Ma la prova fumi te l'hanno fatta con la macchina prova fumi del gas? Gli NOx dove sono?
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Acquisto caldaia. Herz
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Beh sai nella prova fumi per le emissioni inquinanti si richiedono anche gli NOx.
Ripeto che probabilmente chi ha fatto l'analisi fumi, non ha la macchina adeguata oppure ha cancellato il parametro.
I valori di emissione emanati dalle regioni infatti si basano su:
- Polveri totali all'11% di O2
- NOx sempre all'11% di O2.
E nel caso di verifica da parte degli organi preposti, le caldaie che non rientrano nei valori devono essere messe in condizioni di rientrarci.
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Sul valore P09 O2 nominale, forse hanno dimenticato uno zero? Hanno scritto 6 invece che 60?
Nei fumi la quantità di ossigeno non dovrebbe essere in eccesso di solito al 10%??
Scusate ma non sono pratico delle analisi fumi. Quando ci ho provato sulla mia multiheat i valori ballavano ad ogni impulso di carico e l' unico modo per leggere qualcosa era schiacciare il pulsantino delle medie......
P.S.: per ora credo che le biomasse siano escluse dalle certificazioni di efficienza per le emissioni..... anche con le nuove norme per il libretto di impianto o come stanno le cose ???
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La tmax se la caldaia ha logica di funzionamento non viene mantenuta per tutta la durata della carica anzi, l'ossigeno durante la combustione a legna solitamente stà tra 5-6% o meno, se va verso il 10% in assenza di problemi alla macchina, la legna è incredibilmente secca, mai vista.
Bette con molto tatto cerca di radunare attorno alla caldaia tutti gli attori che hanno costruito venduto l'impianto esponi i tuoi dubbi, dagli fiducia, le info che raccogli su internet sono indicative per non dire fuorvianti in alcuni casi, per ovviare a queste situazioni esiste una figura che è il termotecnico.
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Leone non tutte le macchine hanno la stessa regolazione e di O2 residuo. La Età ne ha una, la Froling ne ha un'altra, la Herz ne ha un'altra. Poi il termotecnico ha poco a che fare in questo perché generalmente se suggerisce un prodotto perché è il venditore che ha spiegato le caratteristiche della macchina, come in tutti gli altri materiali idraulici.
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In effetti sono già d'accordo per un incontro la settimana prossima perché l'idraulico deve sistemare alcune piccole trafilature e sostituirmi la trevie del sanitario perché "strozza" un pochino il circuito ed il tecnico che ha fatto l'accensione e relativo impianto elettrico sarà presente per verifica e controllo temperatura fumi /settaggi.
Fin d'ora dunque massima disponibilità da parte del venditore .
Non ho ancora fatto la seconda prova con carico completo perché devo scaricare completamente il puffer ed accendere la caldaia in orario diurno così da poter controllare spesso le temperature e tenerne registro
Ieri sera ho fatto un carico da 30 Kg ( pesati ) puffer 51 sup e 34 inf.
Ho provato ad abbassare la temperatura fumi a 200 ed ho avuto l'impressione che la combustione sia durata di piu' oltre al fatto che ho trovato puffer 2000 lt carico (87 sup ed 83 inf ) e qualche brace mista a carbone stamattina. Unico NEO un po di catrame sulle pareti ma dovrei provare a fare come suggerito da SCRESAN cioe' aumentare la T° di ritorno .
Rimane il fatto che ho paura a fare queste prove in autonomia perché non ho l'esperienza sufficiente .
Ho alcune perplessità anche sulla gestione/regolazione del sanitario che semmai postero' in altro MSG.
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x FaGa86
Semplicemente il termotecnico accoglie le richieste preferenze del cliente, concepisce e disegna l'impianto, se ne assume la responsabilità di funzionamento, farà di conseguenza rispettare lo stesso da chi lo assembla, altrimenti tra, idraulico, elettricista, venditore, tecnico caldaia prima accensione e cliente in stato inernetconfusionale , ognuno si inventerà qualcosa, e i risultati saranno di conseguenza, con inevitabile scarica barile e arrabbiature tra i vari personaggi intervenuti.
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.... è possibile che la legna di bette non sia asciuttissima!
