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Giro fumi su stufa ad accumulo con pirolisi

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  • Giro fumi su stufa ad accumulo con pirolisi

    Salve , ho in progetto una stufa ad accumulo usando un bruciatore con pirolisi , tipo lucia stove .

    Chiedo se potrebbero esserci problemi di accumulo di gas
    incombusti in una stufa o camino come questoBiofire Kachelofen Grundofen Kamin Ofen (Tiled refractory masonry oven) - YouTube

    Grazie

  • #2
    Luca ciao,
    per curiosità hai poi portato aventi il tuo progetto?

    Alessandro


    Originariamente inviato da luca1 Visualizza il messaggio
    Salve , ho in progetto una stufa ad accumulo usando un bruciatore con pirolisi , tipo lucia stove .

    Chiedo se potrebbero esserci problemi di accumulo di gas
    incombusti in una stufa o camino come questoBiofire Kachelofen Grundofen Kamin Ofen (Tiled refractory masonry oven) - YouTube

    Grazie

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    • #3
      ciao omobono, il progetto è andato cosi avanti che sono diventati due :

      con aspirazione forzata http://www.energeticambiente.it/bioc...iochar-18.html

      con canna fumaria http://www.energeticambiente.it/bioc...iochar-22.html

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      • #4
        Ciao luca1...
        ho visto con piacere che ti sei cimentato nell arealizzazione di una bella stufa pirolitica, avrei alcune domande da porti:
        come fai a sapere quanto gas produci dalla pirolisi?
        come fai a mantenere sotto controllo il processo? intendo, controlli aria primaria, secondaria?
        come sai quanta superficie di scambio hai bisogno per dimensionare al meglio la stufa?
        penso che bisogna sapere quanto fumi si producono, la temperatura di combustione e quantità di aria necessaria per la produzione del syngas e poi per la combustione dello stesso ad accensione avvenuta...
        se hai qualche dato da darmi, magari me ne convinco pure io che è fattibile questo progetto, scusami ma non sono pessimista, ma solo curiosissimo di capire il fenomeno e come Voi amici lo avete affrontato.
        Io provengo dalla combustione dei rifiuti e tutti questi parametri devo tenerli sotto controllo durante la combustione...

        Grazie per tutto

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        • #5
          Cia Mimmo.. , quante domande...
          Ti rispondo con2 parole : a occhio.

          Secondo me dovresti darci tu le riposte tecniche ,visto che lavori nel settore e avrai tutti gli strumenti di misura .

          Io ho solo il termometro di casa e quello per la febbre
          La stufa con tiraggio forzato non ha bisogno di nessuna regolazione dopo l'avvio ,

          Quella con canna fumaria , spengo la ventola e chiudo la finestra per il secondo giro fumi dopo aver
          scaldato la canna fumaria , se tira troppo chiuo la farfalla della stessa .

          Il dimensionamento della camera di combustione e giro fumi basta studiare e vedere le altre stufe.

          Il consumo del mio bruciatore con aria forzata e' di 700g/h 1,2kg/h max
          Il tubo interno da 100mm sp 5 quindi 90 . H 250 mm
          Il fori del braciere sono da 5mm , la parte superiore per l'aria secondaria e come la lucia stove , con tagli da 4 mm ogni 5 su una flangia da 130mm con foro da 85
          Ultima modifica di luca1; 14-02-2014, 11:41.

