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energia e coltivazioni

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  • energia e coltivazioni

    ciao a tutti&#33;<br>siamo un gruppo di studenti di architettura. avremmo bisogno di un consiglio. stiamo progettando il paesaggio di una fiumara a reggio calabria. vorremmo inserire delle zone agricole in cui si possano inserire delle culture utili a ricavare energia sostenibile. qualcuno ci può aiutare ad individuare quali sono le specie vegetali utilizzabili? se esistono siti di riferimento..e magari anke se esistono delle sovvenzioni europee x questo tipo di produzione energetica.<br><br>grazie mille<br><br>Silvia

  • #2
    Avreste dovuto inserire la discussione nella sezione biomasse.<br>Studenti di architettura eh, ma la pazienza per leggere un attimo proprio vi manca.<br>Non credo che andrete molto lontano.
    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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    • #3
      mi scuso se ho inserito la discussione in un posto sbagliato. chiedevo un consiglio e pensavo fosse qui la sezione giusta.<br>cmq a me mancher&agrave; pure la pazienza per leggere ma di certo qui manca il tatto, la pazienza(con ki è nuovo del forum) e la gentilezza&#33; non mi sembra ke, sbagliando ad inserire la mia domanda, abbia attaccato o insultato velatamente qualcuno..avevo solo bisogno di un consiglio e pensavo che questo fosse il posto giusto. grazie x la &quot;calda&quot; accoglienza.

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      • #4
        La prima regola in un forum è il rispetto delle regole.<br>Cancella la discussione da qua e mettila nella sezione biomasse.
        Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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        • #5
          dotting non mi è sembrato sgarbato e l&#39;invito alla pazienza e alla gentilezza può anche applicarsi anche a chi si sente attaccato solo perché gli si fa notare che non si è fatta sufficiente attenzione alla struttura del forum.<br><br>tittysix, una visita a questo forum più attenta e meno frettolosa forse vi avrebbe permesso di leggere cose interessanti sull&#39;argomento che vi sta a cuore e magari avreste scoperto di aver solo più la necessit&agrave; di integrare, con domande mirate, le informazioni lette.<br><br>Sono certo che in un colloquio a tu per tu si riesce meglio a far comprendere che non v&#39;è astio nei confronti dei nuovi utenti, né presunzione di superiorit&agrave;.<br>Spero che anche chi scrive qui per la prima volta abbia il tempo di leggere prima il regolamento e gli interventi precedenti e tutti, vecchi e nuovi, sappiamo usare rispetto anche verso chi esprime tesi e opinioni anche quando ci paiono troppo semplicistiche.

          ••••••••••••

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          • #6
            nel dubbio di aver interpretato male le parole di dotting ho fatto rileggere il suo post ai compagni d gruppo..nn sono l&#39;unica ad aver interpretato le sue parole come un attacco.<br>cmq se ora trovo il modo cancello la discussione.<br><br>nn riesco a trovare il modo di cancellare la discussione. se un moderatore potesse farlo al posto mio gliene sarei grato&#33;

