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Stufa che funziona con il nuovo PKS

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  • Stufa che funziona con il nuovo PKS

    Salve a tutti.

    Naturalmente il titolo serve a attirare lettori, non solo stufe direi, anzi prevalentemente caldaie a PKS e qualche stufa fra le più potenti.
    Intanto per chi non lo sapesse parliamo del PKS. È un acronimo e significa Palm Kernel Shell, durante il processo di produzione di olio grezzo di palma, la polpa del frutto viene fusa tramite un trattamento di cottura a vapore, i gusci residui sono poi ulteriormente rotti meccanicamente per estrarre i semi e noccioli. Il residuo viene poi utilizzato come combustibile per la produzione di energia sia termica che elettrica così com'è senza ulteriore trattamento e miscelato sempre insieme al cippato con alto grado di umidità sia per ridurre i costi (il cippato umido costa molto meno di quello con umidità al 15/20%) sia per innalzare il potere calorifico dell'insieme. Ha diversi vantaggi rispetto a cippato e pellet, in particolare rispetto al primo, il PKS ha una densità di massa superiore che aiuta la gestione logistica mentre rispetto al secondo, il PKS richiede meno cura per stoccarlo e spostarlo. Ma ha due difetti anche importanti che limitano l'utilizzazione in particolare durante determinati periodi dell'anno:

    1. Se troppo secco ha la predisposizione all'autocombustione, per cui è diventato uso comune irrogare di acqua il prodotto mentre ancora è nella stiva delle navi.
    2. Se troppo umido si formano muffe che lo rendono inservibile.

    La scheda tecnica del prodotto di origine è questa:
    Asia Africa
    Umidita' % 20 15
    Contenuto ceneri % 3 4 ASTMD3174-02
    Contenuto zolfo % 0.09 0.09 ASTM D4239-02
    Materie estranee % <1 <1 ASTMD5865-02
    NCVar tipica Kcal/h 4900 4900 ASTMD5865-02
    La NCV è maggiore rispetto al prodotto grezzo, per via della lavorazione con sistemi automatizzati invece di quelli tradizionali.
    In pratica si elimina i residui terrosi e le materie estranee quasi completamente.

    La mia "lezione" sul vecchio PKS si ferma qui.

    Il "nuovo" PKS invece cos'è?

    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   nuovo PKS.jpg 
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ID: 1983856 Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   nuovo PKS3.jpg 
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ID: 1983857
    Le foto provengono da un filmato dove si vede bruciare il pks nella stufa, nella prima alcuni granuli vengono posati sul coperchio superiore, nella seconda si vede il risultato della combustione. Il filmato e' in formato .MOV non ho idea come caricarlo.

    Il PKS in questione è macinato e quindi costa di più di quello originale e in più, per non avere rogne sul piano dei residui di terra, che comunque con il pks originale non si riesce a eliminare del tutto, si compera del prodotto lavorato non in maniera tradizionale ma con sistemi moderni, il che porta il costo più in alto ma comunque l’offerta rimane bassa rispetto a un pellets con caratteristiche similari. In termini puramente economici, e senza menzionare cifre che poi restano e fra dieci anni qualcuno potrebbe pensare siano ancora valide, posso dire che costa tra il 15 e il 18% meno di un pellet di quelli di alta qualità, per esempio il Binderholz, e che il risparmio in termini di consumo posiziona il prodotto a un risparmio energetico del 28% ma anche di più se le regolazioni sono realizzate alla perfezione. Alla fine della stagione avrete risparmiato almeno il 30% rispetto al pellet.
    Poi va considerato che il PKS macinato ha ancora l'IVA al 10% come le altre biomasse solide, escluso il pellet naturalmente.

    Si può utilizzare sia sulle stufe a pellets che sulle caldaie. Le prime devono essere riprogrammate ma, a causa dell'alto potere calorifico unito a una combustione rapida del PKS è bene che abbiamo già potenze abbastanza alte, dai 10/12kW in su. La modifica in una stufa è abbastanza semplice, si riduce a un paio di regolazioni, in particolare alla coclea di approvviggionamento del piatto del crogiuolo, qualche regolatina da effettuare per aggiornare i parametri al nuovo combustibile. La questione di base è che anche con le caldaie, in particolare quelle straniere, le italiane sono meno sensibili, bisogna modificare anche i parametri di combustione perché lasciando quelli del pellet si rischia di soffocare il prodotto che è in combustione nel crogiuolo e in pratica si spreca combustibile che non viene consumato vanificando così il maggiore PCI del PKS. Questa operazione tuttavia non viene ben compresa o assunta con diffidenza da parte di tutti principalmente da parte degli idraulici che non capendo nulla di ciò non vogliono assumersi responsabilità, per cui è meglio rivolgersi a un esperto. Tempi di modifica circa 1 ora, male che vada 2 ore, a costi contenuti. Attrezzatura necessaria un paio di cacciaviti e nel caso gli strumenti per verificare che il rapporto stechiometrico (combustibile / aria) viene rispettato secondo i parametri necessari. Per le stufe più sofisticate tuttavia potrebbe servire la modifica dei parametri della scheda elettronica.

    Tempi di ammortamento: le modifiche alla vostra caldaia e o stufa si recuperano nell'arco della stessa stagione, non conosco i costi di un tecnico specializzato, ponendo che siano attorno ai cento euro l'ora ecco che avete capito quanto spendereste, mentre per quanto riguarda il prodotto avete già un'idea abbastanza precisa confrontando il prezzo del prodotto sopra menzionato con le risultanze del prezzo del nuovo PKS. A titolo puramente indicativo, e se il vostro rivenditore non ricarica troppo, si riesce a rimanere di molto sotto la fatidica soglia dei quattro euro al sacchetto da 15kg a luglio 2015 valore oramai spartiacque fra pellet di media e alta qualità per tutta Italia isole comprese.

