quante volte ,abbiamo visto le tipiche balle di fieno ammassate nei campi... bhè adesso sembra che si sia trovato un modo molto utile x sfruttarle.
Biodiesel, metanolo e idrogeno a partire da materiali vegetali come la paglia. Come è possibile lo spiegano gli scienziati del Karlsruhe Institute of Technology.
Il processo è stato denominato “Bioliq” (contrazione della frase biomass to liquid) , come risposta alla necessità di biocarburanti sostenibili e a buon mercato. Il sistema messo a punto consente di ottenere, a partire dall’utilizzo di biomasse agricole residue, combustibile liquido o gassoso di buona qualità. Il processo si avvale di tre fasi:
Biodiesel, metanolo e idrogeno a partire da materiali vegetali come la paglia. Come è possibile lo spiegano gli scienziati del Karlsruhe Institute of Technology.
Il processo è stato denominato “Bioliq” (contrazione della frase biomass to liquid) , come risposta alla necessità di biocarburanti sostenibili e a buon mercato. Il sistema messo a punto consente di ottenere, a partire dall’utilizzo di biomasse agricole residue, combustibile liquido o gassoso di buona qualità. Il processo si avvale di tre fasi:
- La “flash-pyrolysis” ovvero la pirolisi delle biomasse sul luogo di produzione, in assenza di aria e a 500 °C. Il risultato è un liquido oleoso altamente denso e contenenti particelle solide, denominato “biosyncrude”.
- La gassificazione. L’olio ottenuto non è direttamente utilizzabile e viene trasferito ad un gassificatore che, alla temperatura di 1400 °C, produce un mix di monossido di carbonio e idrogeno, denominata “syngas”, già utilizzabile.
- La purificazione. Sono rimosse eventuali impurità dal syngas, per convertirlo con l’aiuto di un catalizzatore in una gamma di diversi prodotti chimici e combustibili come metanolo, idrogeno e una versione sintetica del diesel.
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