era ora che qualcuno si sbottonasse. a quanto vedo i conti tornano. acquistando sonda e scheda in after market costerà sicuramente in più ma non credo una follia. c'è poi da dire alcuni produttori di caldaie rispetto ad altri, forniti di schede dalla stessa ditta, chiedono x lo stesso tipo di scheda prezzi superiori anche del 50% .
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caldaie a biomassa e sonda lambda
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non ce niente da sbottonarsi fabry fasta dire le cose come stanno ..ma sai comè a tanti piace solo il fumo negli occhi, per alex si eviti di cambiare sempre regolazioni ma attenzione non vuol dire che puoi bruciare shifezze infatti s esi sporca la sonda per via di fumi catramosi ....addio regolazioni....................dice il saggio nella vita bisona vivere liberi e non cedere mai ai soprusi ed ai ricatti ....ma vivere da uomini :respect: e ricordati come dice calore eventualmente :rolleyes:di quotare il messaggio grazie
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bene quindi a che serve questa discussione... a fare capire a tutti che le caldaie vanno regolate con strumenti idonei, per quanto riguarda il rednimento delle caldaie TATANO siam sicuri, come sempre, che siano sempre altre 80%........ abbassa il tiro reffo dai
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bioterm, quando vieni a trovarmi con i TUOI strumenti per verificare? semplice, no? nessun problema da parte mia......... (così sfati ogni TUO dubbio........)
riaffermo : > 80%Ultima modifica di Dott Nord Est; 30-04-2009, 22:16.
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mi sembrano sempre discussioni inutili è sempre il costruttore che certifica le rese e ne risponde direttamente noi installatori dobbiamo solo attenerci ad esse senza rischiare piu di tanto..........altro discorso è la correttezza e la professionalità ma di questa in giro ce ne poca.......purtroppo....................dice il saggio nella vita bisona vivere liberi e non cedere mai ai soprusi ed ai ricatti ....ma vivere da uomini :respect: e ricordati come dice calore eventualmente :rolleyes:di quotare il messaggio grazie
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Originariamente inviato da DR Nord Est Visualizza il messaggiouna sonda lambda non è la bacchetta magica che trasforma una caldaia in un inceneritore che emette fumi che sanno da margherita............
come dice antonio63, se si sporca, non serve a nulla
Piccolo OFF-TOPIC:
Originariamente inviato da DR Nord Est Visualizza il messaggiobioterm, quando vieni a trovarmi con i TUOI strumenti per verificare?
Regolare ad occhio la combustione lo accetto solo come "fai da te" e sono il primo a praticarlo sulla mia caldaia, ma non mi sbilancerei a parlare, in termini percentuali cosi categorici, delle emissioni e delle rese della mia caldaia.
Quindi ora torniamo in tema alla discussione e parliamo di sonda lambda.Prendete il posto dove siete nati, metteteci la centrale a gas a ciclo combinato più grande d'italia, la seconda discarica di rifiuti del Piemonte, una nuova centrale ad olio di palma, la rete di teleriscaldamento mai terminata e la vostra salute messa a rischio... Poi provate a pensate al vostro futuro...
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CARO Reffo, ho capito che a banco rendono 80% ma se non le regoli con gli strumenti come fai? e ad ogni cambio combustibile come fai? Guarda che lo strumento non l'ho solo io, non è mio lo ho acquistato come potresti fare anche tu, se ti fai pagare le accensioni.
Comunque bando alle cazzate, io ragiono così:
se il rendimento grazie alla sonda aumenta del 20% e quindi ho un risparmio del 15% circa sul combustibile, vuole dire che circa risparmio ogni5 ton di materiale 1 ton, ammesso che risparmio anche una sola ton di materiale/anno, io spenderei tranquillamente le 500 euro in più............... facendo un calcolo di vita media di 10 anni a caldaia a mio parere ne viene fuori più di una, e se considero la detrazione del 55% mi costa 250 euro
meditate meditate, diciamo che tra i produttori italiani, non ho ancora capito chi la mette REALMENTE a disposizione..
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Non parlo di rese al banco, ma dall'utente finale.
