 600 abbia quella resa ancora oggi. Se consideri tutte le classi di precocità sicuramente arrivi al 9,5 ma se ci mettessimo a coltivare un classe 300 (per assurdo) le rese scenderebbero notevolmente.
Commenta
-
Conosco il Baldoni e Giardini, ci ho studiato pure io (anche se su un'edizione ben pių vecchia), ma anche a me sembra che la produzione media nazionale di mais non raggiunga i 100 q/ha (ciō non toglie che ci siano zone dove la media supera i 150 q/ha).<br>Ho trovato il dato medio, 96 q/ha nel 2004, 90 q/ha nel 2005 a causa di peggiori condizioni climatiche rispetto al 2004. Non ho il dato del 2006 ma temo non sia affatto buono a causa della siccità. Ecco spiegato anche il motivo dell'aumento di prezzo nell'ultimo anno. L'incremento di produzione annuale, che negli anni 80 e 90 si era attestato sui 2,5 q/ha/anno, dovuto principalmente al miglioramento genetico, sembra si sia fermato, ma bisogna vedere in annate con piovosità normali.<br><br><span class="edit">Edited by Lolio - 10/4/2007, 23:40</span>
Commenta
-
Ho capito, la media nazionale č quella ma io ho riportato solo la classe 600. In questo caso il miglioramento genetico e l'annata non centrano. Ripeto se vi metteste a coltivare un 300 (per assurdo) la resa sarebbe molto pių bassa (a parità di condizioni climatiche e novità della varietà ma avreste il terreno libero molto prima per una altra semina di mais in classe 300 (ragiono per assurdo... se poi volete fare polemica su un esempio....), per cui dipende anche dall'organizzazione dell'azienda e dagli scopi che si vogliono raggiungere. Per essere pių precisi e pignoli avremmo dovuto riportare le rese per regioni, varietà e precipitazioni.
Commenta
-
Non č possibile fare due raccolti di mais, neppure con le classi pių precoci che al pių si raccolgono entro metà agosto, al limite si puō fare mais dopo un cereale autunno vernino (es. orzo che si taglia nella seconda metà di giugno) oppure dopo loiessa (per foraggio o biogas, si taglia a fine maggio), ma la pratica del doppio raccolto č quasi del tutto abbandonata per via dei doppi costi non del tutto coperti dall'aumento complessivo di raccolto, salvo allevamenti o biogas con poca terra rispetto alle necessità di biomassa. In genere si preferisce fare mais in semina precoce (marzo) per sfruttare appieno il periodo favorevole di crescita e accumulo dei sintetati nella granella. Per fare questo la classe pių impiegata č senz'altro la FAO 600 (per biogas o insilato va bene anche la 700).<br>La produzione indicata dal Giardini per la classe 600 riguarda probabilmente un dato sperimentale (ad esempio un dato relativo alla provincia di Bergamo in terreni irrigui), non un dato medio nazionale.
Commenta
-
Hai ragione, ma sottolineo per l'ennesima volta che ragionavo per assurdo per farmi capire. Guardando nelle note bibliografiche cita come fonte L'Istituto di Agronomia di Bologna e Prove collegiali coordinate dall'istituto per la maiscoltura di Bergamo. Ma le percentuali maggiori della produzione nazionale sono in Lombardia e Veneto dove viene raccolto soprattutto per uso zootecnico come trinciato per cui le rese in granella dovrebbero essere dedotte su base sperimentale.
Commenta
Commenta