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che cos'è il CONTO ENERGIA

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  • che cos'è il CONTO ENERGIA

    "il Conto Energia" -

    l'incentivo statale che ti dà una rendita per 20 anni + elettricità gratis




    Riparte il “Conto Energia”

    Il Ministero dello Sviluppo Economico con il D. M. del 19 Febbraio 2007 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 45 del 23 Febbraio 2007 ha stabilito i nuovi criteri e le modalità per incentivare la produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici.

    In particolare non sarà più necessario attendere l’accoglimento da parte del GSE (ex GRTN) della richiesta di concessione delle tariffe incentivate, ma una volta richiesto l’allaccio al Gestore di rete locale, si potrà procedere direttamente alla realizzazione dell’impianto, e dopo aver collegato l’impianto alla rete elettrica si potrà richiedere al GSE il riconoscimento, per 20 anni, della tariffa incentivante relativa alla tipologia di impianto realizzato.

    Il nuovo progetto del Governo apre la porta del solare a Privati, Imprese, Enti Pubblici, Condomini residenziali, che potranno installare impianti con procedure semplici, agevoli e produzione di energia elettrica de-fiscalizzata che gli verra pagata per un valore triplo rispetto alla tariffa media di fornitura, rendendo – per la prima volta – l’ investimento in energia solare un' attività remunerativa, a rischio sostanzialmente nullo e con rendimenti superiori a quelli dei Titoli di Stato (tasso di rendimento tipico: 8-10% annuo).

    In sintesi tutta l'energia elettrica prodotta da Impianti Solari Fotovoltaici (misurata tramite un contatore che verrà installato a valle del sistema) verrà pagata per 20 anni con una tariffa molto interessante.
    Il nuovo decreto presenta nuove tariffe incentivanti che privilegiano l'integrazione architettonica dei pannelli nell'edificio: ad esempio gli impianti installati a terra sono considerati "non integrati", gli impianti montati sopra le tegole sono considerati "parzialmente integrati", gli impianti in cui i moduli prendano il posto delle tegole sono considerati "integrati".

    image

    Gli INCENTIVI sono i seguenti,
    espressi in € per ogni kilowattora prodotto dall'impianto fotovoltaico:
    Le tariffe incentivanti sono state fissate in base a tre categorie di impianti in base alla taglia:

    - da 1 a 3 kWp (kilowatt di picco);
    - da 3 a 20 kWp;
    - oltre 20 kWp; (non sono previsti limiti di potenza).

    All’interno di queste categorie, ognuna è divisa in impianti:

    - non integrati o installati a terra

    - parzialmente integrati

    - integrati nell’edificio.


    Per gli impianti fotovoltaici da 1 a 3 kWp è prevista una tariffa di:

    - 0,40 € per kWh prodotto se non integrato;
    - 0,44 € per kWh se parzialmente integrato;
    - 0,49 € per kWh se integrato;


    Per gli impianti fotovoltaici da 3 a 20 kWp si scende, rispettivamente a:

    - 0,38 € per kWh prodotto se non integrato;
    - 0,42 € per kWh se parzialmente integrato;
    - 0,46 € per kWh se integrato;


    Per gli impianti fotovoltaici con potenze superiori a 20 kWp a:

    - 0,36 € per kWh prodotto se non integrato;
    - 0,40 € per kWh se parzialmente integrato;
    - 0,44 € per kWh se integrato;


    Chiariamo subito un dubbio molto comune:
    l'incentivo è proporzionale all'energia elettrica prodotta, cioè l'incentivo viene pagato su tutta l'energia prodotta dall'impianto che installiamo, non soltanto su quella in eccesso che riversiamo nella rete elettrica.

    image

    Facciamo un esempio:

    QUANTO MI PAGA IL GSE per un IMPIANTO FOTOVOLTAICO da 3kW

    Un impianto da 3kW ne centro nord Italia produce in un anno c.a. 3.500 kWh,

    Pertanto, riferendoci ad un impianto parzialmente integrato architettonicamente, il proprietario dell'impianto riceverà dal GSE