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          • #6
            Hahaha...
            scusami tanto se ti sono sembrato pressante e magari ti ho fatto venire la febbre, mi auguri di no!!
            allora se cerchi di industrializzare la stufetta, penso che qualcuno dovrebbe farti dei conti, un qualcaosa che avvalori le tue idee, capisci?
            ora non conoscendoti non so se hai nozioni di combustione o nozioni di ingegneria o altro utile, magario posso aiutarti io come mi hai chiesto.
            Cominciamo, ti do qualche vago riferimento su dove bisognerebbe andare a parare un pochino...
            innanzitutto la pirogassificazione avviene perchè la combustione posta sul combustibile richiede aria (ossigeno) per essere alimentata, questa non essendo presente dal basso della stufetta (o cmq limitatissima sotto lo stechiometrico) viene prelevata aspirando i gas di sintesi dai fori posti in basso alla stufetta, quindi anzichè procedere dal basso verso l'altro, l'aria va aspirata dall'alto verso il basso e rientra dai fori posti in alto alla stufetta.da qui entra anche gas di piroscissione che forzatamente viene"risucchiato" dalla fiamma.
            Ora il controllo di quanta aria (sottostechiometrica) dover far passare sotto la massa di combustibile(pellet), è di importanza per la produzione di syngas, e secondo, per la combustione dello stesso gas in modalità piu o meno veloce, bisogna regolare l'area di passaggio dei fori posti in basso alla stufetta.
            meno area di passaggio=meno gas prodotto=meno fiamma viva=piu tempo lunghi della fiamma.
            L'aria secondaria invece, quella che viene insufflata dall'alto, serve alla combustione del gas creatosi dalla reazione, quindi alla fine è un semplice calcolo di combustione con gas "metano" o simile.
            rapporti stechiometrici noti in letteratura e non riporto per semplicità, questa quantità d'aria la potresti anche lasciare libera, senza la regolazione, a patto che la stufa è aperta, se è chiusa devi stare attento alla combustione completa e quindi devi controllare la quantità di aria.
            La temperatura di combustione (o anche temperatura adiabatica di combustione) è importante nel caso tu decida di creare una piccola caldaietta (piccola o grande dipenda da che vuoi farci), infatti ti permette di calcolare la superficie di scambio per la caldaia, il che è qualcosa che già arricchisce il progetto e lo rende entusiasmante.
            realizzare una semplice stufetta x vedere luce direi che una cosa molto semplice e poco impegnativa, realizzare una cosa che possa essere utilizzata per non so riscaldare, beh, è ottimo.
            credo che questo sia il Nostro obiettivo da come ho capito, una nuova fonte di riscaldamento alternativo.
            Il problema principale allora ritorna sempre li, come relazionare la quantità di aria sottostechiometrica da insufflare sotto la biomassa per ottenere una data quantità di combustibile syngas?
            o viceversa, quanto syngas si produce insufflando una cerca quantità di aria nella biomassa?
            o ancora, è necessario insufflare aria o è bene tenere la stufetta (il reattore della stufetta intendo) senza aria e quindi fortemente sottostechimetrica?
            ecco qua... se posso esserti di aiuto, sono qui...
            fammi domande e cerchero di risponderi.

            a presto e grazie

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            • #7
              Mimmo forse non mi hai capito,
              Anche volendo non posso darti nessun dato , perche non ho nemmeno una termocoppia nessuna sonda lambda ecc
              Le cose che hai scritto in merito alla combustione li sapevo già , lo scopo delle mie due stufe era quello di scaldare e
              consumare poco , nn di industrializzarle .

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              • #8
                Ok, scusami, non volevo assolutamente pestarti i piedi...
                mi fa cmq piacere che ti sti prodigando a portare avanti questa tua realtà, spero la ottimizzerai per renderla sicura e, perchè no, essere il primo ad industrializzarla se lo vorrai...
                resto comunque a disposizione per qualunque informazione ti possa servire.
                sopratutto per l'ottimizzazione dello scambio termico con i fumi che ho visto.
                ciao e grazie.

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                • #9
                  Nn hai pestato i piedi a nessuno non preoccuparti , non ho nemmeno un garage figurati se ho la possibilità di
                  fabbricare stufe... i due progetti sono stati fatti nei garage dei miei colleghi-amici .

                  Se vuoi qualche dato su analisi dei fumi ecc ,puoi provare a contattare Andrea Mezzalira se conosci gaspiro e il suo progetto pirolina : la stufa a pelletts senza canna fumaria.
                  Ho mandato anchio tempo fa delle email e mi ha sempre risposto ,
                  A lui si che potresti pestare i piedi ,ha gia depositato il brevetto ed e' in attesa di un finanziatore....


                  http://www.gaspiro.com/non-solo-gaspiro.html

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