    Ma questa non è una promozione di vendita, personalmente non ho ancora tutti i dati necessari e nemmeno l'autorizzazione dell'amministratore a mettere in vendita qualcosa, non siamo su ebay. No assolutamente. Per mantenere i prezzi bassi bisogna che molti si interessino e spingano i produttori di caldaie e stufe a aggiungere l'opzione PKS macinato ai loro sistemi in modo che in un prossimo futuro, diciamo prima del prossimo autunno 2015/16, si possano già trovare sul mercato adeguate caldaie e stufe atte a ricevere il PKS macinato e spingere i fabbricanti per chi già le possiede a mettere in opera le modifiche necessarie in modo da poter utilizzare quel prodotto sui propri impianti.

    Detto per inciso e per concludere, un costruttore italiano lo fa già, per ora su stufe e caldaie di sua produzione, ma noi vogliamo che altri provvedano per arrivare a risparmiare lo stesso, e bypassare l'esosa IVA imposta dal governo.

    Che ne dite?

  • #2
    che ne dite?
    buongiorno ETHAN, penso che facevi prima a mettere ANCHE il link di questo video (da cui hai ritagliato le foto) e relativa spiegazione di questo costruttore ....poi ben vengano altri video, prima passali su youtube per condividerli

    https://youtu.be/INs3uV_8Ntw


    ""Come da nostri accordi Le inoltro video della nostra Stufa xxxxx xxxxx
    10.5Kw a combustibile PKS.
    Inoltre la informiamo che la temperatura dei fumi in uscita in fase lavoro
    e' di 135 °C e si necessita di eseguire una pulizia del cestello in ghisa
    "giornaliera" ogni 14 ore circa di funzionamento attivo .
    Facciamo presente che il rendimento calorico del pks e' altissimo ,
    paragonato al pellet possiamo sostenere che si riducono di sicuro i consumi di un 30 %.""

    P.S. stai parlando di PKS del sud-est asiatico o africano?
    Ultima modifica di biomassoso; 31-07-2015, 09:18.
    OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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    • #3
      Dipende, sto parlando di quello che dovresti fornirmi tu, e' africano o asiatico?

      Orbene, l'argomento e' interessante, anche il video che io ho ricevuto come allegato e non con un link e non sapendo come caricarlo lascio che sia tu a farlo per me, bravo.
      Adesso parliamo di argomenti seri?
      Ti ho inviato un form, e un mp, e anche una email riprendendo il tuo discorso e del tuo arzillo socio e per favore attrezzatevi per darmi delle risposte concrete che di chiacchiere e' pieno il mondo.
      Ultima modifica di eroyka; 02-08-2015, 13:09.

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      • #4
        Caro Sig.r Energiacom , Credo di essere direttamente interessato a questa discussione visto che sono io che ho fornito il PKS , nonchè distributore autorizzato dall'importatore , all'azienda produttrice di stufe la quale mi ha girato i video che io ho divulgato . In tutto questo vorrei tanto capire il suo ruolo nella questione , che mi sembra di capire che lei voglia approfittare senza averne ne conoscenza e ne disponibilità di tale prodotto e tanto meno di come riuscire a portarlo ad avere una combustione corretta i qualsivoglia apparecchio riscaldante . Attendo anche in privato un suo riscontro , preferibilmente con tanto di Tel. o contatto skype per vedere con chi sto parlando , grazie.

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        • #5
          Caro Mirko 64, intanto lei crede, e gia' qui ci sarebbe da scrivere un trattato fra quello che crede lei e quello che credo io, poi perche' mai dovrei fornire i dettagli a un perfetto sconosciuto che si presenta in modo subdolo e anomalo ingiungendomi di inoltrare i miei recapiti e quant'altro? Intanto dimostri di essere quello che reclama di essere. I mandati in genere si sottoscrivono affinche' possano essere mostrati, per un buon accordo tra gentiluomini basta e avanza una stretta di mano.
          Io ho ricevuto l'informazione da qualcuno che evidentemente l'ha avvisata visto che lei si e' iscritto oggi. Ma la persona in oggetto si e' ben guardata da avvisare anche me e visto che qui legge lo avviso che a me questi giochini non piacciono.

          Sei lei ha l'esclusiva di tale prodotto allora credo non avra' nemmeno problemi e ne impedimenti dal rendercene conto in chiaro in quanto protetto da una pila di pezzi di carta che in quel caso contrariamente al solito varrebbero qualcosa, se invece non ha nulla di scritto ma vanta diritti solo virtuali allora temo che a me il suo ordine entra in un orecchio e dopo vorticosi giri nel cervello esce dall'altro.

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          • #6
            potenza dei forum e dei nick sputati alla membro di segugio che fanno sì che 2 persone che si conoscono personalmente con nome&cAgnome diventino qui dei perfetti sconosciuti fra loro

            ora che vi ho spiegato chi voi siate potete anche, se lo proprio lo ritenete indispensabile, insultarvi graziosamente in privato fra di voi, ma per favore con queste incomprensioni non facciamo morire il PKS che ora è un neonato ai primi vagiti
            OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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            • #7
              .... ora mancano i nomi e cognomi (marca e modello) delle caldaie/stufe "certificate" per la combustione del psk.