    3.500 x 0,44 = 1.540 € all'anno

    E la bolletta dell'energia elettrica?.
    Riprendendo l'esempio precedente, se il mio consumo annuo è di 3.500 kWattora (chiamati "scatti" sulla bolletta), e il mio impianto produce 3.500 kWattora all'anno, la bolletta si azzera. Questo meccanismo è definito "scambio sul posto", e si effettua con l'Enel con un conteggio su base annua dei kWattora consumati e dei kWattora prodotti. Se sono uguali, non si paga nulla; se c'è una differenza in negativo, si paga in bolletta la sola differenza. Se c'è un saldo positivo (cioè abbiamo prodotto più di quanto abbiamo consumato) l'Enel non ci paga, ma mette a credito per l'anno successivo l'energia prodotta in più.
    Quindi se installo sul tetto di casa un impianto fotovoltaico che produce 3.500 kWattora/anno, risparmio anche c.a. 670 € all'anno di bolletta elettrica.

    L'incentivo del Conto Energia e il risparmio sulla bolletta elettrica si sommano, e in un anno guadagno 1.540 € dal Conto Energia e in più risparmio 670 €, e quindi, con un impianto da 3 kWp

    il mio ricavo è di 1.540 + 670 = 2.210,00 € all'anno.

    Vediamo allora che cosa succede in 20 anni.

    In 20 anni, il guadagno del Conto Energia + il risparmio sulla bolletta sono: (1.540 € + 670 €) x 20 anni = 44.200,00 €


    Questo ragionamento semplificato non tiene conto dei prevedibili aumenti della bolletta elettrica: se soltanto ipotizziamo un aumento medio della bolletta del 5% l'anno (fonte ISTAT), la cifra precedenti diventa di oltre 50.000 €

    Quanto costa l' impianto che produce 3.500 kWattora all'anno?
    Al Nord Italia per ottenere questa produttività ho bisogno di un impianto da 3 kW di potenza, e il costo è di c.a. 20.000 € IVA e installazione incluse.
    Come dire che con il Conto Energia ho più che raddoppiato il capitale investito, senza alcun rischio finanziario.


    Come accedere alle tariffe incentivanti?
    Con il nuovo decreto la burocrazia è ora molto semplificata: non ci saranno più graduatorie, ed è pertanto sufficiente presentare un progetto preliminare, ed installare l' impianto fotovoltaico. Ad impianto installato e collaudato, si presenta il progetto definitivo e si richiede l'attivazione delle tariffe incentivanti.

    Come posso avere la certezza di avere l'incentivo se installo un impianto?
    Il totale di impianti finanziati con il nuovo decreto è di 1.200 MW, ed il relativo conteggio verrà tenuto dal GSE includendo soltanto gli impianti effettivamente entrati in funzione. Se consideriamo che in Italia sono stati installati c.a. 30 MW in totale negli anni precedenti, si deduce che occorrerà un certo tempo per raggiungere installazioni totali per 1.200 MW. Inoltre, al raggiungimento dei 1.200 MW di impianti in funzione, il decreto prevede che ci siano 14 mesi di tempo per installare ulteriori impianti.






  • #2
    grazie, molto chiaro ed esaustivo!

    solo una domanda:
    con gli incentivi del GSE che ti manda un assegno -se non ho capito male- in base alla produzione annuale, mettere l'impianto fotovoltaico sulla prima o sulla seconda casa non cambia nulla.

    mettiamo che lo metto sulla prima casa:

    dal tuo esempio andando in pari con la bolletta prendo 1540 € + quello che non ho speso (670€)

    se lo metto uguale sulla seconda casa e "regalo alla rete" la maggior parte di quello che produco mi danno i 1540 € (GSE) come prima + un sacco di crediti (enel) di cui non me ne farò nulla perchè mai consumerò tutta quella corrente in una seconda casa...

    in fin dei conti sulla seconda casa non conviene mettere i pannelli, che è esattamente l'opposto di ciò che mi aspettavo :unsure:

