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Nuovo impianto a pellet in cascina

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  • Nuovo impianto a pellet in cascina

    Ciao a tutti
    sono nuovo del forum, vi pongo il mio caso, a molti sembreràbanale...
    Mi sto accingendo a ristrutturare un pezzo di cascina, Piemonte vicino Torino,zona climatica E, per andarci ad abitare.
    Il fabbricato è la classica cascina, muri spessi pieni (40-50cmdi spessore) piano terra più piano primo, in tutto circa 150mq.
    I lavori che eseguiremo saranno vespaio su iglù al piano terra,sostituzione serramenti e nuovo impianto termico (quello attuale è agasolio e da 30 anni in disuso): avremmo pensato a pavimento radiantein zona giorno e notte, più un locale (usato occasionalmente) conventilconvettori collegati alla caldaia.
    Non c'è rete del metano.


    L'idea è quella di usare caldaia a pellet, con puffer, perriscaldamento e acs, con installazione di solare termico a tetto (sudpieno e zona collinare).
    Non so però se stiamo facendo la scelta giusta: più personesentiamo, più ci confondiamo le idee...
    Inoltre mi piacerebbe sapere se si riesce a stare nel budget di20.000€ tutto finito.


    Ho valutato anche l'ipotesi di GPL+caldaia a condensazione:soluzione forse più economica all'inizio, ma tutti me lasconsigliano per i costi del GPL...


    Gradirei pareri, grazie in anticipo!!!

  • #2
    Step1: cercare progettista termotecnico capace
    Step2: far fare due conti e progettino al progettista
    Step3: trovare idraulico ubbidiente e dare precisa "lista della spesa" del progetto
    Step4: Enjoy.

    Andare a tentoni cercano di arrangiarsi con l'idraulico è una pessima idea (ci sono passato). Il costo del termotecnico si ripaga immediatamente in risparmi su componenti inutili dell'impianto. Non farti scoraggiare dall'aver già mezzo assunto l'idraulico, è meglio salvare il salvabile che arrendersi e poi pentirsene.
    Ad ogni modo la priorità è non concumare (e quindi aver bisogno di un impianto più semplice ed economico). Ergo prima cerca di isolare al meglio (se qualcuno ti dice che un tot di isolamento basta e avanza e non sei in passiva vuol dire che non basta... ovviamente con una vecchia cascina non si potrà andare oltre ad un certo limite, ma è inutile fermarsi prima).

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    • #3
      Conconrdo in pieno su quanto detto da Yapok!!!
      Aggiungo che un buon isolamento dura una vita, funziona H24 x 365 giorni/anno e a parte il costo iniziale non consuma più niente; anzi farà risparmiare tanti bei soldini tutto l'anno.
      Il tutto si traduce in minime spese per riscaldamento/raffrescamento annue con confort ottimali.

      Saluti
      Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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      • #4
        Originariamente inviato da renatomeloni Visualizza il messaggio
        Aggiungo che un buon isolamento dura una vita, funziona H24 x 365 giorni/anno e a parte il costo iniziale non consuma più niente

        Saluti
        questo è quello che conta di più! cappotto in fibra di legno e chiudi il discorso per tutta la vita, riscaldamento e o condizionatori si accendono per circa 2 ore al giorno.
        consiglio:
        lascia perdere il pavimento radiante..punta sul pellet se vuoi riscaldare bene e in poco tempo.al resto ci penserà il cappotto.
        Sii acqua.

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        • #5
          Originariamente inviato da snake150582 Visualizza il messaggio
          lascia perdere il pavimento radiante..punta sul pellet se vuoi riscaldare bene e in poco tempo.al resto ci penserà il cappotto.
          in che senso lascia perdere il pavimento radiante?