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              • #8
                Caro scresan, le caldaie certificate ancora non esistono, il mio primo post e' nato proprio per spingere gli interessati potenziali acquirenti del prodotto a convincere le case produttrici di caldaie a trovare un setup per le loro caldaie onnivere (meglio) o stufe affinche' possano bruciare anche il pks e permettere a voi consumatori di risparmiare almeno il 30% tout court (da subito e senza condizioni).

                Caro Biomassoso se ti fossi letto con attenzione il mio primo messaggio, ti saresti accorto che ho riportato pedissequamente, stralci delle email che tu e il tuo socio mi avete inviato nei giorni scorsi.
                Invece hai guardato solo le fotografie, ci scommetto, e sei corso subito ad avvisare MF che qualcuno aveva postato qui qualcosa che facesse pensare a una concorrenza.

                Le esclusive bisogna dimostrarle con bei pezzi di carta firmati e timbrati, altrimenti sono solo chiacchere.
                Ultima modifica di eroyka; 02-08-2015, 13:09.

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                • #9
                  Caro Energiacom , ho quasi l'impressione di conoscerla , magari ci siamo già parlati o in altri forum o addirittura al Tel. IO non ho nessun problema a palesarmi, attendo sue nuove.
                  E a tutti gli interessati ulteriori info su stufe , caldaie e PKS


                  Note di Moderazione:
                  E' vietato inserire numeri di telefono e dati personali sul forum. Usare messaggi privati. Eroyka

                  Ultima modifica di eroyka; 02-08-2015, 13:11.

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                  • #10
                    ..... appunto il risparmio secco sul combustibile se:

                    1- uno brucia costoso pellet austriaco bianco supercertificato dinplus +++
                    2- ha già la caldaia certificata per il psk e non deve sostituirla
                    3- trova un venditore nei paraggi che ne venda una quantità normale per un utente normale (50-80 qli anni?)

                    altrimenti potremmo dire che con il psk

                    potrebbe (condizionale !!)

                    esserci un risparmio in termini di costi di riscaldamento!

                    Inoltre il forum vive di "quote" molto ben accette se versate da venditori/rappresentanti che pubblicizzano i loro prodotti.

                    La presenza della scritta "Supporter EA" sotto il nome dell' utente è un' ottima presentazione dello stesso e fa chiarezza sull' identità di chi scrive, senza bisogno di nomi e cognomi e contatti personali, credo vietati su questo forum!

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                    • #11
                      Energiacom e Mirko 64, essendo voi non dei semplici utenti del forum, non potete mettere vostri loghi, numeri telefonici o email pubblicamente, senza essere registrati come supporter.
                      Esiste un regolamento, sarebbe opportuno che ve lo leggeste..... EnergeticAmbiente.it - Forum Rules
                      riscaldamento a biomassa e PDC
                      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                      • #12
                        Caro Dott Nord Est, se si prende la briga di andare a vedere che si dice sul sito di energiacom scoprira' che non si parla affatto ne di pks e neppure di pellet ma di energia condivisa a basso prezzo per le popolazioni meno abbienti del globo con particolare attenzione a quelle del sud est asiatico. Quindi assolutamente nulla a che fare con l'argomento e probabilmente neppure con l'idea speculativa di energia per guadagnare, semmai il contrario, energia per vivere.
                        Noi di Energia misuriamo il valore della tecnologia in modo che possa avvantaggiare le persone, l'opposto di quello che si fa ora che le spreme per succhiare risorse e gettarle come un cencio quando non servono piu'. Questa visione ci ispira a immaginare soluzioni energetiche che permettono alle popolazioni povere del mondo, nuovi modi di vivere e lavorare, con un accesso alla tecnologia trasparente e sicuro per le loro vite. Il tempo che spenderanno per produrre l'energia di cui hanno bisogno sara' il meno possibile di fronte al tempo che potranno dedicare alle famiglie.
                        Perché in questa nuova era, la Terra non è più un luogo dove vivere ma un luogo dove far crescere l'ispirazione. Questo modo di pensare migliora la vita delle persone, e' meglio per il mondo, e per l'ambiente, e meglio per gli affari. Attraverso la nostra innovazione, l'impegno e una visione convincente del futuro del consumo energetico e della produzione, noi proviamo a fare la differenza ogni giorno insieme a migliaia di persone in ogni angolo del globo. Quello che facciamo e' per un cambio di vita. In meglio.


                        Il supporter EA lo potrei anche fare ma non certamente per questo argomento visto che siamo ancora a una certa fumosita' e nessun dato certo, anzi, m'e' pure sembrato che in altra sede qualcuno s'e ripreso le biglie per giocare con altri.
                        Ultima modifica di Energiacom; 02-08-2015, 15:48.

                        Commenta


                        • #13
                          Bravo scresan, vedo che hai colto nel segno.
                          Quando si ha un risparmio, io vorrei dire, quando l'italiano medio decide di voler risparmiare sul pellet allora considera mediamente due metodi per ottenere quel risparmio:

                          1. cerca un prodotto che a parita' di caratteristiche calorifiche gli permetta un considerevole risparmio alla fine del mese in pecunia;
                          2. cerca un prodotto che costa anche di piu' ma che nel contesto gli permette lo stesso un risparmio rispetto a un prodotto con minori potenzialita' e minor prezzo.

                          E' il concetto delle scarpe di Gucci e le scarpe del negozio sotto casa vostra.
                          Le scarpe di Gucci (e' il primo nome che mi e' venuto in mente ma nel lusso ce ne sono tanti) le pago molto, credo non meno di 500 euro al paio, mi durano una vita e probabilmente non le getto se non per disperazione.
                          Le scarpe del negozio sotto casa vostra (sperando non sia gucci ) le pago probabilmente 50 euro, dopo un anno sono da buttare, ma il gioco vale la candela perche' alla fine ho sempre un paio nuovo di scarpe da utilizzare quando mi servono.

