Salve a tutti, sono abbastanza nuovo sul forum ma circa 9 anni fa mi sono consultato con Giuseppe per avere indicazioni sull'acquisto della caldaia Tatano MK25.
Si fanno molti errori nelle prime progettazioni e si vorrebbe cambiare qualcosa che ormai richiederebbe troppi sforzi per farlo e decidiamo malgrado i benefici ottenibili di continuare così come stiamo facendo, questo in sostanza è quello che è successo:
Acquisto una caldaia a pellet nel lontano 2010 da un venditore della mia provincia, premetto che non ho avuto un buon rapporto con questo venditore, e solo grazie a Giuseppe ho avuto i consigli e le indicazioni giuste.
Il post vendita è nullo, non mi hanno fatto nessun progetto (grave errore), nessun consiglio, ho acquistato la caldaia come se fosse una lavatrice, pensando di collegarla e il resto era fatto... purtroppo non è stato così, il primo gravissimo errore è stato quello di posizionare la caldaia al 2° piano, 45 scalini, il pellet è economico ma pesante, l'impianto lo affido al mio idraulico di fiducia, che in fretta e furia mi mette in funzione la caldaia, anche lui possedeva una Tatano, ma in sostanza mi fa un impianto senza sicurezze, un impianto nei "minimi termini" giusto per farmi funzionare la caldaia per l'inverno, il freddo era alle porte, promettendo di sistemare il tutto allo spegnimento primaverile. Chiaramente tutto questo non avviene, l'idraulico sparisce e non si fa più trovare, lasciando l'impianto così (chiaramente senza collaudo e niente).
Nei mesi seguenti cerco altri idraulici in grado di sistemare e ultimare l'impianto, purtroppo quasi tutti abbastanza spaventati da questa tecnologia chiamata pellet, e non volendo mettere le mani sul lavoro di un altro, non mi fanno il lavoro...
Rinuncio alla messa in sicurezza (secondo grave errore) e fortunatamente non ho mai avuto nessun problema, mi consiglio per avere indicazioni per il settaggio della caldaia da altri proprietari e riesco, malgrado tutto ad andare avanti senza nessun problema.
Incontro un idraulico che vuole provare ad aiutarmi (nuovo al pellet ma volenteroso) e riusciamo finalmente a mettere in sicurezza la caldaia poco prima dell'inverno 2015.
Vivo in un vecchio appartamento di 130 mq con pareti esterne di 50cm, i soffitti gli ho controsoffittati a circa 3.50m coibentando il cartongesso con la lana di roccia, ho cambiato tutti i vetri degli infissi (molto grandi) con quelli a doppia camera e devo dire che sono riuscito a scaldarmi con 3 pancali di pellet l'anno.
Ho sempre usato la caldaia direttamente senza puffer, (ho sempre voluto un puffer o un'accumulatore) e l'ultimo inverno, un po' per la bambina malata un po' per il freddo che c'è stato ne ho consumati 5 di pancali.
L'acqua sanitaria la ottengo da scaldabagno elettrico, i primi anni utilizzavo la caldaia che produce acqua istantanea, ma capitava spesso di avere acqua fredda se partiva in concomitanza con il circolatore dell'impianto di riscaldamento. Il puffer non ho mai potuto montarlo perché avrei spazio solamente su una soffitta, ma tutti mi hanno sconsigliato di mettersi quintali di acqua calda sopra la testa...
Mi sono rivolto ad un venditore, un altro di caldaie a pellet, ma il consiglio è di utilizzare il conto termico per sostituire la caldaia e rifare impianto con puffer (non ha tutti i torti) casomai posizionandola al piano terra e facendo andare anche altro appartamento al primo piano (mia sorella) ma purtroppo non ho la possibilità economica per farlo.
Chiedo ai più esperti di avere qualche consiglio sul da farsi, vorrei mettere un puffer in soffitta, e utilizzare la caldaia in maniera non "istantanea" come adesso, anche perché nell'ultimo anno ho avuto problemi, sempre più frequenti di non riaccensione dopo mantenimento, di sovrattemperature e conseguente aria nell'impianto, insomma le cose stanno peggiorando e non vorrei trovarmi senza riscaldamento. Con lo scambiatore di calore potrei utilizzare l'acqua sanitaria e l'acqua per il riscaldamento da caldaia e perché no da pannello solare (in un prossimo futuro) e soprattutto se la caldaia non partisse la mattina alle 6 per scaldarmi casa, avrei a disposizione l'accumolo di acqua e scalderei la casa, poi una volta sveglio potrei far partire manualmente la caldaia.
Insomma ho proprio bisogno di un'iniezione di fiducia e sostegno dalla comunità... e un consiglio eventuale su quale puffer, quanti litri, come installarlo...
Grazie in anticipo a chi vorrà dire la sua opinione e/o consiglio.
Snow.
allego planimetria della casa (che ho mandato ad un tecnico per impianto di raffreddamento, ma è utilizzabile comunque), il nord è a ore 9, la casa è esposta su 2 lati, anteriore e posteriore.
