Originariamente inviato da Wilmorel
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- non c'era energia elettrica nelle campagne, quindi l'eolica era l'unica disponibile in sito
- le pompe necessitavano di una continua manutenzione con l'ingranaggio che girava sott'olio
- non avevano alcuna protezione contro le tempeste: se non si portavano fuori vento manualmente, le pale si staccavano...
- dovevano essere messe in funzione manualmente per tirare su l'acqua e riempire una vasca (quando c'era vento) e successivamente portate fuori vento per evitare di svuotare il pozzo. Questo è forse il motivo principale per il loro abbandono dato che la gente spesso non abita più sul fondo, quindi prefersce usare la pompa elettrica.
- per quanto facevano bene il loro lavoro, sono tecnicamente superate. Con il costo di un impianto meccanico di pompaggio si può allestire un bel impianto minieolico per la produzione di energia elettrica: oltre ad essere molto più efficiente (sono passati oltre 50 anni di sviluppo tecnologico), l'energia elettrica è più flessibile negli usi, può essere immessa in rete e soprattutto - la pala non deve stare sopra il pozzo ma può essere collocato nella posizione più favorevole per i venti.
La Tozzi e Bardi è invecchiata insieme alle sue pompe eoliche. Mentre in Spagna la Bornay (Inclin), che produce tuttora anche pompe eoliche, offre tutta la gamma delle rinnovabili, eolico e fotrovoltaico, loro hanno perso il treno del minieolico. Qualche anno fa' chiesi un preventivo per una torre a traliccio. Mi risposero per fax e poi mi inviarono una copia cianogafica di un'assonometria di una pompa eolica, un disegno vecchio di qualche decennio. Bello da vedere, ma roba di altri tempi. Diciamo che la Tozzi e Bardi è morta per vecchiaia :-(
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