Impianto radiante e deumidificazione - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Impianto radiante e deumidificazione

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Impianto radiante e deumidificazione

    Ciao a tutti,

    probabilmente un argomento già trattato ma se son qui a fare una domanda specifica è perché quanto ho letto non ha completamente risolto i miei dubbi. Sto ristrutturando e sto realizzando un impianto radiante per il riscaldamento e il raffrescamento, e per quest'ultimo avevo intenzione di installare un deumidificatore da controsoffitto. Ho visto che questi deumidificatori si collegano al collettore dell'impianto radiante in quanto sfruttano l'acqua fresca per il funzionamento. Le domanda sono sostanzialmente le seguenti:

    1) è veramente cosi necessario / consigliabile l'installazione del deumidificatore?
    2) nel caso volessi usare il deumidificatore di inverno (esempio: ho fatto una doccia bollente e voglio eliminare il vapor acqueo in eccesso) il sistema funziona visto che l'acqua del collettore del radiante è ovviamente calda?
    3) è meglio prevedere un sistema di ricambio dell'aria oppure no? nel mio caso la parete per la presa d'aria sarebbe a nord, e visto che sto cercando di fare attenzione all'efficienza energetica, tra infissi e cappotto, vorrei evitare di crearmi un bel ponte termico al centro della casa con il deumidificatore...

    Rimango in attesa dei vostri preziosi consigli

    Grazie
    D.

  • #2
    Parto dalla fine. Una casa ben sigillata e che vuole consumare poco deve avere un sistema di VMC, che ricambi aria viziata in inverno e in estate recuperando energia da quella espulsa...evitando di doverlo fare aprendo le finestre, cosa che azzera ogni possibilità di "recupero" energetico.

    Condiviso il punto precedente (necessita di una VMC), allora è ovvio dedurre la conseguenza che vien comodo usare proprio la VMC per deumidificare in abbinamento ad un radiante, in estate mediante un sistema VMC "attivo" cioè dotato di gruppo frigo..in inverno semplicemente ricambiando aria viziata con nuova.

    Avere un gruppo "attivo" aria aria (invece di uno aria acqua legato al sistema radiante) consiste nel poterlo usare PROPRIO quando serve di più, e cioè nei momenti in cui il radiante è spento: pensa ai primi freddi delle piovose sere autunnali, con T interna 19 gradi ed esterna 16 e 100% di UR..che se ricambi e basta butti aria fredda e umida in casa, e quindi la devi riscaldare un pochino...oppure ai primi caldi (vedi giugno 2015) quindi accendere il radiante per pochi giorni o per poche ore è uno spreco e basta abbassare il tasso di UR in casa per sentire subito benefico elevato

    Il fatto che aria VMC sia prelevata ANord migliora resa in estate e la peggiora in inverno..ma a SUD sarebbe opposto, per cui secondo me a livello medio annuo ha impatto zero.
    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

    Commenta


    • #3
      Ciao marcober,

      grazie per la risposta, anche se hai demolito le uniche certezze che avevo

      A parte gli scherzi, visto che sto affrontando i lavori meglio farli una volta e bene. Vorrei capire una cosa: quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un sistema di ventilazione separato invece che uno integrato con il radiante? perchè io ho esaminato un po' di modelli, ed ho trovato quasi esclusivamente modelli integrati... nella descrizione si parla dell'utilizzo del fresco del radiante come un vantaggio (al che la mia domanda: e di inverno?)

      Poi non so, se puoi consigliarmi qualche modello te ne sarei grato, sto ancora in fase di orientamento e un parere competente è senz'altro utile.

      In definitiva il ricambio d'aria con l'esterno è consigliabile, l'eventuale ponte termico trascurabile... stavo pensando che potrei prelevare aria dal locale tecnico adiacente, si tratta comunque di un locale cuscinetto, quindi verosimilmente ad una temperatura più mite rispetto all'esterno (sia in estate che in inverno). Nel locale ci sarebbe la PDC. Che dici, è auspicabile?

      Grazie
      D.

      Commenta


      • #4
        in inverno come detto non hai MAI esigenza di deumidificare aria IN INGRESSO..e per espellere umidita che crei tu artificialmente (cucina, bagno, respirazione) basta espellere l'aria.

        Se hai un VMC che ha un suo gruppo frigo (cioè è ATTIVA), è ok anche se tale gruppo frigo è aria-acqua è utilizza acqua del radiante, ma come hai capito anche tu la puoi usare (in modo attivo) solo se il radiante sta funzionando..che in estate è ok...però poi nelle mezze stagioni non la puoi usare per deumidificare/raffreddare aria in ingresso..oppure riscaldare aria in ingresso in autunno...e in poieno inverno NON SO se è possibile farla lavorare usando acqua calda del radiante (cioè la pdc sfrutta acqua a 30 gradi del radiante per innalzare aria prelevata da fuori ad una T di immissione magari 35 in modo da evitare di avere aria in ingresso sotto 20 gradi...in alternativa il gruppo VMC potrebbe avere una batteria integrata dove passa direttamente acqua del radiante, ma dubito)

        Per intenderci, il concetto che dico io è quello Elfofresh della Clivet, ma penso ne esistano di simili.