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    • #3
      CITAZIONE (andrear2017 @ 12/9/2007, 16:25)
      grazie, molto chiaro ed esaustivo!

      solo una domanda:
      con gli incentivi del GSE che ti manda un assegno -se non ho capito male- in base alla produzione annuale, mettere l'impianto fotovoltaico sulla prima o sulla seconda casa non cambia nulla.

      mettiamo che lo metto sulla prima casa:

      dal tuo esempio andando in pari con la bolletta prendo 1540 € + quello che non ho speso (670€)

      se lo metto uguale sulla seconda casa e "regalo alla rete" la maggior parte di quello che produco mi danno i 1540 € (GSE) come prima + un sacco di crediti (enel) di cui non me ne farò nulla perchè mai consumerò tutta quella corrente in una seconda casa...

      in fin dei conti sulla seconda casa non conviene mettere i pannelli, che è esattamente l'opposto di ciò che mi aspettavo :unsure:

      esatto, ha compreso benissimo

      deve sapere che per impianti per i quali vale "lo scambio sul posto" (lo sono quelli sotto i 20 kWp) per rendere massima la remunerazione (cioè sfruttare il fatto di risparmiare anche sui consumi) bisogna dimensionare l' impianto esattamente sula base dei consumi

      grazie

      Saluti

      Commenta


      • #4
        CITAZIONE
        in fin dei conti sulla seconda casa non conviene mettere i pannelli, che è esattamente l'opposto di ciò che mi aspettavo :unsure:

        conviene cmq ma in regime di vendita <img src=">

        Commenta


        • #5
          mmm e immagino che i crediti enel non siano "nominali" ma "a contratto", cioè:

          se ho la prima abitazione in un condominio dove non posso mettere pannelli ma ho una seconda casa con esposizione ideale non posso usare i crediti accumulati sulla seconda casa per coprire i consumi della prima?

          troppo bello eh? ... <_<

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          • #6
            no non si può fare, ma cmq se nella seconda casa non usi l'energia ti conviene venderla, e con il guadagno che rimane dopo aver pagato la rata, puoi pagare parte dei consumi della prima casa su cui non puoi mettere i pannelli.

            chiaro no? <img src=">

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            • #7
              Ho letto le vostre spiegazioni e vi ringrazio molto del tempo che dedicate.

              Proseguo nel chiedere delle informazioni in merito a:
              funzionamento del conto energia e dimensionamento dell'impianto.

              Ho un impianto di riscaldamento geotermico con una pompa di calore. Utilizza energia elettrica per riscaldare e raffeddare, in più ho i normali consumi di una casa ( luci, elettrodomestici, ecc.)

              La casa è grande, sono 3 appartamenti, in totale sono 650 metri.

              Di conseguenza utilizzo circa 35.000 kw l'anno per riscaldare e raffeddare e 10.000 kw per le utenze comprese le luci del giardino.

              Una buona parte dei consumi avviene di notte.

              Dunque la prima domanda è: quanto deve produrre l'impianto perchè abbia un senso economico, 45.000 kw o meno?

              Alcuni mi dicono che l'ottimale sarebbe coprire tutti i consumi, altri mi dicono che devo dimensionarlo con una produzione di circa il 30% dei consumi totali.


              La secondo domanda riguarda il conto energia.

              Cerco di chiarire il mio pensiero.

              Ho letto che il contributo si applica solo per l'energia prodotta e consumata.

              Circa il 60% dei consumi avviene di giorno e il rimanente di notte.

              Se produco 45.000 kw questo avverrà di giorno e circa 30000 kw saranno consumati di giorno. Il rimanente dell'energia prodotta dai pannelli ma non consumata di giorno ( 15.000 kw) sarà quindi data all'enel. La notte poi per alimentare l'impianto sarò costretto a richiedere all'enel i 15.000 kw che gli ho dato nella giornata precedente e li avrò a titolo gratuito. E questo mi sembra si chiami scambio sul posto.

              Quindi il contributo mi verrà dato solo sull'energia che consumo di giorno ( i 30000 kw) o su quella invece che produco in totale nella giornata ( 45.000kw) e che sara' reperita prendendola in parte dai pannelli e in parte di notte dall'enel utilizzando il meccanismo dello scambio sul posto sul posto ?

