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pannello solare termico zincato

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  • #31
    Comunque, non so se è perché oggi fa molto caldo, o perché il rame si sta prendendo la rinvincita, o perché ho 3Mq di lamiera a fronte di 2 Mq di polietilene, ma alle ore 14.00 la caldaia segnava 50°C (vi ricordo sempre che riscaldo 280 litri d'acqua).

    Per quanto riguarda il vetro, lo dovrei comprare, il policarbonato invece l'ho recuperato, al momento ho comprato solo tubi, raccordi stucco da carrozziere e silicone.

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    • #32
      per spider .... , mi spiego, secondo il tuo ragionamento la quantita di calore dispersa è meno importante della quantita di calore in entrata (la differenza di calore tra entrata e uscita nel poli,è minore rispetto all'entrata e uscita del vetro) il problema credo che risieda nella differente lunghezza di onda della luce/infrarosso.... il fatto di avere una doppia serra trattiene una parte maggiore di calore, lo stesso risultato si ottiene con il vetrocamera ma a costi maggiori, ti potrei dare ragione se fosse solo uno strato, ma con 2 credo che il poli batte il vetro mono.... spero di essermi spiegato, ma sono aperto a confutazioni.......
      Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
      cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

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      • #33
        Dopo un giorno di utilizzo, confermata la prima impressione.

        Lamiera e rame sono più efficaci nello sprint, ma alla lunga il polietilene rende di più.

        Lamiera e rame scaldano molto prima del polietilene (il differenziale si attiva un'ora prima), ma la quantità di acqua e quindi di calore che riescono a trasferire nel corso della giornata è minore rispetto al poli, che ha un'inerzia maggiore ma quando parte non si ferma più.

        Rimane il problema del polietilene che fonde se si ferma la pompa.

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        • #34
          una cosa mi chiedo ancora non capisco come faccia a fondere...... oggi ho fatto una prova ed ho messo 2 mt di poletilene sotto serra tripla (praticamente un mini pannello) e non a fuso tutto, in pratica si è comportato come il mio pannello grande, quando si è rotto la prima volta, è si scoppiato un un punto, ma l'h2o fuoriuscita (ho la vaschetta per il toppo pieno) è stata trattenuta dall'isolante , che ha fatto da vasca, così facendo il tubo si è trovato in ammollo , e come sepete l'h2o non supera mai i 100 gradi... di conseguenza ho salvato il tubo......ora si potrebbe usare questo principio per proteggere il pannello ..... il tuo ninos in che circuito era inserito , cioè è fuoriuscita dell'h2o oppure la quantita era tale da evaporare all'istante.....l'isolante fa da vaschetta oppure se esce h2o ha un buco di scolo?
          Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
          cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

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          • #35
            Io suppongo (non mi metto li a guardarlo mentre fonde) che si buchi il tubo, si svuoti (ho il foro di scarico) e poi fonda, se vuoi sapere come lo trovo alla fine, puoi vedere le foto che ho postato a pagina 3 nel 3d relativo al pannello in polietilene e a pagina 12 del termostato differenziale (prima e seconda fusione).

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            • #36
              Originariamente inviato da NinoS Visualizza il messaggio
              Dopo un giorno di utilizzo, confermata la prima impressione.

              Lamiera e rame sono più efficaci nello sprint, ma alla lunga il polietilene rende di più.

              Lamiera e rame scaldano molto prima del polietilene (il differenziale si attiva un'ora prima), ma la quantità di acqua e quindi di calore che riescono a trasferire nel corso della giornata è minore rispetto al poli, che ha un'inerzia maggiore ma quando parte non si ferma più.

              Rimane il problema del polietilene che fonde se si ferma la pompa.
              supponiamo che durante il giorno non ci sia sempre sole, ma vada a fasi alterne, quello che interessa è avere uno sprint per sfruttare gli spiragli di sole.
              io ho 6 metri quadri, di cui 2 di rame alluminio, 2 di rame ferro, e due di ferro ferro. il serbatoio di 350 litri con 4 cm di polistirolo di coibentazione è arrivato a 70 gradi con temperatura esterna di 28 gradi e dopo 6 ore di insolazione piena.
              coperto con policarbonato.

              poi ho un forno per essiccare il legno, questo realizzato con due strati di policarbonato( lo stesso dei pannelli) e ho la netta sensazione che l'effetto camera sia meno importante rispetto all'assorbimento veloce.
              cioè al tatto scaldano più i pannelli con un solo strato che il forno con due strati.
              temo che l'efetto barriera del secondo strato sia da considerare.
              polveri, opacizzazione, condense.

