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Tassazione su impianto sotto i 20kw in cessione parziale su diritto di superficie o affitto

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  • Tassazione su impianto sotto i 20kw in cessione parziale su diritto di superficie o affitto

    Sto valutando di fare un impianto fotovoltaico sotto i 20kw sul tetto di un edificio agricolo di un amico
    con cui posso fare un contratto di affitto o diritto di superficie ma non vorrei dover essere
    costretto ad aprire partita IVA.

    La cosa è possibile ? posso realizzare un impianto sotto i 20kw con cessione parziale senza
    essere costretto ad aprire la partita iva ?

    In caso si possa, come risulta la tassazione sia del conto energia, sia della vendita della
    energia ceduta ?
    Sulla energia ceduta mi risulta che si debba pagare l'IRPEF come altro reddito,
    ma in merito al conto energia non mi è ben chiaro.... se ci si deve pagare le tasse su
    e non è possibile detrarre l'IVA e ammortare l'impianto la cosa non mi sembra tanto sensata.

    grazie a chi sa consigliarmi

    nicky

  • #2
    a che contatore (tuo) lo connetti? e che tipo di consumo avrai su quel contatore, domestico?
    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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    • #3
      si un contatore con contratto da non residente

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      • #4
        per essere considerato ad uso privato l'impianto deve essere su abitazione o sua pertinenza e il consumo domestico.
        Secondo me se prendi in uso solo la superficie e non l'immobile, ritengo difficile potr sostenere che è pretinenza di un'abitazione...non ci sarebe alcuna funzione di uno rispetto all'latro..
        Quindi devi come mnimo poter sostenere che l'immobile che affitti è pertinenza di abitazone civile a tua disosizione..possibile?
        In assenza..devi avere P Iva..Marco
        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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        • #5
          cosa si intende esattamente per consumo domestico ?

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          • #6
            AdE dice:
            Qualora l’impianto, per la sua collocazione (ad esempio, sul tetto
            dell’abitazione o su un’area di pertinenza), risulti installato essenzialmente per
            fare fronte ai bisogni energetici dell’abitazione o sede dell’utente (ovvero per usi
            domestici, di illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici, ecc. e, a tal
            fine, l’impianto risulti posto direttamente al servizio dell’abitazione o della sede
            medesima) si ritiene che lo stesso possa considerarsi utilizzato in un contesto
            sostanzialmente privatistico...
            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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            • #7
              solo per capire meglio:
              ...ovvero per usi domestici, di illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici, ecc e, a tal
              fine, l’impianto risulti posto direttamente al servizio dell’abitazione o della sede
              medesima ....
              quindi è fondamentale che l'impianto alimenti uno degli elementi sopra descritti (ad esempio apparecchio elettrico) di un'abitazione. Non vedo, almeno in questo riferimento dell'Ade, richiami alla disponibilità dell'abitazione come dicevi tu sopra. Nel senso che non mi sembra condizione necessaria avere la residenza nell'abitazione e nemmeno averla disponibile come seconda casa, a me sembra che basti avere un titolo di proprietà o anche di superficie. In sostanza io recepisco così questo aspetto : sotto i 20 kw puoi fare un fv (sena P.IVA) su di un'abitazione o sua pertinenza purchè tu abbia un "titolo" di proprietà a patto che almeno parte dell'energia prodotta sia utilizzata dall'abitazione o pertinenza stessa. Evidente che con l'enel in questo caso non potrai avere un contratto come residente e, se fai un contratto per PDC o altro, nemmeno ad "uso domestico". Tu come la pensi su questi specifici aspetti Marcober ? (P.S. il caso di cui si parla sopra è diverso perchè si cita edificio agricolo senza specificare bene)

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              • #8
                Mi sembra impossibile per la situazione descritta fare qualcosa diverso da PI , sei su un capoannone agricolo di un altro , cosa fai ci prendi residenza insieme alle mucche o ai maiali casomai ?
                -nel caso esposto mi sembra che l'unica cosa e' fare un contratto di affitto del tetto e quindi fine del giochino 'domestico' ...
                AUTO BANNATO