Se vuoi fare delle prove affidabili, cerca la legna molto secca nella catasta, oppure lascia per qualche gg una cariolata nella sala termica o ambiente molto caldo ed asciutto, prima di inserirla in caldaia.
Come dicevo dalle mie molte prove con la legna secca puoi fare come vuoi, con le temperature piu' basse in teoria hai una resa migliore del sistema per minori perdite. Con legna umida:
1- la caldaia va tenuta il piu' calda possibile regolando la t minima e quella massima impostabile (nel 99% dei casi non riesci ad andare oltre a 75 gradi in entrata ed 85 in uscita)
2- primo stato di legna secchissima fine sotto e grossa sopra per 1/4 o 1/3 dell' altezza del magazzino
3- combustione lunga ed a bassa potenza (limitando la temperatura uscita fumi di fatto si allungano i tempi dato che si abbassa la potenza della caldaia!).... senza andare sotto i 160 gradi, comunque.
4- evitare assolutamente cariche di legna eccessive, tali da mandare la caldaia in mantenimento con mezzo magazzino carico..... sarebbe un disastro immane con la legna umida, dato che la condensa colerebbe dappertutto !!!!!
In fondo la caldaia va "condotta" con attenzione!
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il termotecnico accoglie le richieste del cliente o propone a seconda delle sue conoscenze / spinte commerciali che ha dai vari rivenditori .
se un'agenzia commerciale già lavora con un termotecnico per più prodotti , quest'ultimo spinge anche quel prodotto biomassa dell'agenzia magari per bontà del prodotto ma anche no , nessuno ha la bacchetta magica della perfezione .
poi comunque il termotecnico chiede all'azienda anche di fornirgli i dwg degli schemi e qui per me evita di fare errori , perchè troppe volte vedo che se operano di loro testa propongono gli schemi che poi ci troviamo su questo forum a disquisire perchè non funzionanti .
non è mai tutto nero come non è mai tutto bianco
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Aggiungerei che per certi modelli di caldaia che includono l' elettronica per il controllo di varie parti dell' impianto, lo schema di collegamento è ancora piu' restrittivo in quanto legato alla logica di controllo e gestione dell' impianto.
In caldaia in cui l' unica regolazione è la temperatura di setpoint ..... tutto cambia e l' idraulico ha le mani libere per implementare il sistema a suo piacimento.
In conclusione quando si scelgono caldaie molto evolute, c'è poco da inventare!
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aggiungerei anche , e mi ripeto come in altro post , che quando il termotecnico copia gli schemi azienda e o gli si spiegano i prodotti , pur essendo all'italica maniera tutti Iphone e Ipad , comunque non sa leggere un manuale di centralina elettronica perchè l'elettronica fà parte di altro pianeta e , ritornando magari a quanto detto prima si trovano progettazioni con schemi con caldaie fornite di centralina super dotata non utilizzata e centralina esterna perchè sempre proposta dallo stesso venditore : risultato logiche che non lavorano insieme .
vedi discorso KWB di altra discussione , ad esempio.
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Originariamente inviato da FaGa86 Visualizza il messaggioil termotecnico accoglie le richieste del cliente o propone a seconda delle sue conoscenze / spinte commerciali che ha dai vari rivenditori .
Cercate con perseveranza che qualche termotecnico onesto e lungimirante forse esiste ancora, io ho scelto con cura e cognizione, forse sono solo stato fortunato.
I problemi tecnici qui su nascono da incompetenze manifeste di termotecnici incapaci? Mi pare che i più siano generati da fai da te improvvisati o venditori tecnicamente incapaci.
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Originariamente inviato da leone sandri Visualizza il messaggioCercate con perseveranza che qualche termotecnico onesto e lungimirante forse esiste ancora, io ho scelto con cura e cognizione, forse sono solo stato fortunato.
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circa un mese fa sono andato da un'installatore a Cavalese TN che chiedeva info sui prodotti che tratto.
Non faccio nomi, ma mi ha detto chiaramente papale papale che in quella valle lavorano due termotecnici che sono al "soldo" di un'unica ditta (inizia per W, non dico altro), che "obbligano" il cliente a comprare quella determinata marca e l'installatore a comprare quella determinata marca.
