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Concessione derivazione acqua

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  • Concessione derivazione acqua

    Salve a tutti, sono Marco di Bergamo. Ho scoperto da poco questo interessante forum e ne approfitto subito per chiedere informazioni.
    Nel mio paese c'è un vecchio maglio azionato da una ruota ad acqua. E' di proprietà di un privato e attualmente è in disuso (è crollato il tetto) ma il canale che porta acqua è ancora operativo perchè alimenta un altro maglio tuttora adibito a museo ed utilizzato per dimostrazioni alle scolaresche.
    La domanda è questa: chi in futuro rileverà la proprietà dei ruderi di questo maglio avrà anche il diritto di continuare a sfruttare la derivazione di acqua?
    Non so quale sia la portata, il salto comunque è di 5-6 metri ed il canale di alimentazione è circa 2 x 1 (la parte finale che porta alla ruota è circa 50cm x 50cm).
    Questa situazione potrebbe essere sfruttata per produrre energia tramite una turbinetta oppure utilizzando ancora la ruota originale (sarebbe molto caratteristico).
    A vostro parere l'intervento può essere economicamente vantaggioso? (intendo l'acquisto dei ruderi e l'adattamento a mini-centrale).
    Quale sarebbe l'ordine di grandezza di un tale investimento?
    A quanto ammonterebbero gli oneri per il mantenimento della concessione per la derivazione?

    Scusate le molte domande ma vedo che siete preparati e sicuramente saprete rispondere adeguatamente.

    Grazie

    Marco

  • #2
    mmmmm...... sulle stime di quanto potrebbe costare una cosa del genere, non posso esserti d'aiuto

    Per il resto, ti consiglio di verificare l'esistenza di "servitù" per quanto riguarda il canale di derivazione dell'acqua e di regolamenti regionali (beni ambientali, architettonici, paesaggistici, edifici storici, belle arti, etc etc etc) per quanto riguarda la struttura dell'edificio e la sua destinazione d'uso

    Odisseo

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    • #3
      Se le acque sono pubbliche, ed al 99% lo sono, lo sfruttamento delle stesse è indipendente dalle vecchie concessioni decadute, e dalla proprietà dei manufatti di presa, adduzione ed utilizzione.
      In quanto, quando decade la concessione, bisognerebbe ripristinare lo stato antecedente alla realizzazione delle opere, ( cosa che non viene mai fatta).

      Pertanto, se vuoi ottenere le concessioni, non necessariamente devi comprare i manufatti, ma sicuramente devi chiedere la concessione per la derivazione d'acqua che ti serve. ( Cosa non semplice).



      Continua,

      Per quanto riguarda la convenienza o meno dell'intervento devi avere sottomano tre parametri;

      La portata del canale in litri/secondo.
      Il dislivello che intendi sfruttare.
      Terzo e non ultimo la fattibilità dell'intervento.

      Ciao e buona fortuna.

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      • #4
        Questo maglio non funziona più da circa 20 anni, ma nonostante ciò l'acqua continua a scorrere nel canale e viene bypassata solamente nei pressi della ruota (che ormai penso non sia più in grado di girare, visto come è conciata). Il canale di adduzione è lungo circa 200 mt e lungo il suo percorso porta prima l'acqua al maglio utilizzato come museo (di proprietà comunale); l'acqua in uscita dal maglio museo arriva appunto a quest'altro fabbricato (non potrebbe andare altrove) che si trova più in basso e poi viene scaricata direttamente nel fiume.
        In pratica questo maglio usava l'acqua di scarto dell'altro.
        Questi due magli esistono probabilmente fin dal 1500, il canale di alimentazione pure, Non so se il Comune (attuale proprietario del museo) paga qualche concessione per la derivazione. In caso affermativo dovrei chiedere a lui per utilizzare l'acqua di scarto?