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            • #7
              <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (tittysix @ 24/5/2007, 18:21)</div><div id="quote" align="left">nel dubbio di aver interpretato male le parole di dotting ho fatto rileggere il suo post ai compagni d gruppo..nn sono l&#39;unica ad aver interpretato le sue parole come un attacco.<br>cmq se ora trovo il modo cancello la discussione.<br><br>nn riesco a trovare il modo di cancellare la discussione. se un moderatore potesse farlo al posto mio gliene sarei grato&#33;</div></div><br>Scusa Silvia... ma potete anche essere in 15 ad aver dato la stessa interpretazione, ma questo non toglie che la sezione non sia stata quella giusta, che è... ehm... tre righe sotto, per cui facilmente individuabile.<br><br>Dotting ha usato un tono certamente sintetico, ma per un osservazione assolutamente corretta nel merito.<br><br>Questo è un forum molto complesso, molto ricco, e con un taglio tecnico.<br>Di carne al fuoco ce n&#39;è parecchia, e per mantenere il tutto fruibile e leggibile DOBBIAMO essere ordinati. Non ci possiamo permettere il disordine, altrimenti sarebbe il caos.<br>Appena entrati trovate scritto un cortese invito a leggere le regole del forum e rispettarle, e le regole sono reperibili in ogni sezione... Non so quanti siete, ma di certo se avete convenuto tutti sulla stessa lettura dell&#39;intervento di Dotting... beh&#33; Allora nessuno di voi ha dato un occhiata a quelle 7 regolette messe in croce.<br><br>Da lì l&#39;arguto commento del nostro Dotting, che tutto è tranne che una persona poco disponibile, ve l&#39;assicuro: se non leggete sette righe, leggerete decine di post sull&#39;argomento, non di rado articolati e complessi?<br><br>Qui dentro c&#39;è molto, di tutto e di più al punto da far impallidire la rai... ma bisogna mettersi a leggere con calma e pazienza...<br><br>Perchè se ogni volta si ridiscute di cose gi&agrave; espresse il forum non si evolve, non cresce...<br><br>Quindi ragazzi, anzichè perdere tempo nell&#39;interpretazione degli appunti leciti che vi vengono fatti (per questo vi ci siete messi tutti e d&#39;impegno, eh? <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/4e1404a9307e9c37099d2d727c71b5e6.gif" alt=""> &#33, mettetevi al lavoro... che ce n&#39;è di minestra da mangiare&#33;<br>Ciao&#33;

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              • #8
                ......l&#39;errore c&#39;è, concordo......<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (dotting @ 24/5/2007, 07:42)</div><div id="quote" align="left">Studenti di architettura eh,</div></div><br>appena spostata la discussione, però, li perdonerei <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/9c76ec1995c34b5434022ed21bb45e1a.gif" alt="">... mi sembra così carino che studenti di architettura si interessino a queste cose...... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a97ac55173995a7d7d03290d464289c7.gif" alt=""> e poi reggio calabria è la citt&agrave; della mia compagna <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/101df972a33a98792dad49603efc3517.gif" alt=":P"><br><br> (da parte mia) tiratina d&#39;orecchie<br><br>e un in bocca al lupo per il progetto<br>

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                • #9
                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">appena spostata la discussione, però, li perdonerei ...</div></div><br>Non l&#39;hanno ripostata, mi sembra...<br><br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">mi sembra così carino che studenti di architettura si interessino a queste cose...</div></div><br>E lo è, ma l&#39;essere di architettura e non di ingegneria non è un alibi per non sbattersi... anzi, occorre farlo MOLTO di più di altri, perchè le basi di partenza sono molto diverse...<br>Quindi testa bassa e lavorare, se si vuole fare sul serio... <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/618d1c0923e2a936cc70662b1983bd92.gif" alt=""> &#33;<br><br>Ci&agrave;&#33;