Io dico la mia idea: la sonda lambda non è ripagata per il minimo risparmio che permette.
Una caldaia a biomassa, si installa per risparmiare. Se devo aggiungere dal 10 al 20% del valore della caldaia, per avere la sonda lambda, mi spiace, ma non la monto.
Se devo spendere per una caldaia a biomassa cifre oltre il lecito, mi spiace, ma allora vado a metano, spendo alla fine uguale e faccio meno fatica.
Tu BIOTERM riporti i tuoi dati, io i miei. Per me la differenza è di qualche punto % (non + del 5%), quindi non vale la pena installarla, se non in impianti di una certa potenza.
CALORE, io potrei fare 100 filmati fasulli e mostrarli. Invito invece chi vuole, di vedere e toccare con mano la resa........ Sia a casa mia, da utenti finali e sulla caldaia dimostrativa con cui giro. Ma è così difficile essere realistici qui?
Non si può scrive cosa sporca e cosa non sporca, ci sono mille variabili di prodotto, umidità, camino, ecc ecc che risulta quantomeno fasullo dare delle regole qui. Purtroppo il mondo della biomassa è così vario e variabile, che di parametri di impostazioni, regolazioni e altro, ne ho piene le tasche !!!! Quello che da te va benissimo, dal tuo vicino, può andare malissimo !!!!!Ultima modifica di Dott Nord Est; 02-05-2009, 16:00.
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penso che usando pellet certificato (visto che nessuno puo andare a controllare in laboratorio con cosa lo stesso è stato realizzato) quindi di buona qualità con una caldaia con sonda lambda si incrementa la resa della stessa di un 10% che si si parte da un 80% non è niente male e cosi anche per chi non ha l'analizzatore il problema è quasi risolto....................dice il saggio nella vita bisona vivere liberi e non cedere mai ai soprusi ed ai ricatti ....ma vivere da uomini :respect: e ricordati come dice calore eventualmente :rolleyes:di quotare il messaggio grazie
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io sono di altra idea: se devo usare "solo" pellet di qualità e certificato in una caldaia a biomassa marina, allora il risparmio si abbassa di molto.
Io sono convinto che in un "carro armato" nostrano, si possa e si debba usare qualsiasi tipo di pellet, certificato o meno, PERCHE' il mio fine è risparmiare (altrimenti lascio il metano....). Quindi, con pellet non di qualità la sonda lambda non è che duri tanto......
Devo quindi fare una scelta fondalmentale all'inizio: USARE SUPESOFISTICAZIONI E PELLET CERTIFICATO o CALDAIA NOSTRANA E QUALSIASI PELLET.
Fate due conti, e vedete............
1 REGOLA DELLA BIOMASSA: la monto per risparmiare (e assieme non inquinare).
Se non mi interessa risparmiare, e voglio lo stesso non inquinare, uso metano.........
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Ciao,
sono solo parzialmente d'accordo... visto che ho esperienza di pellet scarso.....e devo confermare che con il pellet di dubbia provenienza non c'è risparmio, dato che ne consumo molto di più per ottenere lo stesso risultato, quindi vale la pena di usare pellet "certo" data la maggior resa.
A meno che costi 1/3 di quello certificato poichè per esperienza il pellet "dubbio" costa circa 1/3 in meno di quello buono, ma NON c'è risparmio.
Ciao
Alex
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[QUOTE=alexraffa;118946387] quindi vale la pena di usare pellet "certo" data la maggior resa.
/QUOTE]
Piccola domanda maliziosa: ma tu l'hai mai vista una "vera" certificazione su carta intestata dell'ente accertatore con data e firma riferito al pellet che compri?
Se parliamo di cosa si possa trovare stampigliato sul sacco è naturalmente un'altra cosa.......OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa
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Ciao,
beh, si sono viste anche certificazioni in altri campi "completamente false" vedi certi bilanci, quindi a ben vedere nemmeno vedere il timbro serve a qualcosa.
Comunque torniamo al sodo, meglio fidarsi del timbro sul sacco (sempre sapendo che esiste pellet NON certyificato di ottima qualità) piuttosto che credere a prezzi super-bassi.