              Insomma io l'energia che produco non la consumo fisocamente tutta, in parte di giorno e in parte di notte chiedendola all'enel.

              Immagino che sia così, che tutto qullo che produco di giorno va in un contatore enel che con lo scambio sul posto mi contabilizza un credito di 45.000 kw. Poi io sono libero di usarlo tutto sia di giorno che di notte. E allora lo consumo e il bilancio tra quanto ho prodotto e quanto ho consumato va a zero e ho tutto il contributo.

              Sono riuscito a spiegarmi?

              Grazie



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              • #8
                La questione è semplice:

                L'incentivo ti viene corrisposto su TUTTA l'energia prodotta.

                L'impianto conviene sempre dimensionarlo per coprire, se possibile, tutto il consumo annuo. Questo perchè oltre all'incentivo ti troverai annualmente in tasca anche i soldi che avresti pagato all'ENEL, che non sono pochi soprattutto nel tuo caso. Considera anche che ogni anno il costo dell'energia aumenta, quindi ogni anno aumenta il risparmio.

                son stato chiaro? ^_^

                saluti

                Commenta


                • #9
                  salve a tutti, scusate se mi intrometto, mi sono appena registrato e trovo molto interessanti tutte queste discussioni, volevo intromettermi su questo argomento per capire se da quello che leggo è meglio vendere direttamente energia a GSE che scambiarla sul posto con ENEL.
                  ENEL non ti paga direttamente ma ti mette eventualmente a credito.

                  Commenta


                  • #10
                    CITAZIONE (matiux75 @ 30/9/2007, 10:45)
                    salve a tutti, scusate se mi intrometto, mi sono appena registrato e trovo molto interessanti tutte queste discussioni, volevo intromettermi su questo argomento per capire se da quello che leggo è meglio vendere direttamente energia a GSE che scambiarla sul posto con ENEL.
                    ENEL non ti paga direttamente ma ti mette eventualmente a credito.

                    ciao e benvenuto sul forum <img src=">

                    intanto tieni presente che lo scambio puoi farlo fino a 20kwp di potenza installata, oltre puoi fare solo la vendita.

                    coprire i consumi e non pagare l'Enel, è più conveniente che venderla e ricomprarla, poichè con lo scambio è come se la vendi e la ricompri allo stesso prezzo (quello che paghi normalmente all'Enel), mentre vendendola ti entra in tasca +o- la metà di quello che la paghi.

                    Se la tua attività ha consumi prevalentemente di giorno quando l'impianto produce, puoi utilizzare l'energia istantaneamente e vendere l'eccesso (nei festivi soprattutto), e non rischi di comprarne 'troppa' quando l'impianto non produce (condizioni di mal tempo, consumi serali, ecc). Puoi dimensionarlo anche molto + grande rispetto ai tuoi fabbisogni.

                    Se invece i consumi sono più variabili e distribuiti anche in orari non produttivi x l'impianto, ti conviene lo scambio.
                    Questo perchè quello che produci in eccesso non viene venduto, ma 'stoccato' in rete, per poter essere utilizzato quando serve. In questo caso conviene non sovradimensionare troppo, se non si vuole produrre troppa energia che non andremo mai ad utilizzare tutta, regalandola quindi all'Enel.

                    Commenta


                    • #11
                      Concordo ovviamente sul fatto che lo scambio è più conveniente.
                      Di conseguenza io progetto l'impianto per produrre la energia annualmente consumata. Pertanto l'energia prodotta dalle 12 alle 14, il sabato la domenica, nei periodi di ferie la consumo poi diluita nel corso dell'anno e prevalentemente in inverno. secondo me non esiste l'alternativa di consumi prevalenti di giorno tali da renderti conveniente la vendita.
                      GIULIANO
                      _____________
                      ....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.