Infatti, come mi ha poi documentato, ho visto TUTTI gli impianti fatti con la stessa ditta, con lo stesso metodo, con gli stessi errori, e in special modo con gli stessi ENORMI prezzi (forse dovuti al mantenimento di mazzette varie? boh....)
E di questo ne sono CERTO, visto che alcuni puffer/boiller per questa rinomata ditta vengono fatti dalla nostra organizzazione, e quindi ben ne conosco i prezzi.
Questo non per dire che TUTTI i tecnici sono così, ma molti si.
Inutile scandalizzarsi.....siamo in ITAGGGGGGGLIA.
Anzi.... si, scandalizziamoci.... perchè ne ho piene le tasche di quaqquaraquà che progettano senza neppure sapere come funziona una caldaia a biomassa.
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buongiorno a tutti ,
premesso che i vari post del forum dovrebbero essere di insegnamento ad altri utenti , piuttosto che risposte e battibecchi che mi piacerebbe sapere per quali reali motivazioni vengono esposti ,
vorrei semplicemente puntualizzare che :
sono un installatore e manutentore e non un venditore .
per me il venditore è il commerciale di un'azienda o il rappresentante di più aziende che in virtù di un mandato di agenzia forte ( leggasi prodotti da vendere ) , o dicasi di importanza primaria nel settore di riferimento , riesce anche a proporre / imporre ( a seconda della forza commercilae e magari provvigione sul proposto venduto ) ai suoi intermediari commerciali ( installatori / rivenditori / termotecnici ) anche altri prodotti .
quanto ho detto nel post precedente , si riferisce a reali situazioni che ho incontrato :
esempio , anzichè trovare indicazioni di utilizzo generiche , trovo indicazioni di uso , condizio sine qua non , di marca sia di caldaia che di prodotti a completamento impianto di cui il cliente finale non è neanche a conoscenza ma che guarda caso fanno capo allo stesso
venditore ( questo è un mondo piccolo e si sà tutto di tutti ) .
un progettista corretto e che realmente vuole essere super partes , a mio giudizio , dovrebbe invece indicare le caratteristiche tecniche dei prodotti che sono necessari lasciando spazio a più marchi con le medesime caratterisitche .
altro esempio , proprio di questi giorni un progettista che và per la maggiore , progetta un impianto a legna da 100 kw , a vaso aperto , con un tank in tank solare da 2000 lt con la sola pompa di ricircolo , quando l'azienda stessa della caldaia dice che la granzia decade senza l'utilizzo del gruppo anticondensa .
come la mettiamo ?
poi , poichè almeno in queste piccole cose , siamo in democrazia , ognuno esprime il proprio parere .
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Buonasera a tutti Come previsto oggi è venuto l idraulico a sistemare i gocciolamenti ed ha modificaro i parametri di combustione. I problemi che avevo lamentato , oltre alle piccole perdite sistemate, sono:Pompa anticondensa che parte anche a combustibile finito continua ad andare , prelevando calore dal puffer equilibrando così la temperatura di tutto.R. Aumentato valore P11 - impostata a 58 * l accensione della pompa di aumento ritorno.Impostata t. Ritorno nom. 61 *Variato valore p10 da 7 a 3 -differenza temperatura reale accumul. Inf. per comando pompa ritorno)Temperatura fumi troppo elevata - e tempo di combustione max 4 h.R. Portato da 235 a 220 - ridotto volume o2 nominale da 7% a 5%Nei prox gg farò delle prove e le condividerò con voi più esperti perché ho l impressione che si possa fare di meglio con poco.CiaoBette
Pardon ..temperatura fumi da 235 a 190
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Buonasera a tutti Dovremmo essere a buon punto!L installatore ha modificato alcuni settaggi e la combustione , con il primo carico di priva, e ' durata 6 h 1/2Nei prossimi gg posterò alcune foto anche perché avrei alcuni dubbi sui quali confrontarmi.
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Rispondo a Camber
Ho preso la firestar Lambda -
Quest'anno e' stato un inverno mite e pertanto il "ferro " non e' stato messo sotto pressione .
Tutto sommato sono abbastanza soddisfatto dell'autonomia . nelle mezze stagioni 1 carica e' sufficiente per 1 gg e 1/2 mentre il sanitario mi dura piu' di 3 gg .
