Carissimi possessori di mezzi a pellet sono qui per riportarvi una cosa accaduta pochi giorni fà e per sapere se a qualcuno di voi è mai capitato un qualcosa di simile.
Lo scorso anno ho acquistato del pellet A1 austriaco da una segheria della zona che importava dall'Austria, ed il pellet pagato 4,3 al sacco funzionava benissimo. Vedendo gli affari fatti lo scorso anno, quest'anno la segheria/carpenteria (costruzione tetti e case in legno) ha deciso di installare il macchinario e prodursi da sola il pellet con tutti gli scarti di lavorazione delle travi lamellari e/o abete. Ovviamente il pellet non è certificato e lo fà pagare 3.5 al sacco. Brucia benissimo, produce calore come quelli certificati e la poca cenere residua è finissima rispetto ad altri pellet certificati. Il problema è che in casa si crea un qualcosa nell'aria di inodore ed incolore che a lungo andare provoca congiuntivite agli occhi con quel senso di sabbia sotto le palpebre sopratutto la mattina al risveglio ed anche un leggerissimo affaticamento al respiro.
Ho controllato il mio termocamino e assicurato di nessuna perdita dei gas di scarico l'unico dubbio è sul fatto che il silos a fianco dello stesso si scalda ed il pellet in esso contenuto faccia evaporare qualcosa contenuto nel legno.
Dopo questo primo avvenimento ho sostituito il pellet e tutto è tornato regolare, nessun fastidio agli occhi.
In settimana ho fatto cappotto al termocamino con lana di roccia rivestita di alluminio per evitare che il serbatoio si scaldasse per irraggiamento delle pareti a circa 80° ed in effetti nel serbatoio pellet il calore che si sente uscire è minimo. Ieri altra prova con il pellet incriminato e questa mattina bruciore agli occhi e non capisco come possa succedere visto che di notte sono chiusi.
Ora l'unico mio dubbio è che nel legname tipo travi in lamellare ci siano collanti o formaldeide ad alto contenuto che stando in ambiente caldo (serbatoio pellet) evaporino e rilascino nell'aria di casa qualcosa di anomalo.
A voi è mai successo?
Vorrei portarlo ad analizzare, secondo voi l'ASL lo può fare ad esempio dove si portano i funghi per l'analisi gratuita?
Grazie
Cristian
Lo scorso anno ho acquistato del pellet A1 austriaco da una segheria della zona che importava dall'Austria, ed il pellet pagato 4,3 al sacco funzionava benissimo. Vedendo gli affari fatti lo scorso anno, quest'anno la segheria/carpenteria (costruzione tetti e case in legno) ha deciso di installare il macchinario e prodursi da sola il pellet con tutti gli scarti di lavorazione delle travi lamellari e/o abete. Ovviamente il pellet non è certificato e lo fà pagare 3.5 al sacco. Brucia benissimo, produce calore come quelli certificati e la poca cenere residua è finissima rispetto ad altri pellet certificati. Il problema è che in casa si crea un qualcosa nell'aria di inodore ed incolore che a lungo andare provoca congiuntivite agli occhi con quel senso di sabbia sotto le palpebre sopratutto la mattina al risveglio ed anche un leggerissimo affaticamento al respiro.
Ho controllato il mio termocamino e assicurato di nessuna perdita dei gas di scarico l'unico dubbio è sul fatto che il silos a fianco dello stesso si scalda ed il pellet in esso contenuto faccia evaporare qualcosa contenuto nel legno.
Dopo questo primo avvenimento ho sostituito il pellet e tutto è tornato regolare, nessun fastidio agli occhi.
In settimana ho fatto cappotto al termocamino con lana di roccia rivestita di alluminio per evitare che il serbatoio si scaldasse per irraggiamento delle pareti a circa 80° ed in effetti nel serbatoio pellet il calore che si sente uscire è minimo. Ieri altra prova con il pellet incriminato e questa mattina bruciore agli occhi e non capisco come possa succedere visto che di notte sono chiusi.
Ora l'unico mio dubbio è che nel legname tipo travi in lamellare ci siano collanti o formaldeide ad alto contenuto che stando in ambiente caldo (serbatoio pellet) evaporino e rilascino nell'aria di casa qualcosa di anomalo.
A voi è mai successo?
Vorrei portarlo ad analizzare, secondo voi l'ASL lo può fare ad esempio dove si portano i funghi per l'analisi gratuita?
Grazie
Cristian
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