Porto a conoscenza degli utenti delle biomasse questo studio molto interessante e proveniente dall'ARPA in merito al famigerato PM10 .
Vi invito caldamente a leggerlo perché scoprirete che le cose sul PM10 non sono come ve le raccontano i giornali o qualche "profeta" che viene in questa sezione del forum a fare il flamer contro la biomassa.
Per i pigri ecco il succo:
Lo studio lo potete leggere qui : https://www.arpae.it/cms3/documenti/..._es2017_01.pdf
Vi invito caldamente a leggerlo perché scoprirete che le cose sul PM10 non sono come ve le raccontano i giornali o qualche "profeta" che viene in questa sezione del forum a fare il flamer contro la biomassa.
Per i pigri ecco il succo:
Tenendo conto quindi del particolato secondario, cambia la classifica dei settori emissivi più impattanti in termini di PM 10 :
il riscaldamento domestico a legna è il principale produttore di PM 10 primario, ma se si allarga lo sguardo al PM 10 complessivo (primario+secondario) il suo contributo relativo diminuisce; al contrario, le pratiche agricole contribuiscono poco al PM 10 primario e molto a quello secondario e dunque, nel complesso, risultano il secondo fattore di pressione per importanza. Il traffico merci raggiunge il primo posto in classifica, mentre quello delle autovetture è al quinto, dietro ad agricoltura, industria e riscaldamento a legna
il riscaldamento domestico a legna è il principale produttore di PM 10 primario, ma se si allarga lo sguardo al PM 10 complessivo (primario+secondario) il suo contributo relativo diminuisce; al contrario, le pratiche agricole contribuiscono poco al PM 10 primario e molto a quello secondario e dunque, nel complesso, risultano il secondo fattore di pressione per importanza. Il traffico merci raggiunge il primo posto in classifica, mentre quello delle autovetture è al quinto, dietro ad agricoltura, industria e riscaldamento a legna
Commenta