                          Il PKS macinato di cui parlavo prima, che ripeto non ne dispongo e non ho alcun mandato a venderlo, potrebbe essere un'idea valida laddove si sia disposti a non considerare alcune delle caratteristiche insite nel prodotto che a qualcuno potrebbero anche non piacere: produzione elevata di ceneri e stufa probabilmente da sostituire senza interventi ad hoc del costruttore.

                          Il mio puo' essere un conto della serva, e mi scuso se puo' sembrare un tentativo di vendere ma non lo e' affatto.
                          Leggo su un sito di vendita online preso a caso digitando su google "Binderholz miglior prezzo online", che un sacco da 15 kg di pellet di quella marca costa sul mercato italiano ben 5.72 euro se ne compro almeno 65 sacchi. (lo trovate qui) Il sito non mi appartiene quindi non si tratta di pubblicita'.
                          Leggo sul sito del produttore che tale pellet ha caratteristiche eccelse (tanto di cappello), su tutte si evidenza il contenuto in ceneri a 550gradiC che e' dello 0.3%.
                          Il dato a 815 gradi non lo prendo neppure in considerazione, e' puramente statistico, nessuna caldaia domestica, neppure una Okofen, raggiungera' mai quella temperatura.
                          Tutto il resto e' relativo, ma io vorrei porre l'accento anche sul potere calorifico che e' di 19 MJ/kg.

                          Ora prendo un altro prodotto che non si vende online al sacchetto ma che e' parimenti di buona qualita', con caratteristiche non eccelse ma che costa al sacchetto quasi come il PKS, in questo caso, parlo del comune Ecoline di Redal. L'Ecoline possiede un potere calorifico di 18.03 MJ/kg, ha ceneri intorno allo 0.41% e costa grossomodo venduto al pubblico (miei calcoli) intorno ai 4.50 euro al sacchetto da 15 kg.

                          Ora saltiamo alla tabellina che ho ricevuto dai uno dei signori che non si e' palesato:
                          Su detta tabellina si parla di ceneri all'1.684% e potere calorifico pari a 17.51 MJ/kg.

                          Notate nulla?

                          Il potere calorifico e' minore, le ceneri sono maggiori e il prezzo al sacchetto e' minore e apparentemente il prodotto potrebbe andare bene a parte le ceneri alte. Il vantaggio sostanziale e' il calore sviluppato dal prodotto in un tempo inferiore tanto che a parita' di quantitativo inserito, il pks fornisce il massimo potenziale portando subito l'impianto alla massima temperatura e la mantiene, continuando a bruciare per tutto il tempo che e' alimentata la caldaia e di conseguenza riscalda gli ambienti anche se il potere calorifico e' minore, ma nemmeno tanto.

                          Ora quanti sono disposti a fronte di questo, a un altrettanto evidente vantaggio in termini di costi, dover spalare qualche kg di cenere e pulire regolarmente ogni giorno il cestello?

                          Il risparmio e' lecito misurarlo solo nelle caratteristiche tecniche, fermo restando il prezzo che rimane abbastanza simile a un pellet che, magari, rende meno ma sostanzialmente e' onesto e ha un colore anche ammiccante per l'italiano che vive al tempo del dash che piu' bianco non si puo?

                          Si, e' lecito. Perche' il pks e' comunque un materiale di scarto di altre lavorazioni. Mi si dira' che anche il pellet lo e'. Verissimo, ma per produrre il pellet si abbattono alberi, si sega la legna di questi alberi e quello che avanza va a produrre il pellets mentre il pks non provoca l'abbattimento di nessuna pianta essendo un ricavato del processo di estrazione dell'olio di palma dai frutti della palma da olio, palma che ha una vita media di docici anni, e quando muore viene sostituita con un'altra palma senza variare drasticamente l'ambiente circostante.

                          Quindi l'utilizzo e il consumo di pks oltre a concedere alcuni vantaggi a chi lo utilizza e' in grado di aiutare, tutto sommato, l'ambiente e di conseguenza anche il nostro mondo.

                          E' questo giustificabile?

                          Commenta


                          • #14
                            Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                            La presenza della scritta "Supporter EA" sotto il nome dell' utente è un' ottima presentazione dello stesso e fa chiarezza sull' identità di chi scrive, senza bisogno di nomi e cognomi e contatti personali, credo vietati su questo forum!
                            E rispondo anche questa parte specifica del post di scresan facendo notare che su siti B2B tipo Alibaba (il nome e' tutto un programma), Tradekey, EC21, Fordaq, Espaceagro e non so quanti altri, gli utenti premium sono quelli che pagano una quota per diventarlo e propongono i loro prodotti con alcuni vantaggi rispetta agli utenti normali, cioe' quelli che non pagano ma usufruiscono in maniera limitata dei servizi del portale (uno a caso, sono tutti uguali).
                            Esiste una verifica ovviamente, ma alquanto limitativa, uno fornisce la propria partita IVA, mostra un certificato di iscrizione alla camera di commercio e automaticamente viene accettato, poco male se quel certificato e' taroccato o la partita IVA viene annullata 5 minuti dopo aver richiesto l'iscrizione, l'importante che si proponga qualcosa che dia un'idea di leicita' anche quando di lecito non c'e nulla.

                            Se continuo sarei off topic, quindi mi fermo qui, il resto per mp.