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                • #9
                  Every..di certo non serve la residenza. Basta avere la disponibilità.
                  La disponibilità la chiede il GSE...mi pare devi sempre allegare un documento che attesti la disponibilità del tetto per chiedere incentivi.
                  La disponibilità deve riguardare un'abitazione residenziale o sua pertinenza...e il CONSUMO deve essere dell'utente Sr (non di un terzo)..infine SR e SSP devono coincidere.
                  Ora..se tu hai solo la disponibilità di un tetto di un edificio di un terzo..mi pare palese che quel tetto NON è una pertinenza della TUA abitazione..perchè non esiste una funzione che li lega.
                  Se tu hai un impianto su un tetto di una abitazione di un terzo (di cui hai diritto superficie)..non puoi averci li un tuo POD ove farci SSP..perchè se anche ci colleghi una lampada che illumina il cortile, il cortile è del terzo..quindi è un consumo domestico ma NON dell'utente SR.
                  Se poi lo fai in DIR, allora è ancora più certo che no è esentasse.
                  E mi pare la casistica finisca qui.

                  Invece un contratto BTA per PDC è comunque domestico se fatto d aun privato a casa sua (non ha i vantaggi del contratto residenziale, ma resta pur sempre domestico, inteso come non commerciale..cioè non intestato a P Iva)
                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                  • #10
                    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                    ...La disponibilità deve riguardare un'abitazione residenziale o sua pertinenza...e il CONSUMO deve essere dell'utente Sr (non di un terzo)..infine SR e SSP devono coincidere.
                    Ora..se tu hai solo la disponibilità di un tetto di un edificio di un terzo..mi pare palese che quel tetto NON è una pertinenza della TUA abitazione..perchè non esiste una funzione che li lega.
                    Se tu hai un impianto su un tetto di una abitazione di un terzo (di cui hai diritto superficie)..non puoi averci li un tuo POD ove farci SSP..perchè se anche ci colleghi una lampada che illumina il cortile, il cortile è del terzo..quindi è un consumo domestico ma NON dell'utente SR.
                    ....
                    Sempre in ottica di un dibattito costruttivo e informativo per tutti vorrei cercare di fare un esempio che è un pò diverso dal caso citato da Marcober (evidentemente prima non mi ero spiegato in modo esaustivo):
                    Un SR (quindi con contratto Enel e POD a suo nome) realizza un impianto fv < 20 kw sul tetto di una casa di sua proprietà.
                    Secondo me, dall'alto della mia ignoranza, poco importa ai fini della nostra trattazione, se questa casa è a disposizione o data in affitto o in comodato d'uso gratuito o altro, in quanto supponiamo che l'impianto sia allacciato ad un contatore che alimenta le utenze elettriche di una pertinenza di detta casa (quindi SSP).
                    Mi piacerebbe che Marcober mi (o ci) indicasse gentilmente in modo il più possibile chiaro e circostanziato dove lui vede l'esigenza di partita IVA secondo le attuali normative e circolari dell'Ade.
                    Grazie

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                    • #11
                      se capisco (ma ho dei dubbi di aver capito)..uno ha una casa in proprietà ma data in locazione ad un terzo...ma accanto alla casa c'è una pertinenza (edificio) che non ha affittato ma ha trattenuto per se..con un POD..su cui vorrebbe fare SSP con impianto su tetto della casa data in locazione.
                      Ho capito bene?
                      In tal caso l'edificio non affittato insieme alla casa..cessa di essere una sua pertinenza..e quindi non posso alimentare un POD di tale edificio (es. garage) da un tetto di un edificio che non è funzionalmente collegato...e nemmeno posso fare l'inverso.

                      Ma ho capito bene il caso che mi chiedevi?
                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                      • #12
                        Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                        se capisco (ma ho dei dubbi di aver capito)..?
                        uno ha una casa in proprietà ma data in locazione (o comodato d'uso gratuito) ad un terzo...accanto alla casa c'è una pertinenza (autorimessa) che ha affittato (o comodato d'uso gratuito) sempre alla stessa persona..con un POD (esistente e intestato al proprietario)..su cui vorrebbe fare SSP con impianto su tetto della casa data in locazione (o comodato d'uso). Fine dell'esempio.
                        Variante dell'esempio : Se la pertinenza (autorimessa) non fosse locata o in comodato d'uso ma a disposizione del proprietario, cambierebbe qualcosa ?
                        Scusa se insisto ma è un caso per il quale mi è stata chiesta la realizzazione di un impianto fv ... dammi il tuo IBAN che ti bonifico la consulenza !!!!
                        .