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              • #37
                Quello che scrivi conferma la mia rilevazione, io con 2 metri quadri di polietilene (100mt di tubo) portavo 280 litri di acqua a 50 °C di cui 180 litri senza coimbentazione, tu invece hai bisogno di 6 mequi quadri con 4 cm di coimbentazione.
                Considera che io lo userò solo d'estate e in sicilia, dove quello che manca non è sole, ma piuttosto l'ombra.

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                • #38
                  Originariamente inviato da NinoS Visualizza il messaggio
                  Quello che scrivi conferma la mia rilevazione, io con 2 metri quadri di polietilene (100mt di tubo) portavo 280 litri di acqua a 50 °C di cui 180 litri senza coimbentazione, tu invece hai bisogno di 6 mequi quadri con 4 cm di coimbentazione.
                  Considera che io lo userò solo d'estate e in sicilia, dove quello che manca non è sole, ma piuttosto l'ombra.
                  si, ma io arrivo a 70 gradi, a 50 ci arrivavo con due pannelli e senza coibentazione pure io. e qui sono al sud ma non in sicilia. sto a 700 metri sul livello del mare.

                  non voglio dire che il polietilene non sia efficace, ma mi pare davvero strano che rende più del rame. se così fosse davvero, anche i pannelli sottovuoto li farebbero di polietilene , invece mi pare siano di rame.

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                  • #39
                    c'è da considerare ce se tu costruisci un pannello non vuoi che si fonda al primo sole , e lo fai in rame per sicurezza ...... magari sovradimensionato per scaldare anche con qualche nuvola , tanto se arriva il sole il rame resiste bene alle sovratemperature...
                    Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
                    cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

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                    • #40
                      Se leggi il 3d del pannello con tubi in polietilene, vedrai che 80 litri a 70°C li ho portati pure io, senza nessuna coimbentazione (in un tinello), con circa 40Mt di polietilene, purtroppo come dice giustamente giuggiolo, il polietilene ha il brutto vizio di fondere appena si ferma la pompa per 1/2 ora, pertanto ho optato (dopo tre fusioni) per il rame.
                      Considerato che hai già tre pannelli diversi, perchè non ne fai un quarto in polietilene e provi la resa ?

                      N.B. Anch'io sto a 300 mt sul livello del mare, ma non credo che questo influisca sull'insolazione..
                      Ultima modifica di NinoS; 13-07-2009, 13:21.

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                      • #41
                        Ho scoperto che il pannello con i tubi in rame si è autonomamente dotato di protezione contro il surriscaldamento in caso di fermo pompa.

                        Chiarisco subito il concetto:
                        Per vedere cosa sarebbe successo al pannello in rame in caso di fermo pompa, ho simulato la situazione spegnendo la pompa.
                        Appena l'acqua delle serpentina ha raggiunto la temperatura di ebollizione, il vapore è cominciato ad uscire dalla valvola automatica di spurgo aria, e quindi il volume che ha liberato è stato occupato (almeno credo sia andata così) dall'acqua presente nei tubi (il mio impianto è a vaso chiuso con 1atm di pressione e 75litri di vaso di espansione), che ha raffreddato i tubi inibendo la formazione di nuovo vapore, ovviamente dopo un po di tempo la cosa si ripete in maniera ciclica, ma considerata la quantità ridicola di acqua contenuta nella serpentina in rame, rispetto a quella dell'impianto, suppongo che il blackout potrebbe durare una settimana, prima che la pressione del circuito scenda sotto il valore che l'acqua non riesce più a salire fino al pannello.
                        Ovviamente non ho il reintegro automatico, altrimenti con tutte le fusioni che ho avuto, avrei sprecato migliaia di litri di acqua.

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