Salve a tutti, seguo questo forum da almeno un anno e mezzo, quando abbiamo montato una caldaia a fiamma inversa a casa mia, per esattezza una Carinci pirolitica da 25 kw, che avrebbe dovuto riscaldare 2 piani da 100 metri quadri ciascuno.
Da appena e' stata montata (senza l'ausilio del puffer) ma solo con un boiler da 300 litri per acs e pannelli solari, non ha mai riscaldato a dovere e nemmeno riusciva a raggiungere i livelli del vecchio termocamino consumando moltissima legna: parliamo di non piu' di 18 gradi in qualche raro giorno e 15 come media, praticamente come se non ci fossero proprio i riscaldamenti.
Successivamente ho convinto l'installatore (mio parente) ad installare un puffer che aiuti la caldaia, io leggendo varie discussioni e facendo qualche calcolo avevo chiesto di installare un puffer di almeno 1000 litri, ma non mi e' stato dato ascolto e ne e' stato montato uno da 500 (469 effettivi della solarcell), si e' notato un lieve miglioramento portando la temperatura massima a sporadici 19 gradi.
A questo punto ho costruito una centralina di gestione per le pompe (caldaia-puffer, caldaia-boiler, pompa primo piano e pompa secondo piano), queste ultime regolate da 2 unita'- temostato montate ai vari piani, che escludano quella dove si riesce ad arrivare a temperatura prima in modo da riscaldare i piani uniformemente.
Mi sono accorto che anche se le pompe vanno contemporaneamente, la maggior parte del calore va al primo piano lasciando quasi freddo il mio al secondo.
Ho fatto in modo che la caldaia carichi il puffer a 75 gradi (letti su una sonda in basso nel puffer) e quindi faccia partire i termosifoni e poi li faccia spegnere una volta che si scende a 50 gradi (letti su una sonda nella zona alta del puffer), stando ai calcoli che ho fatto io sempre se non ho sbagliato (e se si mi scuso in anticipo), l'impianto dovrebbe avere a disposizione 10 kw in piu' grazie a questa configurazione, adesso ho notato che se faccio andare solo un piano (il primo o il secondo), il riscaldamento funziona bene ed in modo costante (ho raggiunto 12 ore di riscaldamento continuo portando l'ambiente a 21-22 gradi costanti), ma se faccio lavorare insieme le pompe per i 2 piani dopo 3 ore o anche meno il puffer e la caldaia si scaricano del tutto e non c'e' modo di riscaldare nulla in quanto torno alle temperature di partenza con consumi di legna a mio avviso assurdi in tutti i casi.
Sinceramente sospetto che la potenza della caldaia non sia abbastanza a riscaldare i 2 piani, anche perche' soprattutto al secondo piano la dispersione di temperatura c'e', qui chiedo il vostro aiuto ed i vostri pareri anche perche' ho consumato tanta di quella legna che non immaginate (sia secca e asciutta che non), anche se l'installatore mi dice che sia piu' che sufficiente.
Spero di non avervi annoiato con questo post lunghissimo e vi ringrazio anticipatamente per le risposte che vorrete scrivermi.
Da appena e' stata montata (senza l'ausilio del puffer) ma solo con un boiler da 300 litri per acs e pannelli solari, non ha mai riscaldato a dovere e nemmeno riusciva a raggiungere i livelli del vecchio termocamino consumando moltissima legna: parliamo di non piu' di 18 gradi in qualche raro giorno e 15 come media, praticamente come se non ci fossero proprio i riscaldamenti.
Successivamente ho convinto l'installatore (mio parente) ad installare un puffer che aiuti la caldaia, io leggendo varie discussioni e facendo qualche calcolo avevo chiesto di installare un puffer di almeno 1000 litri, ma non mi e' stato dato ascolto e ne e' stato montato uno da 500 (469 effettivi della solarcell), si e' notato un lieve miglioramento portando la temperatura massima a sporadici 19 gradi.
A questo punto ho costruito una centralina di gestione per le pompe (caldaia-puffer, caldaia-boiler, pompa primo piano e pompa secondo piano), queste ultime regolate da 2 unita'- temostato montate ai vari piani, che escludano quella dove si riesce ad arrivare a temperatura prima in modo da riscaldare i piani uniformemente.
Mi sono accorto che anche se le pompe vanno contemporaneamente, la maggior parte del calore va al primo piano lasciando quasi freddo il mio al secondo.
Ho fatto in modo che la caldaia carichi il puffer a 75 gradi (letti su una sonda in basso nel puffer) e quindi faccia partire i termosifoni e poi li faccia spegnere una volta che si scende a 50 gradi (letti su una sonda nella zona alta del puffer), stando ai calcoli che ho fatto io sempre se non ho sbagliato (e se si mi scuso in anticipo), l'impianto dovrebbe avere a disposizione 10 kw in piu' grazie a questa configurazione, adesso ho notato che se faccio andare solo un piano (il primo o il secondo), il riscaldamento funziona bene ed in modo costante (ho raggiunto 12 ore di riscaldamento continuo portando l'ambiente a 21-22 gradi costanti), ma se faccio lavorare insieme le pompe per i 2 piani dopo 3 ore o anche meno il puffer e la caldaia si scaricano del tutto e non c'e' modo di riscaldare nulla in quanto torno alle temperature di partenza con consumi di legna a mio avviso assurdi in tutti i casi.
Sinceramente sospetto che la potenza della caldaia non sia abbastanza a riscaldare i 2 piani, anche perche' soprattutto al secondo piano la dispersione di temperatura c'e', qui chiedo il vostro aiuto ed i vostri pareri anche perche' ho consumato tanta di quella legna che non immaginate (sia secca e asciutta che non), anche se l'installatore mi dice che sia piu' che sufficiente.
Spero di non avervi annoiato con questo post lunghissimo e vi ringrazio anticipatamente per le risposte che vorrete scrivermi.
Commenta