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                  • #10
                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (tittysix @ 23/5/2007, 17:33)</div><div id="quote" align="left">ciao a tutti&#33;<br>siamo un gruppo di studenti di architettura. avremmo bisogno di un consiglio. stiamo progettando il paesaggio di una fiumara a reggio calabria. vorremmo inserire delle zone agricole in cui si possano inserire delle culture utili a ricavare energia sostenibile. qualcuno ci può aiutare ad individuare quali sono le specie vegetali utilizzabili? se esistono siti di riferimento..e magari anke se esistono delle sovvenzioni europee x questo tipo di produzione energetica.<br><br>grazie mille<br><br>Silvia</div></div><br>Ok dopo il comitato di benvenuto... perdonatemi la battuta... io provo a rispondere a Silvia.<br>Se fossi un&#39;agronoma potrei darti una risposta più esauriente, ma vedrò di fare il possibile.<br>Dunque, punto di partenza per scegliere una coltivazione direi che sono i fattori climatici. Come ben sai non tutte le piante crescono bene alle nostre latitudini...anche se il clima sta mutando.<br>Quindi bisogna considerare il periodo di crescita e considerare i parametri che influenzano la crescita; per quanto riguarda il periodo di crescita, le piante sono divise in 4 gruppi. Per la nostra trattazione prendo in considerazione il II e il III.<br>Al II appartengono piante con ciclo C3 (es. riso, cotone,etc) con fotosintesi ottimale attorno ai 25/30 °C e adatti a vegetare con temperature superiori ai 20 °C.<br>Al gruppo III appartengono piante con ciclo C4 (es, sorgo, mais, etc) con fotosintesi ottimale attorno ai 25/30 °C e adatti a vegetare con temperature medie giornaliere superiori ai 20 °C.<br>Fatta questa premessa puramente teorica, gli agricoltori interessati a produrre biomassa stanno puntando parecchio su piante con ciclo C4 che meglio si adattano ai climi caldi e con poca acqua.<br>Direi che il sorgo o il miscanto sono una buona soluzione per il tuo progetto. Personalmente consiglierei il sorgo anche se meno produttivo del miscanto. Da meno problemi e nel sud Italia potrebbe garantire anche 2 raccolti all&#39;anno.<br>Dal punto di vista sovvenzioni non sono molto ferrata. In teoria chi produce energia gassificando biomassa ha un guadagno anche dai certificati verdi. Se l&#39;EU agevoli o meno la piantagione di queste piante purtroppo non te lo so dire.<br><br>Ely<br>

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                    • #11
                      [QUOTE=leptone,31/5/2007, 00:00]<div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (tittysix @ 23/5/2007, 17:33)</div><div id="quote" align="left">ciao a tutti&#33;<br>QUOTE]<br>Ok dopo il comitato di benvenuto... perdonatemi la battuta... io provo a rispondere a Silvia.<br>Se fossi un&#39;agronoma potrei darti una risposta più esauriente, ma vedrò di fare il possibile.<br>Dunque, punto di partenza per scegliere una coltivazione direi che sono i fattori climatici. Come ben sai non tutte le piante crescono bene alle nostre latitudini...anche se il clima sta mutando.<br>Quindi bisogna considerare il periodo di crescita e considerare i parametri che influenzano la crescita; per quanto riguarda il periodo di crescita, le piante sono divise in 4 gruppi. Per la nostra trattazione prendo in considerazione il II e il III.<br>Al II appartengono piante con ciclo C3 (es. riso, cotone,etc) con fotosintesi ottimale attorno ai 25/30 °C e adatti a vegetare con temperature superiori ai 20 °C.<br>Al gruppo III appartengono piante con ciclo C4 (es, sorgo, mais, etc) con fotosintesi ottimale attorno ai 25/30 °C e adatti a vegetare con temperature medie giornaliere superiori ai 20 °C.<br>Fatta questa premessa puramente teorica, gli agricoltori interessati a produrre biomassa stanno puntando parecchio su piante con ciclo C4 che meglio si adattano ai climi caldi e con poca acqua.<br>Direi che il sorgo o il miscanto sono una buona soluzione per il tuo progetto. Personalmente consiglierei il sorgo anche se meno produttivo del miscanto. Da meno problemi e nel sud Italia potrebbe garantire anche 2 raccolti all&#39;anno.<br>Dal punto di vista sovvenzioni non sono molto ferrata. In teoria chi produce energia gassificando biomassa ha un guadagno anche dai certificati verdi. Se l&#39;EU agevoli o meno la piantagione di queste piante purtroppo non te lo so dire.<br><br>Ely</div></div><br>grazie mille&#33; molto genitle.<br><br>grazie anke chi ha spostato la conversazione nel posto giusto.