Nei gg di freddo intenso due cariche sono piu' che sufficienti.
Dispongo di un accumulo tecnico di 2000 Lt e di un accumulo da 500 per il sanitario.
Unico Neo la fumosità ( forse legna troppo umida, uso robinia e castagno , .. mah...) che dopo innumerevoli prove con temperature fumi piu' o meno alte rimane sempre abbstanza elevata.
Ultimamente ho notato un minor scambio termico rispetto all'anno scorso. forse dovuto alla pulizia dei turbolatori effettuata solo ad inizio stagione .
Per il resto sono abbastanza soddisfatto.
L'anno scorso ad occhio e croce ho bruciato circa 80 qli -
ciao a tutti ed a presto.
</pre>
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ciao Bette , quando parli di legna troppo umida a cosa ti riferisci ? la legna è tua oppure l'acquisti . se è tua quanto la stagioni prima di usarla tagliata e spaccata ? se la legna è umida dovresti vedere in camera di combustione anche presenza di condensa e catrame . la Herz ha un funzionamento a T max fumi non eccessivamente alta : altre caldaie hanno limitare a 250° . Herz mi pare sia regolata a 140° . i turbolatori Herz , se non è cambiato nulla , sono ad azionamento automatico e se fossero bloccati ( minoir scambio termico ) ti darebbe errore . Verifica il funzionamento della sonda lambda : a pieno regime scende al 6% .
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Ciao Faga86 volevo dirti che in realtà i turbolatori sono manuali, lo so perché sto facendo una coltura di questa caldaia perché sarò prossimo a comprarla essendo elettricista ho fatto anche un corso su di essa... Comunque mi sembra che se fa fumo la legna sia davvero troppo umida e quindi tribuli a bruciarla e quindi alta fumosità.
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Ciao Pelle87,
adesso la herz ha introdotto una nuova versione la firestar ECO-line, probabilmente ti riferisci a quella che ha la pulizia semiautomatica, quella di Bette dovrebbe essere la Firestar Lambda e dovrebbe avere la pulizia automatica dei turbolatori.
Ciao Bette,
secondo me la t. fumi alta è dovuto al fatto che la tua versione è quella da 30 kw che a differenza della 20 kw, che come dice FaGa86 a "mezza potenza" dovrebbe andare con t fumi a 140° la 30 siamo sui 160/170°, con all'accensione T fumi che superano probabilmente anche abbondantemente i 200°, per poi calare a regime (piena carico) sui 180/190 per poi abbassarsi alla fine "mezza potenza" sui 160/170°.
L'alta fumosità è dovuto probabilmente al fatto della legna non troppo secca e perchè non è partita proprio bene, facendo un adeguato letto di brace, il mio consiglio è di mettere sul fondo legna piccola/media che ti faccia subito brace e nel frattempo asciughi eventualmente quella sopra se non troppo secca.
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Ciao a tutti
Purtroppo la fumosità in accensione e' una costante che non sono riusciti a risolvere. Sono intervenuti anche i tecnici della Herz ed hanno provato sia ad alzare la T fumi che a depotenziare la caldaia a F20. Risultato nessun miglioramento . Quindi resettata la caldaia ai valori di fabbrica e via come prima. Abbiamo fatto prove anche d'estate con legna secca ma la fumosità per la prima ora di accensione rimane comunque troppo elevata.
Per fortuna abito in un posto isolato altrimenti qualche problemino con i vicini di certo l'avrei avuto
Ho notato che invece la fumosità e' sotto controllo bruciando legna di abete o larice ( vecchi travi - travetti e pezzi di bancale ) mentre la legna autoprodotta, in prevalenza castagno , robinia e qualcosina di rovere , e' forse un po' piu' dura da digerire.
La temperatura e' attualmente impostata a 210 max e 150 min. ho provato ad abbassare la Tmax e fino a 190 non ho notato particolari differenze. sotto i 180 la caldaia tende a strozzarsi.
La canna fumaria e' una inox doppia camera dn 250 con regolatore e lunghezza di circa 3.5 /3.80 mt dal punto di innesto
Sabato la pulisco per bene, l'accendo così domenica faccio delle foto e mi date la vs opinione
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