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          • #6
            La scelta del tipo di sistema che fornirà calore alla casa, dipende sopratutto dal tuo stile di vita.
            In casa c'è sempre qualcuno, sei solo, bambini, ecc. ?
            La risposta può far propendere per una delle varie opzioni: pavimento radiante, termosifoni, fan coil, PDC, ecc.
            Tieni presente che il pavimento radiante ha un'ottima distribuzione del calore, ma tempi di arrivo a T° di regime lunghi quindi, se sei fuori tutto il giorno, diventa difficile gestirlo poichè è concepito per funzionare H24 con temperature di mandata base (circa 35°/38°)
            I termosifoni e i fan coil invece sono molto più veloci, quindi più adatti ad un utilizzo on/off.

            Dovresti sentire un Ing.Termotecnico per valutare BENE quale strada prendere e dimensionare il tutto, farlo dopo saranno dolori.

            Saluti
            Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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            • #7
              Concordo con quanto deto da renato, però va anche detto che al giorno d'oggi in ambiente "civile" è ben difficili che soluzioni on-off siano valide... anche se la casa non è l'ideale dal punto di vista delle dispersioni l'idea di scaldare ad aria "a colpi" è ormai piuttosto superata, a meno che davvero non venga occupata occasionalmente. Occhio poi che un sistema radiante non è poi così costoso (30-40€/mq sono perfettamente raggiungibili senza fare i salti mortali), ed il comfort rispetto a termosifoni e ventilconvettori è molto superiore... ovviamente tutto dipende dal fabbisogno, quindi bisogna comunque passare da un tecnico.

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              • #8
                Ho recepito il messaggio, oggi ho appuntamento dal termotecnico.
                Tra gli altri () ho anche questo dubbio: facendo un radiante a pavimento (quindi acceso 24 su 24) ed avendo una stufa a legna in una stanza che si accende quasi tutti i giorni, ha senso?
                Cioè, possono coesistere un radiante con una stufa o fanno a pugni? Eventualmente creando una zona termica gestita separatamente proprio per quella stanza...

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                • #9
                  La stufa o forse in questo caso è meglio parlare di caldaia a legna, col radiante non implica alcun problema.
                  Però, anche in questo caso, la scelta del tipo di generatore termico da impiegare va valutata molto attentamente.
                  I fattori principali sono:
                  combustibile a basso costo in loco?
                  Quale tipo?
                  Chi caricherà la caldaia tu, tua moglie, tua nonna, altri,?
                  Chi farà la manutenzione necessaria?
                  Costi?
                  Quante volte andrà caricata giornalmente e quante volte al di ci sarà qualcuno disponibile in casa per poterlo fare?
                  Sicuramente avrai bisogno di un'accumulo (volano termico) per riscaldamento e ACS.

                  Parla di queste cose col Termotecnico e trovate una soluzione su misura per le vostre esigenze.

                  Saluti
                  Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                  • #10
                    Scusa Renato, non mi sono spiegato bene. Riprovo.
                    L'impianto sarà radiante a pavimento, molto probabilmente riscaldato mediante una caldaia a pellet.
                    La caldaia a pellet, con puffer e quant'altro occorre, farà funzionare il tutto in maniera indipendente.

                    Poi, siccome a mia moglie piace la stufa in cucina per cucinarci ogni tanto, intendo non una stufa collegata all'impianto, ma la vecchia stufa della nonna, ossia quella che si accende un giorno si e due no, mi chiedevo se l'accensione occasionale della stufa in questione non mandasse in tilt il funzionamento del radiante.
                    Cioè, immaginando di fare una zona termica con un termostato che risente del caldo "occasionale" della stufa, questa fa raffreddare il radiante in quella zona. Quando la stufa si spegne, però, quanto ci mette il radiante a tornare a regime?

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                    • #11
                      Quando la stufa si spegne, però, quanto ci mette il radiante a tornare a regime?
                      non preoccuparti di questo, io con quasi 30 m² di vetrate rivolte a sud non mi sono mai sognato di spegnere od oscurare il sole col riscaldamento a pavimento in funzione, anzi
                      OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                      • #12
                        La risposta in sostanza è che si, radiante e stufa possono convivere ma con degli accorgimenti.