                            Commenta


                            • #15
                              Originariamente inviato da Energiacom Visualizza il messaggio
                              Caro Dott Nord Est
                              Caro Energiacom, il mio era soltanto un "consiglio" di seguire il regolamento, in quanto hai messo il tuo marchio. Se non vuoi fare il supporter, devi togliere il marchio.
                              Quello che fanno Alibabà, B2B, EC21, ecc ecc a noi non interessa, sono liberi di farlo e avranno un loro regolamento.
                              Quindi, per evitare l'intervento dei moderatori, rinnovo l'invito a leggere il regolamento EnergeticAmbiente.it - Forum Rules
                              riscaldamento a biomassa e PDC
                              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

                              Commenta


                              • #16
                                Caro Energia e c. ti rispondo pubblicamente, come al mio solito!

                                E' un pezzo che frequento questo fantastico forum, che onestamente ha molto poco di commerciale e molto di "ideale" così come credo la gran parte degli utenti iscritti, ma anche di molti che lo leggono semplicemente senza intervenire.

                                Il forum ha poche regole, anzi direi che sono quasi dei "principi fondanti" ovvero:

                                1- è un posto dove ognuno degli utenti mette del suo, cerca di spiegare quanto sa, quanto conosce o solo anche la sua semplice esperienza di utente-consumatore.

                                In mezzo a questi ci sono anche dei professionisti, ovvero persone che vivono nel mondo delle biomasse ed energie rinnovabili, e da queste traggono i loro profitti. I migliori di questi pur non mettendo nome e cognome o loro loghi, si rendono disponibili a consigli e idee gratuitamente, condividendo il sapere.

                                2- per tutti c'è la possibilità di "divagare" nei discorsi e durante i vari post. Una situazione estranea a molti altri forum tecnici, in cui i moderatori ti fucilano pubblicamente se metti una smile in piu' sul post!!

                                Il punto 2 è però la vera specialità di questo forum , in quanto se è vero che i moderatori tollerano molto, sono gli utenti stessi a "tenere un certo equilibrio" nei vari 3d, ovvero per educazione, a non esagerare nel rispetto degli altri quando, ad esempio, tentano di far valere la loro idea o un loro principio.

                                E' un po' come essere al bar (spero di non offendere la sensibilità di nessuno!!) e si discute del più e del meno, ma poi qualcuno inizia ad alzare la voce ed i clienti fissi del bar glielo ricordano, prima simpaticamente, con una battuta, poi in maniera piu' energica....... alla fine si girano dall' altra parte ed il nuovo cliente "focoso" rimane a discutere da solo!

                                Fatti gli onori di casa...... passiamo al psk.

                                Da quanto scrivi, pare un ottimo prodotto, ma secondo me si scontra con dei principi stessi delle biomasse:

                                1- è prodotta in luoghi lontani da quelli di utilizzo, e i trasporti consumano energie ed inquinano
                                2- chi la produce fisicamente muore di fame , ma ci vivono bene quelli che la trasportano e commercializzano
                                3- fa concorrenza alle ns biomasse e quindi blocca le filiere del legno di casa ns

                                Dal mio personale punto di vista credo che le biomasse vadano prodotte e consumate sul posto, mentre è l' energia che va trasportata!

                                Auguri per il tuo lavoro!

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                                • #17
                                  Scresan, scusami ma mi puoi precisare di che tipo di certificazione tu dici nel tuo primo intervento serve per poter usare
                                  il PKS? Ho avuto modo, questa primavera, di provarne solo due sacchetti e, dopo aver tarato la mia caldaia, una normale
                                  italica policombustibile, ha funzionato a meraviglia tant’è che se riesco a farmi avere altri sacchetti me li accaparro.
                                  Inoltre qualche settimana fa ho parlato fa con un installatore molto competente, che ho avuto modo di conoscere casualmente
                                  un paio di anni fa in una località balneare e con il quale sono rimasto in contatto visto la sua grossa competenza,
                                  il quale mi ha detto che anche lui ed un altro paio di suoi colleghi hanno fatto numerosi test del prodotto in varie caldaie
                                  ed hanno tutti avuto una ottima rispondenza senza per altro dove modificare i parametri di aria e apporto combustibile come
                                  da me fatto, forse perché quelle caldaie erano approntate per usare nocciolino d’oliva. Poi non entro, perchè al di sopra
                                  delle mie capacità nella questione biomasse importate, la trovo giusta ma di difficile applicazione visto che noi importiamo
                                  almeno l'80% di queste compreso cippato e legna, dati non miei ma di enti preposti.

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                                  • #18
                                    Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                                    Quindi, per evitare l'intervento dei moderatori
                                    Caro supporter ERREGI, fammi capire, il tuo e' solo un tentativo di far pagare a me quello che stai pagando tu?
                                    Energia non e' un programma dedicato all'Italia, pensa che noi non vendiamo nulla, siamo finanziati dai governi e dalle banche per installare impianti negli sperduti villaggi dei paesi dove servono impianti autosostenibili.
                                    In Vietnam abbiamo installato circa 177 mini idro che producono globalmente meno di un MW, cio' nonostante la pochezza di energia oltre 400 famiglie hanno ora il frigorifero, qualcuno la televisione, altri preferiscono godere della luce la notte per accudire i figli. altre 48 in Laos, e 41 in Cambogia. Abbiamo installato 50 generatori eolici di Sharp, gentilmente concessi dalla stessa Sharp che ha voluto tuttavia il marchio ben evidente sui propri generatori. Altri progetti sono in cantiere ma tutti con un disegno ben chiaro in testa: donare e non pretendere nulla. Solo l'energia in eccesso che non viene consumata puo' essere venduta alle aziende elettriche nazionali, quell'energia nel caso viene venduta da noi ma, mi creda, i guadagni sono effimeri.
                                    Tutti gli impianti sono forniti, a chi dimostra di non avere redditi oltre una certa cifra, a titolo gratuito con degli obblighi che non sono evidentemente pecuniari.
                                    Il soldo per quello che facciamo arriva da altri, non da chi riceve l'impianto. Ergo noi non vendiamo nulla.

