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POLLINA come combustibile

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  • #31
    Non sono ferrato sulla pirolisi, ma la pollina pura, per intenderci quella proveniente da allevamenti per la produzione di uova, diluita con acqua o meglio con liquami, siano essi prodotti da suini o bovini, può fornire notevoli quantità di biogas; i nitrati ed i fosfati vengono eliminati con la depurazione, scarico in tabella 3 o tabella 4; pertanto la direttiva nitrati è ridimensionata in termini sostanziali

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    • #32
      Stamattina ero in una associazione di allevatori per discutere il problema pollina. Mi è stato presentato un tecnico commerciale di una azienda svizzera specializzata sulla abbinata pirolisi-pollina.<br>Sembra interessante:<br>- si risolvono i problemi di stoccaggio e trasporto<br>- produzione e vendita di ee<br>- produzione di calore<br>- certificato verdi<br>- tempi di ammortamento &lt; 5 anni<br><br>Ci far&agrave; avere un preventivo più dettagliato che non esiterò a farvi avere notizie ...

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      • #33
        La pirolisi sembra avere mercato. Ho ricercato sul WEB alcune notizie che mi sembrano confortanti.<br>Questo sistema svizzero essica la pollina fino al 15&#37; di UR per poi farla brucuare zenza Ossigeno. Ottengo il pirogas che finisce in una turbina dove spillo calore e produco ee.<br>Produco cenere (ottimo ammendante) e azoto e tracce di NOx comunque nella norma.<br>Un&#39;altra cosa interessante che fa benissimo la lignite (cosa non gradita ai digestori per il biogas) e tutte le derivanze legnose. Va bene abche il truciolo secco. Il problema è solo con l&#39;umidit&agrave;. Male quindi il liquame.<br>

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        • #34
          Salve,<br>lavoro all&#39;interno di una grande filiera avicola,<br>stiamo provando a fare un dimensionamento di massima per un impianto di biogas che abbia come materia prima la pollina, scarti animali di macellazione ed eventuali sostanze vegetali.<br><br><br>Qualcuno ha informazioni su impianti simili in Italia?<br><br>Il problema dell&#39;ammoniaca come ritardante il processo di digestione può essere risolto attraverso trattamenti termici della pollina?<br><br>Grazie per l&#39;help<br><br>Luca<br>

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          • #35
            Biodiesel dalla pollina mediante pirolisi<br><br>Un team di ricercatori del College of Agricolture and Life Sceinces del Virginia Tech, diretto dal professor Foster Agblevor, sta lavorando allo sviluppo di un&#39;unit&agrave; mobile di pirolisi per convertire la pollina - un misto di substrato, deiezioni, piume e residui di mangime - in biocarburante. Si tratterebbe di un sistema economico e vantaggioso per smaltire la lettiera dei polli riducendo il suo impatto ambientale e i rischi per la salute ad essa connessi.<br><br>I ricercatori stanno attualmente testando la tecnologia presso gli allevamenti di pollame.<br>L&#39;unit&agrave; di pirolisi scalda il materiale di lettiera fino a portarlo a vaporizzazione. Il vapore viene poi condensato per produrre biocarburante, mentre dal reattore si recupera la frazione non vaporizzata utile come fertilizzante a rilascio lento. Il gas è inoltre utilizzato per alimentare la stessa unit&agrave; pirolitica rendendo l&#39;intero sistema energeticamente autosufficiente.<br><br>Negli Stati Uniti ogni anno si producono 5,6 milioni di tonnellate di pollina che, attualmente, viene smaltita sui campi come fertilizzante o utilizzata come mangime per il bestiame, ma tali impieghi sono contestati per il rischio di inquinamento delle risorse acquifere e di contaminazione della catena alimentare legato alla sindrome della mucca pazza. Si teme inoltre che la lettiera dei polli possa trasmettere malattie quali l&#39;influenza aviaria che, pur non minacciando direttamente la salute umana, può essere veicolata attraverso calpestamento, passaggio di mezzi e trasferimento dalla sede di produzione a quella di smaltimento.<br><br>Utilizzando l&#39;unit&agrave; pirolitica portatile gli allevatori potranno processare gli scarti direttamente sul posto evitando gli spostamenti. Il processo termochimico offre inoltre il vantaggio di distruggere i microrganismi presenti riducendo le probabilit&agrave; di trasmissione di malattie.<br><br>In base all&#39;et&agrave; e alla composizione della pollina la resa in biocarburante può variare dal 30 al 50% del peso. Elevati contenuti in legno della lettiera possono portare a rese in biodiesel fino al 62% del peso. Il biocarburante ottenuto dalla gassificazione risulta altamente viscoso, contiene dal 4 al 7% in peso di nitrati mentre presenta un basso contenuto di zolfo (meno dell&#39;1%).<br>Fonte: Virginia Tech<br><br>