Si fanno molti errori nelle prime progettazioni e si vorrebbe cambiare qualcosa che ormai richiederebbe troppi sforzi per farlo e decidiamo malgrado i benefici ottenibili di continuare così come stiamo facendo, questo in sostanza è quello che è successo:
Acquisto una caldaia a pellet nel lontano 2010 da un venditore della mia provincia, premetto che non ho avuto un buon rapporto con questo venditore, e solo grazie a Giuseppe ho avuto i consigli e le indicazioni giuste.
Il post vendita è nullo, non mi hanno fatto nessun progetto (grave errore), nessun consiglio, ho acquistato la caldaia come se fosse una lavatrice, pensando di collegarla e il resto era fatto... purtroppo non è stato così, il primo gravissimo errore è stato quello di posizionare la caldaia al 2° piano, 45 scalini, il pellet è economico ma pesante, l'impianto lo affido al mio idraulico di fiducia, che in fretta e furia mi mette in funzione la caldaia, anche lui possedeva una Tatano, ma in sostanza mi fa un impianto senza sicurezze, un impianto nei "minimi termini" giusto per farmi funzionare la caldaia per l'inverno, il freddo era alle porte, promettendo di sistemare il tutto allo spegnimento primaverile. Chiaramente tutto questo non avviene, l'idraulico sparisce e non si fa più trovare, lasciando l'impianto così (chiaramente senza collaudo e niente).
Nei mesi seguenti cerco altri idraulici in grado di sistemare e ultimare l'impianto, purtroppo quasi tutti abbastanza spaventati da questa tecnologia chiamata pellet, e non volendo mettere le mani sul lavoro di un altro, non mi fanno il lavoro...
Rinuncio alla messa in sicurezza (secondo grave errore) e fortunatamente non ho mai avuto nessun problema, mi consiglio per avere indicazioni per il settaggio della caldaia da altri proprietari e riesco, malgrado tutto ad andare avanti senza nessun problema.
Incontro un idraulico che vuole provare ad aiutarmi (nuovo al pellet ma volenteroso) e riusciamo finalmente a mettere in sicurezza la caldaia poco prima dell'inverno 2015.
Vivo in un vecchio appartamento di 130 mq con pareti esterne di 50cm, i soffitti gli ho controsoffittati a circa 3.50m coibentando il cartongesso con la lana di roccia, ho cambiato tutti i vetri degli infissi (molto grandi) con quelli a doppia camera e devo dire che sono riuscito a scaldarmi con 3 pancali di pellet l'anno.
Ho sempre usato la caldaia direttamente senza puffer, (ho sempre voluto un puffer o un'accumulatore) e l'ultimo inverno, un po' per la bambina malata un po' per il freddo che c'è stato ne ho consumati 5 di pancali.
L'acqua sanitaria la ottengo da scaldabagno elettrico, i primi anni utilizzavo la caldaia che produce acqua istantanea, ma capitava spesso di avere acqua fredda se partiva in concomitanza con il circolatore dell'impianto di riscaldamento. Il puffer non ho mai potuto montarlo perché avrei spazio solamente su una soffitta, ma tutti mi hanno sconsigliato di mettersi quintali di acqua calda sopra la testa...
Mi sono rivolto ad un venditore, un altro di caldaie a pellet, ma il consiglio è di utilizzare il conto termico per sostituire la caldaia e rifare impianto con puffer (non ha tutti i torti) casomai posizionandola al piano terra e facendo andare anche altro appartamento al primo piano (mia sorella) ma purtroppo non ho la possibilità economica per farlo.
Chiedo ai più esperti di avere qualche consiglio sul da farsi, vorrei mettere un puffer in soffitta, e utilizzare la caldaia in maniera non "istantanea" come adesso, anche perché nell'ultimo anno ho avuto problemi, sempre più frequenti di non riaccensione dopo mantenimento, di sovrattemperature e conseguente aria nell'impianto, insomma le cose stanno peggiorando e non vorrei trovarmi senza riscaldamento. Con lo scambiatore di calore potrei utilizzare l'acqua sanitaria e l'acqua per il riscaldamento da caldaia e perché no da pannello solare (in un prossimo futuro) e soprattutto se la caldaia non partisse la mattina alle 6 per scaldarmi casa, avrei a disposizione l'accumolo di acqua e scalderei la casa, poi una volta sveglio potrei far partire manualmente la caldaia.
Insomma ho proprio bisogno di un'iniezione di fiducia e sostegno dalla comunità... e un consiglio eventuale su quale puffer, quanti litri, come installarlo...
Grazie in anticipo a chi vorrà dire la sua opinione e/o consiglio.
Snow.
allego planimetria della casa (che ho mandato ad un tecnico per impianto di raffreddamento, ma è utilizzabile comunque), il nord è a ore 9, la casa è esposta su 2 lati, anteriore e posteriore.
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