                                    Queste sono soddisfazioni. Chi lavora con noi lo fa a titolo volontario, non pretende nulla e se li paghiamo e' perche' bisogna pur vivere.

                                    Fate altrettanto cosi' voi?

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                                    • #19
                                      Energiacom, forse non ci siamo capiti...
                                      qui esiste un regolamento EnergeticAmbiente.it - Forum Rules
                                      se vuoi mantenere il logo e dire quello che commercialmente fai, come stai facendo, diventa supporter, stop.
                                      Quello che pago io lo pago io, non lo paghi certo tu.
                                      Il mio è un consiglio.... per non vederti bannato.
                                      riscaldamento a biomassa e PDC
                                      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                      • #20
                                        E' il costruttore che decide cosa possa bruciare e come la sua caldaia/stufa, non l' utente finale, che invece deve attenersi strettamente al libretto delle istruzioni fornitogli!

                                        Intendevo questo.

                                        Poi ognuno di noi sa bene che le ns caldaiacce piu' sono grossolane e grezze e meglio bruciano qualsiasi trito biomassoso!

                                        Cosa diverse sono le norme, la garanzia e la sicurezza!

                                        Il mio intervento aveva solo lo scopo di evidenziare che il costo del combustibile è uno dei costi di un impianto, tutto qua.

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                                        • #21
                                          Originariamente inviato da donquixote Visualizza il messaggio
                                          noi importiamo almeno l'80% di queste compreso cippato e legna, dati non miei ma di enti preposti.
                                          Per essere precisi l'Italia importa il 100% di pks, per ora consumato al 98% solo nelle centrali energetiche e poco altro in impianti domestici o pseudo domestici.
                                          L’Italia e' il primo importatore mondiale di legna da ardere ed il quarto di cippato e scarti in legno. Nel 2014 sono stati importati 0,68 milioni di tonnellate di legna da ardere e carbone di legna (+28,0% rispetto all’anno precedente) e 1.2 milioni di tonnellate di cippato e scarti in legno (dati FAO 2014) e rappresentano il 78% del consumo nazionale.
                                          Nonostante gli incentivi messi in atto dal governo affinche' aziende consumatrici di cippato si servano di prodotti a filiera corta, purtroppo i numeri italiani non sono sufficienti e la produzione di energia elettrica viene garantita con prodotti che arrivano dall'estero.

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                                          • #22
                                            Per essere precisi l'Italia importa il 100% di pks
                                            certo, come importa anche il 100% delle banane = precisazione PLEONASTICA

                                            ma per tornare in argomento personalmente non sono ne' un dottor Schweitzer che vuole cambiare il mondo ne' un bottegaio a tutti costi da ricarico % "mordi&fuggi" di propria commissione (magari neppure conoscendo il prodotto), ma preferisco basarmi solo sui fatti e non sulle tiritere da fantasilandia, quindi premettendo come da sempre che:

                                            1°) il PKS utilizzato in stufette aria&idro rappresentarà ben che vada un mercato di nicchia (anche perchè al momento è abbastanza limitata l'offerta dell'insaccato-pulito) per chi ci crede nel prodotto (non da ieri ma da mesi e mesi e dopo prove e riprove a PROPRIE spese) e si farà carico di rivenderlo a SUOI clienti con cui mette la faccia, e stigmatizzando invece che questa biomassa dovrebbe essere utilizzata al meglio in vere caldaie in apposito locale a griglia mobile oppure a bracere eruttivo


                                            2°) il confronto è da fare coi veri concorrenti del PKS che devono essere il nocciolino di oliva da frantoio (spesso è invece sansa o ben che vada nocciolino da sansificio) e gusci vari di nocciola o mandorla ed altri, come anche triti di ossi di pesca, ecc...ecc... e NON il pellet da oreficeria (quello lo si lascia ai gonzi), ciò nonostante non mi sottraggo dal rispondere sul lato tecnico con "carta canta" rispetto il pellet A1 (di quello bottegaio "nun me po' fregà de meno, i calcoli li lascio ad altri che parlano solo e sempre per il proprio portafogli) e metto ANCHE il testo accompagnatorio di chi ha fatto prove in tal senso:


                                            "Caro xxxxx,
                                            In allegato i due grafici pellet-pks….
                                            Dai grafici si nota una temperatura fumi più bassa con pks, a parità di temperatura utenza uguale.
                                            Se si aggiunge il fatto che con pks il caricamento combustibile è stato diminuito a 10-15% rispetto ad un pellet A1,
                                            il risultato è maggior potenza in termini di Kw e quindi…….
                                            Anche la reattività di temperature è migliore e questo è sintomo di qualità di combustibile…….
                                            Usa il tutto come meglio credi e se hai bisogno di altro non devi fare altro che chiedere!"