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            • #36
              Non credo tu possa inserire scarti di macellazione in un impianto di biogas, avresti in uscita un rifiuto non smaltibile se non in discarica. Controlla la normativa

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              • #37
                <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (lorisoko @ 29/8/2007, 14:25)</div><div id="quote" align="left">Biodiesel dalla pollina mediante pirolisi<br><br><br>Fonte: Virginia Tech</div></div><br>Mi pare che l&#39;articolo sia scritto da persona poco informata.<br>1-Il problema mucca pazza non interessa le galline<br>2-L&#39;uso della pollina (escremento) come mangime mi pare priva di ogni logica<br>3-la pirolisi/gassificazione produce un gas che può essere bruciato, evetuali scarti sono materiale prettamente minerali (per approfondimenti leggere discussione sui gassificatori) e non a lenta cessione

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                • #38
                  Gli scarti di macellazione sono denominati S.O.A. (scarti di origine animale), negli impianti che li raccolgono prima di qualsiasi utilizzo (compresa digestione per produrre biogas) necessitano di pastorizzazione. Non conoscono le tecniche applicabili ma credo che il passaggio attraverso un idropulper sia un trattamento sufficiente per dichiarare il materiale &quot;inerte&quot;.

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                  • #39
                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (nicola @ 29/8/2007, 21:14)</div><div id="quote" align="left">Gli scarti di macellazione sono denominati S.O.A. (scarti di origine animale), negli impianti che li raccolgono prima di qualsiasi utilizzo (compresa digestione per produrre biogas) necessitano di pastorizzazione. Non conoscono le tecniche applicabili ma credo che il passaggio attraverso un idropulper sia un trattamento sufficiente per dichiarare il materiale &quot;inerte&quot;.</div></div><br>Devi controllare la normativa UE 1774. I sottoprodotti animali (scarti di macellazione ed altro) sono classificati in tre diverse categorie. Se li usi per produrre biogas, devi prima assoggettarli a dei processi che sono ben descitti. oppure chiedere una verifica al tuo specifico processo. Di massima devi metterli in autoclave in ambiente basico, a 12 bar, per un tempo prefissato (credo - ma controlla&#33; - sia di 20 minuti). Anche i fanghi devi poi assoggettarli a trattamento. Posso dirti tranquillamente che tali norme sono eluse e che in Italia si mettono nei digestori le farine animali con la chiusura di molti occhi. Ciò accade, mi risulta, anche in Portogallo e forse in Spagna.<br>Più controverso è l&#39;uso per produrre qualcosa che poi va nei motori (gas di pirolisi oppure grassi). La normativa è controversa. Se segui quella degli inceneritori, dovresti tenere per 2 secondi - dopo l&#39;ultima immissione di aria - il gas esausto a 850°C minimo, con almeno un 3% di eccesso di aria. Ma i motori non sono inceneritori. Potresti proporre all&#39;autorit&agrave; un VOC, dove fai stare per 2 sec il gas in uscita dai motori a 850° (l&#39;eccesso d&#39;aria è attorno al 7-12%). Il VOC ha un&#39;efficienza del 95% e quindi ti costa molto come impianto, ma non come spesa energetica. Non so se possano accettare che il VOC lo metta prima: costerebbe meno, ma non potresti aggiungere aria e non sarebbe comunque l&#39;ultima immissione di aria.<br>Le normative sono strane e talvolta non tengono conto della scienza. E poi i funzionari che devono accettare il tuo progetto talvolta non sono preparati. Ti dico questo perchè i cinesi hanno dimostrato che nei fermentatori è possibile distruggere completamente le proteine della BSE. Nei motori mi pare poco probabile che esse sopravvivano, assoggettate come sono agli shock termici e di pressione.