                        Il sistema più banale è mettere delle "testine" elettro-termiche sul collettore del radiante che chiudono le chiocciole della zona stufa se la temperatura sale troppo (collegate ad un semplice termostato). Occhio che invece per la regolazione del radiante in se (senza apporti di calore extra) l'abbinamento radiante+testine+termostati è da evitare assolutamente, in favore di una gestione climatica "proporzionale".

                        Se fosse comunque necessario separare la "zona stufa" (diciamo zona giorno) da un'altra zona della casa con un gruppo di rilancio a parte (pompe separate) sarebbe bene considerare l'uso di una centralina climatica che oltre che la sonda esterna abbia la predisposizione per le sonde ambiente (praticamente tutte), e a quel punto si arrangia da se a gestire il caldo extra della stufa.

                        Per minimizzare i pendolamenti ed entrata in funzione del pavimento radiante puoi fare un massetto sottile (tipo 5cm o giù di lì), ci sono sistemi appositi a secco con inerzia ancora minore ma non valgono il loro costo il più delle volte. Ad ogni modo io nella casa nuova ho un impianto con massetto spesso, gestione del piffero (le famose testine appunto...) e sopra un bel parquet flottante (causa padrona di casa, ovviamente) ed il tempo di entrata in regime non è terribile, direi ragionevolmente 12 ore. Con il pavimento radiante non avrai mai risposte fulminee, ma non è comunque quella la filosofia di una casa isolata decentemente e con una gestione delle fonti di calore decente (l'idea di scaldare solo quando si è in casa è ormai piuttosto superata).

                        Poi comunque come dice biomassoso due gradi in più non fanno male a nessuno... mujera stufaiola in primis.

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                        • #13
                          Ciao a tutti, parlo per esperienza personale e consiglio vivamente il pannello radiante, a condizione di installare il termostato corretto, io ho provato a utilizzare i termostati tradizionali con il rusultato di escursioni termiche di 4 °C e pavimento "bollente"....
                          Ho poi risolto il problema installando deitermostati digitali con logica di lavoro proporzionale/integrale.
                          Il risultato sono dei cicli di pausa/lavoro variabili (in cui la pausa aumenta all'avvicinarsi della temperatura impostata) che hanno eliminato il problema del pavimento "bollente" e una escursione termica ridotta a 0.6 °C circa.
                          Da notare che tali termostati costano intorno ai 45€...
                          Il resto del mio impianto prevede un impianto di riscaldamento di tipo centralizzato (in palazzina) con mandata regolata a 38°C su un collettore con testine elettriche per ogni stanza(5). Ogni stanza prevede un termostato digitale...
                          Come generatore purtroppo vado a gas metano...sfortunatamente non posso installare una caldaia a pellet o legna.

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                          • #14
                            sarà così ragazzi, ma a me l' idea di avere un qualcosa che riscalda il pavimento dal suo interno non mi piace.
                            1 perchè se si deve fare un' intervento devi smontare mezza casa.
                            2 è troppo lento ad arrivare dove si vuole.parlo di temperatura.

                            poi giustamente si rientra nel discorso di renatomeloni che dice:

                            dipende dal tuo stile di vita!
                            e visto e considerato che si parla di cascina penso che la si debba riscaldare a tempo record quando si è in casa!

                            io comunque non sono a favore del radiante.preferirei investire su altro.cioè con quei soldini farei canalizzare tutta la casa su un termocamino o stufa a pellet.
                            Sii acqua.

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                            • #15
                              io abito in una cascina con una situazione simile alla tua!
                              ho, x il termico una caldaia policombustibile a pozzetto, un puffer da 500lt. e termosifoni belli spessi in ghisa.
                              la caldaia rimane sempre a 60 gradi il termostato a 20 ed in camera da letto dove rimane piu' calda (xke' sotto ho la cucina)
                              ho messo delle testine termostatiche.
                              e mi trovo molto bene!!!
                              mi mancano solo due bei pannelli solari termici e sono a posto!!!!!!
                              sull'aria x scaldare l'ambiente rimango perplesso.......

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