                      Commenta


                      • #12
                        ok al fatto di produrla per autoconsumarla per i miei fabbisogni, ma la corrente che ho prodotto in eccesso, non mi viene quindi pagata dall'enel, ma viene stoccata.
                        Per ammortizzare il costo di un impianto, il calcolo devo quindi farlo solo sul risparmio che ho avuto sull'energia da me prodotta. Tempi di ammortamento lunghissimi. O sbaglio.

                        E' possibile fare un esempio?
                        Ipotizziamo
                        Costo per la realizzazione di un impianto FV di €. 100.000,00.
                        Producibilità totale annua dell’impianto FV 19508 kWh

                        Con questi dati qualcuno riesce a spiegarmi:
                        quanto risparmio non comprando energia da enel;
                        quanto guadagno vendendola;
                        in quanto tempo ammortizzo il costo di realizzazione?

                        grazie


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                        • #13
                          CITAZIONE (matiux75 @ 1/10/2007, 13:12)
                          Per ammortizzare il costo di un impianto, il calcolo devo quindi farlo solo sul risparmio che ho avuto sull'energia da me prodotta. Tempi di ammortamento lunghissimi. O sbaglio.
                          .....
                          Costo per la realizzazione di un impianto FV di €. 100.000,00.
                          Producibilità totale annua dell’impianto FV 19508 kWh

                          Con questi dati qualcuno riesce a spiegarmi:
                          ...
                          grazie

                          Caro matiux75 hai dimenticato il Conto Energia ! <img src=">
                          Ti prego prima di scrivere leggi : nel forum ci sono almeno 10 discussioni che rispondono alla tua domanda
                          + un programma gratuito da scaricare per calcolare la convenienza !

                          ciao da Recoplan

                          Commenta


                          • #14
                            Infatti mi sa che hai saltato un passaggio:

                            sia che la vendi all'ENEL (non al GSE!), sia che la 'scambi', in più ti viene riconosciuta dal GSE la tariffa incentivante su TUTTA l'energia PRODOTTA.

                            Commenta


                            • #15
                              Ho provato con il simulatore, inserendo dati veri, ho come risultato:
                              Energia consumata 180000 Kwh/a
                              €/a 7.175,31 premio GSE
                              €/a 3.560,68 Risparmio energetico
                              Domanda:
                              Risparmio annualmente € 3.560,68 perchè non li pago all'ENEL, e i € 7.175,31 li ricevo dalla GSE sotto forma di denaro o come energia accumulata?

                              Commenta


                              • #16
                                il GSE di da soldi, che probabilmente girerai nel conto della banca che ti ha finanaziato fino ad estinzione del mutuo.

                                Il risparmio ce l'hai come guadagno indiretto, poichè ti restano in tasca quei soldi che non dai all'ENEL. Forse qualcosina la devi mettere per pagare qualche rata del mutuo, ma annualmente il bilancio è sempre in attivo.
                                Considera che se aumenta il prezzo dell'energia, risparmi di più.

                                Estinto il mutuo avrai tutti soldi per te.

                                Se paghi tutto tu, avrai dal primo anno tutti i soldi per te, ed in generale guadagnerai di più, non dovendo pagare anche gli interessi bancari.

                                L'energia che hai in eccesso va a credito per l'anno successivo, e quella in eccesso ogni anno va utilizzata entro i 3 anni successivi, dopodichè non è più disponibile.

                                saluti

                                Commenta


                                • #17
                                  Salve a tutti.
                                  Mi riallaccio alla discussione per chiedere lumi.
                                  Impianto da 3kWp dimensionato in eccesso rispetto ai consumi (3746kWh contro 1720kWh).
                                  Posso optare per lo scambio sul posto ed ottengo (Simulare 8.2):
                                  1648,26€ dal GSE + 283,80€ risparmio bolletta
                                  l'energia che lascio alla rete praticamente la perdo perchè non riuscirò mai a consumarla entro tre anni (a meno che non mi si guasti l'impianto FV)

                                  Se opto per la vendita con copertura dei consumi ottengo:
                                  1648,26€ dal GSE + 283,80€ risparmio bolletta + 195,31€ per la vendita dell'eccedenza

                                  Mi sembra quindi che convenga questa seconda possibilità.
                                  Sbaglio qualcosa?