Perchè il nostro denaro è buono... e dovrebbe esserlo anche la merce...
Ciao
ALex
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non stò parlando di pellet di ramazza, ma di normale pellet di faggio o abete/faggio che io uso costantemente nei miei impianti e con ottimi risultati.
Prezzo di consegna scorsa settimana: 18.5 euro/ql in sacconi da 12 ql.
Paragonatemelo a un pellet certificato austrico, al prezzo e facciamoli bruciare nella medesima caldaia e poi tiriamo le somme....
Solo così posso affermare dove stà il miglior compromesso. Fintanto che ci limitamo a leggere cartellini e a ipotizzare, spiacenti, ma non mi trovate d'accordo.
Alexraffa, tu ben sai che impiego il pellet in impianti molti grandi che consumano ql al giorno per 365gg all'anno, e quindi ho basi solide per fare confronti....... Quello che abbiamo visto a casa tua, non era pellet scarso, ma...... emmm emmmmmmUltima modifica di Dott Nord Est; 04-05-2009, 13:54.
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Ma il pellet bianco nei sacchi da 10 Kg, quello si che era buono, e ad un prezzo commisurato.
Ciao
ALex[/quote]
esatto quindi grande resa e non inquino infatti bruciare plastica scalda di piu ma.................."leggermente" inquinante avere una caldaia che brucia di tutto io la intendo sempre che brucia assimilati al legno massimo i cereali e anche la sonda funziona....................dice il saggio nella vita bisona vivere liberi e non cedere mai ai soprusi ed ai ricatti ....ma vivere da uomini :respect: e ricordati come dice calore eventualmente :rolleyes:di quotare il messaggio grazie
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ma si, io mica dico il contrario.
Stò solo dicendo che, se la caldaia me lo permette, e partendo dal presupposto che faccio tutto il lavoro per risparmiare, se trovo del pellet che non è il massimo, ad un buon prezzo e la caldia funziona bene, mi spiace per gli austriaci...........ma il pellet superlusso lo lascio a chi non riesce a bruciare altro........
antonio, non stò certo parlando di plastica !!!
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Buonasera,
non credo che per le stufe a pellet l'utilizzo della sonda lambda possa esser utile in quanto le stufe vengono tarate dal costruttore mediante l'utilizzo di un motore di espulsione fumi che tramite un encoder (tachimetrica o sonda di hall) ne determina il numero di giri.
Analogalmente il carico del pellet è controllato da un motore di carico pellet che ne determina in maniera molto precisa la quantità.
le variabili sono:
il tiraggio e il pellet.
Il tiraggio per quanto possa variare non può discostare molto la carburazione della stufa in quanto come detto sopra il motore mantiene il numero dei giri costanti.
Il pellet invece varia in maniera maggiormente sensibile. Anche questa variabile è facilmente trascurabile se aquistato un bancale di pellet la stufa viene tarata in basea tale combustibile.
Ciò che viene fatto dalla sonda lambda può esser fatto in maniera più che ottima da una termocoppia posta all' uscita fumi.
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Originariamente inviato da alexraffa Visualizza il messaggioMa la lambda misura l'O2 residua non la temperatura dei fumi, inoltre le caldaie che hanno la lambda hanno comunque già il termometro fumi.
Ciao
Alex
per rispondere a toyo,vorrei dire che in installazioni standard e con un buon pellet le impostazioni di fabbrica possono anche andar bene ma sfido chiunque a bruciare unpellet di faggio con le stesse regolazioni di un pellet di abete,oppure la stessa stufa con regolazioni di fabbrica con una canna fumaria dritta oppure con una canna con tre curve a 90 stessa lunghezza.
dovresti notare la differenza di funzionamento, aquel punto procedi con la regolazione occhiometrica per ottenere un rendimento del chi lo sa %.
in altre parole non importa quanto sia preciso l'encoder o sonda di hall ,se i parametri sono occhiometrici la ventola o coclea gira in maniera precisamente errata.
non mi fraintendere non è una critica perche anche io la taro così ,ma mi rendo conto che è una maniera un pò approssimativa .
la lambda se fosse ad un prezzo ragionevole sarebbe benvenuta,o in alternativa un analizzatore di combustione.
giusto per fare le cose per bene
ciao
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Originariamente inviato da DR Nord Est Visualizza il messaggioesatto, tutto dipende dal prezzo. Deve essere conveniente in sintonia con la filosofia della biomassa.