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        • #5
          Ciao Marco,
          benvenuto sul forum , confermo quanto detto in precedenza sia da Odiseeo che Nuti, l'acqua non è ne del Comune ne del privato, anche se è il proprietario del canale, sbarramento o altro, ma solo dello Stato. Per l'utilizzo dell'acqua, qualunque uso se ne deve fare, serve una Concessione di utilizzo per (ad es.) idropotabile, irriguo o appunto serve una Concessione di derivazione per uso idroelettrico.Ammesso che tu voglia usare energia elettrica.
          Nel Veneto tale concessione te lo concede il Genio Civile mentre in altre è la Provincia che rilascia la concessione.Circa un anno fa ho effettuato una consulenza nel mantovano/bresciano/bergamasco e mi dicevano che pagavano il canone al Consorzio di Bonifica (?) mentre la concessione veniva rilasciata dalla Provincia.
          Per la potenza va benissimo la formula indicata da nll (P = 9,81 x Q (portata in mc /sec) x H (prevalenza in metri) x rendimento (puoi inserire 0,8)) ma per la producibilità devi avere dei dati di portata nell'anno.Visto che a monte c'è un altro impianto puoi sentire chi lo gestisce un dato medio, meglio sarebbe avere tre anni di dati.
          Tieni conto , tanto per chiarire, che realizzare un impianto del genere (potenza stimata di circa 35 kW) tra una cosa e l'altra ti può costare oltre 100.000 euro più lo stabile quindi più informazioni hai e meglio è. Il tempo di rientro è di circa 9 anni ma esistono anche le banche ...
          Ciao e un bocca al lupo
          RemTechnology
          "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
          (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
          Leggete il regolamento del Forum EnergeticAmbiente.it

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          • #6
            Grazie a tutti per le risposte.
            La portata è costante per tutto l'anno, visto che la derivazione proviene da un torrente che nasce da una sorgente con portata di 2000 lt/sec. Una parte è intubata per servire l'acquedotto della città di Bergamo, il resto è rilasciato nel fiume.
            Questo canale è sempre pieno e porta sempre acqua ai due magli (quello abbandonato ed il museo) che sono in cascata l'uno all'altro, ma l'unica ruota che utilizza queste acque (il museo) gira al massimo 5 ore alla settimana, per il resto del tempo l'acqua scorre comunque nel canale ma non colpisce la ruota.
            Per sapere la portata dovrei misurare la velocità, ma penso che questa sia un dato abbastanza comune in tutti i canali, visto che avranno più o meno la stessa pendenza.
            Ho già attivato un conoscente per sondare la propensione o meno del privato a vendere lo stabile.
            Mi informerò se il Comune paga già qualche concessione per la derivazione del museo.
            Mi resta un dubbio: se io vado ad utilizzare l'acqua di uscita del primo utilizzatore, devo comunque pagare un'altra concessione o basta quella del primo (oppure bisogna fare a metà?).
            Ammesso che si riesca ad arrivare a 30 kW, quale sarebbe l'utile annuo per un impianto del genere?
            La manutenzione è complicata?
            I finanziatori ci sono, lasciamo alle banche i loro soldi...
            Grazie ancora.