                                            4°) le prove sono state fatte su caldaia policombustibile da 150 kW a griglia mobile


                                            5°) per il confronto riguardante il test dei grafici è stato utilizzato questo costosissimo pellet austriaco bianco supercertificato dinplus +++


                                            http://www.schuster-holz.at/media/ho...USTER_2014.pdf


                                            6°) il PKS utilizzato per la prova era invece un semplice "talquale" caricato bulk-sfuso in container 40" appena rotto ma ancora con tanta terra (come da foto) visto che deriva da altro tipo di lavorazione industriale che NON è la stessa del tritato/insacchettato che è invece pulitissimo perchè esce da processo con vapore


                                            saluti, un NON bottegaio che non vuole neppure TENTARE di salvare il mondo; quel compito è troppo arduo per me e lo lascio agli "illuminati"

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                                            OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                            • #23
                                              Forse importiamo anche il 100% del carbone, del petrolio e buona parte del gas naturale.

                                              Importiamo anche il 100% di energia elettrica da centrali nucleari, anche se estere come luogo di produzione ma di proprietà italiana !!

                                              Seguendo il vostro ragionamento potremmo arrivare anche al 100% del legname, e di qualsiasi biomassa.

                                              Ora che a qualcuno convenga questa situazione è un fatto, che si pensi di salvare la parte povera del mondo..... un' ipotesi, ma che sia il nostro futuro, o come si dice oggi il futuro dei nostri territori non ne sono affatto convinto.

                                              Per fortuna sole, acqua e vento ci sono anche dalle nostre parti, basta un po' di buona volontà per sfruttarli:

                                              1- fotovoltaico, eolico e idroelettrico vanno potenziati
                                              2- le filiere delle biomasse migliorate e protette.
                                              3- i consumi di energia inutili limitati tramite nuove tecnologie o miglioramento delle esistenti.


                                              Serve una visione dell' energia a lungo termine piu' realistica e sostenibile.

                                              D'altra parte pochi giorni fa sulla rai hanno fatto vedere cosa succede in certi paesi del mondo dove viene coltivata la palma in maniera intensiva: deforestazioni, inquinamento e povertà.
                                              Poi ci mettono l'olio di palmisto nei biscotti che diamo amorevolmente a colazione ai ns figli, mentre l' unione europea finanzia solo gli impianti a biocombustibili (olio di semi) prodotti in unione europea.

                                              Ma per proteggere la terra ed insieme la gente dagli inquinanti non era piu' logico bruciare il palmisto nelle centrali e mettere l' olio di semi nei biscotti?
                                              A si li preparano bene come futuri clienti a cui vendere qualche centinaia di scatole di statine, magari fra qualche anno, viste la richiesta ... a caro prezzo!

                                              Quattro multinazionali che fanno i miliardi e migliaia di persone costrette a morire di fame. Poi vai a vedere e le stesse "regalano" qualche innovazione tecnologica: 4 pannelli fotovoltaici, un po' di antibiotici e vaccini.

                                              Loro creano il problema e poi dobbiamo ringraziarle per le piccole soluzioni.

                                              A quella gente non serve la tv o il frigo (quelli bastano a noi che non siamo in grado di mangiare cibo fresco ma solo inscatolato e congelato e ci serve qualcuno che mostri quale tipo di mutande comprare alle ns donne per essere alla moda!!), ma semplicemente quanto hanno fatto a noi 50-60 anni fa:

                                              1- acqua potabile distribuita
                                              2- sistemazioni agrarie, ovvero recuperare con irrigazione i terreni già distrutti e disboscati negli ultimi 30 anni o palustri
                                              3- sistema fognario !
                                              4- scuole, dove chi sa possa divulgare i loro sapere, non come usare "cortana", ma riconoscere le stagioni in cui seminare, i cibi commestibili, gli animali sani.....
                                              5- metterli in guardia dei problemi generati dal progresso: inquinamento, multinazionali, guerre e armi, fondamentalismo di ogni genere....

                                              Quindi energiacom ..... promuovere l' uso delle biomasse della lavorazione dell' olio di palma forse non aiuta nessuno!

                                              Come sempre tutto è relativo, ma conoscere aiuta molto a decidere.

                                              Chiaramente queste sono solo delle ipotesi da verificare!!!

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                                              • #24
                                                Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                                A quella gente non serve la tv o il frigo
                                                E tu che ne sai?
                                                Io ho vissuto 4 anni in Vietnam, Laos e Cambogia, l'idea e' venuta quando stavo li, e ci ritornero' presto definitivamente con famiglia al seguito.
                                                In ognuno dei sopra citati paesi la televisione rappresenta il contatto con il mondo circostante, dato che il 99,99% delle famiglie che hanno ricevuto gli impianti energetici e' isolata in mezzo ai boschi e risaie anche in montagna (pensate al sentiero di Ho Chi Minh e immaginate). Ho visto case dove c'e' la tv ma non il frigo che sono i due principali elettrodomestici piu' utilizzati.
                                                ma semplicemente quanto hanno fatto a noi 50-60 anni fa: 1- acqua potabile distribuita
                                                L'acqua non manca in nessuno dei paesi citati, anzi e' fin troppa. Le precipitazioni sono 5 volte quelle italiane. E' l'ultimo problema fra quelli che potrebbero avere se realmente fosse un problema.
                                                2- sistemazioni agrarie, ovvero recuperare con irrigazione i terreni già distrutti e disboscati negli ultimi 30 anni o palustri
                                                Il Vietnam e' uno dei maggiori produttori di riso, credo il secondo dopo la Cina.
                                                3, 4, 5
                                                Capisco che tu come si vive nel sud est asiatico l'hai visto solo in TV.

                                                Qpromuovere l'uso delle biomasse della lavorazione dell'olio di palma forse non aiuta nessuno!
                                                Ho per caso detto che promuoviamo l'uso delle biomasse della lavorazione dell'olio di palma? Non mi pare, forse dovresti rivolgere il tuo pensiero a Biomassoso, lui si' che promuove.

