Ciao a tutti

girando un po' su internet ho scoperto solo oggi che c'è una tecnica semplice semplice per la realizzazione di una cella fotovoltaica utilizzando lastre di rame.
il procedimento è piu o meno questo:

1) ossidare una lastra di rame su un fornello elettrico
2) collegare la lastra ossidata ad un filo elettrico e una lastra non ossidata ad un altro filo elettrico e riporre entrambe NON a contatto ll'interno di una vaschetta stagna.
2) riempire la vaschetta di una soluzione acqua-sale o acqua-bicarbonato.

ora io avrei alcune domande delle qual non sono riuscito a trovare la risposta in internet.

1) in che rapporto di superficie devono essere la lastra ossidata e quella normale?
2) avvicinando/allontanando le lastre (pur mantenendole separate) si aumenta/diminuisce la tensione di uscita?
3) quali parametri sono influenzati dall'aumento/riduzione della superficie delle lastre?
4)la tensione di questa cella è fissata? cioè ad esempio una batteria alcalina carica ha sempre una tensione di 1.5 V ai suoi capi, indipendentemente dalle dimensioni. vale lo stesso discorso per la cella fotovoltaica al rame?
5)nel caso sia affermativa la risposta precedente, per ottenere piu tensione in uscita dovrei mettere piu celle in serie... ma l'elettrolita delle singole celle deve essere isolato dall'elettrolita delle altre celle, giusto?
6) se qualcuno ha provato, si ottengono risultati migliori con acqua e sale o con acqua e bicarbonato?
7) infine che rendimento si può ottenere? mi spiego, ovviamente non mi aspetto un pannello neanche lontanamente paragonabile a quelli presenti in commercio, ma volevo farmi un'idea riguardo la potenza da aspettarsi da un pannello costruito con questa tecnica artigianale, piu o meno.

qualcuno di voi ha fatto prove in questo senso?
ho trovato su internet (e anche su questo forum) diversi link che rimandano a sperimentazioni basilari, qualcuno ha un link o un'esperienza piu completa da mostrarmi?

grazie a tutti!!