        Onestamente non ho capito se quello che metti tu è una VMC attiva che è attiva mediante una pdc aria-acqua che sfrutta il radiante come pozzo caldo 8ma onestamente non ne ho mai viste, che marca sarebbe?) oppure è un semplice DEUMIDIFICATORE da incasso che sfrutta acqua del radiante (cose abbastanza comuni, ma come dtto secondo me limitate, visto che poi comunque io suggerirei, se casa è sigillata, di avere VMC conrecupero..e alllora avresti poi 2 cose separate..una VMC con recupero attivo per fare i ricambi...che però poi in inverno butta "freddino" in casa e in estate butta "caldino"...e un deumidificatore interno che "ricircola e deumidifica aria interna" , indipendente.

        Facendo tutto da zero, io unifichere le 2 cose..tutto quà.

        Ponte termico? non so di che parli...ovvio che i canali vanno fatti in modo coibentato..non capisco che tipo di ponte termico temi.
        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

        Commenta


        • #5
          Guarda,

          come avevo premesso sto ancora in una fase di orientamento / raccolta requisiti, quindi qualsiasi suggerimento è ben accetto. Ho visto alcuni prodotti di cui al momento non ho riferimenti, ora stavo guardando questi http://www.vmcitalia.it/resources/VMC.pdf, pagina 70 (spero di non infrangere alcuna regola riportando il link, di sicuro il mio intento non è di fare pubblicità visto che non conosco il prodotto e anzi sto cercando consigli).

          Comunque, se vogliamo ragionare in termini di requisiti:
          - devo installarlo in un controsoffitto
          - la funzione principale è la deumidificazione
          - deve assolvere anche al ricambio d'aria, possibilmente interfacciato con il sistema radiante (cosi scalda l'aria di inverno e la rinfresca di estate)

          Grazie
          D.

          Commenta


          • #6
            io invece nei prerequisiti, fosse mio, direi NON Interfacciato col sistema radiante..cosi che quando il radiante dorme io posso comunque scaldare, raffrescare, deumidificare..al bisogno...mi sa ch ela vediamo in modo leggermente diverso.

            Se vuoi evitare VMC, il sistema che avevi in mente è comunque OK..se metti una VMC, io imposterei come ti ho detto.

            Io preferirei un istema Elfofresh, che condensa ed evapora su due "canali" indipendneti e di flusso contrapposto..quello di pag 70 è piu complicato come sistema..ed esiste in 2 versioni..D e DC...ma per non scaldare intanto che deumidificano entrambi devono lavorare con radiante acceso..il che per me è sempre un limite di progetto
            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

            Commenta


            • #7
              Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
              io invece nei prerequisiti, fosse mio, direi NON Interfacciato col sistema radiante..cosi che quando il radiante dorme io posso comunque scaldare, raffrescare, deumidificare..al bisogno...mi sa ch ela vediamo in modo leggermente diverso.

              Se vuoi evitare VMC, il sistema che avevi in mente è comunque OK..se metti una VMC, io imposterei come ti ho detto.

              Io preferirei un istema Elfofresh, che condensa ed evapora su due "canali" indipendenti e di flusso contrapposto..quello di pag 70 è piu complicato come sistema..ed esiste in 2 versioni..D e DC...ma per non scaldare intanto che deumidificano entrambi devono lavorare con radiante acceso..il che per me è sempre un limite di progetto
              Ma non esiste nulla del tipo "se il radiante è attivo lo sfrutto altrimenti faccio come se non ci fosse"? cioè se il radiante raffresca lo uso per per raffrescare l'ambiente e deumidificare, se il radiante scalda scaldo l'aria esterna per il ricambio... se il radiante è spento deumidifica e cambia aria normalmente...

              Io l'integrazione con il radiante la vedrei come una cosa in più, non in meno. Sbaglio?

              D.

              Commenta


              • #8
                La T di mandata di un radiante in raffrescamento non può deumidificare, altrimenti faresti condensa sul pavimento ..mi pare ovvio. Quindi per deumidificare devi sempre avere un gruppo frigorifero in funzione. Se lo fai condensare nel flusso stesso che poi deumidifichi, allora stai anche scaldando....quindi poi a radiante spento devi accettare che scaldi un pochino....e di solito se deumidifichi è perché senti caldo e scaldare non aiuta! Se invece hai radiante che vai con uno scambiatore post riesci ad abbassare la T del flusso più o meno alla T di prelievo, evitando di scaldarlo.....se usi tipo DC addirittura riesci a raffreddarlo perché una parte dell'energia se la porta via l'acqua del radiante che condensa in gruppetto frigo invece di condensare nel flusso trattato, che poi comunque si raffresca nel,post trattatore, ma arrivandoci non riscaldata, ala,fine esce più fredda di come era entrata...ma appunto se hai radiante in funzione.

                Quindi se accetti il fatto che a radiante spento scaldi un pochino, è tutto ok...con radiante accesso ho non scaldi o col tipo DC raffreddi anche un pochino...in inverno il,gruppetto lo devi tenere spento perché è sciocco usare energia per deumidificare aria già secca con il solo,obiettivo di scaldarla....se hai post trattatore, la,scaldi un pochino usando T del radiante.

                Non dico che non sia una sistema accettabile, e infatti lo vendono....però secondo. È un approccio diverso tipo clivet sarebbe più preferibile perché essendo indipendente da radiante, ci fai se,pre quel che vuoi.
                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                Commenta

                Attendi un attimo...
                X