Ma dubito che il prezzo a cui viene offerta, sia ripagato dalla differenza di consumi.....
se invece lo faccio per la comodità, indipendentemente dal prezzo, allora il discorso è diverso.
secondo me nei prossimi anni tale tecnologia andrà a diminuire nel prezzo,a quel punto sarà una libera scelta dell'utente finale.
per quanto riguarda la differenza di consumi forse con il pellet non sarà abissale ma c'è.
altro discorso invece per le caldaie poli dove secondo me la differenza è più marcata.
è sempre lo stesso bilancio costi benefici.
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La sonda lambda serve e è necessaria in fase di progettazione di una stufa/caldaia per trovare i carichi di lavoro per il corretto rapporto stechiometrico.
Una volta trovati i valori corretti lo stesso lo si può fare con una semplice termocoppia.
Ovvio che se i prezzi fossero accessibili sarebbe bene avere una sonda lamda su ogni stufa, ma così non è.
Oltre all'elettronica alla sonda (con la sua relativa pulizia) vi è il problema dell'alloggiamento nel prodotto.
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Originariamente inviato da Toyo Visualizza il messaggioLa sonda lambda serve e è necessaria in fase di progettazione di una stufa/caldaia per trovare i carichi di lavoro per il corretto rapporto stechiometrico.
Una volta trovati i valori corretti lo stesso lo si può fare con una semplice termocoppia.
Ovvio che se i prezzi fossero accessibili sarebbe bene avere una sonda lamda su ogni stufa, ma così non è.
Oltre all'elettronica alla sonda (con la sua relativa pulizia) vi è il problema dell'alloggiamento nel prodotto.
variando aria e caduta pellet varia anche il rapporto stechiometrico che è il rapporto tra aria e combustibile.
da qui la lambda.
poi che con il pellet il risparmio non sia esagarato è un'altro discorso.
per la pulizia ,non credo che una volta ogni tanto pulire la sonda sia cosi grave e il problema alloggiamento vedo che è stato risolto alla grande da austriaci e tedeschi che sulle loro montano le lambda senza problemi.
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Originariamente inviato da DR Nord Est Visualizza il messaggioalessio37, tutto bello, vero, ma dimmi una cosa: i prezzi di queste caldaie....
e poi facciamo un confronto economico, ok?
non vorrei buttarla sul confronto economico , è gia stato fatto in precedenza ampiamente,lo sa anche il cane che costano di più ,ma offrono di più.
bisogna vedere se quel di più è una necessità o una comodità.
la risposta è che è una considerazione personale,nella quale l'utente terrà in considerazione tutto quello che offre l'una e l'altra ,considererà il proprio tempo libero da dedicare alla caldaia e poi tasche permettendo farà la sua scelta.
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La sonda Lambda va a regolare il rapporto stechiometrico. Tale regolazione comporta una temperatura dei fumi grosso modo costante a ogni potenza.
Se uno conosce la temperatura dei fumi a cui deve lavorare tale stufa/caldaia (deve fornirle il costruttore in base a una miriade di variabili)e se l'elettronica è fatta come si deve la sonda Lamda risulta superflua. Torno a ripetere ciò che ho già detto se i costi fossero esigui capirei l'utilizzo, ma per tali applicazioni non ne vale proprio la pena.
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alessio, ma porca miseriaccia........
l'ho ribadito 1000 volte che una sonda lambda è utile, ma a che prezzo ????
questo è il confronto che io voglio, e che la gente tutta vuole............
guarda che il 99% di chi usa la biomassa, lo fà per risparmiare...........
a tutti farebbe piacere viaggiare in Ferrari, ma non tutti possono permettersela.........
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