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Sbagli i presupposti.

                                    Con lo scambio, puoi coprire i tuoi consumi in maniera differita rispetto alla produzione.

                                    Con la vendita, consumi istantaneamente e vendi l'eccesso, ma se poi consumi quando non stai producendo (es.: la sera), l'energia la compri e la paghi. Quando la compri però, costa di più di quella che vendi, quindi alla fine ti potresti trovare a pareggiare il KWH ma non il conto economico.

                                    spero di essere stato chiaro. <img src=">

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                                    • #19
                                      ..sono perfettamente daccordo con taote, bisogna stare attenti perchè è proprio così!

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                                      • #20
                                        Grazie per la risposta.
                                        Potete darmi un riferimento per capire bene la differenza tra vendita e vendita con copertura consumi?
                                        Delibera AEEG?

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                                        • #21
                                          CITAZIONE (taote @ 30/9/2007, 16:25)
                                          intanto tieni presente che lo scambio puoi farlo fino a 20kwp di potenza installata, oltre puoi fare solo la vendita.

                                          ...allora io non ho capito niente....

                                          cosa significa allora che su impianti da 20 kWp in su, disposti a terra, la tariffa incentivante aumenta del 5% se c'è autoconsumo???

                                          ho capito male??
                                          allora c'è differenza tra autoconsumo e scambio sul posto????
                                          Impianto fv 3,5 kWp
                                          20 x Yingli Solar 175 W poly
                                          Aurora Power One PVI 3000
                                          Sito: Giugliano in Campania (Na)
                                          Azimuth 0° - Tilt 20°

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                                          • #22
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                                            piuttosto alla lett. a) dell'art. 6 c. 4 delsolito D.M 19/2/2007,
                                            si parla di un incremento del 5% alle tariffe incentivanti se sei "autoproduttore"

                                            per la def di autoproduttore, art. 2 c. 2 D.Lgs 79/1999 "Autoproduttore e' la persona fisica o giuridica che produce energia elettrica e la utilizza in misura non inferiore al 70% per uso proprio ovvero [...]" (ci sono altre 4 righe di definizione!)

                                            insomma nei fatti devi consumare almeno il 70% dell'energia prodotta "al volo", perché sopra i 20 kWp niesnte scambio sul posto.

                                            d

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                                            • #23
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                                              quindi sia da 3.1 a 20, che da 20.1 in su

                                              consumando il 70% di quantitativo di energia prodotta hai il 5% in più di tariffa.

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                                              • #24
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                                                Qualcuno mi può dire se ho capito la differenza tra "vendita" e "vendita con copertura consumi" come ho visto su Simulare?
                                                La vendita con copertura consumi presuppone il consumo immediato dell'energia erogata e la vendita della rimanenza, quindi se io consumo maggiormente dopo il tramonto devo comprare l'energia dalla rete ai costi di mercato, mentre di giorno la vendo a prezzi stabiliti (0,09€/kWh).
                                                La vendita pura comporta invece la sola cessione alla rete e qualsiasi fabbisogno viene preso dalla rete ai prezzi di mercato.

                                                Quindi se non ho capito male, un'abitazione con un impiantino da 2 o 3 kWp ha convenienza solo nello scambio sul posto, con l'accortezza di non sovradimensionare molto l'impianto rispetto ai propri consumi, per non regalare l'energia alla rete.

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                                                • #25
                                                  CITAZIONE
                                                  Quindi se non ho capito male, un'abitazione con un impiantino da 2 o 3 kWp ha convenienza solo nello scambio sul posto, con l'accortezza di non sovradimensionare molto l'impianto rispetto ai propri consumi, per non regalare l'energia alla rete.

                                                  Esatto <img src=">

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                                                  • #26
                                                    CITAZIONE (Terminus2 @ 3/10/2007, 19:02)
                                                    Quindi se non ho capito male, un'abitazione con un impiantino da 2 o 3 kWp ha convenienza solo nello scambio sul posto, con l'accortezza di non sovradimensionare molto l'impianto rispetto ai propri consumi, per non regalare l'energia alla rete.