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                      • #12
                        Salve a tutti e salve Silvia.<br><br>Cerco anche io di intervenire alla discussione pur ammettendo di non essere assolutamente un agronomo.<br><br>Il mio interevento infatti non verte su consigli relativi a cosa coltivare o non coltivare, ma sul fatto che prima di realizzare un piano energetico ( in questo caso dal campo allo sfruttamento ed infine all&#39;Output ) bisognerebbe capire i bisogni dell&#39;area ( energia elettrica o termica ), i mezzi tecnologici a disposizione ( ad esempio penso sia molto difficile usare la legna senza disporre della possibilit&agrave; di usufruire di un gassificatore ) per lo sfruttamente della biomassa. Capiti i mezzi bisogner&agrave; poi capire congiunturalemente il tipo di biomassa da piantare ( premetto che questo metodo non è univoco spesso e volentieri la variabile biomassa è da considerarsi quella più vincolante e si dovr&agrave; determinare in funzione di questa l&#39;impianto ) in realazione alla disposizione di terreni ( e tipo dello stesso ).<br><br>In buona sostanza i vostri propositi sono molto nobili e attenti a tematiche assai interessanti e ritenute economicamente / tecnicamente valide dagli utenti di questo forum, però... per poter essere meno vaghi nelle risposte ( come presumo sia stata la mia... oltre che piena di parentesi ) sarebbe meglio definiste meglio il campo delle variabili tecniche/economiche/giuridiche da poter valutare per darvi un opinione + obiettiva.<br><br>A presto.
                        www.energeticambiente.it

                        www.energoclub.org

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                        • #13
                          Occorre partire dalle caratteristiche dei terreni. In primo luogo se c&#39;è acqua a disposizione e quanta. Poi se i terreni sono ben meccanizzabili, cioè se gli appezzamenti sono sufficientemente grandi e piani oppure si tratta di aree marginali. Inutile parlare di C3 o C4 prima di sapere queste cose, inoltre non è affatto detto che le C4 si adattino alla scarsit&agrave; d&#39;acqua (il mais non lo fai senza acqua, forse il sorgo tollera l&#39;asciutto un po&#39; meglio).

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                          • #14
                            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (Lolio @ 31/5/2007, 17:16)</div><div id="quote" align="left">il mais non lo fai senza acqua, forse il sorgo tollera l&#39;asciutto un po&#39; meglio.</div></div><br>Decisamente si, per quello l&#39;ho proposto.<br>Chi intende produrre biomassa per usi energetici sta man mano convertendo le propie colture a sorgo, anche se esistono altre piante che hanno rese maggiori.<br>Ely

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                            • #15
                              Io da agranomo sono del parere di Lolio, ma senza dover fare tutte le indagini sul suolo e sul terreno cercherei qualche alternativa. Potete sempre prendere in considerazione una normale SRF e un ciclo colturale tipico delle vostre zone senza il bisogno di interrogarvi molto o lanciarmi in problemi agronomici. Una qualsiasi rivista di agronomia o consorzio agrario può darvi la rotazione tipica (sostenibile o meno) con tanto di concimazioni e trattamenti. Se cercate qualcosa di alternativo:<br><a href="http://www.agrikenaf.it/progetti.htm" target="_blank">http://www.agrikenaf.it/progetti.htm</a><br><a href="http://www.vetiversardegna.it/" target="_blank">http://www.vetiversardegna.it/</a><br><a href="http://www.ermesagricoltura.it/wcm/ermesagricoltura/rivista/2006/supp_30_2006/supp30024.pdf" target="_blank">http://www.ermesagricoltura.it/wcm/ermesag...6/supp30024.pdf</a><br><br>sono solo alcuni spunti&#33; Buona fortuna&#33;