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                    • #40
                      Scusate se riesumo questo post.<br><br><br>Sono interessato (molto interessato <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/a0426d0274b52131f1b3c2da8d63f00c.gif" alt="">)alla produzione energetica da Pollina.<br>Qualcuno ha delle notizie più recenti??<br><br><br>bye<br>m.<br><br>
                      Il lavoro è come un fluido, fluisce in maniera naturale verso chi lavora....
                      Per progettare il tuo impianto idroelettrico o la tua turbina idraulica Pelton Francis e Kaplan visita
                      www.hpp-design.com
                      To design your hydro power plant or your Pelton Francis and Kaplan hydraulic turbine please visit www.hpp-design.com

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                      • #41
                        ciao, io stò lavorando con alcuni allevatori del veronese per bruciare la loro pollina, e utilizzare il calore per riscaldare i capannoni stessi di allevamento.
                        riscaldamento a biomassa e PDC
                        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                        • #42
                          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (DR Nord Est @ 14/3/2008, 16:10)</div><div id="quote" align="left">ciao, io stò lavorando con alcuni allevatori del veronese per bruciare la loro pollina, e utilizzare il calore per riscaldare i capannoni stessi di allevamento.</div></div><br>Bene, a me però interessava qualcosa di specifico per fare Biogas, mi sembra la soluzione più ecologicamente conveniente. Questo presuppone investimenti importanti e questo non è un problema. Il problemi che ho riscontrato sono due:<br><br>1. Burocratico - Servono autorizzazioni e tempo.<br>2. Tecnico - Se non ne vedo almeno uno in funzione che produce, faccio fatica a convincere gli allevatori o gli investitori a fare esperimenti.<br><br>Quindi chiedo, digestori, pirolisi, qualsiasi cosa fatta con la Pollina, qualcuno li ha visti funzionanti diciamo da 600-700kW??<br><br>bye<br>m.<br><br><br>P.S.<br>Mi interessa comunque avere informazioni anche per bruciare la Pollina se devo fare dei confronti li faccio con questa tecnologia. Se puoi dammi qualche info in più, anche in PVT.<br><br>bye<br>m.<br>
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                          • #43
                            spiacente, ma non sto lavorando con il biogas, bensì con l&#39;utilizzo di pollina come combustibile
                            riscaldamento a biomassa e PDC
                            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                            • #44
                              <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (DR Nord Est @ 14/3/2008, 19:31)</div><div id="quote" align="left">spiacente, ma non sto lavorando con il biogas, bensì con l&#39;utilizzo di pollina come combustibile</div></div><br>Ok, allora ti faccio qualche domanda:<br>1) I tuoi impianti sono cogenerativi o fanno solo calore?<br>2) Per quanto riguarda le autorizzazioni ci sono difficolt&agrave; ad installare impianti come i tuoi? Nel senso serve un deposito di stoccaggio o che altro.<br>3) Le ceneri come le vengono smaltite?<br>4) Naturalmente costi per l&#39;installazione e consumo di Pollina per un allevamento da 10.000 - 20.000 tacchini.<br><br>grazie mille<br><br>bye<br>m.<br><br>Azzzzzz scusa mi sono accorto adesso del PVT.<br>
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                              • #45
                                scusate, sono nuovo del forum,<br>volevo sapere se esisistono impianti di gassificazione di piccola taglia per deiezioni equine misto paglia.<br>Nel caso, sapete indicarmi i fornitori o le ditte??grazie 1000&#33;&#33;<br>spero di non aver detto un&#39;eresia

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                                • #46
                                  sono stato a visitare un allevamento per installare una 500kw, ma devo dire che il termotecnico ha trovato molte difficolt&agrave; ed attualmente il progeto è fermo

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                                  • #47
                                    Buonasera a tutti<br>vorrei informazioni su impianti che usano la pollina come combustibile se ci sono in Italia. grazie

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                                    • #48
                                      ciao

                                      mi risulta che esistano impianti che sono stati autorizzati all'utilizzo di pollina
                                      nel passato me ne sono occupato partendo dalla verifica di disponibilità tecnologica per impainti di gassificazione di piccola taglia..la mia conclusione è che al momento non esistono le premesse tecnologiche ed economiche giustificative per tali realizzazioni (inferiori a 200 kWe)

                                      gli impianti di cui ti dicevo hanno potenze maggiori (comunque intorno al 1MWe o superiori), in considerazione anche della bassa disponibilità di energia utilizzabile con la pollina

                                      si migliora se la percentuale di cellulosa presente (lettiera) aumenta, da considerare anche la percentuale di umidità che in taluni casi (in assenza di nastri o deposito del materiale) può essere molto elevata

                                      da affronatre anche i problemi legati alal disponibilità di quantità elevate in sito produttivo evitando movimentazioni proibite e non opportune da un punto di vista sanitario

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                                      • #49
                                        pat5, intendi per produzione di calore o di energia elettrica?
                                        riscaldamento a biomassa e PDC
                                        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                        • #50
                                          Per quanto riguarda la pollina siamo messi molto male. Da una parte la direttiva nitrati che sta inginocchiando gli allevatori e dalle altre parti le difficoltà delle Autorità Competenti ad autorizzare impianti del genere.