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                        • #13
                          Nel primo caso ..il locatario o comodatario ha a disposizione sia l'abitazione che la sua pertinenza..quindi poco importa dove sia impianto e il POD..potrà essere SR di un impianto privato domestico.
                          Se invece l'autorimessa no è locata..ma resta in uso al proprietario..allora NON è una pertinenza di quell'abitazione. La pertinenza non è un concetto catastale ma occorre una volontà soggettiva del proprietario e una funzione oggettiva della pertinenza rispetto all'abitazione principale.
                          Il proprietario che NON da in affitto la pertinenza ma la trattiene per uso personale..evidenzia una volontà soggettiva di staccare la pertinenzialità dell'edificio secondario dall'abitazione principale...e anche il legame funzionale oggettivo viene meno (il locatario non va li a parcheggiare ma altrove).
                          Al limite potrebbe diventare pertinenza di un'altra casa.. se si instaura questo rapporto funzionale Soggettivo e oggettivo.

                          Comunque un Sr con un impianto collocato su un'abitazione che ha a disposizione (es come locatario) non può alimentare consumi domestici di terzi ..e poi nell'autorimessa del padrone di casa non avrebbe titolo per avere un POD a suo nome.

                          E al padrone di casa non sarebe consentito di tenere un POD a suo nome che alimenta le utenze dell'inquilino (questo nel caso in cui sia così, e quindi per questo intendi possibile fare SSP con un impianto collocato su tetto della casa dell'inquilino).

                          Spero il mio parere sia comprensibile..
                          marco
                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                          • #14
                            Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                            Nel primo caso ..il locatario o comodatario ha a disposizione sia l'abitazione che la sua pertinenza..quindi poco importa dove sia impianto e il POD..potrà essere SR di un impianto privato domestico...
                            No, nel primo caso il conduttore (che può essere in comodato) ha a disposizione sia l'abitazione che la pertinenza !!! il PROPRIETARIO dell'abitazione e della pertinenza ha un POD sulla pertinenza e vorrebbe installare un fv in SSP sul tetto dell'abitazione . Il proprietario può, magari regolamentandolo per scritto, concedere al conduttore il consumo dell'energia elettrica prodotta dal FV o non è ammesso ? e se può, deve aprire PIVA per l'impianto ?

                            Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                            ....Se invece l'autorimessa no è locata..ma resta in uso al proprietario..allora NON è una pertinenza di quell'abitazione. La pertinenza non è un concetto catastale ma occorre una volontà soggettiva del proprietario e una funzione oggettiva della pertinenza rispetto all'abitazione principale.
                            Il proprietario che NON da in affitto la pertinenza ma la trattiene per uso personale..evidenzia una volontà soggettiva di staccare la pertinenzialità dell'edificio secondario dall'abitazione principale...e anche il legame funzionale oggettivo viene meno (il locatario non va li a parcheggiare ma altrove)....
                            e quindi ?
                            Originariamente inviato da marcober;119313853....E [B
                            al padrone di casa non sarebe consentito di tenere un POD a suo nome che alimenta le utenze dell'inquilino[/B] (questo nel caso in cui sia così, e quindi per questo intendi possibile fare SSP con un impianto collocato su tetto della casa dell'inquilino)...
                            scusa, potresti fornire i riferimenti di legge di quanto affermi ? grazie e saluti

                            Commenta


                            • #15
                              L'art. 7, quinto comma, ultimo periodo, del D.P.R. 29 settembre 1973, n.605

                              No, nel primo caso il conduttore (che può essere in comodato) ha a disposizione sia l'abitazione che la pertinenza !!!
                              e non è quello che ho scritto io?

                              e quindi ?
                              e quindi per AdE non sei nel caso di un impinato posto su abitazione o pertinenza che alimenta consumo domestico (sottointeso del suo SR)
                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                              • #16
                                x marcober
                                sarebbe questo il riferimento di legge ?
                                >>>>>>>>>
                                Le aziende, gli istituti, gli enti e le società devono comunicare all'anagrafe tributaria i dati e le notizie riguardanti i contratti di cui alla letterag-ter) del primo comma dell'art. 6. Al fine dell'emersione delle attività economiche, con particolare riferimento all'applicazione dei tributi erariali e locali nel settore immobiliare, gli stessi soggetti devono comunicare i dati catastali identificativi dell'immobile presso cui è attivata l'utenza, dichiarati dagli utenti.
                                >>>>>>>>>>>>

                                Commenta


                                • #17
                                  Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                  ...e quindi per AdE non sei nel caso di un impinato posto su abitazione o pertinenza che alimenta consumo domestico (sottointeso del suo SR)
                                  E se faccio fare (al proprietario dell'immobile) l'impianto collegato ad un POD sempre intestato a lui stesso lasciando usare (gratuitamente) effettivamente l'energia elettrica all'affiuttuario o comodatario che sia ? come la vedresti in questo caso ?

