Ciao a tutti,
è da oltre 20 anni che, andando in un villaggio in Africa per volontariato penso di sfruttare il fiume che c'è a circa 8km di distanza per produrre elettricità che ora generano con gruppi elettrogeni.
Il fiume ha una larghezza di 105m nel punto più stretto, forma un ansa e si ferma formando un lago di circa 5-6kmq.
Ora però complichiamo la vita: il fiume non è altro che un braccio di mare che rientra ed ogni 6 ore ( marea) riempie e svuota (ma non totalmente) il bacino.
La profondità del fiume in media è di circa 3m mentre al centro di 6m.
I 4 punti morti quando non c'è corrente durano circa 15min ( quando cambia la direzione) ma tutto il resto del tempo la corrente è molto forte tanto che una mano è difficile tenerla ferma anche a circa 6m da riva.
La marea ha dislivello di 1,6m.
Ho pensato di utilizzare la portata del fiume al centro utilizzando due o più turbine orizzontali per poter produrre energia ( circa 300-500kW) le quali, essendoci la discontinuità, vanno a caricare, con opportuni raddrizzatori, delle batterie per sopperire i 15min di assenza di energia prodotta dal fiume.
Con un inverter genero una tensione di 400V o più, la elevo a 3.3kV per il trasporto (8km) e poi la riduco ancora a 400V sempre con un trafo.
Che ne pensate?
L'idea successiva è, essendoci vicino anche un terreno che è praticamente disabitato ed è savana, completare l'opera con un generatore solare (campo fotovoltaico ma troppo costoso) e stò pensando al sistema a specchi concentratori, il sole non manca, l'acqua per raffreddare durante il processo la prelevo dal fiume,.... comunque questo è un passo successivo.
Poi devo trvare le sovvenzioni....
Fatemi sapere la vostra.
Ciao.
Fabio
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