Il discorso convenienza del FV rispetto altre possibilità di investimento è decisamente fuori luogo.
Per non andare fuori dal seminato facciamo un paragone fra un impianto da 3 KWp e gli stessi soldi investiti in Enel (stesso settore)
Chiavi in mano, tutto spesato, contratto fatto, perdite di tempo comprese, diciamo che 18000€ sono realistici (qualcosa in più, ma non voglio fare polemiche)
Ci compro 2230 azioni Enel (prezzo medio di oggi). A novembre staccherà 0.21, già deciso e a giugno 2008 almeno 0,42 (come l'anno scorso).
Totale di incasso annuo 1400 €.
Una parte di questi incassi la uso per pagare la bolletta di 3000 KWh all'Enel, meno di 900 € e con il resto mi compro altre 60 azioni (sembrano poche ma dopo venti anni ad accumulo diventano una bella cifra).
Ma il bello è che dopo venti, trenta, quaranta anni, il mio capitale è sempre almeno al livello reale di partenza.
Cioè io mi vendo i titoli e incasso almeno il capitale iniziale, con il pannello devo spendere soldi per smaltire il rottame.
Ma quello che taglia la testa al toro è che in qualunque momento abbia bisogno di quei soldi, o che annusi puzza di bruciato, un paio di clic ed i soldi mi ritornano in tasca, pronti per altre scorribande.
Il pannello rimane dov'è ed i soldi non li vedo più.
Circa la fiducia sulla immutabilità delle leggi e degli impegni presi dal governo italiano preferisco sorvolare.
Basta che il contributo non venga adeguato all'inflazione che fra vent'anni con l'incentivo ci farete una birra.
Se fate leva su aspetti moralistici, etici, il futuro dei nostri figli; va bene.
Non avventuratevi in utopiche dimostrazioni finanziarie perchè non è proprio il caso. Lo speculatore si sentirebbe preso per i fondelli.
Bella la media di durata di trentacinque anni di un modulo.
Ora, per fare una media occorre che ci sia un valore alto ed uno basso.
Sono sicuro di poter trovare un modulo che dopo venti anni ha esalato l'ultimo respiro; sono altrettanto certo che non troverò un modulo che dopo 50 anni funziona ancora (per il semplice fatto che 50 anni fa, con il greggio a 5 dollari, nessuno si sognava di metterli sui tetti per produrre energia )
Ma le medie si fanno così, quelle serie, altrimenti siamo al livello del detersivo che "lava più bianco del bianco"
Ciao
Tersite
Per non andare fuori dal seminato facciamo un paragone fra un impianto da 3 KWp e gli stessi soldi investiti in Enel (stesso settore)
Chiavi in mano, tutto spesato, contratto fatto, perdite di tempo comprese, diciamo che 18000€ sono realistici (qualcosa in più, ma non voglio fare polemiche)
Ci compro 2230 azioni Enel (prezzo medio di oggi). A novembre staccherà 0.21, già deciso e a giugno 2008 almeno 0,42 (come l'anno scorso).
Totale di incasso annuo 1400 €.
Una parte di questi incassi la uso per pagare la bolletta di 3000 KWh all'Enel, meno di 900 € e con il resto mi compro altre 60 azioni (sembrano poche ma dopo venti anni ad accumulo diventano una bella cifra).
Ma il bello è che dopo venti, trenta, quaranta anni, il mio capitale è sempre almeno al livello reale di partenza.
Cioè io mi vendo i titoli e incasso almeno il capitale iniziale, con il pannello devo spendere soldi per smaltire il rottame.
Ma quello che taglia la testa al toro è che in qualunque momento abbia bisogno di quei soldi, o che annusi puzza di bruciato, un paio di clic ed i soldi mi ritornano in tasca, pronti per altre scorribande.
Il pannello rimane dov'è ed i soldi non li vedo più.
Circa la fiducia sulla immutabilità delle leggi e degli impegni presi dal governo italiano preferisco sorvolare.
Basta che il contributo non venga adeguato all'inflazione che fra vent'anni con l'incentivo ci farete una birra.
Se fate leva su aspetti moralistici, etici, il futuro dei nostri figli; va bene.
Non avventuratevi in utopiche dimostrazioni finanziarie perchè non è proprio il caso. Lo speculatore si sentirebbe preso per i fondelli.
Bella la media di durata di trentacinque anni di un modulo.
Ora, per fare una media occorre che ci sia un valore alto ed uno basso.
Sono sicuro di poter trovare un modulo che dopo venti anni ha esalato l'ultimo respiro; sono altrettanto certo che non troverò un modulo che dopo 50 anni funziona ancora (per il semplice fatto che 50 anni fa, con il greggio a 5 dollari, nessuno si sognava di metterli sui tetti per produrre energia )
Ma le medie si fanno così, quelle serie, altrimenti siamo al livello del detersivo che "lava più bianco del bianco"
Ciao
Tersite
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