                                                    anche secondo me è la la 'configurazione' più conveniente...

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                                                    • #27
                                                      Quindi vediamo se ho capito:

                                                      - Guadagno da GSE perchè mi paga per l'energia prodotta
                                                      - Risparmio non dovendo pagare all'enel l'energia da me prodotta.

                                                      A questo punto mi chiedo, cosa mi interessa a me se il mio impianto è sovradimensionato?
                                                      Avrei un guadagno maggiore da GSE e produrrei più corrente da girare alla rete enel.

                                                      Con un ragionamento del genere quindi è meglio lo scambio sul posto.

                                                      Giusto?

                                                      grazie

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                                                      • #28
                                                        Giusto, giusto <img src=">

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                                                        • #29
                                                          CITAZIONE (matiux75 @ 5/10/2007, 12:20)
                                                          A questo punto mi chiedo, cosa mi interessa a me se il mio impianto è sovradimensionato?
                                                          Avrei un guadagno maggiore da GSE e produrrei più corrente da girare alla rete enel.

                                                          è vero per il maggior guadagno da GSE, ma fai bene i conti perché se superi i 3 kWp la tariffa incentivante diminuisce di circa il 5% rispetto a quella per impianti di potenza compresa tra 1 e 3 kWp.

                                                          per quanto riguarda la corrente da girare alla rete enel, se fai funzionare l'impianto in regime di scambio sul posto, allora non puoi vendere la corrente, di conseguenza vai a credito (è un credito di corrente non convertibile in denaro). puoi utilizzare il tuo credito entro tre anni, dopo lo perdi.
                                                          quindi per una parte dell'energia prodotta hai il vantaggio doppio di:
                                                          - tariffa incentivante
                                                          - risparmio su bolletta;
                                                          per un'altra parte (quella che eccede i tuoi consumi annui) hai solo il vantaggio della tariffa incentivante.

                                                          secondo me, se ci guardi bene, nel sovradimensionare l'impianto, quando perdi il risparmio sulla bolletta, il rischio è quello di non riuscire più a ripagarti l'impianto! o quantomeno di allungare sensibilmente il tempo di pay back.
                                                          queste sono le ragioni per cui occorre ragionare su come dimensionare l'impianto...

                                                          d

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                                                          • #30
                                                            CITAZIONE (Terminus2 @ 2/10/2007, 13:13)
                                                            Salve a tutti.
                                                            Mi riallaccio alla discussione per chiedere lumi.
                                                            Impianto da 3kWp dimensionato in eccesso rispetto ai consumi (3746kWh contro 1720kWh).
                                                            Posso optare per lo scambio sul posto ed ottengo (Simulare 8.2):
                                                            1648,26€ dal GSE + 283,80€ risparmio bolletta
                                                            l'energia che lascio alla rete praticamente la perdo perchè non riuscirò mai a consumarla entro tre anni (a meno che non mi si guasti l'impianto FV)

                                                            io ho esattamente l'esempio che hai fatto tu, ma l'energia in piu non la regalo , ma la consumo per aver altro risparmio <img src=">
                                                            Mi spiego meglio, il mio consumo annuale prima dell'impianto fotovoltaico era di circa 2000kWh anno, ora ho un impianto da 3 kW che dovrebbe darmi circa 3600/3700 kWh, però ho installato un boiler per l'acqua calda per lavarmi e 2 condizionatori/pompe di calore per scaldarmi piu 2 scaldasalviette elettrici per i bagni, e conto di andare a pari tra energia prodotta e consumata a fine anno, e di risparmiare quindi su acqua calda e riscaldamento! <img src="> <img src=">
                                                            Ciao
                                                            1) impianto 3kW, 24 moduli Kyocera 125GHT-2, inverter Power-one Aurora 3600
                                                            2) impianto 14,52kW, 66 moduli Trina 220W, 3 inverter Power-one Aurora 6000
                                                            http://www.energeticambiente.it/tecn...nstallato.html

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