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Si quella..poi AdE aveva anche sfrugugliato l'argomento in qualche Risoluzione..dove diceva che la dichiarazione la doveva fare il fruitore dei servizi..e che la Comunicazione al distributore andava richiesta (dal distributore al fruitore) ad ogni piè sospinto..cambio tariffa, cambio potenza, cambio sistema di lettura..insomma ogni occasione era buona per poterla aggiornare..e quindi creare la condizione per obbligare chi non aveva fatto voltura a farlo..

                                    Nella tua ultima ipotesi vedo alcuni problemi:
                                    1) comuqnue il proprietario ha un POS sua dove non dovrebe stare..cioè il fruitore servizio è comodatario..però il dichiarante è il proprietario..
                                    2) tu puoi anche regalare..ma se un'attività è commerciale resta tale...quindi se tu regali merce, comunque sei tenuto ad emmetere fattura co IVA, al valore "di mercato"..perchè lo stato vuole la sua fetta comunque..
                                    3) il regalare per AdE è sinonimo di vendere in nero..per cui penso che in caso di controllo spetti al proprietario l'onere della porva che non ci sia un pagamento in nero..cosa un pò difficile da provare (e pure da sostenere).

                                    Poi..siamo in Italia. se fossi un grande evasore stai sereno..se sei un mezzo evasore di 1 euro..ti beccano.
                                    Infine..scusami..la finalità del FV domestico non è lucrativa..se non ci sono le condizioni per farlo in serenità.. tu come professinoista dovresti tirare le conseguenze..
                                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                      ....Infine..scusami..la finalità del FV domestico non è lucrativa..se non ci sono le condizioni per farlo in serenità.. tu come professinoista dovresti tirare le conseguenze..
                                      Concordo con te che la finalità del FV domestico non è lucrativa e che è nostro dovere mettere in guardia le persone dei rischi ma ci sono anche situazioni (che non saranno frequentissime) reali dove effettivamente le cose potrebbero essere come nelle ipotesi descritte e, sempre nel rispetto delle leggi, il mio desiderio è quello di capire se esistono le condizioni per beneficiare dei vantaggi dell'incentivazione, del risparmio ecc. sfruttando contemporaneamente spazi utili sui tetti delle case. D'altronde se rovesciamo la questione la domanda diventerebbe : è possibile per un soggetto responsabile prorpietario di un'abitazione "ceduta" in affitto o in comodato d'uso grtuito (ad altra persona intestataria di POD per uso domestico) installare un impianto fv collegandolo su altro POD (a questo punto non in SSP e per usi domesitici) aprendo regolare P.IVA ? Quale sarebbe a questo punto l'iter corretto ?

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                                      • #20
                                        se apri P IVa non ci sono problemi..nel contratto di affitto o comodato ti riservi l'uso del tetto.fai impianto che vuoi,.chiedi POD per farci RID totale..e non hai problemi..M
                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                        • #21
                                          Ciao, vorrei tornare sulle definizioni di abitazione e contratto ad uso domesticoNel primo caso, l'abitazione..:- la normativa parla di classi catastali? Si può definire abitazione un fabbricato rurale?Per il contratto ad uso domestico, invece:- nel caso di contratto su seconda casa, che quindi viene utilizzata poco o niente, è influente questo per la determinazione dello ssl? Mi spiego meglio, Potrebbero mica contestare dopo qualche anno che effettivamente lo scambio e quasi nullo e quindi si dovrebbe prefigurare invece la vendita diretta?Il ultimo, se affitto la casa che succede?Grazie

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                                          • #22
                                            per abitazione si ntend euna classe A, dove il Comune rilascia un'abitabilità..e puo essere anche una A6 8mi pare) cioè abitazoione rurale..ma certo non un D10 (immobile strumentale rurale)
                                            Per SSP su seconda casa, nessun problema anche se cponsumo zero..il consumo deve esere potenziale non effettivo.
                                            Se affitti casa il consumo è dell'inquilino, quindi (mi pare ci sia ina precisa disposizione) devi intestare contatore a lui..per cui dovresti averne uno tuo per cessione totale con p IVA.
                                            m
                                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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