                                          Bruciare la pollina, sebbene tecnicamente possibile visto che la pollina arriva anche al 40% di U.R., sviluppa una serie di controindicazioni burocratiche tipo autorizzazioni, filtri in controllo continuo, problemi di odore per i vicini, fumi nell'atmosfera che spaventano tutti (anche i polli).

                                          Il biogas, a mio avviso, risolve poco in quanto il digestato ha ancora alti residui di azoto per cui non è possibile spanderlo nel terreno. L'enzima del biogas ha il limite della lignina per cui le lettiere con il truciolo sono scartate

                                          E' in arrivo la tecnica della pirolisi che promette un residuo con basso contento di azoto e la produzione di quello atmosferico. Bruciando in assenza di ossigeno (tipo il carbone di legna) non formo il NOx ma il N2 senza grossi problemi. In più ovviamente come le altre due tecnologie sopra descritte abbiamo energia termica ed elettrica.
                                          In Italia ce ne sono pochi, anzi pochissimi. A chi mi contatta in privato da qualche riferimento di aziende (non italiane).
                                          Mi sono interessato per un mio cliente e si parte da 5000 t/a di materia prima con un investimento a partire da 2,5 ML di euro.

                                          A parte tutto i certificati verdi sono migliorati ....
                                          Buona giornata e buon lavoro a tutti.
                                          ENER

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                                          • #51
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                                            riscaldamento a biomassa e PDC
                                            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                            • #52
                                              Se può interessarvi date un occhiata a questo:

                                              Energia, roba da polli!

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                                              • #53
                                                seguo pure io i polli, e ad esempio, studiando una "macchina" inglese, ho visto che per rientrate nelle norme con le emissioni, eseguivano una post-combustione. Praticamente, oltre a produrre una seconda combustione dei fumi, imettevano aria per effettuarla e diluivano i fumi, rientrando nella norma.............. FURBIIIIIIIIIIIIIIIIIII !!!!
                                                e con un impianto non certo "economico".....
                                                riscaldamento a biomassa e PDC
                                                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                • #54
                                                  Comunque interessante.
                                                  Se hai qualche link inviacelo; c'è sempre da imparare.
                                                  Sono al corrente comunque che aziende agricole austriache bruciano la pollina in impianti super tecnologici (e probabilmente super costosi).
                                                  Buona giornata e buon lavoro a tutti.
                                                  ENER

                                                  Commenta


                                                  • #55
                                                    Io ho trovato questo
                                                    http://www.francescoferrari.com/medi...001%202008.pdf

                                                    Visto i bresciani?
                                                    Buona giornata e buon lavoro a tutti.
                                                    ENER

                                                    Commenta


                                                    • #56
                                                      Originariamente inviato da ener Visualizza il messaggio
                                                      Comunque interessante.
                                                      Se hai qualche link inviacelo; c'è sempre da imparare.
                                                      Sono al corrente comunque che aziende agricole austriache bruciano la pollina in impianti super tecnologici (e probabilmente super costosi).
                                                      si, praticamanete "irragiungibili" per la maggior parte degli allevatori nostrani
                                                      riscaldamento a biomassa e PDC
                                                      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                      • #57
                                                        Guardate che cosa ho trovato
                                                        Verdi Veneto - Ospedaletto Euganeo. L’inceneritore di pollina è un’idea malsana...
                                                        Buona giornata e buon lavoro a tutti.
                                                        ENER

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                                                        • #58
                                                          ciao a tutti

                                                          sarei interessato a contattare chi desidera risolvere il problema della diciamo "disponibilità" di pollina e/o altre biomasse o frazioni biodegradabili perchè una soluzione esiste e sono attrezzato per valutazioni tecnico-economiche gratuite

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                                                          • #59
                                                            cogitech, sarei incuriosito dalla soluzione che tu proponi. Puoi espormela?
                                                            riscaldamento a biomassa e PDC
                                                            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                            • #60
                                                              sono curioso anche io. Anche in pvt se non ritieni di doverne parlare, per ora, in pubblico.

                                                              A presto.
                                                              www.energeticambiente.it

                                                              www.energoclub.org

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