                                                Come sempre bisogna essere informati, quello che a te sembra forse non e', o nella realta' e' sempre molto diverso da come potevi pensare che fosse. Si deve prima toccare con mano un problema per capire come risolverlo e non semplicemente inventarsi una soluzione tano per arrotondare le entrate mensili.

                                                E detto per inciso, il pks africano e' solo il 40% del mercato, la parte del leone la fa il pks asiatico.

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                                                • #25
                                                  Su detta tabellina si parla di ceneri all'1.684% e potere calorifico pari a 17.51 MJ/kg.

                                                  Notate nulla?
                                                  e su questa in allegato tu noti nulla?....segui le frecce e rifatti i conti (ti ricordo da subito che un pellet certificato classe A2 non lo regalano)

                                                  il pks africano e' solo il 40% del mercato
                                                  ma anche no, è molto di meno...ma se hai entrature in sud est asiatico non faticherai non dico a farti pagare per portartelo a casa ma almeno a fartelo quasi regalare,

                                                  che così sbaraglieresti qualsiasi concorrenza

                                                  Palm Oil Production by Country in 1000 MT - Country Rankings
                                                  File allegati
                                                  OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                                  • #26
                                                    Nel tuo post n.1 hai terminato la tua "lezione" sul pks con un "che ne dite?".

                                                    Come vedi ho solo cercato di mettere in risalto alcuni aspetti. Anch'io non sono un venditore, un promotore di qualche combustibile, se non la legna del mio vicino di casa!

                                                    Il punto di forza del tuo ragionamento è che il pks è conveniente perchè ha un rapporto kwh/prezzo molto alto, un 30% migliore di quello di un ottimo pellet certificato.

                                                    Ora ho cercato a mio modo (e con le poche conoscenze del mondo che ho!) di mettere in risalto altri punti negativi di questo combustibile.

                                                    1- problema dei costruttori di caldaie che non hanno previsto il pks come combustibile utilizzabile, quindi che si fa si cambia la caldaia? a che pro? é sufficiente il risparmio? E' possibile comunque bruciarlo modificando semplicemente i parametri? A quali costi si va incontro e quali rischi?

                                                    2- trasportare per migliaia di km delle biomasse con un rapporto energia/peso abbastanza basso ha dei costi economici ed anche ambientali, dato che i trasporti normalmente utilizzano il solito petrolio (molto meno l' olio di palma che ormai finisce tutto nei biscotti!!)

                                                    3- pare che dietro all' olio di palma ci siano 2-3 multinazionali nel mondo(lo diceva la giornalista della rai, ma non ho ancora sentito le smentite) ed immagino anche dietro ai suoi scarti. (spero non siano gli stessi che finanziano le opere della tua associazione!)

                                                    4- l' immissione sul mercato di biomasse a costi piu' bassi genera concorrenza, ma forse non è "leale" (se chi lavora da noi in un impianto per il pellet ha ferie e cassamalattia garantite, mentre chi pianta palme in africa o asia riceve solo un po' di energia per la sua tv! e utilizza gli insetticidi senza protezioni, magari il buon vecchio ddt) e potrebbe danneggiare irrimediabilmente le piccole filiere nostrane del pellet, o della legna o nocciolino di oliva.....

                                                    Lo so che a pensar male si fa peccato,...... ma qualche volta ... si indovina!

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                                                    • #27
                                                      Mooooooooooooolto spesso si indovina, che sia questo un caso dove tutti sbagliano meno uno?
                                                      Poco probabile

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                                                      • #28
                                                        l' immissione sul mercato di biomasse a costi piu' bassi genera concorrenza, ma forse non è "leale"


                                                        la lealtà la dovrebbe dare il consumatore non acquistando certi prodotti,
                                                        ma siccome siamo in un mondo globalizzato di libero scambio scommetto che sui prodotti che non hanno restrizioni all'import in UE anche tu andrai a comprare cosa costa di meno anche se quel container ha fatto 3 volte il giro del mondo prima di arrivare sullo scaffale del tuo supermercato, comunque si parla di biomassa combustibile, ed il PKS è solo lo scarto della lavorazione dell'olio, non si piantano foreste di palme per sbriciolarle a fare pellet!!


                                                        basta boicottare le multinazionali che usano per i loro prodotti olio importato dal sud est asiatico ed anche da quelle parti andrebbero più cauti ad abbattere le foreste per far posto alla palma da olio
                                                        The Economist explains: Why palm-oil production is going green | The Economist


                                                        N.B. proprio perchè sono palme cresciute su torbiere quel PKS è una simil-schifezza da bruciare, e quell'olio sto ben attento ad evitarlo, quindi...
                                                        https://www.rainforest-rescue.org/topics/palm-oil
                                                        OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                                        • #29
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                                                          Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                                          • #30
                                                            quello che tu chiami il mio socio ancora grazie che respiri e ti ha mandato le analisi di quel PKS terroso della foto che è solo parente MOLTO alla lontana dell'imbustato

                                                            ma non è quello il contendere, è che i confronti si devono fare su dati omogenei, quindi tu posta le analisi VERE di laboratorio del tuo favoloso Binderholz e poi potremo riparlare di fare confronti fra BMW e fiat 500 (quella vecchia, comunque entrambe camminano su strada)

                                                            se l'avessi dimenticato ti faccio notare che come potere calorifico si deve indicare quello inferiore su talquale/come ricevuto che sarebbe quello UTILE, che altrimenti se vogliamo giocare sul pellet guarda un po' quanti ne possono esistere

                                                            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                                            OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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