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            • #7
              Ogni salto geodetico ha bisogna di una concessione, un numero e bisogna pagare (da noi ) al Genio Civile i canoni di sfruttamento per uso idroelettrico da te non lo so.
              Se tu arrivi a 30 kW il costo dell'impianto si aggira (escluso lo stabile) a 140/160.000 euro con un tempo di rientro di 9 anni , ma se hai una portata costante direi che la cosa è abbastanza tranquilla 2 mc/sec, nel senso che se hai una portata costante puoi centrare la macchina ad un valore predefinito senza andare a cercare una macchina a doppia regolazione.
              Come ho già detto a qualche altro utente del forum ho sulla scivania un progetto che deve partire in novembre per 35 kW (stabile incluso, ma non una casa, stabile industriale) per la modica cifra di 212.000 euro di cui ben 15.000 solo per il progetto e impattop ambientale, macchina a coclea, che molti sanno che non amo, e senza cabina di MT ma uscita in bt.
              Un impianto da 150 e 30 kW quasi quasi costa lo stesso, macchina esclusa!
              Ciao e buona continuazione.
              RemTechnology
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              • #8
                Grazie REM, Per una migliore comprensione del percorso dell'acqua, allego uno schemino.
                Come vedi l'acqua viene utilizzata due volte pur provenendo dalla stessa derivazione.
                Lasciando inalterata la quantità minima vitale per il torrente penso sia possibile chiedere in concessione una quantità di acqua maggiore (i costi della concessione penso che vadano in base alla quantità prelevata, vero?). La portata da prelevare vorrei averla fissa.
                L'investimento di 150.000 euro da te stimato comprende tutto oppure va aggiunto qualcosa d'altro? Potresti espormi gli elementi necessari per realizzare un impianto regolare?
                A livello di autorizzazioni l'intenzione sarebbe quella di ristrutturare l'edificio mantenendo tutte le caratteristiche originali (facciate, tetto, cortile) compresa la ruota esterna, magari facendol agirare in continuo (sempre che non faccia troppo casino e disturbi i paesani...), quindi il risultato finale non si discosterà assolutamente da quello esistente. Resta da capire quale sarà l'impatto della parte di trasmissione elettrica.

                Grazie per la consulenza, è un progetto che magari non verrà mai realizzato, ma vedere un salto del genere inutilizzato mi dà da pensare ogni volta che gli passo davanti...

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                • #9
                  Nella cifra che ti ho indicato è compreso tutto, progettazione/allacciamenti/opere civili/calcoli dei cementi/impatto ambientale/opere elettromeccaniche/turbina a coclea/contatori fiscali/manufatti e parcheggio ...
                  Dallo schema che vedo però quello che ti arriva è 1000 l/sec non 2000 l/sec perchè una oarte se ne va all'acquedotto?
                  Dallo schema poi non è chiaro ma tieni conto che se magari durante i lavori riesci a recuperare salto a valle (a monte hai l'altro impianto e quindi non penso tu riesco) anche mezzo metro è guadagnato ed è a parità di costo.
                  Sono cose da valutare in sede di sicurezza idraulica del salto, in un caso anni fa ho recuperato un metro e mezzo su 3 lavorando a valle, pulendo il canale dalla ghiaia e fango, essendo un canale in cemento, e la spesa di 65000 euro lavori+smaltimento si sono ripagati in 3 anni. A volte le piccole cose...
                  Ciao
                  Rem
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                  • #10
                    La sorgente produce 2000 l/sec, 1000 se ne vanno all'acquedotto e 1000 rimangono per il fiume e per il canale. Nel fiume il rilascio minimo dovrebbe essere di 500, quindi in teoria io potrei chiedere i restanti 500, ammesso che me li concedano.
                    Il salto attuale (considerato dal pelo superiore dell'acqua fino al centro ruota) è di 1,5 mt sul primo utilizzatore, mentre sul secondo è circa 5 mt, ma quest'ultimo potrebbe essere portato fino a 7 o forse 8 metri, perchè il secondo utilizzo è molto rialzato rispetto al letto del fiume e sicuramente si potrà abbassare il piano di lavoro per guadagnare altezza e per avere lo scarico il più in basso possibile.

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                    • #11
                      Devoi essere sincero, con impianti sotto i 35 kW (non chiedermi perchè 35 ma me sono fatta una ragione) bisogna essere assolutamente certi della portata, nel tuo caso, nel caso più ottimista di 8 m sei con un rendimento stimato di 0,82 a 32 kW.
                      La domanda è : i 500 l/sec sei sicuro che li hai tutto l'anno o per stagionalità vai dai 100 ai 600? O meglio come hai misurato la portata?
                      Non per essere pessimisti ma è meglio chiarirsi subito!
                      ciao
                      Rem
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