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                              • #16
                                Concordo in toto con Solarplex, circa la necessit&agrave; di esaminare le problematiche di filiera.<br>Va bene studiare il paesaggio e pensare di ricavare energia sostenibile, però il problema più importante è chiudere il cerchio della produzione della biomassa.<br>Diversi studi dicono che la biomassa è conveniente solo se viene utilizzata entro un raggio di 20-25 km dalla localit&agrave; di produzione.<br>Quindi a prescindere e propedeutico alla scelta della biomassa, che come hanno fatto osservare gli agronomi è strettamente legata a fattori locali quali, fertilit&agrave;, irrigabilit&agrave;, cicli di lavorazione ecc..; dovreste valutare attentamente che utilizzo potrebbe avere la biomassa prodotta nella fiumara nel vostro territorio.<br><br>Credo appezzerete gli interventi di supporto alla vostra richiesta di informazioni e consigli, nel momeno in cui la discussione è stata resa più visibile nella sezione opportuna.<br>saluti e auguri di buon lavoro
                                Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                                • #17
                                  Beh anche se non son nelle biomasse una mano la si può dare, che acidit&agrave; ragazzi............<br><a href="http://www.biocombustibili.it" target="_blank">www.biocombustibili.it</a>

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                                  • #18
                                    GRAZIE MILLE&#33;

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Mi permetto di fare presente che per capire quali siano le coltivazioni in grado di produrre biomasse sarebbe bene guardare anche al dettato normativo.<br><br>Sul punto segnalo che ai sensi degli articoli 2 dei decreti legislativi 29 dicembre 2003, n. 387, e 30 maggio 2005, n. 218, le biomasse sono fonti energetiche rinnovabili non fossili costituite dalla parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall&#39;agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani.<br>2. In particolare, costituiscono biomasse:<br>a) la legna da ardere;<br>b) altri prodotti e residui lignocellulosici puri;<br>c) i sottoprodotti di coltivazioni agricole, ittiche e di trasformazione agro-industriale;<br>d) le colture agricole e forestali dedicate<br>e) i liquami ed i reflui zootecnici e acquicoli<br><br>A questi sono destinate forme di aiuto, sia nazionali che comunitarie. In particolare, a livello CE, il regolamento 1782/2003, sulla riforma della Politica Agricola Comune, prevede esplicitamente che le la produzione di biomasse da fonti agricole va aiutata e finanziata.<br><br>Ciao&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/81a53618c7fe129d4b429739f031e6a2.gif" alt="^_^"><br><br>Luiss

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                                      • #20
                                        grazie mille&#33; controllerò le normative che mi hai suggerito.

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                                        • #21
                                          Relativamente alla normativa che ho indicato raccomando di tenere monitorata l&#39;opera del Parlamento.<br><br> C&#39;è un progetto di codice agricolo che contiene alcuni articoli dedicati alle biomasse. Non dovrebbero esserci grosse modifiche, se non l&#39;atto a cui far riferimento. Anche se non è detto nulla in merito ad esso. Dopo un enorme lavoro da parte di studiosi della materia agricola, in questo momento è fermo, in attesa di sapere la sorte che avr&agrave;.<br><br>Luiss

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                                          • #22
                                            <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (luiss @ 12/6/2007, 18:02)</div><div id="quote" align="left">Mi permetto di fare presente che per capire quali siano le coltivazioni in grado di produrre biomasse sarebbe bene guardare anche al dettato normativo.<br>2. In particolare, costituiscono biomasse:<br>d) le colture agricole e forestali dedicate<br><br>A questi sono destinate forme di aiuto, sia nazionali che comunitarie. In particolare, a livello CE, il regolamento 1782/2003, sulla riforma della Politica Agricola Comune, prevede esplicitamente che le la produzione di biomasse da fonti agricole va aiutata e finanziata.<br><br>Ciao&#33; <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/739cc8616f4f24ba200b783dfd856e8a.gif" alt="^_^"><br><br>Luiss</div></div><br>Luiss: è questo punto che contesto, che vengano finanziate qesto tipo di colture. Per assurdo un agricoltore o rimane legato al contributo o entra nel libero mercato. Potrebbero trasformarsi in un biofurbi....

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                                            • #23
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